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Il Libro Tibetano dei Morti: Il Manoscritto del Bardo Thodol
Il Libro Tibetano dei Morti: Il Manoscritto del Bardo Thodol
Il Libro Tibetano dei Morti: Il Manoscritto del Bardo Thodol
E-book118 pagine1 ora

Il Libro Tibetano dei Morti: Il Manoscritto del Bardo Thodol

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Info su questo ebook

Il Bardo Thodol noto nei paesi occidentali come Libro tibetano dei morti, è un testo classico del Buddismo tibetano. Il testo descrive le esperienze che l'anima cosciente vive dopo la morte, o meglio nell'intervallo di tempo che, secondo la cultura buddhista, sta tra la morte e la rinascita. Questo intervallo si chiama, in tibetano bardo. Il libro include anche capitoli riguardanti i simboli di morte, i rituali da intraprendere quando la morte si avvicina, o quando ormai è avvenuta.
Nella tradizione il Bardo Thodol viene recitato presso il corpo del morto (o del morente) in un periodo di tempo dopo la morte in cui si ritiene che possa ancora essere ricettivo, per rammentare la dottrina del vuoto ed aiutarne lo "spirito" ad evitare il ciclo di rinascita. Nel libro si ripercorrono tre fasi nelle quali progressivamente ed in seguito al possibile fallimento nella fase che precede.
1) si cerca di favorire lo scioglimento dello spirito nel nirvana.
2) si aiuta ad identificare lo spirito con le "divinità" del piano di cofruizione intermedio tra l'ingresso nel nirvana e la ricaduta nel ciclo di rinascite. Di tale piano sono caratteristici i Cinque Buddha spesso raffigurati nei Mandala.
3) si tenta di evitare la ricaduta nel ciclo di rinascite.
LinguaItaliano
Data di uscita28 giu 2016
ISBN9788898301492
Il Libro Tibetano dei Morti: Il Manoscritto del Bardo Thodol

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    Il Libro Tibetano dei Morti - A.A. V.V

    IL LIBRO

    TIBETANO

    DEI MORTI

    II Manoscritto del Bardo Thodol

    Dalla versione di W.Y. Evans - Wentz

    © Tutti i diritti riservati alla Harmakis Edizioni

    Divisione S.E.A. Servizi Editoriali Avanzati,

    Sede Legale in Via Del Mocarini, 11 - 52025 Montevarchi (AR)

    Sede Operativa, la medesima sopra citata.

    Direttore Editoriale Paola Agnolucci

    www.harmakisedizioni.org

    info@harmakisedizioni.org

    I fatti e le opinioni riportate in questo libro impegnano esclusivamente gli Autori.

    Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale.

    Possono essere pubblicati nell’Opera varie informazioni, comunque di pubblico dominio, salvo dove diversamente specificato.

    ISBN 978-88-98301-50-8

    Finito di stampare Maggio 2016

    Edizione italiana curata da Paola Agnolucci

    © Impaginazione ed elaborazione grafica: Sara Barbagli

    Introduzione

    La tradizione Tibetana ci ha lasciato questo testo antichissimo che ha lo scopo sia di prepararci durante la vita al nostro viaggio ultraterreno, sia di permetterci di accompagnare praticamente i nostri cari al momento del passaggio nell’Aldilà, o Stato Intermedio, cioè quella parte di esistenza che e compresa tra la morte e la rinascita.

    Lo scopo del testo, come si vedrà leggendolo, e quello di portare lo spirito del defunto allo stato di Illuminato e condurlo così fuori dal ciclo di morte e rinascita nel quale sono intrappolati tutti gli esseri viventi.

