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Easy English
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E-book346 pagine2 ore

Easy English

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Info su questo ebook

Un corso di Inglese completo, con tanti file audio per aiutarti nella pronuncia e nella comprensione.
Tutti i corsi di inglese ti promettono di insegnarti la lingua subito e facilmente... ma funzionano davvero?
Forse sì, leggendo un libro e imparando frasi a memoria sarai in grado di parlare. Ma c’è una bella differenza tra parlare e COMUNICARE. La tua pronuncia... sarà comprensibile? E quando l’altra persona ti risponde capirai ciò che dice? Easy English ti aiuta proprio in questo, non solo ti insegna i termini inglesi ma ti illustra anche la pronuncia corretta per farti capire dagli altri e soprattutto ti insegna a comprendere ciò che viene detto in inglese. Il corso riassume i concetti essenziali per acquisire nel più breve tempo possibile gli strumenti di base e la dimestichezza necessaria per affrontare con serenità le situazioni quotidiane d’incontro.
LinguaItaliano
Editoremylife
Data di uscita8 ago 2013
ISBN9788863868371
Easy English

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    Anteprima del libro

    Easy English - Deborah Bowe

    Introduzione

    Perché le persone sentono

    di dover imparare

    o migliorare il loro inglese?

    Lavoro da tanti anni in Italia come insegnante di inglese e quando chiedo agli studenti perché vogliono imparare l’inglese, di solito le risposte che ricevo partono dal presupposto che sapere l’inglese potrebbe portare un miglioramento nella loro vita:

    "Oh sì anch’io vorrei imparare l’inglese! Mi sarebbe molto utile…

      perché vorrei cambiare lavoro."

      perché mi sono innamorata/o di un californiano/inglese/russo (se ti sei innamorato di una ragazza russa, credimi, sarà molto più facile imparare l’inglese che il russo!)."

      per quando vado in vacanza all’estero."

      per i miei studi."

      perché vorrei avviare un business online per vendere i miei prodotti/servizi."

      perché mi piacerebbe molto fare volontariato all’estero e l’inglese serve eccome."

    Vale lo stesso per te? Segna le motivazioni che condividi, oppure aggiungi qui sotto la tua:

      _______________________________________________________________

    Spesso però, dopo aver affermato con entusiasmo una frase del genere, la persona in questione conclude con una esclamazione molto meno felice: Ma sono negato/a!.

    Non hai idea di quante volte sento dire cose del genere!

    Nessuno è negato per l’inglese

    Ti dico con la mano sul cuore che in vent’anni di insegnamento della lingua inglese non ho mai - ma proprio mai! - lavorato con studenti che non sono stati in grado di imparare almeno i rudimenti base della lingua.

    Certamente c’è chi ci mette un po’ di più e chi ci mette di meno, ma spesso dipende da quello che, in gergo da docente, si chiama stile di apprendimento della persona: si tratta di fornire il metodo di studio e gli stimoli più adatti affinché quella persona possa imparare nel modo più efficace.

    Ognuno è fatto a modo suo: c’è chi impara meglio vedendo le cose, chi leggendo e scrivendo, chi ascoltando e così via. La ricetta ideale, cioè il mix di questi elementi, può essere leggermente diversa da persona a persona, ma di solito abbiamo tutti bisogno di lavorare in ciascuna di queste aree di apprendimento e di mettere in pratica quello che impariamo: in questo caso scrivendo, ascoltando e parlando. Di certo la semplice lettura di un libro di inglese, per quanto possa essere ben fatto, non ti permetterà di parlare la lingua né di capirla. Ma non c’è bisogno che sia io a dirtelo, dal momento che questo non è il primo libro di inglese che ti capita tra le mani, dico bene? Be’, sappi che in questo caso cadi in piedi, perché questo libro è diverso da tutti gli altri.

    Qui troverai le parole chiave e gli esercizi presentati in ciascuna di queste modalità, cioè troverai immagini e parole e nel CD EASY English ci sono brani per fare pratica nell’ascolto e nella pronuncia. Poi ci sono simpatici esercizi e giochi divertenti da fare con un amico/a per mettere in pratica il tuo inglese.

