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Fake. Soldi finti Falsi maestri Fake asset: Perché le bugie stanno rendendo più poveri i poveri e la classe media
Fake. Soldi finti Falsi maestri Fake asset: Perché le bugie stanno rendendo più poveri i poveri e la classe media
Fake. Soldi finti Falsi maestri Fake asset: Perché le bugie stanno rendendo più poveri i poveri e la classe media
E-book559 pagine8 ore

Fake. Soldi finti Falsi maestri Fake asset: Perché le bugie stanno rendendo più poveri i poveri e la classe media

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Info su questo ebook

L’istruzione finanziaria per l’autore del bestseller Padre ricco padre povero – il # 1 dei bestseller di finanza personale di tutti i tempi – è, e continua a essere, la priorità in assoluto. Il nuovissimo FAKE – già in vetta alle classifiche USA – spiega e aiuta i suoi lettori a comprendere e discernere tra cosa sia vero e cosa sia falso, in tema di denaro, informazione, notizie, report, prodotti finanziari e addirittura a scuola da cattivi o impreparati insegnanti.
Nel 2008 l’economia mondiale è crollata per il default generalizzato da fake asset, i mutui subprime. Le stesse banche che hanno venduto fake asset nel 2008 stanno ancora vendendoli a voi, a me e ai fondi pensione? Perché così tante pensioni sono sotto finanziate? Quanti baby boomer si troveranno senza soldi quando andranno in pensione?
FAKE spiega ciò che Robert ha scoperto sui colossi della finanza. Ci spiega come io e te non dobbiamo più essere vittime del grande furto universale.
LinguaItaliano
Data di uscita15 mag 2020
ISBN9788835828068
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    Anteprima del libro

    Fake. Soldi finti Falsi maestri Fake asset - Robert. T Kiyosaki

    FAKE

    ROBERT T. KIYOSAKI

    SOLDI FINTI - FALSI MAESTRI - FAKE ASSET

    Perché le bugie stanno rendendo più poveri i poveri e la classe media

    Gribaudi 

    Piero Gribaudi Editore

    © 2019 Piero Gribaudi Editore srl

    20142 Milano - Via C. Baroni, 190

    Titolo originale dell'opera: Fake

    © 2019 by Robert T. Kiyosaki

    This edition published by arrangement with Rich Dad Operating Company, LLC

    Traduzione di Roberto Merlini

    Copertina di Ideaesse

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    Dello stesso Autore presso le nostre edizioni:

    Padre ricco padre povero (ebook disponibile)

    Padre ricco padre povero con aggiornamenti per il XXI secolo e 9 sessioni di studio

    Padre ricco padre povero audio libro (audiolibro - cofanetto con 6 CD - durata 6h 13')

    Più importante del denaro, Il team di un imprenditore

    Perché i ricchi diventano più ricchi (ebook disponibile)

    I quadranti del Cashflow (ebook disponibile)

    Cashflow (gioco da tavolo)

    Cashflow 202 (gioco da tavolo)

    Guida agli investimenti

    A scuola di business

    Prima di lasciare il tuo posto di lavoro (ebook disponibile)

    Guida per diventare ricchi

    Aumenta il tuo QI finanziario (ebook disponibile)

    La cospirazione dei ricchi (ebook disponibile)

    Fratello ricco, sorella ricca

    Ingiusto vantaggio (ebook disponibile)

    Il business del 21° secolo

    Smetti di lavorare giovane e ricco (ebook disponibile)

    Come ci siamo liberati dal debito cattivo (audiolibro)

    Risveglia il genio finanziario di tuo figlio

    Chi ha spostato il mio denaro? (ebook disponibile)

    Seconda chance (ebook disponibile)

    8 Lezioni di leadership militare per imprenditori (ebook disponibile)

    Il grande libro del real estate

    Perché vogliamo che tu sia ricco (con D.J. Trump)

    Il tocco di Mida (con D.J. Trump)

    Questa pubblicazione è ideata per fornire informazioni competenti e affidabili sull'argomento trattato. Tuttavia, è venduta con l'intesa implicita che l'autore e l'editore non sono impegnati a prestare consulenza legale e finanziaria, o altra consulenza professionale. Spesso le leggi e le pratiche variano da uno Stato all'altro degli Stati Uniti e da Paese a Paese, e se è necessaria un'assistenza legale o di altri esperti, si dovrebbe ricorrere ai servizi di un professionista. L'autore e l'editore respingono specificamente qualunque responsabilità derivante dall'uso o dall'applicazione dei contenuti di questo libro.

