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Christmas Therapy
Christmas Therapy
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E-book79 pagine56 minuti

Christmas Therapy

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Info su questo ebook

Anita Gambino è convinta di non avere un disturbo ossessivo compulsivo. Le piace leggere e comprare libri, che male c’è? Non le piace il Natale, qual è il problema? La sua famiglia, invece, crede che lei abbia bisogno di una terapia.
Il dottor Miller Harris riuscirà a farle vedere le cose da un’altra prospettiva? Anita sarà collaborativa, o rischierà di innamorarsi del diavolo in persona? Una New York scintillante e addobbata a festa farà da sfondo a questa breve storia romantica e ironica. Un racconto che vi farà sentire la magia del Natale.
LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2020
ISBN9788835399247
Christmas Therapy

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    Anteprima del libro

    Christmas Therapy - Simona Burgio

    FINE

    Simona Burgio

    Christmas Therapy

    La presente opera è protetta dalle leggi vigenti sui diritti d'autore. Nessuna parte di essa può essere riprodotta in tutto o in parte senza l'espressa autorizzazione scritta dell'Autrice.

    Tutti i diritti riservati

    La presente opera è frutto della fantasia dell'autrice. Qualsiasi analogia con persone, eventi e luoghi descritti è da ritenersi del tutto casuale.

    Edizione: Marzo 2020

    Titolo originale: Christmas Therapy

    ©2019 by Simona Burgio

    Proprietà letteraria e artistica riservata

    Progetto grafico di copertina:

    Athaena Publishing & Graphics

    Nota: Questa novella fa parte di Natale Rosso Amore, antologia di novelle natalizie pubblicata in collaborazione con Harem’s Group per la raccolta fondi destinata alla Croce Rossa Italiana - Comitato di Castelvetrano.

    Ogni giorno mi sveglio con un sorriso stampato sulla faccia. Mi volto a destra e vedo maschi. Mi volto a sinistra e vedo la stessa cosa. Ammiccano, sorridono, promettono fuoco e fiamme. E mantengono la promessa, ogni volta. Il mio appartamento è invaso dai libri, ma quelli con le cover più sensuali e sexy li tengo sulle mensole accanto al letto. Un posto d’onore dal quale posso guardarli prima di chiudere gli occhi. In questo modo sogno i tanti protagonisti che hanno fatto di me una lettrice felice. Certo, sogno anche di avere una storia d’amore schifosamente eccitante e sexy come quelle che leggo. I libri sono la mia vita, ma anche io ho bisogno di toccare pelle, oltre che pagine. È egoistico? Chiedo troppo? Mia sorella pensa di sì, ma chi se ne frega. Crede che io abbia un disturbo da curare. Non capisce che trovare un uomo con le caratteristiche giuste non è semplice. Non voglio solo l’uomo perfetto per me, voglio il principe azzurro versione sadomaso. Non è introvabile, è solo che la mia ricerca dovrà espandersi un po' di più. Fino ai confini dello stato. L’America è un grande paese, ecco perché non l’ho ancora trovato.

    Il trillo di un messaggio mi ricorda perché non posso starmene a letto con un libro in mano. Un altro trillo mi ricorda che sarebbe bello essere figlia unica. Mi alzo contro voglia e vado a fare la doccia. Nel mentre, mi concedo un sogno ad occhi aperti. Mister Grey che mi guarda con occhi famelici e io che mi copro pudicamente per tirarmela un po'. Solo cinque minuti di relax. La porta del bagno si apre sbattendo sul muro. Fine del sogno. Benvenuta realtà.

    «Hai cinque minuti per vestirti e portare il culo fuori da qui».

    Occhietti diabolici mi fissano in cagnesco. I capelli ricci e scuri sembrano i serpenti di Medusa. Quando Lisa si incazza, svolazzano come bisce. Ho gli stessi capelli, ma i miei sono domati e meno aggressivi.

    «Hai letto i miei messaggi?»

    Mutismo.

    «Ti ho avvisata mezz’ora fa. Siamo in ritardo per l’appuntamento. Mi stai ascoltando?»

    Esco dalla doccia, mi copro con un telo. Mutismo selettivo.

    «Anita!»

    La sua voce si trasforma in un nido di vespe nella mia testa. Cristo santo, quanto urla.

    «Farai tardi e non è educato».

    «Non posso fare tardi se non vado».

    Non mollo il telo, lo serro tra le braccia. Dovrà strapparmelo di dosso con la forza e lei è deboluccia di braccia. Con le gambe, è tutta un’altra storia. Torno in camera tallonata da mia sorella che in questo momento ripudio mentalmente. È una gran rottura. Non voglio andare a quello stupido appuntamento. Non ho bisogno di aiuto perché non ho nessun problema. È lei ad avere un problema: è una stalker che odia i libri e odia me perché li compro. A suo dire ne leggo troppi e ne compro ancora di più, ma non è vero. Ho tutto sotto controllo. Leggere non ha mai ucciso nessuno.

    Apre l’armadio, tira fuori un paio di jeans e una felpa. Lancia i vestiti sul letto. Mette le mani sui fianchi. Atteggiamento anti sommossa.

    «Hai cinque minuti, dopodiché farò a modo mio».

    «Ti ha mai detto nessuno che sei troppo aggressiva? Ah sì, tuo marito te lo dice ogni giorno. È un miracolo che sia ancora vivo».

    Mio cognato ha tutta la mia comprensione.

    «Stammi a sentire. Tu adesso ti vesti e vieni con me. Conoscerai persone come te, vi confronterete e forse risolverete il problema. Ti ho lasciata fare sperando che tornassi sulla retta via, ma le cose sono peggiorate».

    «Non ho nessun problema, piantala con questa storia. Mi piace leggere, e allora?»

    Si avvicina al comodino. Sbircia la pila di libri. Oddio, li sta contando. È venuta due giorni fa e ha fatto la stessa cosa quindi sa che erano cinque. Adesso sono dieci. Con un po' di fortuna e perdita di memoria non se ne accorgerà.

    «Hai comprato altri libri?»

    Negare, negare, sempre negare.

    «No».

    «Non mentirmi. Erano cinque».

    Mia sorella ha una memoria d’acciaio.

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