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Io non sono tutti
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E-book109 pagine1 ora

Io non sono tutti

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Info su questo ebook

Io non sono tutti è un insieme di idee e consigli per iniziare a fare quello che si vuole nella propria vita indifferentemente dall’età anagrafica. Analizza la società moderna e il ruolo dell’individuo al suo interno e si focalizza sul perseguimento di obiettivi reali e concreti.
LinguaItaliano
Data di uscita1 set 2020
ISBN9788831692076
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    Anteprima del libro

    Io non sono tutti - Stefano Maria Di Francesco

    lettura.

    PRIMA PARTE

    SOCIETA’

    Inizia tutto con un sogno

    La voglio anch’io!

    Quante volte l’hai detto quando tua madre ti portava a giocare sull’altalena del parchetto dietro la tua scuola, mentre una Lamborghini nera opaca stava sfrecciando sulla via.

    E nel 2006, quanti ragazzi amanti del calcio avrebbero voluto essere Fabio Cannavaro ed alzare la coppa del Mondo in Germania.

    Voglio fare l’astronauta! Io Il pompiere! Io lo scienziato. Sicuramente ti sarà capitato di dirlo o di sentirlo da qualche compagno di classe, quando la maestra faceva la domanda da un milione di dollari.

    Qualsiasi cosa noi immaginiamo in realtà, abbiamo un’idea di come potrebbe essere.

    Per esempio, se condividiamo la passione per la musica con degli amici, sogniamo di diventare una band musicale e nella nostra immaginazione, c’è uno stadio enorme, le luci e migliaia di fans sotto al palco che urlano le nostre canzoni.

    Albert Einstein disse: L’immaginazione è l’anteprima delle prossime attrazioni della vita.

    In effetti, non credo esista cosa più vera in quanto qualsiasi cosa abbiamo nel nostro mondo è stata prima pensata e successivamente inventata da qualcuno.

    Un giorno un uomo si è svegliato ed ha immaginato che il telefono senza fili sarebbe stato più comodo; che una macchina sarebbe stata più veloce di un cavallo e che una lampadina avrebbe fatto più luce di una candela. Nonché i vaccini contro i virus, le medicine, il computer, la doccia, i fornelli, il frigorifero e così via.

    L’immaginazione è l’arma più potente che ogni uomo possa avere, ma è molto difficile far capire agli altri cosa stiamo immaginando perché tutti i suoi effetti sono creati dalla nostra mente, fondata inevitabilmente da una serie di fattori come esperienze, fallimenti, pensieri e principi.

    Semplicemente, immaginare qualcosa è personale e veramente in pochi vedono quello che vedi tu.

    Il fatto quindi di avere un’idea in testa e di inventare qualcosa di nuovo è, come abbiamo visto, un pensiero privato che rimarrà tale se non riusciamo a prefissarci degli obiettivi su come possiamo farlo diventare realtà.

    Tutte le professioni di prima dal pompiere allo scienziato, sono state frutto di sogni fatti ad occhi aperti e probabilmente se oggi non viaggi per lo spazio, non salvi una famiglia da una casa in fiamme o non sei chiuso in un laboratorio a fare ricerche, è perché ti sei accorto che non sarebbe stata la tua strada o non hai avuto quella dedizione per inseguire questi sogni.

    Infatti, magari non hai vinto il concorso per diventare vigile del fuoco o nemmeno ci hai provato. Oppure, non sei riuscito ad entrare nella facoltà universitaria per assicurarti il ruolo di ricercatore scientifico.

    Se ognuno si prefissasse degli obiettivi concreti, comincerebbe intanto ad avvicinarsi verso il sogno.

    L’idea è di prefissarsi un obiettivo finale molto grande (sogno) composto da tanti micro-obiettivi che creano una serie di step necessari ad avvicinarsi sempre di più.

    Questa tecnica, se vogliamo chiamarla così, è vista in tutte le cose.

    Se nella tua intera vita non hai mai letto un libro e vuoi iniziare oggi, non leggerai subito 100 pagine ma gradualmente ci potrai arrivare. Prima 15 pagine, domani altre 15, dopodomani altre 20 fino ad arrivare alla fine.

    Lo stesso discorso vale per l’allenamento fisico. Non è che il primo giorno che ti iscrivi in una palestra Virgin Active, conduci lo stesso allenamento di The Rock. Inizierai con un carico di pesi minore per poi aumentarlo. Lo stesso ragionamento vale per i sogni più complessi.

    Per quanto è vero che l’immaginazione è un qualcosa di personale e nessuno riesce a vedere la tua idea, ti ricordi quel giorno che ti è venuta un’idea eccezionale, così sei corso a chiamare il tuo amico del mare, la zia da parte di mamma e la tua dolce fidanzata per raccontargliela ma loro te l’hanno bocciata in due minuti e ci hai rinunciato? Penso sia capitato a tutti.

    Molto probabilmente, quando Walt Disney andò dai suoi amici dicendogli di voler creare Topolino e Minnie gli risero in faccia e credo fortemente anche, che gli amici di Stan Lee non presero sul serio l’idea di un supereroe punto da un ragno che salva il pianeta.

    I sogni non sono quelli che fai mentre dormi, ma sono quelli che non ti fanno dormire.

    (Anonimo)

    Visione e abitudini

    Un sabato pomeriggio di qualche mese fa, ero seduto sul divano con un comune laptop poggiato sulle gambe e stavo vedendo interessanti video su YouTube.

    Dopo un po' che navigavo, mi sono imbattuto in varie interviste di imprenditori come Jeff Bezos, Bill Gates ed Elon Musk per citarne alcuni, ed ho iniziato a chiedermi cosa avessero in comune tra loro. Mi ero accorto che i molteplici zeri nei loro conti correnti, le innumerevoli proprietà in giro per il mondo e magari qualche membership nelle più esclusive Soho House non era la risposta.

    Così iniziai a fare qualche ricerca e provare a darmi una risposta sul perché io rimasi così affascinato da loro. In fondo, non li avevo scambiati per qualche modella bionda con una Birkin sul braccio destro e un chihuahua sull’ altro che passeggiava per Rodeo Drive.

    E inaspettatamente sono arrivato a una conclusione. Tutto ciò che li accomunava era la visione, cioè la proiezione di uno scenario futuro sia per le loro aziende, ma anche per l’umanità.

    Dal punto di vista individuale, credo che ognuno abbia necessariamente bisogno di una visione più o meno chiara di dove si vuole andare.

    In qualsiasi punto della nostra vita serve una visione, sempre se vogliamo avere una prospettiva di vita all’altezza delle nostre aspettative.

    Ognuno ne deve avere una per qualsiasi cosa, dalla propria relazione al proprio lavoro. Chiaramente, non è nulla di scientificamente provato. Anzi, quasi sempre si finisce in un punto molto lontano da quello previsto, come dice il buon John Lennon in Beautiful Boy (il brano dedicato a suo figlio Sean), la vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti.

    In molti non comprenderebbero questi personaggi neanche in 100 vite, proprio perché non hanno quella giusta dose di visione da riuscire ad elaborare che questi luminari hanno stravolto il mondo.

    Grazie alle invenzioni di molte persone, il mondo ha subito dei cambiamenti magistrali e ogni epoca ha portato punti positivi e punti negativi.

    Anche se i media dicono l’opposto scatenando una paura sociale, se ci pensi bene questo è il miglior periodo di sempre.

    Ti basta pensare che nell’ intero globo terrestre, secondo alcune ricerche dell’Università di Oxford sulla base di dati forniti da

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