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Ritorno a Mogadiscio
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E-book77 pagine55 minuti

Ritorno a Mogadiscio

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Info su questo ebook

Thriller - racconto lungo (51 pagine) - Dopo 25 anni dai tempi della missione Restore Hope la Somalia è ancora un paese in bilico, e la morte è ancora di casa

Mogadiscio, 1993. La Somalia è devastata dalla guerra civile. Le Nazioni Unite sono presenti per “riportare la speranza” alla popolazione, ma il generale Aidid non è per niente d’accordo. Anche il contingente Italiano si ritrova a dover fare dei sanguinosi conti con il signore della guerra somalo, scontrandosi con i suoi miliziani al Checkpoint Pasta.
Mogadiscio, 2018. Dopo un quarto di secolo, non si può dire che la Somalia sia rinata per davvero. La situazione è di gran lunga migliorata, certo, ma si vive sul bilico. E la morte è ancora di casa, come appurerà il protagonista di questa storia, un ex-militare direttamente coinvolto negli affari sporchi che qualcuno, venticinque anni prima, aveva condotto all’ombra della missione italiana. E senza alcun scrupolo.

Alessandro Vicenzi esordisce nel 2014 come autore self published sul Kindle Store, con L'isola del Teschio, primo episodio della serie di Sword and Sorcery storica Storie dello Spadaccino dalla quale è nato uno spin-off (Castel della Croce) che racconta le vicende di un indagatore dell'incubo della Genova contemporanea, Carlo Cane. Ha partecipato con un racconto all'antologia Zappa e Spada. Spaghetti fantasy (Acheron Book, 2017). La sua pagina Facebook si chiama Dorso di carta.
LinguaItaliano
Data di uscita19 dic 2017
ISBN9788825404524
Ritorno a Mogadiscio

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    Anteprima del libro

    Ritorno a Mogadiscio - Alessandro Vicenzi

    a cura di Fabio Novel

    Alessandro Vicenzi

    Ritorno a Mogadiscio

    RACCONTO LUNGO

    Prima edizione dicembre 2017

    ISBN 9788825404524

    © 2017 Alessandro Vicenzi

    Edizione ebook © 2017 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

    Versione: 1.0

    Font Stardon Stencil Bold by Vernon Adams, SIL Open Font Licence 1.1

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

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    Grazie, da parte di Delos Digital, dell'autore del libro e di tutti coloro che vi hanno lavorato.

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Ritorno a Mogadiscio

    Nota dell'autore

    Antefatto

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Postfazione

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Il libro

    Dopo 25 anni dai tempi della missione Restore Hope la Somalia è ancora un paese in bilico, e la morte è ancora di casa

    Mogadiscio, 1993. La Somalia è devastata dalla guerra civile. Le Nazioni Unite sono presenti per riportare la speranza alla popolazione, ma il generale Aidid non è per niente d’accordo. Anche il contingente Italiano si ritrova a dover fare dei sanguinosi conti con il signore della guerra somalo, scontrandosi con i suoi miliziani al Checkpoint Pasta.

    Mogadiscio, 2018. Dopo un quarto di secolo, non si può dire che la Somalia sia rinata per davvero. La situazione è di gran lunga migliorata, certo, ma si vive sul bilico. E la morte è ancora di casa, come appurerà il protagonista di questa storia, un ex-militare direttamente coinvolto negli affari sporchi che qualcuno, venticinque anni prima, aveva condotto all’ombra della missione italiana. E senza alcun scrupolo.

    L'autore

    Alessandro Vicenzi esordisce nel 2014 come autore self published sul Kindle Store, con L'isola del Teschio, primo episodio della serie di Sword and Sorcery storica Storie dello Spadaccino dalla quale è nato uno spin-off (Castel della Croce) che racconta le vicende di un indagatore dell'incubo della Genova contemporanea, Carlo Cane. Ha partecipato con un racconto all'antologia Zappa e Spada. Spaghetti fantasy (Acheron Book, 2017). La sua pagina Facebook si chiama Dorso di carta.

    Nota dell'autore

    Questo racconto, per quanto ispirato a un fatto storico e supportato da ricerca su fonti giornalistiche, è essenzialmente frutto dell’immaginazione dell’Autore. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono fittizi o usati in modo fittizio, e funzionali alla drammaticità della narrazione.

    Antefatto

    Somalia, 1993

    Operazione umanitaria, la chiamavano.

    Il suo scopo? Porre le basi per la normalizzazione del Paese.

    Dietro la facciata, si trattava di rimettere al suo posto un signore della guerra locale: Mohammed Farah Hassan, detto Aidid.

    Dopo aver deposto il dittatore Siad Barre, di cui fino ad un certo punto era stato collaboratore e capo dei servizi segreti, Aidid aveva deciso che Mogadiscio era roba sua. Senza mettere d’accordo tutti, ovviamente.

    Di fatto, lontana dall’occhio delle telecamere, lontana dall’opinione pubblica, era in atto una guerra civile. E quando le Nazioni Unite decisero di scendere in campo, andarono a combatterla in un Paese nell’anarchia, per il quale la guerra era la norma.

    L’Italia aveva avuto un ruolo, nella generazione del caos somalo, fin dagli albori della propria storia unitaria.

    Nel 1889, saltando al volo sul treno del colonialismo, aveva istituito un protettorato che si era poi espanso, fino a diventare nel 1908 una vera e propria colonia: lo spicchio di posto al sole della giovane nazione italiana. Nel 1923 erano arrivati i fascisti e avevano affidato il governo della colonia a Cesare Maria De Vecchi, già quadrumviro. Si erano dati da fare per espandersi nella regione, con le buone o con le cattive. Più spesso, con le cattive. Nel 1940 gli italiani avevano conquistato la Somalia britannica, ma non l’avevano tenuta nemmeno un anno. Finita la seconda guerra mondiale, nel 1949 le Nazioni Unite avevano affidato all’Italia l’amministrazione della Somalia del sud, con l’incarico di condurre l’ex colonia verso l’indipendenza. Somalia del Nord e Somalia del Sud si erano unite nel 1960, dando vita alla Repubblica Somala, che era durata nove anni, fino a che un generale dell’esercito, Mohamed Siad Barre, aveva fatto il suo bel colpo di Stato, preso il potere

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