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La Natura e le sue meraviglie
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E-book154 pagine2 ore

La Natura e le sue meraviglie

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Info su questo ebook

La Natura! Qual dominio dello spirito come della materia questa parola prestigiosa non racchiude? La Natura, ma tutto ciò che i nostri sensi ci permettono di concepirne non può darci che un pallido riflesso della sua potenza onnipotente.
Nel mio libro, Il Segreto della Vita, ho già cercato di sollevare un angolo del velo, esaminando alcuni problemi speciali che pone la biologia, specialmente quelli dell'istinto degli animali, della vita delle nostre cellule, della lotta dell'organismo contro i microbi.
Nella mia altra opera, L'Universione, ho tentato di dare una spiegazione della struttura del mondo, ho mostrato la funzione di tutte le forze e di tutti i fluidi, la ragion d'essere di tutti i corpuscoli, elettroni, protoni, ioni, atomi e molecole che “veicolano” la potenza universale in questo mezzo supremo sparso nell'infinità dello spazio e del tempo, e che ho denominato l'Universione. Ho dimostrato che il pensiero poteva essere assimilato ad una vibrazione e che questa vibrazione ci permetteva di giungere fino al concetto stesso di Dio.
Nei volumi: La Materia e Il Gran Problema, ho tentato di anatomizzare un altro mistero della natura, quello della materia, dimostrando come essa sia sorta dalla radiazione, nel medesimo modo ch'essa dà origine alla radiazione.
Ho tentato di dimostrare che la materia non è, a vero dire, il prodotto di una creazione, ma quello di una riproduzione alla quale ho dato il nome di materializzazione.
In grazia a questo nuovo principio-base, si può concepire che la nostra vita corporale effimera, se sparisce in un punto dello spazio, continua tuttavia ad esistere su altri astri, sui quali noi ci riproduciamo eternamente.
In questo nuovo volume, tenterò ancora di strappare alla natura qualcuno dei suoi segreti, dei quali non siamo ancora riusciti a penetrare il mistero: l'elettricità, la T. S. F., il pensiero-vibrazione, l'autosuggestione, il magnetismo animale ed umano, l'omeopatia e la radiestesia.
Tutte queste scienze, attualmente in cammino, e delle quali dimostriamo l'appassionante evoluzione, riservano all'umanità sorprese insospettate le cui conseguenze sconvolgeranno tutta la nostra concezione dell'universo.
Certo, ahimè! Più noi cerchiamo di avvicinarci allo scopo penetrando più profondamente i segreti della Natura e più sentiamo la nostra impotenza a scoprire il suo senso assoluto.
Lo scienziato, che consacra tutta la sua vita alla ricerca scientifica, è nulla più che un’ape che riporta all'alveare una molecola di miele.
Ma la luce e la fede intensa che ci dispensa la Natura ci incoraggiano e ci consolano della mediocrità dei risultati che otteniamo.
Cerchiamo, dunque, sempre di raggiungere una verità più alta, fino a che il nostro cervello può aiutarci. E la sola ragion d'essere della nostra miserabile vita terrestre.
LinguaItaliano
Data di uscita24 set 2015
ISBN9788893153430
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    La Natura e le sue meraviglie - Giorgio Lakhovsky

    GIORGIO LAKHOVSKY

    LA NATURA

    E LE SUE MERAVIGLIE

    T. S. F. - AUTOSUGGESTIONE - OMEOPATIA

    MAGNETISMO ANIMALE – RADIESTESIA

    FRATELLI BOCCA EDITORI – Prima versione digitale 2015 a cura di Anna Ruggieri

    INDICE

    Introduzione

    Parte I - TEORIA E PRINCIPI:

    Cap. I - La risonanza

    Cap. II - L'Universione

    Cap. III - L'oscillazione cellulare

    Cap. IV - Il pensiero-vibrazione

    Cap. V - La materializzazione

    Parte II - ELETTRICITA' E RADIOLOGIA:

    Cap. I - Elettricità

    Cap. II - Radiologia

    Parte III - L' AUTOSUGGESTIONE:

    Cap. I - L'autosuggestione

    Cap. II - I guaritori

    Cap. III - L'omeopatia

    Parte IV - LA RADIESTESIA

    Cap. I – La radiestesia

    INTRODUZIONE

    La Natura! Qual dominio dello spirito come della materia questa parola prestigiosa non racchiude? La Natura, ma tutto ciò che i nostri sensi ci permettono di concepirne non può darci che un pallido riflesso della sua potenza onnipotente.

