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Poìesis: Psicoterapia in poesia
Poìesis: Psicoterapia in poesia
Poìesis: Psicoterapia in poesia
E-book125 pagine58 minuti

Poìesis: Psicoterapia in poesia

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Info su questo ebook

Poíesis è una piccola raccolta di componimenti poetici fatti di parole affiorate alla coscienza nei percorsi di psicoterapia che l’autrice conduce. Parole evocative e intuizioni figlie dell’inconscio, emergono nelle sedute come messaggi dall’Anima.
Un libro di psicoterapia in poesia che, dall’esperienza di cura delle persone lungo il viaggio delle sedute, parlerà al sé poetico di ognuno, ispirando nel lettore un processo di trasformazione interiore.
Ogni componimento è accompagnato da uno scritto in prosa che ne descrive l’origine, conduce poi ad una riflessione sul significato e infine propone una “promessa” con se stessi al fine di interiorizzare i versi in modo trasformativo per il sé.
Poíesis è un percorso meditativo-poetico che ciascuno può compiere, “praticando” la poesia dell’anima, che ognuno di noi ha dentro e può affiorare in qualsiasi momento, curandoci in forma intima e delicata.
Un modo nuovo di pensare alla poesia come terapia interiore che ne recupera il senso più antico: perché poíesis in greco è l’atto del creare, poíesis giunge dall’essere e all’essere riconduce.
LinguaItaliano
Data di uscita22 set 2016
ISBN9788863653823
Poìesis: Psicoterapia in poesia

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    Anteprima del libro

    Poìesis - Erica Francesca Poli

    COLLANA

    MEDICINA PER L’ANIMA

    Erica Francesca Poli

    POÌESIS

    Psicoterapia in poesia

    Anima Edizioni

    © Anima Edizioni. Milano, 2017

    © Erica Francesca Poli, 2017

    In copertina © Cozy nook - Fotolia.com

    I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi. Per i diritti di utilizzo contattare l’editore.

    Progetto editoriale: Jonathan Falcone

    Direzione commerciale: Timoteo Falcone

    Eventi: Sabrina Lescio

    Editing: Carlo Animato

    ANIMA s.r.l.

    Gall. Unione, 1 – 20122 Milano

    Tel. 02 72080619

    e-mail: info@animaedizioni.it

    www.animaedizioni.it

    Tipografia Italgrafica

    Via Verbano, 146

    28100 Novara

    Edizione digitale: novembre 2016

    ISBN: 9788863653823


    Edizione digitale realizzata da StreetLib Srl


    A Felicita, Etty e Luigi, cari nonni amati, che mi hanno recitato le prime poesie.

    Ai bambini in arrivo dal futuro.

    PREFAZIONE

    Devo molto ai miei pazienti, o come preferisco dire, alle persone che si sono rivolte a me per cocreare insieme un cambiamento.

    Devo a tutte queste persone più di quanto avrei mai immaginato quando ho iniziato a svolgere la professione di psichiatra e psicoterapeuta. Non c’è libro, lezione, congresso, teoria che mi abbia mai portato a una comprensione così luminosa e immediata come quella che ho sperimentato ascoltando, guardando e sentendo la persona di fronte a me.

    C’è solo un’altra via che conosco che conduce a una conoscenza illuminata quanto la relazione. È la via dell’arte, della danza e della poesia.

    La poesia, in particolare, è al centro di questo piccolo libro.

    Come soleva dire Ralph Waldo Emerson, solo la poesia ispira la poesia.

    In questo libro troverete componimenti poetici, nati dalla poesia che, nel corso di una psicoterapia, sgorga spontanea e sorprende come un miracolo dell’umano.

    Come avrebbe voluto Emerson, di poesia in poesia e da poesia a poesia, la lettura potrà far affiorare la poesia cha abita nell’anima di ciascuno di voi.

    Come forse alcuni già sapranno dalla lettura dei miei precedenti libri, io amo andare alla ricerca delle etimologie delle parole, che ne rivelano i significati più profondi ed equivalgono così sovente a un vero e proprio viaggio di esplorazione e scoperta.

    Alle radici dei significati si ritrovano le transizioni dal mondo delle idee al mondo della materia: l’etimo delle parole è infatti prossimo al loro potere creativo.

    Seguirne le radici conduce all’origine della creazione del concetto che la parola veicola, alla matrice di senso che archetipicamente ha animato la parola fin dalla sua nascita.

