Il grande sonno dei risvegliati: interrotto dall’esposizione di Mahachinachara, la Grande Via Cinese, Cuore del Tantra e del Chan

Di Daniel Odier

Pamphlet di denuncia delle derive spirituali e insegnamento di Mahachinachara, o Grande Via Cinese, essenza del Tantra e del Chan, questo libro incandescente mette fine all’illusione dei rapporti di sottomissione che ricorrono negli ambienti legati alla spiritualità.
Il Grande Sonno dei Risvegliati ridona vigore alla tradizione, secondo la quale i discepoli fanno lavorare i maestri spirituali rimandandoli senza sosta alla pratica, per instaurare così un vero scambio. La perdita di questa visione della relazione è causa di tutti gli inganni e di tutti gli abusi. Daniel Odier ricolloca dunque la quiete nel suo principio di identità tra gli esseri e ridimensiona la coppia maestro/discepolo situandola nella reciproca creatività, condizione indispensabile per la comprensione e la realizzazione.

• Lingua: Italiano
• Editore: Anima Edizioni
• Data di uscita: 2 nov 2021
• ISBN: 9788863656220

Anteprima del libro

1. GIRARE IN TONDO

INTERVISTATORE

Il risveglio esiste?

DANIEL ODIER

Potenzialmente anche lei è risvegliato.

INT. In nome di chi parla?

D.O. In nome del suo corpo che è il corpo cosmico, il corpo di verità.

INT. Chi parla allora?

D.O. Lo spazio, la totalità presente il lei in questo istante.

INT. L’ha sperimentato?

D.O. È emerso spontaneamente e l’ho riconosciuto, è al di sotto dell’esperienza. Lo spazio è parte integrante del corpo.

INT. Lei è un maestro?

D.O. Se c’è un maestro, allora fanno due quando arriva un discepolo e le cose cominciano ad andare molto male. Sono un praticante.

INT. Insegna?

D.O. Inverta l’indagine, non cerchi più all’esterno e vedrà che lei è ciò che sta cercando. Non ho niente di particolare da insegnare, se non questo ritorno alla sorgente stessa dell’essere intimo. Sono qui solo per incoraggiare ad aver fiducia assoluta in se stessi.

INT. Eppure, ci sono delle persone che vengono ad ascoltarla. Cosa fa in questi casi?

D.O. Lascio che lo stato naturale fluisca fino a quando ciascuno riconosce che questo stato scorre in lui e ovunque intorno. Dire che ci sia un insegnamento è una visione grossolana, pretendere che non ci sia è negare l’universo. Anche una pietra può ricondurre alla natura libera e spaziale, che da sempre è a portata di mano.

INT. Come navigare tra i due estremi senza pretendere che ci sia o non ci sia l’insegnamento?

D.O. La voce parla, lo sguardo va dritto al cuore, la mente fermenta, il corpo trasmette il fremito sottile attraverso la presenza e il tocco.

INT. Uno dei miei maestri diceva: tu non sei il corpo.

D.O. Tu sei il corpo, ma il corpo non è te, lui è la totalità. Prendere coscienza del corpo è prendere coscienza della totalità: è il cuore di Mahachinachara, la Grande Via Cinese.

INT. Il corpo non è impermanente?

D.O. È permanente. Alla morte, cambia di natura, è tutto. Diventa humus della realtà.

INT. Ma tutto è illusorio…

D.O. Tutto è reale. Se vede il mondo come illusorio, le manca un corpo; senza corpo, chi può dibattere della realtà o dell’illusione?

INT. E la coscienza?

D.O. La coscienza è permanente.

INT. Questo contraddice gli insegnamenti del Buddhismo.

D.O. Il né nascita né morte! contraddice gli insegnamenti del buddhismo?

INT. No…

D.O. Appunto.

INT. Ma allora, cos’è impermanente?

D.O. L’intelligenza del mondo. Un giorno o l’altro il grande lampo della comprensione l’attraverserà e non lascerà che spazio e silenzio, fluidità e gioia.

INT. A parte lei, chi ha la comprensione totale?

D.O. Non c’è nessuno a parte, tutti hanno la comprensione totale, ma è incosciente. Ogni essere è la conoscenza assoluta. Ogni essere porta in sé un gioiello inalterabile ma, preso dall’incertezza, cerca all’esterno e scambia il suo rubino per una collana di perle finte. Questa conoscenza innata è quella che dissimulano i piccoli maestri, perché questi gingilli sono il loro buono pasto.

INT. E i grandi maestri?

D.O. Semplici, leggeri, diretti, rilassati, senza artifici, senza tecniche, non si considerano nessuno in particolare, autentici. Restituiscono la conoscenza a tutti coloro ai quali è stata rubata dagli assetati di potere. Appropriandosi della dualità, la riportano all’unità e superano questo punto fino all’oblio delle differenze nella totalità.

INT. I saggi proliferano, sempre più gente tiene dei satsang* e altre forme d’iniziazione e benedizioni alle quali si avvicina un pubblico considerevole…

D.O. Tutti dovrebbero tenerne, così non ci sarebbero più maestri e il mondo andrebbe