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Il mio Principe Pirata
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E-book70 pagine57 minuti

Il mio Principe Pirata

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Info su questo ebook

Anno 1820
“Sono solo Isabella, una giovane ricca e promessa sposa di un conte, che desidera, sogna, una vita diversa da quella imposta.”
Isabella ha tutto ciò a cui una giovane donna ambisce: una casa da sogno sulle alture della città, una famiglia ricca che la tratta come fosse una preziosa bambola di porcellana, un affascinante conte inglese desiderato da molte che l’attende a Londra e che ha occhi solo per lei. Eppure, non è felice. Gli unici momenti in cui si sente davvero se stessa sono quelli, seppur brevi, che passa seduta di fronte alla finestra della sua camera che si affaccia sul mare e dove, da lì, alterna la lettura alla bellezza del panorama. Quando il fatidico giorno della partenza arriva e si ritrova su quella nave che si allontana dal porto sempre più, per portarla tra le braccia di colui che spera di poter amare un giorno, una situazione inaspettata e spaventosa le si presenta mettendola di fronte a una scelta: nascondersi e sperare che quel momento passi, oppure lasciarsi andare a un destino crudele.
E alla fine sceglie, si lascia andare.
Solo che quel destino crudele ha l’aspetto di un uomo che per i più è considerato una leggenda che esiste solo in un mondo di fantasia di chi narra le sue vicende per mare.


Copertina: Le muse Grafica
LinguaItaliano
Data di uscita23 lug 2021
ISBN9791220828796
Il mio Principe Pirata

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    Il mio Principe Pirata - Daniela Perelli

    di

    Daniela Perelli

    Seconda e autoconclusiva novella della serie

    Amori in viaggio nel tempo

    Edizione digitale 2017

    Copyright©2017

    Scrivere d’amore

    Copertina: Le muse Grafica

    Questo racconto è solo ed esclusivamente frutto della fantasia dell'autrice. Ogni luogo o riferimento a cose o persone, vive o defunte, è puramente casuale.

    È vietata la riproduzione sia parziale che totale dell'opera in qualsiasi forma.

    Potete seguire l'autrice sulla sua pagina Facebook Daniela Perelli Autrice per caso, sul suo sito web Scrivere con amore o contattarla tramite email perellidaniela412@gmail.com

    Sinossi: Anno 1820

    Sono solo Isabella, una giovane ricca e promessa sposa di un conte, che desidera, sogna, una vita diversa da quella imposta.

    Isabella ha tutto ciò a cui una giovane donna ambisce: una casa da sogno sulle alture della città, una famiglia ricca che la tratta come fosse una preziosa bambola di porcellana, un affascinante conte inglese desiderato da molte che l’attende a Londra e che ha occhi solo per lei. Eppure, non è felice. Gli unici momenti in cui si sente davvero se stessa sono quelli, seppur brevi, che passa seduta di fronte alla finestra della sua camera che si affaccia sul mare e dove, da lì, alterna la lettura alla bellezza del panorama. Quando il fatidico giorno della partenza arriva e si ritrova su quella nave che si allontana dal porto sempre più, per portarla tra le braccia di colui che spera di poter amare un giorno, una situazione inaspettata e spaventosa le si presenta mettendola di fronte a una scelta: nascondersi e sperare che quel momento passi, oppure lasciarsi andare a un destino crudele.

    E alla fine sceglie, si lascia andare.

    Solo che quel destino crudele ha l’aspetto di un uomo che per i più è considerato una leggenda che esiste solo in un mondo di fantasia di chi narra le sue vicende per mare…

    Prologo: Il suo nome è Tristan Horbet

    Capitolo uno: Sono solo io

    Capitolo due: E se fossimo attaccati dai Pirati?

    Capitolo tre: Libera nel cuore e libera nella mente

    Capitolo quattro: Quello sguardo lo riconoscerei ovunque

    Capitolo cinque: Voleva che lei lo desiderasse

    Capitolo sei: Voi non siete un mostro

    Capitolo sette: Un ottimo pirata

    Capitolo otto: Come se tu mi lasciassi altra scelta

    Capitolo nove: Parlami di te

    Capitolo dieci: Io navigherò con te

    Epilogo: Speciale e degna di essere vissuta

    Ai miei piccoli Giulia e Luca che mi hanno accompagnata in questa avventura con la loro curiosità, arricchendo la storia con la loro fantasia.

    Prologo

    Il suo nome è Tristan Horbet

    La leggenda narrava di un pirata temuto e rispettato da tutti: Tristan Horbet.

    Il suo vascello, il Florence Fly, aveva solcato mari e attaccato centinaia di navi mercantili.

    Ma una particolarità faceva dubitare molti sul fatto che esistesse davvero, o che fosse mai esistito: non si sapeva definire un’età con precisione e mai nessuno era stato ucciso da lui o dai suoi uomini. Mai nessun lavorante o semplice passeggero. Era quindi un pirata forte e ingordo nel depredare, ma mai desideroso di spargere sangue.

    Si diceva che fosse un discendente del famoso pirata Sam Black, il principe dei pirati, un gentiluomo generoso come pochi, morto nel lontano 1689 a soli ventinove anni. E che come lui, Tristan, divenne marinaio all’età di otto anni. Si vociferava anche, soprattutto nelle storie che i genitori si divertivano a raccontare ai bambini, che con il suo imponente vascello solcasse spesse volte i mari del Venezuela, nonostante voci narrassero che negli ultimi anni era stato avvistato nei mari del Mediterraneo. E che il suo covo, in passato, fosse stato l’isola de La Blanquilla, difficilmente avvistabile grazie alla sua posizione. Nascondiglio perfetto per i pirati.

    Il rumore tonante dei suoi cannoni era diverso dagli altri, forse perché così raro sentirli. Le lame affilate delle sciabole e delle spade, erano anch’esse riservate per estrema e legittima difesa.

    Si narrava anche quanto fosse difficile guardarlo in viso: avvolto sempre da una grande mantella con il cappuccio sollevato per coprire quella parte sfigurata per sempre. La sua più dolorosa ferita di battaglia, inferta da chi cercò di prevaricarlo. Povero illuso, ci aveva provato, ma non ci era riuscito. Eppure, nonostante ciò, Tristan Horbet gli aveva risparmiato la vita. Le fiamme lo avevano avvolto, ma era riuscito a salvarsi. Una parte del suo viso non vi era più, l’altra metà invece… Riusciva ancora a osservarla allo specchio. A ricordargli chi fosse veramente per non dimenticare mai il suo aspetto di un tempo.

    Ma era davvero così? Quei marinai per lo più sempre ubriachi che spesso raggiunti i porti raccontavano di averlo incontrato, davvero erano credibili? E le parole che di bocca in bocca passavano, aggiungendo giusto un po’ di più ogni volta per rendere il tutto ancor più curioso e succulento,

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