    Anche l’etimo di poesia ha i suoi segreti archetipi da rivelare.

    La parola è da ricollegare al latino pŏēsis, a sua volta derivato dal greco ποίησις, da ποιέω che significa produrre, fare, creare e comporre.

    Risalendo il rizoma linguistico, si viene condotti alla radice sanscrita pu- che ha appunto il significato di generare, di procreare.

    Nel Simposio, Platone utilizza ποίησις nel senso proprio del fare dal nulla: per l’antico Greco fare è uguale a poesia, la poesia è in tutto, è nell’atto stesso del creare.

    È Erodoto tuttavia a utilizzare per primo ποίησις col senso di creazione poetica...

    Ritornare alle suggestioni dei miei studi classici mi emoziona sempre.

    Credo che apprendere a memoria dei versi, magari anche in metrica, come ho fatto con i poemi omerici, cosa che potrebbe sembrare desueta, non sia affatto insensata; al contrario, ritengo che avvicini alla dimensione sonora della poesia, la dimensione più profonda del suono delle parole, che collega la poesia direttamente al Verbo di creazione e allo Spirito.

    È interessante addentrarsi ancora un poco nel mondo classico per ritrovare in Aristotele un concetto che esplica perfettamente il senso di questo libro.

    Nell’Etica Nicomachea, Aristotele infatti definisce ποίησις l’agire proprio dell’artigiano, che è guidato dall’idea, eidos, alla produzione di un oggetto che resterà autonomo rispetto a chi l’ha prodotto; una volta creato, vivrà di vita propria.

    Così i componimenti di Poíesis, che nascono da frammenti di storie personali, emerse durante le sedute di psicoterapia, vivono di vita propria; per quella che veniva chiamata actio transiens, transitano dal particolare della vicenda del singolo soggetto a un universale archetipo che può parlare a chiunque altro come ha parlato a me in primis.

    Ho sempre amato il linguaggio trascendente e per certi versi immateriale, eppure tremendamente reale della poesia: ho sempre amato nutrire la mia anima di parole lanciate nell’infinito da poeti e poetesse, che ho sentito vicini, in una fratellanza o sorellanza d’anime.

    La poesia è femminile, interna, vera, presente, usa le parole come fatti d’espressione, come atti di esistenza, come oggetti dell’intimo.

    Nel rilievo di Archelaos Poíesis è una giovane donna, vestita di chitone e mantello, con i capelli raccolti che ricadono sulle spalle, che avanza verso l’altare dove si celebra il sacrificio in onore di Omero, tenendo alte due fiaccole.

    Questo è l’archetipo di bellezza femminile che respira in noi – uomini o donne, poco importa, l’anima in realtà è bisessuale – quando leggiamo, meglio ancora quando recitiamo ad alta voce o anche solo con un sussurro, dei versi poetici.

    La poesia così ci cura. La poesia può diventare terapia e aiutarci a sentire profondamente noi stessi. E lo fa aiutandoci a svelare le realtà nascoste dentro di noi...

    La poesia è sincera, perché è l’arte di illuminare con poche parole l’Anima tutta.

    È forse per questo che mi sono ritrovata, più di una volta, durante una seduta, ad annotare parole in breve composizione poetica venute dall’ascolto della poesia già insita in qualcuno dei miei pazienti, in momenti baciati dall’intesa tra noi e con il proprio Sé, momenti di attraversamento di fiumi emotivi, al guado tra inconscio e consapevolezza.

    Non ho pretesa letteraria, so bene che scrivere qualche parola su un foglio non significa creare una poesia degna dei grandi poeti. Ma il fatto è che in quei momenti io divengo una cassa di risonanza, un contenitore sonante di vibrazioni altrui e mie, e contemporaneamente un’archeologa dell’anima, in cerca di verità antiche nell’incontrovertibile verità dell’attimo reale. E in quel momento alchemico, il passato che ritorna e si fa vivo, ripara il presente e trasforma il sentire.

    L’inconscio così parla, e vi si può parlare... con parole sospese tra simboli e sensazioni e con immagini, forme, colori: questo è l’alfabeto dell’inconscio, questo il lessico del nostro Sé. Vedo d’improvviso mutare qualcosa negli occhi di chi ho di fronte, lo sguardo è cambiato, ci sono immagini che dall’inconscio si materializzano come scene vibranti di un film interiore e io so che in quell’attimo tutto cospira per la guarigione di vecchie ferite e la costruzione di nuove strade emotive.

    E l’emozione

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