    Purtroppo non tutti, a causa del karma che ognuno si è creato con le proprie azioni durante la vita, riescono, nonostante questo aiuto, a sottrarsi alla Samsara¹, e per costoro l’uscita dallo Stato Intermedio comporterà la rinascita. Ma anche qui il Testo Sacro dei Tibetani è d’aiuto, perchè grazie ad esso è possibile quanto meno scegliere il luogo della rinascita, potendo assicurarsi un’esistenza felice e che permetta di accumulare karma buono di cui ci si potrà avvantaggiare durante il successivo passaggio nello Stato Intermedio o Bardo.²


    1. Il termine sanscrito saṃsāra (devanāgarī, scorrere insieme) indica, nelle religioni dell’India quali il Brahmanesimo, il Buddhismo, il Giainismo e l’Induismo, la dottrina inerente al ciclo di vita, morte e rinascita. È talora raffigurato come una ruota.

    2. Il bardo è lo stato della mente dopo la morte, è lo stadio intermedio, quando la coscienza viene separata dal corpo. Il bardo rappresenta lo stato tra la vita passata e quella futura. Nel bardo, la mente acquisisce un corpo mentale simile a quello del sogno ed ha il potere di raggiungere qualsiasi luogo, in qualsiasi momento senza alcun ostacolo. La durata massima dello stato del bardo è di 49 giorni, ma in qualsiasi momento la coscienza può assumere una nuova vita, in uno dei sei reami descritti nel Buddismo.

    LIBRO I

    Il Chikhai Bardo ed il Chönyid

    Bardo

    E’ qui spiegato il confronto faccia a faccia con la Realtà nello Stato Intermedio: ovvero la grande liberazione attraverso l’ascolto mentre ci si trova nel piano dell’aldilà, grazie alla Profonda Dottrina dell’Emancipazione della Coscienza attraverso la Meditazione sulle Divinita Pacifiche e sulle Divinita Furiose.

    Le Riverenze

    Al Divino Corpo di Verità, all’Incomprensibile, alla Luce Infinita;

    Al Divino Corpo del Dono Perfetto, che e il Loto ed alle Divinità Pacifiche ed alle Divinita Furiose;

    All’Incarnazione del Loto, Padma Sambhava, Che e il Protettore di tutti gli esseri coscienti;

    Ai Guru, ai Tre Corpi, ci inchiniamo.

    Introduzione

    Questa Grande Dottrina di Liberazione attraverso l’ascolto, che conferisce la libertà ai devoti con facoltà mentali comuni, mentre si trovano nello Stato Intermedio, è diviso in tre parti: i preliminari, il soggetto vero e proprio, e la conclusione.

    Come prima cosa, i preliminari, I Libri Guida, per l’emancipazione degli esseri, dovrebbero essere approfonditi in vita con la pratica.

    Il Trasferimento del Principio Cosciente

    Attraverso le Guide, gli intelletti più elevati dovrebbero essere liberati con assoluta sicurezza; ma se non lo fossero, allora, mentre si trovano nello Stato Intermedio dei Momenti della Morte, dovrebbero praticare il Trasferimento, che conduce automaticamente alla liberazione grazie al semplice ricordarsene.

    Perciò anche i devoti con facoltà mentali comuni dovrebbero essere sicuramente liberati, ma lo saranno solo se, mentre si trovano nello Stato Intermedio della Realtà, persisteranno nell’ascoltare questa Grande Dottrina di Liberazione attraverso la Lettura.

    Pertanto, i devoti dovrebbero per prima cosa esaminare i sintomi della morte mentre, progressivamente, questi si manifestano (nel loro corpo morente), seguendo l’Auto- Liberazione (attraverso l’osservazione delle) Caratterstiche dei Sintomi della Morte. Poi, quando tutti i sintomi della morte si saranno manifestati completamente, essi dovrebbero applicare il Trasferimento, che conferisce la liberazione attraverso il solo ricordo del procedimento.

    La Lettura di questo Thödol

    Se il trasferimento è stato effettivamente determinato, non è necessario leggere questo Thodol; ma se il Trasferimento non è stato effettivamente determinato, allora questo Thodol deve essere letto, correttamente ed in modo comprensibile, accanto al corpo del defunto.

