Veganino e la principessa delle fiabe

Di Antonio Chiummo

In questa fiaba, un bambino di nome Veganino, sente sempre fame e questo per lui è diventato un problema.

A volte nelle fiabe non s’ingrassa perchè si mangia troppo ma perchè si è sotto l’effetto di un incantesimo.

Un incantesimo sviluppato dai cacciatori di fiabe per assoggettare un pianeta chiamato VEGAN.

Questa verità ,in questa storia, però prende una piega diversa quando in suo aiuto arriva La Principessa delle Fiabe che con la sua aurea positiva riesce a ribaltare le sorti e trasformare tutta la vicenda da negativa a positiva.

In quanto nelle fiabe i personaggi percepiscono la realtà attraverso la propria aurea.

Anzi essi vibrano e tutto ciò che li circonda è energia che deve fluire e non essere manipolata.

Perciò con l’aiuto della natura e dei suoi amici Veganino riuscirà ad affrontare questo terribile incantesimo.

E leggendo questa fiaba e il suo universo tra i suoi regni animale e vegetale dotati di aurea, vi accorgerete che per mostrare il proprio modo di essere attraverso i colori ci vuole un corpo energetico fatato da un raggio ridente di luce magica.

Colori che aiuteranno Veganino ad affrontare le falsità, le disperazioni i litigi e di ritrovare l’amore per la propria famiglia.

Perchè solo le persone empatiche che risuonano con la natura possono sviluppare idee positive. Le quali servono per deviare senza assorbire le energie negative.

Un empatia che risuona per liberarsi dall’incantesimo e riportare il pianeta VEGAN , i suoi colori e suoni incantati, in mezzo alla sua primordiale natura incontaminata

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 14 giu 2019
• ISBN: 9788831625661

Anteprima del libro

Carmela

1   I CACCIATORI DI FIABE

1.1) LA GRANDE PIOGGIA

C'era una volta un pianeta dove tutti mangiavano frutta e verdure ed erano felici e contenti.Fin da piccoli su questa magica stella ai bambini veniva insegnato i veri segreti della natura e il rispetto per ogni forma di vita.

Fu così che quando un bambino di ritorno da scuola incontrò una mucca che beatamente pascolava in un parco pubblico della città non lontano dall'edificio scolastico, nessuno si meravigliò del suo interesse nel volerla riportare a casa per evitargli qualche brutta sorpresa.

Il bambino, resosi conto dei pericoli che correva l’animale, chiamò subito il proprietario della fattoria dove viveva, prima che qualche male intenzionato la rubasse per poi venderla sul pianeta CUDE.

Cetriolina, la mucca, viveva con un forestiero venuto dal pianeta CUDE, sul quale faceva un mestiere sconosciuto.La parola che lui usava per descrivere questo suo mestiere era allevatore, ma ogni volta che la pronunciava nessuno ne capiva il significato.

L’unica cosa che si sapeva sul pianeta Vegan era che su molti pianeti, gli animali erano considerati come semplici pacchi della spesa e per questo dovevano essere protetti, prima che finissero sul banco frigo di qualche loro supermercato.

Così Veganino, questo era il nome del bambino, una volta riportata la mucca, fu premiato dal fattore che lo invitò a trascorrere una giornata nella sua felice fattoria: un luogo magico e pieno di colori dove tutti gli animali erano liberi e non avevano il timore di essere trasformati in scatoletta.

Così il bambino fece amicizia con altri animali oltre alla simpatica  cetriolina che, ritornata alla sua vita beata, lo riempiva di leccate, di coccole ed affetto insieme al suo amico del cuore ,il maialino Carotino.

Stanco della giornata e non delle emozioni che aveva dato al bambino,  l'ex allevatore incominciò a raccontargli la sua nuova vita a difesa degli animali, seduti ad un tavolo all'aperto:

«Quando vivevo sul pianeta CUDE , una mattina come al solito, aspettavo il camion del macello , quel giorno toccava a Cetrolina. Ma quando mi guardò con i suoi grandi occhi ,che quel giorno erano tristi, per farmi capire che non meritava tutto questo. Io cambiai idea e decisi di non darla via. Anche lei aveva diritto a una vita dignitosa come tutti noi .

Da quel giorno decisi che per nulla al mondo li avrei più mandati a morire»

«e perché allora Cetrolina è scappata?»

« devo ringraziare la mia coscienza .Essa mi ha avvertiva: il pianeta sul quale viviamo non è solo il nostro ma anche il loro.»

«dimmi la verità perché  Cetrolina è scappata?»

«Perchè ogni volta che sente il rumore di un camion ha paura e scappa.»

«E rimasta traumatizzata.»

«Forse  pensa che non merita di morire in quel modo.» dopo una pausa

«o forse si ricorda della madre e dei fratelli  che saliti su quel camion non sono più ritornati.

Una cosa per la quale mi sentirò sempre in colpa.

Forse pensa a quale destino atroce ho condannato loro e i molti animali che erano  con me.»

«Gli uomini sono la razza più crudele sul pianeta CUDE, uccidono per soldi»

«Si è vero ma non più nella mia fattoria. Comunque adesso che siamo amici vienimi a trovare quando vuoi»

«Grazie amico e salutami Cetrolina, Carotino e tutti gli altri. »

Dopo i saluti di rito il bambino ritornò a casa tutto felice e contento, sempre più  convinto che qualcosa era cambiato nella sua vita.

Ora quel parco pubblico ai suoi occhi aveva qualcosa di magico.E adesso che la scuola volgeva al termine e il tempo libero aumentava

non vedeva l’ora di ritornarci.

E quando quel giorno arrivò incominciò a frequentare quel parco tutti i giorni.

Il parco era uno dei più antichi e famosi di quel pianeta ,da quando era stato visitato da una principessa che veniva da un paese freddo chiamato CRISTAL. 

A cui fu dedicata una fontana gigante a forma di goccia che richiamava moltissimi turisti durante tutto l'anno.

Ma questo non era l'unico spettacolo del parco perché le gocce giganti di questa fontana avevano creato e continuavano ad alimentare un laghetto posto tra delle alte siepi.Una cosa che piaceva tantissimo ai turisti di tutto il paese.

Non di rado incontravi intorno a questo piccolo lago , con al centro una statua bellissima, turisti  che venivano dai paesi freddi e da quelli del caldo.

Che si mescolavano nella vera attrattiva del parco che erano i mille alberi di mandorli che ogni anno durante la loro fioritura richiamavano gl'innamorati di tutto il pianeta.

Posizionati seguendo delle leggi matematiche a cui nessuno scienziato era riuscito ancora a dare una spiegazione.

Anzi addirittura alcuni dopo averlo fatto erano scomparsi.

La colpa di ciò, raccontavano alcuni anziani del posto, era di un buco nero che esisteva in quel parco a cui era vietato avvicinarsi.

La verità invece a detta di tutti era che questi anziani con l’età oltre ad essere diventati fastidiosi cercavano di ostacolare ogni forma di modernità assimilato dagli altri abitanti .

Ormai il credo che più si era anziani più si era saggi difronte le prove della vita non valeva più.

Ognuno cercava di sbrogliare a modo suo il filo della matassa dei misteri del parco.

Ma al bambino che aveva trovato la mucca nel parco queste cose non interessavano.

Lui  aveva deciso di frequentare questo parco solo perché a casa e a scuola si sentiva solo anche se circondato da