    Il padre ricco diceva spesso

    Non puoi pescare nell'acqua pulita

    ...facendo riferimento a un antico proverbio cinese

    trasparenza sostantivo f. 

    plurale trasparenze

    Definizione di trasparenza

    1. la caratteristica dell'essere trasparente

    2. chiarezza, facilità di comprensione

    3. la misura in cui gli investitori possono accedere prontamente a informazioni finanziarie  obbligatorie su un'azienda, come i livelli di prezzo, le quote di mercato e i bilanci certificati

    QUESTO LIBRO E' DEDICATO

    A COLUI CHE CERCA LA VERITA'

    Ringraziamenti

    UNO STUDENTE MEDIOCRE RINGRAZIA UNA STUDENTESSA ECCELLENTE

    Al liceo ho perso due anni perché non sapevo scrivere. Nella decima classe ho preso un F [gravemente insufficiente] in inglese. In realtà il problema non era che non sapevo scrivere. Sapevo scrivere – ma sbagliavo l’ortografia o la punteggiatura, ed ero sempre grammaticamente scorretto.

    Eppure sono convinto che la ragione principale di quel F fosse che l’insegnante di inglese non era d’accordo con quello che avevo scritto. Nel componimento dicevo chiaramente quello che pensavo di lui. Volevo sapere perché ci obbligava a leggere dei libri che non ci interessavano. E detto per inciso, non pensavo che facesse bene il suo lavoro – visto che giudicava insufficiente più del 75% della classe.

    Dopo la bocciatura in decima classe, stavo per abbandonare gli studi. Ero avvilito. Non piace a nessuno sentirsi dare dello stupido. Avevo imparato a odiare la scuola. Volevo studiare, ma non le materie che ci costringevano a studiare. Per fortuna mio padre, quello povero, mi ha convinto a non abbandonare la scuola… ma il danno era già stato fatto. Anche il figlio del padre ricco ha ricevuto un F in inglese dallo stesso insegnante.

    Ho fatto tutto il liceo avendo come compagna di banco la prima della classe, una che prendeva solo A. Il sistema scolastico definisce copiatura quella che in realtà è una richiesta di aiuto. Il mondo del business la chiama cooperazione. Se non fosse stato per quella cooperazione con una studentessa che andava avanti a forza di A, non avrei mai finito il liceo.

    Oggi mi definiscono un autore di bestseller, l’autore del libro più venduto di sempre sul tema della finanza personale. Lo sono diventato tramite la cooperazione.

    È un modo insolitamente lungo per dire grazie a Mona Gambetta, che opera con successo nell’editoria libraria. Mona è la mia compagna di banco che prendeva tutti A. È la mia editor, il mio editore, la mia coach, la mia cheerleader e una cara amica. Cooperiamo da anni, e abbiamo pubblicato tanti libri. Questo, FAKE, forse non avrebbe mai visto la luce se Mona non avesse fatto parte della mia squadra… e non fosse tornata a essere la mia nuova, bravissima, compagna di banco.

    Questo libro doveva uscire un anno fa. Era stato scritto – e poi riscritto – perché il mondo cambiava a un ritmo vertiginoso e dovevamo semplificare un argomento complesso – quello dei soldi falsi. Senza mai lamentarsi, arrabbiarsi o criticarmi, Mona ha continuato a incoraggiami, anche dopo l’ennesimo inizio di FAKE. Non ha mai perso fiducia in me.

    Dedico questo libro a Mona per dirle grazie. Se non fosse per Mona Gambetta – con il suo incoraggiamento, la sua pazienza e il suo feedback costante – probabilmente non sarei lo scrittore, il vero scrittore, che sono oggi. 

    Introduzione

    IL FUTURO E' FAKE

    Questo libro, Fake, è stato completato nell’aprile 2018, ed era pronto per la pubblicazione nell’autunno 2018.

    Il 28 maggio 2018 sono passato davanti a un’edicola, scorrendo file e file di riviste che urlavano: Guardami!, Prendimi!, Comprami!, Leggimi!

    Ovviamente, quelle che avevano in copertina belle donne e macchine sportive erano le più irresistibili. Eppure, è stata una copertina piuttosto insignificante della rivista Time a prendermi per il bavero e a dirmi: Devi leggermi. Il titolo strillava:

    Così la mia generazione ha impoverito l'America

    Quell’articolo – e l’impatto che ha avuto su di me – hanno ritardato la pubblicazione di Fake.

    L'ultimo pezzo del puzzle

    Hai mai cercato di mettere insieme un puzzle gigantesco da mille pezzi? Hai mai dedicato ore, giorni o addirittura settimane facendo passare lentamente i mille pezzi, finché finalmente non hai trovato quello che cercavi, quello che avrebbe completato il puzzle?

    Quell’articolo del Time era l’ultimo dei mille pezzi del mio puzzle. Un puzzle che avrebbe creato un’immagine del passato, del presente e del futuro. Fake doveva includere l’articolo del Time. Dunque andava riscritto.

