Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il Libro dei Kudestar
Il Libro dei Kudestar
Il Libro dei Kudestar
E-book91 pagine1 ora

Il Libro dei Kudestar

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Sicanio e i Signori della Natura sono tornati a difendere Oakland.

Infatti, il perfido Cementum, con l'aiuto del fido Genoardo, ha alzato

il tiro: vuole conquistare il mondo intero affascinando gli esseri umani

con l'idea che soldi, successo e potere siano superiori ai benefici di

una vita sana e di una natura integra. Cinque misteriosi Kudestar minori

e un'arma dal sapore antico interverranno nella lotta risolutiva, in

cui si scioglieranno alcuni nodi e se ne allacceranno altri, come accade

sempre nell'eterno scontro tra il Bene e il Male.
LinguaItaliano
Data di uscita3 mag 2021
ISBN9791220335720
Il Libro dei Kudestar

Correlato a Il Libro dei Kudestar

Ebook correlati

Fantasy per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Il Libro dei Kudestar

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il Libro dei Kudestar - Filippo Gannuscio

    stanza.

    Goccia solida

    La casa non è diruta. Semplicemente non è più possibile definirla tale, a meno di far finta di non vedere i muri cadenti, il tetto sfondato dalle intemperie, gli infissi marciti e i rovi che si sono infiltrati ovunque.

    Tuttavia, tra calcinacci e scheletri baluginanti di misteriosi animali, si intravede una porzione di corridoio che conduce a una stanza ancora integra, sebbene annerita dalla fuliggine e impregnata di un odore sulfureo, stomachevole.

    Un uomo curvo e vestito di stracci rimesta lentamente una poltiglia che sobbolle dentro un calderone adagiato su fiamme rosse e azzurrine. Passando metodicamente un lungo bastone dalla mano destra alla sinistra, imprime dei movimenti rotatori, mentre una cosa sola non cambia: il ghigno sul suo volto. Un volto non bello, in verità, gravato da occhi che colano malvagità e da un naso adunco che ispeziona, come il tartufo di un cane, le più minute variazioni olfattive di quell’insulso miscuglio.

    Sull’uscio della stanza, un uomo dalle membra massicce e che inforca grandi occhiali neri lo osserva a braccia conserte. Non dice nulla, sembra perfino annoiato dalla scena, ma in realtà il suo sguardo coglie ogni particolare, abituato com’è a gestire tutto e ad avere tutti sotto il suo diretto controllo.

    «Genoardo!» chiama a un tratto.

    «Chi mi vuole?» risponde l’uomo ricurvo.

    Ma sa già chi è. Lo sa bene.

    «Il Signore Grigio!»

    Ed è davvero lui, Cementum, imbustato nel vestito colore del fumo che gli è valso il suo appellativo. È lui, amato e temuto da Genoardo. E come lui tornato dalla morte.

    «Arrivi in tempo, mio signore! Pochi istanti e ti darò un saggio della mia invenzione. Quel che ti ho promesso…»

    «Esatto! Quello che mi hai promesso… ovvero ciò che mi ha convinto a permettere anche a te di riprendere queste sembianze, quando ci fu concesso il perdono.»

    Su quest’ultima parola, Cementum sghignazza. Che termine vuoto di significato! E pensare che Sicanio e i Signori della Natura si sono bevuti senza sospetto alcuno la storiella del suo ravvedimento. Che grande attore che era stato, allora! Che magnifica interpretazione condita da una striminzita lacrimuccia che aveva per un attimo solcato il suo viso arcigno!

    Ricorda: un attimo dopo che i Signori della Natura sperimentarono il Paventum, l’insieme delle loro essenze, sentì un dolore incommensurabile e fu come se ogni particella del suo essere si disintegrasse e cadesse in un vuoto senza fine. Nell’ultimo istante di lucidità, pensò che avrebbe continuato a vorticare per l’eternità finché, dopo un tempo indefinibile, sentì una forza centripeta richiamare quelle particelle finché esse si rinsaldarono, restituendogli la sua forma originaria.

    Volse lo sguardo attorno, inebetito. Si trovava presso la Quercia del Consiglio, sotto la quale erano infissi i sei scranni di pietra su quali sedevano impettiti i Signori della

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1