    Il compito che mi sono prefissata è quello di frugare nella mia borsa di Mary Poppins e trovare gli strumenti giusti e la ricetta più adatta ed efficace per ogni persona. Quindi non ti sto proponendo nessun metodo rivoluzionario del tipo one size fits all (uno per tutti), ma un percorso articolato e completo in tutti gli elementi necessari, un approccio ampiamente riconosciuto come metodo funzionale dagli esperti di linguistica, ma con in più molte occasioni per personalizzare il tuo percorso.

    Inoltre ci sarò io a sostenerti passo per passo con le spiegazioni utili nella costruzione della tua consapevolezza personale in relazione all’apprendimento della lingua.

    Penso a Gigliola, una carissima ragazza piena di risorse che ho conosciuto di recente, e che ama molto fare volontariato all’estero. Anche lei mi ha detto: Eh mi piacerebbe parlare inglese perché quando vado a fare volontariato in Africa serve, eccome!. Ma poi ha concluso scoraggiata: Tutti gli altri lo parlano meglio di me. Ormai ho provato di tutto!.

    Ho iniziato a farle delle domande e abbiamo capito che effettivamente non aveva provato proprio di tutto, ma che si era limitata a ripetere più volte l’esperienza, per lei fallimentare, di un corso collettivo.

    In occasione della nostra chiacchierata è emerso che fa fatica a cogliere e a riconoscere i suoni nuovi.

    Abbiamo fatto una piccola lezione improvvisata e ho utilizzato degli stimoli visivi indicandole alcuni oggetti. Eravamo a tavola, quindi ho usato glass (bicchiere), knife (coltello), fork (forchetta) e l’ho aiutata a spezzare i suoni delle parole che non riusciva a pronunciare, per poi ricostruirle da blocchi separati. Le ho insegnato la domanda What’s this? (Che cos’è questo?) e, ridendo, lei ha cominciato a farmi una raffica di domande sugli oggetti in casa di cui le interessava sapere il nome in inglese. Così, ridendo e scherzando, si è resa conto che sì, anche lei può imparare l’inglese.

    Forse nel caso di Gigliola una situazione di gruppo non è l’ideale. A stare lì seduta ad ascoltare il prof in cattedra davanti alla classe dopo un po’ si stanca, non afferra bene le parole e si trova indietro rispetto agli altri Probabilmente per lei andrebbero meglio delle lezioni individuali. Insieme all’impiego di stimoli visivi come foto, immagini ecc.

    Quello che voglio dire con questo esempio è che può essere molto utile esaminare i fatti sui quali fondiamo le convinzioni sulla nostra abilità (o inabilità) nell’apprendimento dell’inglese. Proprio come nel caso di Gigliola, che aveva maturato la convinzione di essere negata per l’inglese e che si era rassegnata credendo ormai di averle provate tutte, potresti scoprire che le tue convinzioni non corrispondono alla verità. Quali sono le convinzioni negative che ti sei costruito tu? Esaminiamole! Erano e sono ancora valide per te?

    Se paragoniamo l’imparare a parlare con la costruzione di un muro, allora abbiamo bisogno di mattoni e di cemento. Possiamo dire che i mattoni sono i vocaboli, le parole, il nome delle cose e gli aggettivi per descriverle; il cemento invece è composto dai verbi e dal modo in cui vengono formati per creare le frasi e dare senso e contesto alle parole.

    In primo luogo, è necessario memorizzare delle parole e delle regole per gestire i verbi. Nella mia esperienza ho appurato che proprio la capacità di memorizzare può essere uno scoglio per alcune persone. Non sono negate per l’inglese, ma semplicemente hanno bisogno di apprendere strategie e tecniche di memorizzazione. Altre ancora non hanno un forte orientamento all’ascolto e potrebbe essere utile per loro lavorare su questa competenza. Spesso le persone hanno paura di sbagliare o di fare brutta figura e, di nuovo, non è un problema di apprendimento della lingua ma di schemi mentali limitanti su cui bisogna lavorare per liberarsene.

    L’inglese potrebbe farti cogliere opportunità

    che ora ti limiti a sognare

    Esprimi il tuo potenziale!

