Insegnare la vela
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Anteprima del libro
Insegnare la vela - Guido Colnaghi
testo.
LA SCUOLA
Statuto ed obiettivi
Finalità
Il Centro Velico Caprera è una libera associazione nata nell'aprile del 1967, a sensi dell'art. 36 e segg. del Codice Civile, su iniziativa della Lega Navale Italiana (Sez. di Milano) e del Touring Club Italiano, sotto l'alto patronato del C. S. M. della Marina Militare Amm. Michelagnoli.
Soci del C.V.C. sono la L. N. I., Sez. di Milano, il T. C. I. e l' Associazione Allievi del C.V.C. La LNI ed il TCI sono soci fondatori. l'AA è accolta quale socio sulla base dello Statuto da essa adottato nell'Assemblea del 20 aprile 1975.
L'iniziativa è partita con molto lavoro organizzativo svolto dal volontariato pionieristico, con la disponibilità dei luoghi nell'isola di Caprera, in località Punta Coda, originari delle batterie antiaeree della Marina Militareche le ha affidate in concessione d'uso e con l'indispensabile dotazione di denaro per gli investimenti iniziali fornita dal T.C.I.
La missione prioritaria sancita nello statuto è:
• Creare attraverso la pratica della vela, una educazione ed una coscienza ispirata alla tradizione della marineria italiana.
• Iniziare i principianti della vela alla conoscenza del mare e preparare i già esperti alla navigazione d'altura.
• Condurre senza fini di lucro una scuola di vela e di mare nell'Isola di Caprera concessa dalla Marina Militare.
Fattori della riuscita e personaggi
Esistono momenti magici, indipendenti dai soggetti, in cui si producono incantesimo ed armonia che coagulano in maniera felice e fortunata tutti i fattori di una iniziativa, rendendo quasi spontanea la sua riuscita e facile la realizzazione dell'idea ispiratrice: così come è avvenuto per Caprera.
• Lavoro intenso e volontario, coordinato in amicizia da pochi pionieri ed appassionati che hanno sposato l'impianto della scuola del centro di Glenans dopo averla frequentata personalmente e apprezzato i validi contenuti didattici e formativi: G. Colnaghi, N. Marietti, A. Brambilla.
• Insediamenti della Marina MilitareItaliana in luoghi d'eccezionale bellezza e particolare idoneità del mare e dell'intensa ventosità, per l'esercizio di una scuola di vela, ottenuti tramite la Lega Navale Italiana sez. Milano per intercessione di Mariponave: M. Notarbartolo di Sciara, V. Di Sambuy , C. Marescotti, A. Piatti, C. Reale, F. Rusconi.
• Capitali d'investimento del Touring Club Italiano per l'acquisto di attrezzature, di imbarcazioni e sistemazioni delle installazioni a terra e delle infrastrutture a mare:
F. Brambilla, A. Guasti, G.Nassi, C. Orlando, F. Reggiori.
Ragioni del successo
Una scuola di mare si afferma per la qualità dei risultati alla cui realizzazione concorrono determinati fattori, armoniosamente amalgamati tra loro dalla serietà dei programmi e dalla perseveranza d'intenti.
• Ambiente stupendo conservato con zelo, ove mare ridossato e vento incessante, consentono sempre uscite con ogni tempo,
• Installazioni a terra, organizzazione logistica, attrezzature e dotazioni in relazione alle esigenze dei programmi didattici,
• flotta di imbarcazioni efficienti, in numero adeguato e di caratteristiche appropriate per ogni livello didattico,
¨ istruttori volontari non retribuiti, ex allievi più dotati, esperti i e preparati che operano con autorevolezza e valentia nella conduzione dei corsi,
• didattica semplice, efficace ed univoca, frutto di lunga sperimentazione e collaudo in molti anni d'esercizio,
• sicurezza attiva ed assistenza con mezzi, dotazioni e procedure specifici e lungamente collaudati,
Motivi di gradimento
Il vero patrimonio della Scuola è costituito da alcuni capisaldi, voluti dai padri fondatori, a base della sua stessa identità e ragione della sua fama.
• isolamento materiale verso l'esterno per totale e indisturbata immersione nella pratica velica e nell'attività del gruppo,
• collegamenti col mondo esterno, ridotti all'estremo minimo necessario e indisponibilità di giornali, radio tv, telefoni,
• libertà da condizionamenti di ogni tipo, che fanno affiorare la vera umanità dell'individuo, permettendogli di esprimere le reali e naturali caratteristiche della sua personalità,
• rapporti umani improntati alla vera amicizia, del tutto informali e paritetici che si sviluppano con sincerità e colleganza, durature nel tempo anche dopo i corsi,
• partecipazione diretta degli allievi ai servizi e funzioni scolastiche con autonomia dei CT ed IS nell'impostazione e gestione del corso,
• essenzialitàe cura continua delle strutture, dei materiali e della base, in aderenza a missione ed obiettivi del C.V.C. ed alle aspettative dei partecipanti,
• salvaguardia e rispetto dell'ambiente naturale marino e terrestre, (ora riserva forestale orientata)
• giudizi finali di idoneità, imparziali, sinceri ed appassionati, con i consigli agli allievi per progredire nell'iter didattico e l'attività nautica futura.
Gli istruttori
Istruttori
Definizione: persona competente, esperta e affidabile, che in piena sintonia ed osservanza delle strategie operative del C.V.C. sia in grado di trasmettere l'amore per il mare, la passione per la vela e le sue conoscenze, con l'esempio, le parole e una condotta seria con costante impegno personale.
