La storia della mafia siciliana terza parte
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Pierluigi Pirone
La storia della mafia siciliana prima parte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia della mafia siciliana seconda parte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a La storia della mafia siciliana terza parte
Ebook correlati
Capolinea. Viaggio ironico e amaro nell'italia della seconda Repubblica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl caso Pacciani: storia di un processo mass mediatico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Italia segreta dei sequestri Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Commedianti: Andreotti, Berlusconi e la mafia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGeometria del male: Una misteriosa pergamena templare, una setta sopravvissuta nel corso dei millenni, una cospirazione ordita nei confronti dell'umanità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDepistaggi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNove anni dopo... Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLiguria criminale: 10 casi insoluti di cronaca nera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlle radici dell’infamante Seconda Repubblica: il biennio 1992-1993 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Sardegna dei sequestri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Sistema. Licio Gelli, Giulio Andreotti e i rapporti tra Mafia Politica e Massoneria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDominio incontrollato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDegenerazione - memorie di un assassino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo mi chiamo Miguel Enriquez Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSettantotto: Comincia l'agonia della prima repubblica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Repubblica delle stragi impunite Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I segreti della massoneria in Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’Evangelizzatore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Delitto Cimetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNel regno della mafia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDestini in fumo: Ventimiglia, la seconda indagine del capitano Martielli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Costanti Mafiose: Tre saggi su consenso e affari di ’ndrangheta e camorra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTriadi: La minaccia occulta della criminalità cinese nel Mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRoma. L'impero del crimine Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Ritratti satanici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl libro che i servizi segreti italiani non ti farebbero mai leggere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe mafie sulle macerie del Muro di Berlino: Gli affari di 'ndrangheta, Cosa nostra e Camorra in Germania Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMISTERI DOLOROSI: Storie di terrorismo nel dopoguerra italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI 55 giorni che hanno cambiato l'Italia Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L'ultima Sephira Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Criminali e fuorilegge per voi
Mamma ’ndrangheta 2a edizione riveduta e ampliata: La storia delle cosche cosentine dalla fantomatica Garduña alle stragi moderne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI boss della camorra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMale Lingue: Vecchi e nuovi codici delle mafia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniItalia Criminale dei Misteri - "Professione detective" - un ex agente Criminalpol racconta...: Prima parte - Professione detective Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRoma. L'impero del crimine Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il muto di Gallura Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mafia fece l’Italia? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'amico degli Eroi (Vita, opere e omissioni di Marcello Dell'Utri) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su La storia della mafia siciliana terza parte
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
La storia della mafia siciliana terza parte - Pierluigi Pirone
La storia della mafia siciliana terza parte
Immagine di copertina: Shutterstock
Copyright © 2021 Pierluigi Pirone and SAGA Egmont
All rights reserved
ISBN: 9788726970142
1st ebook edition
Format: EPUB 3.0
No part of this publication may be reproduced, stored in a retrievial system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.
www.sagaegmont.com
Saga is a subsidiary of Egmont. Egmont is Denmark’s largest media company and fully owned by the Egmont Foundation, which donates almost 13,4 million euros annually to children in difficult circumstances.
CAPITOLO 3- DALLO STRAGISMO ALLA SECONDA GUERRA DI MAFIA
È il pomeriggio di venerdì 12 dicembre 1969, a Milano è giorno di mercato. Allevatori, imprenditori e contadini si trovano in questo giorno per discutere i loro accordi commerciali e si recano agli sportelli bancari per perfezionare le transazioni economiche. L'ampio salone della Banca Nazionale dell'Agricoltura, in piazza Fontana, è pieno: insieme ai clienti agli sportelli, ce ne sono altri in attesa del proprio turno. Gli impiegati sono indaffarati ad eseguire le transazioni, altri sono impegnati all'ampio bancone circolare.
Sotto un tavolo, nascosto alla vista, un timer collegato ad una bomba sta contando il tempo.
Fuori, un uomo in attesa, si alza il bavero del cappotto per pararsi dal freddo.