    Le élite

    L’articolo di Steven Brill pubblicato sul Time del 28 maggio 2018 prende di mira le élite accademiche. Brill ne fa parte a pieno titolo, avendo studiato alla Deerfield Academy, un liceo privato del Massachusetts, prima di laurearsi a Yale e di specializzarsi alla Yale Law School.

    Ecco cosa scriveva in quell’articolo:

    Man mano che i membri più brillanti della mia generazione [i baby boomer] si laureavano ed entravano nel mondo delle professioni, i loro successi avevano spesso serie conseguenze per la società.

    Traduzione: le élite si sono prese egoisticamente cura di se stesse, a spese degli altri.

    Hanno… creato un’economia costruita su operazioni finanziarie che spostavano gli asset invece di costruirne di nuovi.

    Traduzione: le élite si sono concentrate sull’obiettivo di arricchirsi, anziché creare nuove aziende, nuovi prodotti, nuovi posti di lavoro e ricostruire l’economia degli Stati Uniti.

    Hanno creato strumenti finanziari esotici e rischiosi, inclusi i derivati e i credit default swap, che producevano profitti immediati ma separavano coloro che si assumevano i rischi da coloro che ne avrebbero subito le conseguenze.

    Traduzione: le élite hanno creato falsi asset che le hanno arricchite insieme ai loro amici, e hanno imbrogliato tutti gli altri. Quando fallivano le élite, intascavano dei bonus. Le famiglie della classe media pagavano il prezzo dei loro fallimenti con tasse più elevate e l’inflazione.

    Il primo pezzo del puzzle

    L’articolo di Brill era l’ultimo pezzo del puzzle. Il primo è stato la lettura di Grunch of Giants, pubblicato nel 1983.

    Grunch, acronimo di Gross Universal Cash Heist [il grande furto universale] è stato scritto dal dr. R. Buckminster Fuller, futurologo e inventore della cupola geodesica.

    Il padiglione degli Stati Uniti all'Expo 67

    Nel 1967, sono andato in autostop da New York a Montreal per vedere l’Expo 67, Man and His World, reclamizzato (al pari dei precedenti) come La fiera mondiale del futuro. Il padiglione degli Stati Uniti era la cupola geodesica di Fuller.

    Anche se non sono riuscito a incontrare Fuller a Montreal, ho avuto la fortuna di collaborare con lui diverse volte, nel 1981, nel 1982 e nel 1983. Qui siamo insieme a un evento intitolato The Future of Business, della durata di una settimana, svoltosi a Kirkwood, California, non lontano dal Lago Tahoe, nel 1981. Per me, ogni evento in compagnia di Fuller era trasformativo e vivificante.

    John Denver chiamava Fuller il nonno del futuro nella sua canzone What One Man Can Do, che è dedicata a questo grande uomo.

    Fuller è mancato il 1° luglio 1983, circa tre settimane dopo l’ultima volta che ho studiato con lui. Ricordo di aver ricevuto immediatamente una copia del suo libro Grunch of Giants e di averlo praticamente divorato. Fuller diceva molte delle stesse cose che il mio padre ricco insegnava a suo figlio e a me. Grunch è la storia di come i super-ricchi hanno fregato il mondo. Ed è stato il primo pezzo del mio nuovo puzzle da mille pezzi.

    Tra il 1983 e il 2018, ho studiato, letto e partecipato a seminari, ascoltando avidamente chiunque potesse avere pezzi per il puzzle di Grunch.

    Nella Parte Seconda, Falsi maestri, elencherò alcuni dei veri maestri che ho incontrato, letto e studiato – veri maestri che avevano pezzi del puzzle.

    Il 28 maggio 2018, 35 anni dopo aver letto Grunch, mi sono imbattuto in quel numero di Time con l’articolo di Brill – quello che ha rappresentato per me l’ultimo pezzo del mio puzzle da mille pezzi. Brill ha verificato quasi tutte le preoccupazioni e le previsioni formulate da Fuller in Grunch.

    Fuller era un futurologo. Oggi molte delle previsioni e delle preoccupazioni contenute in Grunch si stanno avverando: ecco perché quell’articolo è arrivato proprio al momento giusto.

    Anche se l’articolo di Brill ha ritardato l’uscita di questo libro, gli sono grato per aver reso pubbliche le sue intuizioni, relative a un mondo di cui pochi conoscono l’esistenza – il mondo delle élite migliori, più brillanti e più intelligenti d’America.

    Se volete qualche nome, ecco alcuni dei loro membri più famosi:

    Il presidente Bill Clinton

    Il segretario di stato Hillary Clinton

    Il presidente Barack Obama

    Il presidente George H. W. Bush

    Il presidente George W. Bush

    Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke

    La presidente della Federal Reserve Janet Yellen

    Il senatore Mitt Romney

    E ci sono dappertutto tante élite che di fatto governano il mondo.

