L'oro di Colombo

Di claudio di manao

L’Oro di Colombo è tratto dalla raccolta ‘Caraibi’.
Sullo sfondo di un paese sull’orlo della rivoluzione due avventurieri britannici si rivolgono a un giornalista italiano per lanciare una sottoscrizione: sostengono di poter recuperare la flotta spagnola di Francisco de Bobadilla, affondata nel 1502 col suo carico d’oro.
Il racconto prende spunto da eventi storici ed è liberamente ispirato a fatti realmente accaduti.

• Lingua: Italiano
• Editore: Claudio Di Manao
• Data di uscita: 18 mag 2020
• ISBN: 9788835830504

Anteprima del libro

Claudio di Manao

L'oro di Colombo

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Indice dei contenuti

Titolo

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Titolo

L’ORO DI COLOMBO

di

Claudio Di Manao

Tratto dalla raccolta ‘Caraibi’

Magenes©2009

Claudio Di Manao©2020

Vietata la duplicazione anche parziale

Tutti i diritti riservati

1

Matt era un inglese. Non c’era bisogno che aprisse bocca per capirlo, il mento e l’atteggiamento un po’ imbalsamato per i modi spicci di quelle parti, la dicevano lunga. Il vento e il sale gli arruffavano i capelli biondi ben oltre l’accettabile per uno del suo rango, così che Matt, seduto e a bocca chiusa, non si distingueva troppo da quei tanti che s’aggiravano pei Caraibi in cerca di fortuna. Infatti, anche lui era laggiù in cerca di fortuna. Non di una fortuna generica: era proprietario di una salvage company, una società di recuperi navali. E cercava un tesoro. Per mettere su la ditta aveva tirato in ballo un certo Craig, un vecchio subacqueo altofondalista che aveva speso metà della sua vita sulle piattaforme petrolifere del Mare del Nord, e l'aveva portato a nella Repubblica Dominicana.

Il tesoro in questione era partito da Santo Domingo nel 1502 e non era mai arrivato a destinazione tutt’intero. Lo trasportava la flotta di Francisco de Bobadilla, un tipo che una volta nominato Secondo Governatore delle Indie aveva messo agli arresti Cristoforo Colombo. Estromesso l’Ammiraglio Colón, così chiamavano Colombo gli spagnoli, e più che mai deciso ad ingraziarsi Isabella di Spagna, de Bobadilla si apprestava a consegnarle tutte le ricchezze accumulate da quella florida, ma difficile, colonia. La flotta, forte di circa 30 navi stipate di oro, schiavi tainos e perle preziose, era partita nonostante Colombo avesse messo tutti in guardia sulla tempesta imminente. De Bobadilla, sospettando un tentativo dell'Ammiraglio di ritardargli la partenza, non ascoltò. Un uragano distrusse la flotta.

Ironia della sorte, o clemenza del Mare per uno dei suoi figli prediletti, l’unica nave che raggiunse la Spagna era quella che conteneva le ricchezze di Colombo. Il punto esatto dell’affondamento era, da 500 anni, un rebus affascinante per gli appassionati di Storia e di tesori. Matt era convinto del fatto suo. Per scovare il tesoro lui e Craig avevano dato fondo a tutte le risorse, e dopo mesi di ricerche incessanti erano agli sgoccioli. Per rimediare nuovi finanziamenti erano ricorsi alla rivista per la quale scrivevo, un magazine di quelli che spiegano a turisti e residenti cosa succede nella zona, dove mangiare, dove fare festa, dove spendere i coupon e i buoni sconto da ritagliare dalle pagine. Scrivere non era esattamente il mio mestiere, ma la rivista mi passava uno stipendio, e delle provvigioni sulla pubblicità che vendevo. Quello che avrei scritto su Matt era un articolo completamente diverso dagli altri.

Mi incuriosisce che stiate cercando dalle parti del Silver Bank, a nord dell’isola. Secondo prove documentali dell’epoca e recenti ritrovamenti la tempesta avrebbe colpito la flotta a Mona Passage, a est. Mi sembra piuttosto lontano dal Silver Bank. Glielo dissi davanti ad un Añejo Carta de Oro, al fresco dei condizionatori del pub più elegante di Puerto Plata. Non ero un esperto di tesori, m’ero solo informato prima dell’intervista andando a frugare in biblioteca.

Pensaci solo un attimo rispose Matt con