Profilo: buone qualità caratteriali, sicurezza, equilibrio, responsabilità, affidabilità, entusiasmo, comunicativa, disponibilità, disciplina, tenuta alla fatica, senso del dovere, doti di comando e leadership, unite ad una buona cultura generale e qualche esperienza didattica basata sulla conoscenza e competenza di tutti i fenomeni teorici e pratici della navigazione a vela e motore acquisite sia a Caprera che perfezionate altrove.
Provenienza, segnalazione, scelta
I docenti della scuola a tutti i livelli, provengono di norma dagli allievi che ne hanno frequentato i corsi, (salvo rare e precise eccezioni), su segnalazionedel CT. tra quelli senz'altro superiori alla media, nell'area tecnica e l'aspetto umano, scelti se si sono distinti e messi in luce per queste attitudini:
motivazione, genuina passione per il mare, entusiasmo per la vela e profondo attaccamento al C.V.C.
impegno di volontariato a conservare il suo patrimonio culturale e materiale, con spirito di servizio verso la scuola.
maturità, esperienza di base e marinaresca consolidate, concretezza e determinazione unite ad autostima.
serietà, volontà potenziale e progressione di buon livello e garanzie di partecipazione ed affidabilità.
disponibilità verso gli altri e spirito di adattamento con modestia, indipendenza e credibilità.
iniziativa, intraprendenza, tenacia, vivacità e fantasia nel prendere decisioni ricevendo obiettivi misurabili.
comando, autorevolezza, moralità, imparzialità nella guida e il coordinamento d' un equipaggio, da protagonista.
Competenze
La formazione conferma queste qualità e trasmette le competenze che l'aspirante IS deve acquisire per dominare e padroneggiare le tecniche d'insegnamento.
tecnica, capacità pratiche generaliste non superficiali, padronanza delle manovre e dei concetti fondamentali del governo autonomo di una imbarcazione.
teoria conoscenza e spiegazione dei fenomeni attinenti alla vela, preparazione e maestria nella comunicazione, disponibilità ad operare anche con strumenti innovativi.
didattica, coscienza e propensione all'insegnamento ed a porsi nel contesto in cui si opera capendone le specificità.
organizzazione, doti, sensibilità e maturità nel guidare gruppi e gestire risorse nel rispetto dei ruoli e l'osservanza delle norme e dei regolamenti.
visione globale e chiara di ogni problematica del corso e capacità di valutazione equilibrata ed obiettiva delle persone.
equilibrio, dominio, serenità, reazione tranquilla e misurata in situazioni delicate a terra e in mare.
sicurezza, intuizione degli eventi, dei limiti di operatività in ogni contingenza, abilità all'uso di motobarche, coscienza delle problematiche d'assistenza, soccorso e salvataggio.
marineria, manualità nell'esercizio dei mezzi, l'uso delle attrezzature e la cura dei materiali.
comportamento responsabile ed esemplare, senso del dovere, spirito di sacrificio e disponibilità mentale a crescere e mettersi in discussione in ogni momento.
Nomina, conferma, decadenza
Dopo i corsi di formazione con un motivato giudizio di collaudata capacità inizia la vera crescita che, che avviene esercitando il ruolo e prosegue con l'assistenza diretta, l'aiuto costante e premuroso del Capo Turno.
La nomina compete al Comitato Esecutivo del C.V.C. che si premura anche delle verifiche di idoneitàprofessionale, nonché di vagliare altri aspetti da tenere in considerazione per gli sviluppi della carriera, ai fini del coinvolgimento pratico nei superiori livellididattici.
Compete al C.E. anche dichiarare decaduto dalla qualifica un docente sia per prolungata assenza dai corsi, sia per palese inefficienza, che per motivi disciplinari o di indegnità.
Aspetti importanti per la carriera:
assiduità, frequenza e partecipazione ai programmi della scuola ed allo sviluppo dei programmi e gli obiettivi.
resistenza fisica, tenuta psicologica, continuità di rendita e progressione in rapporto al potenziale iniziale.
segnalazioni disciplinari dalla base, osservazioni e giudizi degli allievi, commenti e suggerimenti da colleghi e C.T.
STIMOLI E INTERESSI, DEI PROMOTORI E FONDATORI, PER UNA SCUOLA DI MARE
NEGLI ANNI 60 LA FERMA IN MARINA ERA DI 2 ANNI, (1 PER LE ALTRE ARMI), TANTO CHE SI FATICAVA A FORMARE LE LISTE DI LEVA. LE ATTIVITA' IN MARE E LA VELA COME NEL C.V.C. FORNIVANO BUONI ELENCHI PER IL RECLUTAMENTO.
IL T.C.I. VIDE NEL C.V.C. UN NUOVO VILLAGGIO D'ECCELLENZA, SINERGICO AL GIA' ESISTENTE DI PUNTA CANNONE, OVE SVILUPPARE UNA ATTVITA' VELICA E DI SVAGO CON ISTRUTTORI E BARCHE DELLA SCUOLA, DURANTE LE VACANZE.
LA L.N.I. DI MILANO, OLTRE AI VALORI ISTITUZIONALI, VOLEVA ALLARGARE LA COMPAGINE SOCIALE E RAFFORZARE LA FORMAZIONE CON I CORSI PER PATENTE NAUTICA E DI NAVIGAZIONE D'ALTURA.
GLI EX ALLIEVI GLENAN ANIMATI DA SIRITO DI SERVIZIO E VOLONTARIATO, PASSIONE VELICA, SENSO MARINARO E DESIDERIO DI TRASFERIRE IN ITALIA LA ESPERIENZA DELLA SCUOLA BRETONE. SI PRODIGARONO NEL FORMULARE LA DIDATTICA, ORGANIZZARE LA GESTIONE E REPERIRE BARCHE E