    Non è una cospirazione di malvagi

    Non sto dicendo che i membri di queste élite siano persone malvagie (anche se forse alcuni lo sono davvero) o che facciano parte di una cospirazione. Concedendo loro il beneficio del dubbio, do per scontato che siano quasi tutti persone per bene, che fanno ciò che ritengono giusto. Il problema è che, proprio a causa della loro estrema brillantezza intellettuale, non usano l’introspezione, e continuano a fare ciò che ritengono giusto, anche se ciò mette in ginocchio miliardi di innocenti.

    Che è il Grunch?

    Il Grunch e le élite accademiche non sono necessariamente le stesse persone. Fuller non identificava le élite con il Grunch. Dalle sue conferenze e dai suoi libri, si evince semmai che le élite sono i burattini e gli ispiratori del Grunch sono i burattinai. E i burattinai si vedono raramente. Preferiscono stare dietro le quinte. In questo libro, farò del mio meglio per portarli sotto i riflettori.

    Vediamo allora com’è costruita questa versione riveduta di FAKE

    Cos'è reale... e cos'è falso?

    Se non vivete in cima a una montagna, sapete benissimo che oggi il fake è all’ordine del giorno. Quasi tutto ciò in cui credevamo un tempo, oggi è… fake, falso.

    Il presidente Donald Trump ha sdoganato l’espressione fake news bacchettando i media – per tutta una serie di problemi – reali o percepiti – che ha riscontrato nei loro programmi d’informazione. Nei social media, molti hanno dei finti follower. Milioni di persone spendono miliardi di dollari nell’acquisto di falsi Rolex, falsi Louis Vuitton e falsi Versace. E ci sono persino falsi medicinali.

    Il 27 gennaio 2019, Time ha spiegato la differenza tra informazione e disinformazione (le fake news) con questa citazione dal libro Zucked di Robert McNamee: Su Facebook, informazione e disinformazione sono la stessa cosa: l’unica differenza è che la disinformazione genera più ricavi, perciò viene trattata meglio.

    Questo circuito di disinformazione è ciò che irrita le persone… e le tiene in uno stato permanente di agitazione.

    Deep fake

    C’è una tecnologia chiamata deep fake, che dà agli informatici dilettanti la possibilità di catturare le immagini e le voci di persone famose per produrre video falsi che sembrano reali. Come ci si potrebbe aspettare, l’uso più popolare della tecnologia deep fake è prendere attrici reali e trasformarle in false pornostar. Un utilizzo più pericoloso è prendere il leader di un paese e fargli dichiarare guerra a un altro paese.

    In poche parole, non possiamo più credere né ai nostri occhi né alle nostre orecchie.

    Nel mondo di oggi, la distinzione tra ciò che è reale e di ciò che è falso può fare la differenza tra ricchezza e povertà, tra guerra e pace, e persino tra vita e morte.

    Di cosa parla questo libro

    Questo libro ha per tema tre fake specifiche:

    1. Soldi finti (o per meglio dire soldi falsi, apparenti): i soldi apparenti possono rendere più ricchi i ricchi, e più poveri i poveri e i membri della classe media.

    2. Falsi maestri: cosa vi ha insegnato la scuola sul denaro? Per quasi tutti, la risposta è Niente. Gli insegnanti sono in massima parte ottime persone. Ma il nostro sistema educativo è disfunzionale, obsoleto e non in grado di preparare gli studenti ad affrontare il mondo reale. Invece di illuminarli, porta milioni di giovani nell’oscurità finanziaria e nella peggior forma di indebitamento: quello che va a finanziare i prestiti universitari.

    I debiti contratti per finanziare gli studi universitari ammontano a poco più di 1,2 trilioni di dollari e costituiscono l’asset finanziario numero uno del governo americano. Nel diritto penale, si chiama estorsione.

    Definizioni di estorsione:

    Reato commesso da chi, con violenza o minaccia, costringe qualcuno a fare o a non fare qualcosa, procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno.

    Un sovrapprezzo eccessivo.

    Fake asset: prima dobbiamo definire e comprendere la differenza tra un asset e un passivo.

    LEZIONE DI FINANZA

    Gli asset vi fanno entrare in tasca dei soldi.

    I passivi vi fanno uscire di tasca dei soldi.

    Il mio padre povero diceva sempre: La casa è il nostro asset principale.

    Il mio padre ricco diceva: La casa non è un asset – è un passivo.

    Milioni di persone sono convinte che la propria casa sia un asset.

    Nel 2008, il mercato degli immobili residenziali è crollato. Fatta eccezione per alcune grandi città, come San Francisco, New York e Honolulu, dove i prezzi delle case sono aumentati, in molte città di tutto il mondo i prezzi non sono ancora risaliti, come dimostra questo schema con i dati dell’FMI.