    Nel mio libro, Il Segreto della Vita, ho già cercato di sollevare un angolo del velo, esaminando alcuni problemi speciali che pone la biologia, specialmente quelli dell'istinto degli animali, della vita delle nostre cellule, della lotta dell'organismo contro i microbi.

    Nella mia altra opera, L'Universione, ho tentato di dare una spiegazione della struttura del mondo, ho mostrato la funzione di tutte le forze e di tutti i fluidi, la ragion d'essere di tutti i corpuscoli, elettroni, protoni, ioni, atomi e molecole che veicolano la potenza universale in questo mezzo supremo sparso nell'infinità dello spazio e del tempo, e che ho denominato l'Universione. Ho dimostrato che il pensiero poteva essere assimilato ad una vibrazione e che questa vibrazione ci permetteva di giungere fino al concetto stesso di Dio.

    Nei volumi: La Materia e Il Gran Problema, ho tentato di anatomizzare un altro mistero della natura, quello della materia, dimostrando come essa sia sorta dalla radiazione, nel medesimo modo ch'essa dà origine alla radiazione.

    Ho tentato di dimostrare che la materia non è, a vero dire, il prodotto di una creazione, ma quello di una riproduzione alla quale ho dato il nome di materializzazione.

    In grazia a questo nuovo principio-base, si può concepire che la nostra vita corporale effimera, se sparisce in un punto dello spazio, continua tuttavia ad esistere su altri astri, sui quali noi ci riproduciamo eternamente.

    In questo nuovo volume, tenterò ancora di strappare alla natura qualcuno dei suoi segreti, dei quali non siamo ancora riusciti a penetrare il mistero: l'elettricità, la T. S. F., il pensiero-vibrazione, l'autosuggestione, il magnetismo animale ed umano, l'omeopatia e la radiestesia.

    Tutte queste scienze, attualmente in cammino, e delle quali dimostriamo l'appassionante evoluzione, riservano all'umanità sorprese insospettate le cui conseguenze sconvolgeranno tutta la nostra concezione dell'universo.

    Certo, ahimè! Più noi cerchiamo di avvicinarci allo scopo penetrando più profondamente i segreti della Natura e più sentiamo la nostra impotenza a scoprire il suo senso assoluto.

    Lo scienziato, che consacra tutta la sua vita alla ricerca scientifica, è nulla più che un ape che riporta all'alveare una molecola di miele.

    Ma la luce e la fede intensa che ci dispensa la Natura ci incoraggiano e ci consolano della mediocrità dei risultati che otteniamo.

    Cerchiamo, dunque, sempre di raggiungere una verità più alta, fino a che il nostro cervello può aiutarci. E la sola ragion d'essere della nostra miserabile vita terrestre.

    G. L.

    PARTE PRIMA - TEORIA E PRINCIPI

    CAPITOLO I – La risonanza

    Ora cercherò di spiegarvi la risonanza che, nella sua interpretazione più generale è, a mio avviso, la causa di tutto l'universo. Voi forse pensate che io voglia affaticarvi con l'esposizione di formule matematiche e di dimostrazioni algebriche. Non è questa la mia intenzione. Al contrario, voi vedrete da quanto segue che la risonanza si può spiegare per mezzo d'un insieme di fatti comprensibili per un bambino, al quale i suoi stessi balocchi meccanici hanno già dato un concetto, sia pure elementare, del mondo e del movimento.

