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Scoprire la Patagonia e la Terra del Fuoco in auto
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E-book84 pagine57 minuti

Scoprire la Patagonia e la Terra del Fuoco in auto

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Info su questo ebook

La Patagonia offre al viaggiatore una natura selvaggia e incontaminata che si estende dalle rive dell’oceano Atlantico fino alle vette della cordigliera andina. Attraversando la sterminata steppa si susseguono scogliere e spiagge popolate da pinguini, montagne affascinanti ed enormi ghiacciai, fino a giungere nella Terra del Fuoco, ultima frontiera del mondo civilizzato. La vastità del territorio da esplorare impone un’accurata programmazione del viaggio. Questo libro illustrato fornisce utili consigli per organizzare la vostra spedizione in Patagonia e nella Terra del Fuoco in auto, un mezzo che permette di affrontare itinerari personalizzati e di assaporare pienamente il senso di avventura che si respira attraversando questa regione. Seguendo un percorso che si snoda dalla penisola di Valdés fino a Ushuaia, tra Argentina e Cile, si sviluppa un racconto che descrive luoghi e persone, proponendo anche deviazioni ed escursioni poco frequentate dal turismo di massa.
LinguaItaliano
Data di uscita6 apr 2016
ISBN9788892604292
Scoprire la Patagonia e la Terra del Fuoco in auto

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    Anteprima del libro

    Scoprire la Patagonia e la Terra del Fuoco in auto - Franco Folino

    Fuoco.

    Le considerazioni prima della partenza

    La stagione migliore

    Come dicevo, l’area geografica che state per visitare è molto vasta ed è quindi indispensabile fare un’attenta programmazione del viaggio, per non renderlo troppo faticoso e per non perdere le zone più interessanti da visitare.

    La prima scelta da fare è però la stagione più opportuna per intraprendere il viaggio. Ci troviamo sull’emisfero sud e quindi le stagioni sono invertite. Considerate inoltre che, data l’estensione della Patagonia, il clima tra la penisola di Valdés e la Terra del Fuoco è molto differente, anche nella stessa stagione. Il pieno dell’estate è quindi tra gennaio e febbraio, mentre l’inverno è tra luglio e agosto.

    In generale il periodo migliore per visitare la Patagonia è l’estate, con giornate lunghe e temperature non troppo rigide, anche nell’estremo sud. L’unica cosa che vi perderete è il passaggio delle balene nella penisola di Valdés, che avviene solitamente nei mesi invernali, però… non si può avere tutto.

    Il viaggio descritto in queste pagine si è svolto nel mese di marzo.

    Come arrivare in Patagonia

    Il punto di arrivo in Argentina è Buenos Aires. Da qui sono disponibili numerosi voli verso vari aeroporti della Patagonia. In base al tempo a vostra disposizione, sarà facile scegliere i trasferimenti da fare in auto o in aereo. Salvo che non abbiate molto tempo (più di 30-40 giorni) è difficile pensare ad un viaggio di andata e ritorno in auto, da nord a sud e viceversa. Sarebbe molto lungo e faticoso. Potete invece scegliere di spostarvi subito in aereo da Buenos Aires a Ushuaia, per poi risalire verso nord con l’auto. Oppure, al contrario, potete fare un breve trasferimento in aereo da Buenos Aires alla penisola di Valdés e quindi proseguire poi verso sud in auto, per poi rientrare nella capitale argentina con un volo da Ushuaia.

    In entrambi i casi sarà necessario quindi programmare con il noleggiatore un drop-off, il servizio che vi permette di lasciare l’auto in una destinazione differente da quella dove l’avete presa in consegna.

    Esistono frequenti voli interni che collegano la capitale argentina con le località di Trelew (Penisola di Valdés), El Calafate e Ushuaia, ma sono disponibili anche voli tra queste stesse località della Patagonia. Questo rende possibile organizzare il viaggio in modo personalizzato, in base al tempo a disposizione, consentendo di evitare lunghe tappe di trasferimento in auto. Ricordatevi però che queste lunghe tappe di trasferimento, possono essere anche il sale del vostro viaggio, con paesaggi e atmosfere irripetibili che valgono quanto, se non di più, del famoso ghiacciaio o della celebre montagna.

    La scelta dell’auto

    Come dicevo, le strade della Patagonia sono in buono stato di manutenzione e la rete viaria è capillare. La maggior parte delle strade sono in terra, ma facilmente percorribili anche senza una vettura a trazione integrale. Questa è, in effetti, la prima scelta da fare per quanto riguarda l’auto. Se non avete in mente percorsi particolarmente avventurosi, e vi assicuro non è assolutamente necessario per godere della bellissima natura di questa regione, un veicolo 4x4 non è necessario. Le strade non hanno quasi mai pendenze importanti su terreni difficili. Però il consiglio è di scegliere una vettura con un’altezza da terra consistente, per non trovarsi in difficoltà nei tratti in cui vi siano avvallamenti della carreggiata o il terreno sia sabbioso. Un’ottima soluzione sono i SUV 4x2, molto più economici nel prezzo di noleggio e con la struttura di un fuoristrada. In Sudamerica sono molto diffuse le Ford Ecosport o le Renault Duster, fuoristrada compatte a due ruote motrici, comode e sicure anche su percorsi dissestati. Va solo considerato che lo spazio del baule posteriore è piuttosto limitato. Può contenere due valige grandi o una valigia e due trolley piccoli. Quindi, se intendete usare l’auto in tre o quattro persone potreste non avere spazio sufficiente per i vostri bagagli.

    La scelta tra benzina e diesel non è determinante. I noleggiatori propongono modelli di entrambi i tipi e il costo del carburante è sostanzialmente identico e, purtroppo, allineato con i costi europei. Nei distributori, per quanto dispersi, si trovano generalmente sia benzina sia gasolio. Non si viaggia mai in altitudine e quindi i consumi non risentono di questo fattore. Il consiglio è quello di fare bene i conti al primo rifornimento dei chilometri percorsi e dei litri consumati, in modo da poter calcolare con precisione il consumo della vettura nelle normali condizioni di guida. Questo sarà un importante indice di riferimento che vi permetterà di prevedere con maggiore precisione l'autonomia dell'auto. 

    Se i distributori sono ben presenti sulla rete viaria, quello che può mancare è invece il carburante. Anche se vi troverete a viaggiare vicino a raffinerie e pozzi di petrolio, non meravigliatevi se la stazione di servizio locale sarà sprovvista di benzina. Per questo il consiglio è di rabboccare il serbatoio ad ogni possibile occasione. Potete trovare indicazioni sulle stazioni di servizio della ruta 40 su www.turismoruta40.com.ar/estaciones-de-servicio-ruta-40.html.

    Fate attenzione,

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