    Non è una crisi del mercato immobiliare

    La crisi del mercato immobiliare non era una vera crisi del mercato immobiliare. Era causata da asset falsi – gli stessi asset falsi che Brill descrive nel suo articolo. Vale la pena di ripetere esattamente le sue parole:

    Le élite hanno creato un’economia basata su operazioni che spostavano asset anziché costruirne di nuovi. Hanno costruito strumenti finanziari esotici, e rischiosi, inclusi i derivati e i credit default swap, che producevano profitti immediati ma separavano coloro che si assumevano i rischi da coloro che ne avrebbero subito le conseguenze.

    Armi di distruzione di massa

    Warren Buffett chiama i derivati armi di distruzione finanziaria di massa.

    Sa certamente di cosa sta parlando: una delle sue aziende stima e assicura questi titoli.

    Nel 2008, sono andati in default quasi 700 trilioni di derivati, portando l’economia mondiale sull’orlo del collasso.

    Molti hanno imputato il tracollo del mercato immobiliare agli incauti acquirenti di mutui subprime.

    In realtà, come conferma Brill, le élite producevano falsi asset denominati derivati. Il vero problema era quello.

    Un'immagine vale più di mille parole

    Qui di seguito riporto un grafico che visualizza l’andamento dell’indice azionario Dow Jones Industrial Average nell’arco di 125 anni.

    Bucky Fuller ci ha insegnato a guardare prima il quadro complessivo, e poi i dettagli. Sfortunatamente, quasi tutti gli investitori partono dai dettagli e poi scendono ancora più nel particolare. Molti, per esempio, si svegliano, vanno a vedere se il loro titolo preferito è salito o è sceso, poi si recano al lavoro. L’azionista innamorato, supponiamo, di Amazon, non guarda quasi mai al quadro complessivo. Un’azione su migliaia, negoziata in un mercato globale, non vi dà molte informazioni sul futuro.

    Come vedere il futuro

    Il dr. Fuller diceva ai suoi studenti: Se volete capire il futuro, dovete partire dal quadro più vasto possibile.

    Il grafico precedente, appena commentato, dimostra quanto sia utile fare un passo indietro per vedere il quadro complessivo, in una prospettiva allargata che si è sviluppata nel tempo. Questo libro vi fa vedere come si è sviluppato l’indice Dow Jones nell’arco di 125 anni, dunque vi permetterà di vedere il futuro in una prospettiva più ampia.

    Il denaro è invisibile

    Un’altra cosa che scoprirete in questo libro, è che il denaro è invisibile. Schemi e grafici vi danno la possibilità di vedere il denaro invisibile entrare e uscire da vari mercati. In Padre ricco padre povero ho sottolineato ripetutamente l’importanza del cashflow, ed è proprio per questo che nel 1996 mia moglie Kim e io abbiamo creato il gioco da tavolo CASHFLOW (disponibile in lingua italiana presso le nostre edizioni, sia gioco Cashflow sia la versione avanzata Cashflow 202. Nel corso degli anni in Italia e nel mondo sono nati Cashflow Club in cui è possibile giocare guidati da team di esperti. Visita la nostra pagina Facebook Gribaudi Business & Self help per essere aggiornato costantemente, ndr). Il padre ricco diceva spesso: I ricchi hanno più liquidità in entrata, e i poveri e la classe media hanno più liquidità in uscita.

    E Fuller ci ha insegnato che Non puoi scostarti dalla traiettoria di qualcosa che non vedi avanzare verso di te. Ecco perché è così importante vedere il futuro.

    Mentre scrivevo questo libro, ho sempre avuto in mente l’acronimo KISS – Keep It Super Simple cioè falla super semplice. Ecco perché userò più supporti visuali, come schemi e grafici, anziché numeri ed elenchi, che annoiano quasi tutti.

    Il grande crollo

    Nel grafico sull’andamento del Dow, il grande crollo del 1929 è evidenziato per una ragione ben precisa. Se fate un passo indietro, e guardate alla grande depressione del 1929, e poi la confrontate con la bolla delle dotcom del 2000, e con la crisi dei mutui subprime del 2008, capirete meglio perché Fuller ha scritto Grunch of Giants, perché io ho scritto Padre ricco padre povero e perché Steven Brill ha scritto Così la mia generazione ha impoverito l’America.

    Ripeto nuovamente l’affermazione di Bill, perché è importante:

    [Le élite] hanno creato strumenti finanziari tossici e rischiosi, inclusi i derivati e i credit default swap, che producevano profitti immediati ma separavano coloro che si assumevano i rischi da coloro che ne avrebbero subito le conseguenze.

    I boom e le depressioni che ha conosciuto il mondo sono stati causati dall’immissione nel sistema di trilioni di dollari meramente virtuali da parte delle élite.