    Se non c’e la salma, allora il letto o la sedia del defunto deve essere occupato dal lettore, che deve impersonare il potere della Verità. Quindi, evocando lo spirito del defunto, leggerà, immaginando che questo sia presente ed in ascolto. Durante questo tempo a nessun parente ed a nessuna persona cara sarà permesso di piangere o di gemere, poichè questo non è bene per il defunto. E’ pertanto fondamentale che costoro si trattengano.

    Se il corpo è presente, nel momento stesso in cui termina l’ultimo respiro, il Lama (che e stato la guida spirituale del defunto) o un fratello della Fede che egli professava, o un amico per il quale il defunto provava grande affetto, porrà le labbra vicino ad un suo orecchio e, facendo attenzione a non toccarlo, leggerà per lui questo Grande Thodol.

    Applicazione Pratica di questo Thödol da parte dell’Officiante

    Ed ora la spiegazione del Thodol stesso.

    Se potete mettere insieme una grande offerta, donatela in adorazione della Trinità. Se ciò non è possibile, allora raccogliete qualsiasi oggetto su cui potete concentrare i vostri pensieri e create mentalmente un’offerta illimitata e offritela in adorazione.

    Quindi devono essere recitate sette volte oppure tre volte il Sentiero dei Buoni Voti per Invocare l’Aiuto dei Buddha e dei Bodhisattva.

    Dopo questo, recitate il Sentiero dei Buoni Voti che Proteggono dalla Paura del Bardo, il Sentiero dei Buoni Voti per Salvarsi dal Pericoloso ed Angusto Passaggio del Bardo, e I Versetti Fondamentali dei Sei Bardi che devono essere lette in modo chiaro e con l’intonazione appropriata.

    Poi questo Grande Thodol deve essere letto tre o sette volte, a seconda delle circostanze. Dapprima si ha il confronto faccia a faccia con i sintomi della morte mentre questi si verificano al momento del decesso; poi l’applicazione del grande vivo ricordo, faccia a faccia con la Realtà mentre si trova nello Stato Intermedio; ed infine, i metodi di chiusura delle porte dell’utero quando, mentre, nello Stato Intermedio, il defunto, non liberato, cerca di rinascere.

    PARTE I

    II Bardo del Momento della Morte

    Istruzioni sui Sintomi della Morte, o Prima Parte del Chikhai Bardo:

    La Chiara Luce Originaria Vista al Momento della Morte.

    Dapprima vi è il confronto faccia a faccia con la Chiara Luce, durante lo Stato Intermedio dei Momenti della Morte:

    Qui ci possono essere alcuni che, pur avendo ascoltato molte volte gli insegnamenti religiosi, non la riconoscono; ed altri che pur riconoscendola hanno scarsa familiarita con essa. Ma ogni classe di individui che hanno ricevuto gli insegnamenti pratici chiamati Guide si troveranno, se il Thodol viene applicato loro, a confrontarsi faccia a faccia con la Chiara Luce fondamentale; e, senza alcuno Stato Intermedio, otterranno il Dharma-Kaya senza nascita, attraverso il Grande Cammino Verticale.

    Ecco il modo di applicazione:

    La situazione migliore si ha se è disponibile il guru dal quale il defunto ha ricevuto le istruzioni preparatorie; ma se questi non c’è, allora va bene un fratello di Fede; se anche quest’ultimo non è disponibile, va bene un uomo istruito nella stessa Fede. Se nessuno di questi fosse disponibile, allora dovrebbe leggere il Thodol una persona in grado di farlo parecchie volte correttamente ed in modo comprensibile. In questo modo si riporterà alla mente del defunto quello che aveva già sentito in precedenza riguardo al confrontto faccia a faccia e arriverà a riconoscere immediatamente la Luce Fondamentale ottenendo con ogni certezza la Liberazione.

    Per quanto riguarda il tempo di applicazione di queste istruzioni:

    Quando cessa la respirazione, la forza vitale viene richiamata nel centro nervoso della Saggezza ed

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