Alle 16:37 un ordigno costituito da sette chili di gelignite, compressi all'interno di una scatola metallica nascosta sotto un tavolo, esplode. Un lampo accecante, il tavolo va in mille pezzi, i documenti invadono l'aria per poi cadere al suolo, misti a resti di scrivanie e brandelli umani.
L'uomo in attesa si tiene fermo il bavero con le mani, affonda leggermente la testa, quasi a volersi proteggere dall'esplosione. Ora ha visto abbastanza, lentamente si allontana.
Le volanti di pattuglia sono impegnate poco distante, a presidiare la sede della Banca Commerciale Italiana in Piazza della Scala, anche qui una manciata di minuti prima è stata rinvenuta una bomba che però non è esplosa. La centrale operativa dirotta tutte quelle non necessarie su Piazza Fontana. Gli equipaggi salgono velocemente in auto, l'urlo delle sirene lacera l'aria, mentre i potenti motori delle Giulia 1600 Super fanno schizzare le volanti per strada. Braccia nervose agitano palette, le gomme stridono sull'asfalto.
Pochissimi minuti e sono sul posto, ma purtroppo sono semplicemente testimoni dell'orrendo spettacolo.
Mezz'ora dopo anche le autopattuglie in servizio a Roma vengono allertare dalla centrale operativa:
A tutte le auto: portarsi in Via Veneto, angolo Via San Basilio alla sede della Banca Nazionale del Lavoro per lo scoppio di una bomba.
La scena di mezz'ora prima a Milano si ripete: i lampeggianti blu tagliano la semi oscurità del tramonto imminente, le sirene chiedono strada a passanti e automobilisti, mentre i motori delle autopattuglie viaggiano su di giri.
Al loro arrivo, i testimoni che parlano con gli agenti spiegano che l'esplosione si è verificata nello scantinato. Poliziotti e carabinieri scendono a controllare: il centralino è andato distrutto, degli uffici ricavati nello scantinato rimangono solo tramezzi semicrollati e porte divelte, una tubatura del termosifone è saltata e sta inondando il sottopassaggio.
I telex cominciano a diffondere le notizie.
Il Ministro dell'Interno viene informato dei fatti, si diramano i dispacci alle caserme per attivare le prime fasi dei piani di controllo dell'ordine pubblico.
Intanto il tempo scorre. Sono da poco passate le 17:00, due uomini salgono sull'Altare della Patria, passando dalla Chiesa dell'Ara Coeli. Oltrepassano un cancelletto e sono dentro. Posano con cura una bomba sulla terrazza di sinistra del monumento, poi si spostano vicino alla scalinata del Museo del Risorgimento e ne piazzano un'altra. Silenziosi, meticolosi, non vengono visti da nessuno. Finito il lavoro tornano indietro per la stessa strada e spariscono.
Venti minuti dopo esplode la bomba nascosta sulla terrazza, uno dei due carabinieri in servizio viene scaraventato a dieci metri.
Quattro persone che transitano in strada restano ferite.
Mentre le sirene delle volanti si fanno largo nel traffico, esplode la seconda bomba che causa il crollo del tetto dell'Ara Pacis.
Dalla bomba di Piazza Fontana sono trascorsi 53 minuti.
A Milano gli artificieri che hanno rimosso l’ordigno inesploso ricevono l'ordine di farlo brillare la sera stessa. Una pratica inusuale che toglie agli investigatori la possibilità di verificare il tipo di esplosivo impiegato e altre caratteristiche che potrebbero essere utili nelle indagini.
Le stragi sono organizzate da Ordine Nuovo
una formazione di estrema destra che vuole spingere il Presidente del Consiglio, Mariano Rumor, a dichiarare lo stato d'emergenza e favorire, in questo modo, l'insediamento di un governo repressivo e autoritario. La strategia fallisce, però, perchè Rumor non è d'accordo a proclamare lo stato d'emergenza fortemente voluto dalle frange politico-militari più intransigenti all'interno degli apparati governativi, spaventate dalle proteste studentesche e dagli imponenti scioperi operai che stanno interessando tutta l'Italia.
È l'estate del 1970. A Catania, nell'abitazione dei Calderone, in via Etnea, entrano in tre momenti diversi