    Le élite hanno messo rimedio al problema? Ovviamente no. Perché metterci rimedio quando il problema le rende ricche? Perché cambiare? Perché agire diversamente? La vita è bella – per le élite.

    Nel 2008 c’erano in circolazione derivati per quasi 700 milioni di dollari.

    Nel 2018, la stima più accreditata ne indicava il valore in 1,2 quadrilioni.

    Proprio così. Le èlite hanno amplificato il problema, raddoppiandone l’entità. Nel 2019, al momento in cui scrivo, si rischia una catastrofe finanziaria da un quadrilione di dollari.

    La finalità di questo libro

    La finalità che ispira i miei libri e il gioco da tavolo CASHFLOW è dare alla gente comune – persone come voi e come me, estranee alle élite accademiche – la possibilità di sopravvivere, di prosperare e magari anche di arricchirsi, dopo la prossima recessione. Una recessione da un quadrilione di dollari.

    Parliamo di numeri

    Qui stiamo parlando di tanti zeri...

    Quant'è un milione?

    Molti sognano di diventare milionari. Un milione è mille volte mille:

    $1000 x 1000 = $1.000.000

    Quant’è un miliardo?

    Un miliardo è un milione di volte mille:

    $1.000.000 x 1000 = $1.000.000.000

    Quant’è un trilione?

    Un trilione è un miliardo di volte mille:

    $1.000.000.000 x 1000 = $1.000.000.000.000

    Quant’è un quadrilione?

    Un quadrilione è un trilione di volte mille

    $1.000.000.000.000 x 1000 = $1.000.000.000.000.000

    Di qui la domanda: cosa accadrà quando andranno in insolvenza derivati per 1,2 quadrilioni di dollari?

    Ecco perché ho scritto FAKE.

    Questa economia che assomiglia a un castello di carte è ciò che si crea quando le élite accademiche hanno in mano i nostri soldi, i nostri maestri e i nostri asset.

    Mettere le cose in prospettiva

    Un miliardo di secondi fa, era il 1987.

    Un miliardo di minuti fa, Gesù camminava sulla Terra.

    Un miliardo di ore fa, gli esseri umani vivevano nelle caverne.

    Un miliardo di giorni fa, gli esseri umani non esistevano.

    Ogni due ore, il governo degli Stati Uniti spende un miliardo di dollari.

    Nel 1983, Buckminster Fuller previde questo futuro.

    Nel 1996, fu creato il gioco CASHFLOW.

    Nel 1997, fu pubblicato Rich Dad Poor Dad [Padre ricco padre povero]. 

    Nel 2018, Steven Brill ha confermato che il futuro preconizzato da Fuller è già qui.

    Ecco perché ho ritardato l’uscita di Fake.

    Volevo mettervi in condizione di vedere il puzzle intero.

    Parte Prima - SOLDI FINTI

    Nel 1971, il presidente Richard Nixon abolì di fatto il dollar standard.

    Nel 1971, il dollaro divenne una moneta a corso forzoso, una moneta gestita unilateralmente dal governo.

    Il padre ricco chiamava la moneta a corso forzoso soldi finti.

    E diceva: 

    "I soldi finti rendono più ricchi i ricchi. Sfortunatamente… rendono anche più poveri i poveri e la classe media".

    Ecco perché la lezione #1 di Padre ricco padre povero è: 

    "I ricchi non lavorano per i soldi finti"

    RTK

    Bugia # 1

    Risparmiare vi arricchirà

    INTRODUZIONE ALLA PARTE PRIMA

    Istruzione finanziaria reale:

    Vedere con la mente ciò che i tuoi occhi non possono vedere.

    RTK

    1 - SOLDI FINTI 

    IL MONDO STA PER CAMBIARE...

    Nel 1972 ero un pilota del corpo dei Marines, tenente elicotterista in servizio su una portaerei che stazionava al largo della costa vietnamita. Era la mia seconda missione in Vietnam. C’ero già stato nel 1966 come allievo ufficiale, mentre studiavo a King Point, l’accademia della marina mercantile americana.

    Nel 1966 avevo 19 anni, ero imbarcato sulla Victory ship, una nave da carico costruita per portare armi e rifornimenti alle forze alleate che combattevano contro i tedeschi, gli italiani e i giapponesi nella Seconda guerra mondiale. Anziché armi e munizioni, nel 1966 la vecchia nave arrugginita trasportava bombe da 500, 750 e 1000 libbre da scaricare… sul Vietnam.

    Nel 1972, ero un pilota venticinquenne imbarcato su un’altra nave. Stavolta era una portaerei.

    Una lettera dal padre ricco

    Un giorno, mentre mi trovavo a bordo della portaerei, ho ricevuto una lettera dal mio padre ricco che diceva: Il presidente Nixon ha abolito il dollar standard. Tieni gli occhi aperti: il mondo sta per cambiare.