    Nelle mie opere precedenti, ho già spiegato la risonanza. Ma credo necessario di ritornarvi qui, poiché essa è la chiave di volta della maggior parte delle dimostrazioni che farò nel corso di quest'opera.

    Voi conoscete certamente l'episodio di quel tale che, desiderando acquistare un pianoforte si recò da un costruttore riputato. Dopo che fu fatto entrare in una sala che conteneva tutta una serie di pianoforti di vario modello, poiché il venditore si faceva aspettare, egli si mise, per provare la sonorità d'uno ai essi, a battere sopra una delle note, il la, per esempio.

    Quale non fu mai la sua meraviglia nel sentire quella nota riecheggiata da tutti gli altri pianoforti! Il cliente credette allora che la sala fosse particolarmente sonora e riproducesse perciò gli echi in tutte le direzioni. Se non che il venditore, appena giunto, notando la meraviglia di costui, si affrettò a spiegargli che ciò non era nulla di straordinario, ma solo l'effetto d'un fenomeno fisico ben conosciuto: la risonanza.

    Le corde cioè del la degli altri pianoforti si mettevano a vibrare sotto l'influenza della corda del primo piano, ad eccezione di tutte le altre corde.

    Ecco un altro fenomeno che voi pure potete riprodurre facilmente. Appendete al muro due pendoli i cui bilancieri siano geometricamente uguali, cioè della stessa forma e della stessa lunghezza; mettete in moto uno di questi e vedrete l'altro, anche se posto ad alcuni metri di distanza dal primo, oscillare, in capo a pochi istanti, con la stessa frequenza di questo. Ciò vuol dire che l'uno è entrato in risonanza con l'altro.

    Riportiamo ancora un altro esperimento che potete riprodurre facilmente in casa da voi stessi. Versate lentamente dell'acqua in un bicchiere, mentre che, con l'altra mano, percuoterete un diapason, tenuto al di sopra del bicchiere. Quando l'acqua arriverà a una certa altezza, sentirete tutt'a un tratto il suono del diapason notevolmente rinforzato. In questo caso, lo spazio vuoto del bicchiere che si trova sopra il livello dell'acqua, acquista la stessa frequenza vibratoria del diapason e, per conseguenza, entra in risonanza con questo; da ciò il rinforzamento del suono prodotto.

    La risonanza, che spesso ha minime cause, può tuttavia produrre effetti considerevoli e anche catastrofici. Così voi conoscete forse la storia di quel ponte sospeso sulla Loira che crollò un giorno per effetto della risonanza, e di cui ho parlato nel mio libro La Terra e Noi. Un reggimento, il peso del quale era molto inferiore al carico normale che quel ponte poteva sopportare, doveva attraversare il fiume. Al momento d'iniziare il passaggio su quella costruzione, capolavoro dei nostri ingegneri di Ponti e Strade, il Colonnello diede alla truppa l'ordine di attraversare il ponte a passo cadenzato. Sotto l'azione ritmica dell'urto dei piedi di ciascun soldato, l'impalcatura del ponte si mise a vibrare e, man mano che il reggimento avanzava, l'ampiezza della oscillazione riusciva anche a divertire i soldati che non avrebbero fatto nulla per impedirla. Non sospettavano neppure che essi s'avviavano alla rovina! Infatti, la truppa non era giunta ancora a metà del ponte che questo sprofondò e gli sventurati soldati precipitarono nel fiume in modo che un grande numero d'essi trovò la morte.

    Che cos'era dunque accaduto. Secondo i calcoli, il ponte era stato costruito in maniera che potesse sopportare un peso dieci volte maggiore di quello dell'intero reggimento, che costituiva d'altra parte un carico molto ben distribuito.

    Disgraziatamente, gl'ingegneri, nei loro calcoli, non avevano tenuto conto della risonanza.

    Il passo dei soldati, battuto ritmicamente, aveva prodotto, con il periodo di oscillazione del ponte, una tale risonanza da decuplicare il carico che l'impalcatura poteva sostenere.