    Il presidente Nixon abolì il dollar standard il 15 agosto 1971. Lo annunciò durante la seguitissima trasmissione televisiva Bonanza. Evidentemente mi ero lasciato scappare quella puntata – e l’importante annuncio del presidente.

    Non hanno capito il messaggio...

    Al momento in cui scrivo (siamo nel 2018), la maggioranza della popolazione non ha ancora compreso l’importanza del messaggio di Nixon. Come scriveva il mio padre ricco, Il mondo sta per cambiare, ed è cambiato davvero. Abolendo di fatto il dollar standard attraverso lo sganciamento del dollaro dall'oro, il presidente Nixon ha avviato uno dei più grossi cambiamenti nella storia del mondo. Sfortunatamente, pochi capiscono – ancora oggi – quanto incida quel cambiamento sulla vita di tutti noi, in tutto il mondo.

    Alla ricerca dell'oro

    Nel 1972, non avevo idea di come sarebbe cambiato il mondo. Non capivo il messaggio del presidente Nixon. Ma il monito del padre ricco mi ha intrigato.

    Nella ready room dei piloti, ho trovato una copia del Wall Street Journal e ho cominciato a cercare delle risposte. Si parlava poco anche lì dell’oro, salvo per il fatto che il suo prezzo era in ascesa rispetto ai 35 dollari all’oncia, e fluttuava tra i 40 e i 60 dollari. Da un’altra parte, ho trovato un articolo scritto da qualche altro svitato che lo vedeva già schizzare a 100 dollari l’oncia.

    La fluttuazione del prezzo dell’oro mi incuriosiva profondamente. Perché il prezzo dell’oro sale?, mi domandavo. Cosa significa?

    Oggi, mentre scrivo questo libro, il prezzo del Bitcoin e di altre monete virtuali sale e scende in continuazione. Ancora una volta, pochissimi si rendono conto di come il Bitcoin, e più in generale le criptovalute legate alla tecnologia blockchain, possono influenzare la loro vita, il loro futuro e la loro sicurezza finanziaria.

    L’ascesa del prezzo dell’oro nel 1971, e l’ascesa del Bitcoin nel 2018, sono le avvisaglie di profondi cambiamenti in atto a livello globale, nelle placche tettoniche della finanza globale, che causeranno terremoti finanziari e tsunami finanziari in tutto il mondo.

    Istruzione finanziaria reale

    Ted era un altro elicotterista interessato all’oro. Nel tempo libero io e lui studiavamo, per capire meglio la relazione tra l’oro e il cambiamento globale che si profilava all’orizzonte.

    Il presidente Nixon aveva messo fine al dollar standard perché gli Stati Uniti importavano troppe Volkswagen dalla Germania, troppe Toyota dal Giappone e troppi vini raffinati dalla Francia. Gli Stati Uniti avevano un problema di bilancia commerciale.

    LEZIONE DI ISTRUZIONE FINANZIARIA: l’America aveva un deficit della bilancia commerciale perché importava più di quanto esportava.

    Il problema: il problema era che paesi come la Francia, l’Italia e la Svizzera non accettavano pagamenti in dollari. Volevano essere pagati in oro. Non si fidavano del dollaro.

    La soluzione: Nixon ha chiuso la finestra sull’oro. In altre parole, ha bloccato le uscite di oro dall’America.

    Vero o falso: era la ragione vera – o una ragione falsa – per chiudere la finestra sull’oro?

    Probabilmente era una scusa di comodo. Altrimenti il mondo non avrebbe soprannominato Nixon Tricky Dicky.

    Più avanti scoprirete perché la ragione addotta da Nixon era una bugia. Più avanti vi dirò qual era secondo me la ragione che l’ha spinto ad abolire la convertibilità del dollaro in oro.

    Nixon promise anche di tornare al dollar standard dopo aver riportato in attivo la bilancia commerciale degli Stati Uniti. Non ha mai mantenuto quella promessa. E si è dimesso di fronte alla prospettiva dell’impeachment.

    Scoprire una miniera d'oro

    Ted e io abbiamo studiato una cartina del Vietnam e abbiamo scoperto ben presto una miniera d’oro. Il problema era che nel 1972 gli Stati Uniti stavano perdendo la guerra, e la miniera d’oro che avevamo localizzato sulla mappa era in mano al nemico.

    Ci siamo messi in società e abbiamo programmato una missione per il giorno dopo. Il nostro piano era decollare dalla portaerei, attraversare le linee nemiche, localizzare la miniera d’oro e comprare oro a prezzo scontato.