    Da questo semplice fatto voi vedete quali grandi effetti può avere la risonanza.

    Ecco infine un altro fenomeno, elettrico questo, dovuto sempre alla risonanza.

    Tutti conoscete la T. S. F. [1] che oggi è diffusa quasi in tutte le case, così nelle sale più sontuose come nelle dimore più modeste. Si può dire che il 99 per 100 dei possessori di apparecchi radio ignorino del tutto i fenomeni che avvengono nel loro apparecchio ricevente; allo stesso modo che molti radiestesisti praticano la rabdomanzia con una notevole abilità e ottengono i risultati più straordinari senza sapere né come né perché.

    Io cercherò di spiegare a tutti quelli che si occupano di T. S. F. e che credono che la radio sia una cosa complicata e misteriosa, il principio del suo funzionamento. E voi noterete che, ben lungi d'essere un mistero, tale funzionamento è più semplice di quello d'un'automobile o d'una macchina da cucire.

    Verso il 1892, un fisico tedesco, Hertz, lavorava nel suo laboratorio per verificare la teoria del Maxwell sulla natura elettromagnetica della luce e le generalizzazioni che questi ne aveva elettricamente in semi-onda, essendo un principio noto che un circuito aperto vibra in semi-onda, come vedremo più avanti. Dunque, nella perturbazione causata dallo scoccare delle piccole scintille che si producono nella soneria del telefono o della porta, si trovava la lunghezza d'onda che noi non conosciamo e tutti i suoi armonici e fra questi uno, la cui lunghezza d'onda era di 20 centimetri, lunghezza d'onda che è propria dell'asta posta sulla vostra tavola e che misura 10 centimetri, corrispondenti a mezza onda, come abbiamo già detto. Ecco, in poche parole, il principio della T. S. F.

    Passiamo adesso a una esperienza di laboratorio semplicissima, che facevamo circa quindici anni fa, al tempo eroico della radio. Si poneva su una tavola una bobina con un avvolgimento di cento metri di filo elettrico isolato che formava un certo numero di spire, 300 per esempio.

    In un'altra stanza vicina, mettevamo una seconda bobina che aveva esattamente la medesima lunghezza, cioè 100 metri di filo e lo stesso numero di spire, precisamente 300, come abbiamo supposto. Ebbene, quando in vicinanza della prima bobina, si produceva qualche scintilla, noi ne sentivamo il crepito nella cuffia telefonica, collegata, mediante un detector, alla seconda bobina, la cui lunghezza d'onda era uguale a quella. Ciò significa che la prima bobina si trovava in risonanza con la seconda, onde quel rumore fortissimo che sentivamo entro la cuffia, anche a parecchie centinaia di metri di distanza.

    Ma se, in una di queste bobine, venivano tolte soltanto alcune spire, la lunghezza d'onda non essendo più la stessa in ciascuna bobina, non aveva luogo la risonanza e perciò non si sentiva più nulla.

    Voi vedete come è semplice la T. S. F.

    Ma alla scoperta di Hertz la scienza ha portato notevoli perfezionamenti; per esempio, per produrre l'irradiamento dell'energia elettromagnetica, invece di scintille si adoperano oggi le lampade inventate dall'americano Lee de Forest, le quali servono anche nella ricezione, per amplificare milioni di volte gli effetti prodotti da quelle radiazioni che vengono da molto lontano. Inoltre sono stati applicati condensatori variabili a sistemi di placche rientranti gli uni negli altri senza toccarsi e tali da permettere, con appropriato spostamento, di aumentare o di diminuire la lunghezza d'onda per produrre le risonanze della stazione che cercate nel vostro apparecchio ricevente.

    Non tento di descrivervi tutti i perfezionamenti portati da innumerevoli studiosi a questo principio così semplice: un volume intero non basterebbe. D'altra parte, come ogni invenzione, la T. S. F. è il

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