    All’alba del giorno dopo abbiamo lasciato la portaerei e ci siamo addentrati nello spazio aereo del Vietnam per circa 25 miglia. La nostra ansia cresceva man mano che sorvolavamo i resti bruciacchiati e semidistrutti di carri armati, camion e autoblindo abbandonati dall’esercito sudvietnamita in ritirata. I sudvietnamiti erano incalzati dall’esercito nordvietnamita che avanzava. Quando siamo entrati in territorio nemico, Ted e io sapevamo che ce la saremmo vista molto brutta se fossimo stati abbattuti e catturati. Per ovvie ragioni, non avevamo detto a nessuno dove eravamo diretti.

    Seguendo la mappa, abbiamo identificato subito un fitto ammasso di bambù giganti che circondava il villaggio in cui eravamo diretti. Il villaggio si trovava una trentina di miglia dietro le linee nemiche. Anziché atterrare, abbiamo sorvolato lentamente il villaggio con una traiettoria circolare, prima verso destra e poi verso sinistra. Se avessimo preso fuoco, la missione sarebbe finita e saremmo tornati sulla portaerei.

    Non avendo preso fuoco e convinti di essere ormai al sicuro, siamo atterrati in un campo erboso vicino alle risaie. Abbiamo chiuso l’elicottero e ci siamo diretti verso il villaggio, lasciando di guardia il capo equipaggio.

    Ancora oggi, ricordo benissimo Ted e io a passeggio tra le case di fango secco del villaggio, mentre gli abitanti offrivano in vendita ortaggi, anatre e polli. Nessuno rispondeva ai nostri cenni di saluto. Ci fissavano quasi tutti, come se non riuscissero a credere ai loro occhi: due piloti americani tanto stupidi da attraversare a piedi il loro villaggio in pieno giorno, attardandosi nel mercato agricolo… in piena guerra, dietro le linee nemiche.

    Sorridevamo e alzavamo le mani, per dimostrare agli abitanti che eravamo disarmati. Avevamo lasciato le pistole sull’elicottero. Giravamo disarmati perché volevamo presentarci come uomini d’affari con tanti dollari in tasca, non come Marines armati fino ai denti.

    Abbiamo incontrato un ragazzino che ci ha condotto dalla gold dealer, all’interno del villaggio. L’esercente, una donnina dai denti rosso sangue per la masticazione di noci di betel, ci ha sorriso e ci ha dato il benvenuto. Il suo ufficio era una piccola capanna di bambù, con una tendina di bambù sollevata come a dire Aperto. Nixon aveva chiuso la finestra sull’oro, ma la sua finestra personale sull’oro era aperta.

    Oro vero o oro falso?

    Ted e io, piloti del corpo dei Marines e ufficiali laureati, ci siamo resi conto immediatamente che non sapevamo nulla sull’oro. Non avevamo idea di come si presentasse l’oro grezzo.

    La nostra fornitrice vietnamita vendeva minuscole pepite, custodite in portapillole rotondi di tre pollici di diametro e spessi mezzo pollice. Sollevandoli alla luce, abbiamo visto per la prima volta l’oro vero. Sfortunatamente, le sue pepite sembravano acini rinsecchiti di uva passa dipinti di giallo.

    È oro?, ho chiesto a Ted.

    Come vuoi che lo sappia?, ha sbottato. Non so come si presenta l’oro. Tu non lo sai?

    Pensavo che lo sapessi tu, gli ho risposto scuotendo la testa in segno di incredulità. È per questo che ti ho preso come socio.

    Cominciavamo ad avvertire la pressione di quella situazione assurda e ad alto rischio: Ted mi giudicava un idiota e io pensavo la stessa cosa di lui.

    Il momento della verità

    Quasi tutti gli imprenditori devono affrontare tanti momenti della verità. Per Ted e per me, il primo momento della verità è stato quello, abbiamo dovuto prendere atto che, pur formando un’ottima coppia di piloti, in fatto di oro eravamo due perfetti ignoranti.

    Quando ci siamo calmati e abbiamo riconosciuto la nostra comune idiozia in materia, abbiamo cominciato a negoziare sul prezzo.

    Siamo partiti da $40 l’oncia. Sapevamo che quel giorno la quotazione spot, il prezzo internazionale dell’oro, era intorno a $55. Pensavamo di riuscire a spuntare un grosso sconto perché pagavamo in dollari ed eravamo dietro le linee nemiche. La donnina dai denti rossi si limitava a sorridere e probabilmente pensava: Siete veramente due idioti. Non sapete che il prezzo spot dell’oro è lo stesso in tutto il mondo?

    Non c’era niente da fare: non si spostava minimamente dal suo prezzo. Sapeva che lo spot era lo spot. E ormai aveva capito che eravamo davvero degli idioti. Se fosse stata disonesta, avrebbe potuto venderci acini di uva passa ricoperti di vernice dorata. Avrebbe potuto venderci cacche di coniglio dipinte di giallo oro e noi non ci saremmo accorti di nulla.

    Subentra il panico...

    Tutt’a un tratto, le trattative sono

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