    Oggi, nell’era di internet, l’inglese sta diventando la lingua più diffusa nel mondo per le transazioni e le comunicazioni internazionali. Basti pensare che attualmente il numero di cinesi che stanno imparando l’inglese supera il numero di inglesi che ci sono in Inghilterra! Avere dimestichezza con l’inglese può essere molto utile per dare una svolta alla propria vita. Tutti noi abbiamo un talento e idee geniali e una volta che lo abbiamo capito, per sfruttarli al meglio, sarebbe utile poterli comunicare al mondo.

    Pensa a chi offre servizi, per esempio chi insegna yoga o tiene corsi di vari tipi o a chi vorrebbe lanciarsi nel settore dell’e-business vendendo i propri prodotti online: quante occasioni di lavoro all’estero potrebbero diventare una reale possibilità? L’inglese è davvero la chiave per un mondo nuovo pieno di possibilità.

    Quello che voglio fare è accompagnarti con piccoli passi verso una nuova avventura di apprendimento personalizzata e a trecentosessanta gradi per aiutarti a realizzare i tuoi sogni.

    Impara divertendoti

    e facendo nuove amicizie

    Non basta solo imparare a parlare inglese: dobbiamo imparare a comunicare in inglese. Questo vuol dire che dobbiamo essere in grado di interagire con gli altri in modo bidirezionale. Vogliamo parlare, sperando che l’altro ci ascolti; avremo una risposta da ascoltare a nostra volta e poi, forse, riceveremo un’ulteriore risposta (anzi di sicuro le cose andranno così se staremo litigando con il nostro partner!).

    Possiamo parlare al CD quanto vogliamo ma non ci risponderà! Giusto?

    È molto importante METTERE IN PRATICA quello che impariamo in UNA SITUAZIONE DI COMUNICAZIONE REALE perché ci aiuterà a fare nostro quello che abbiamo visto e ascoltato finora e avremo l’occasione di riprodurlo e ascoltarlo in una situazione di comunicazione bidirezionale.

    Per questo ritengo che sia fondamentale fare un po’ di quello che nel libro chiameremo BUDDY WORK.

    In inglese la parola buddy significa amico/a e ti consiglio di trovarti un amico/a e di coinvolgere anche il tuo partner, per svolgere insieme gli esercizi del libro intitolati BUDDY WORK.

    Se a scuola digerivi male le ore di grammatica, be’ sappi che anche io preferisco le cose EASY! Perciò take it EASY e vedrai che imparerai lo stesso, anzi: meglio!

    La grammatica…

    Un’altra cosa che capita spesso quando le persone si mettono a parlare in inglese con me è questa: Allora, be’, volevo dirti che l’anno scorso sono andata a trovare il fratello di un mio amico a Londra, allora vediamo: dovrei usare il passato remoto, o forse no, è un evento recente, quindi devo usare l’ausiliare e poi il participio, o no forse ci vuole il gerundio sassone, giusto?.

    Ovviamente questo tipo di ragionamento grammaticale richiede tempo e intanto il tuo interlocutore sta già parlando d’altro Ti è mai capitato?

    La lingua italiana è molto complessa e articolata quindi viene data maggiore enfasi alla grammatica. La buona notizia è che l’inglese è moooolto più semplice da questo punto di vista. Lo vedremo tra poco Quindi è meglio se proviamo a fare un reset degli schemi mentali della grammatica. Intanto in inglese, come abbiamo detto, la grammatica è molto più semplice e la mia esperienza dimostra che si ottengono risultati migliori quando cerchiamo di imparare questa lingua in modo più intuitivo. Voglio dire, dobbiamo iniziare a pensare nel modo inglese. Un minimo di regole ci servono, certo, ma scoprirai che è molto ma molto più facile di come pensavi.

    Per di più, quanti si ricordano esattamente cosa sia un complemento oggetto o un gerundio? Già questi termini possono sembrare complicati o noiosi. Be’ non siamo tutti prof di inglese, giusto? Per chi vuole il termine grammaticale corretto, lo indicherò, ma cercherò di spiegare le cose con termini o etichette più descrittivi che ti aiuteranno a capire che tipo di parole sono e in quale situazione si usano. Rendiamoci la vita EASY !

    Insieme abbiamo un obiettivo chiaro, ben definito e raggiungibile. Procederemo a piccoli passi EASY e taglieremo il traguardo.

    Il livello

    Questo libro è pensato e strutturato per permetterti di fare un primo passo sulla strada verso l’apprendimento dell’inglese, quindi è stato ideato per persone che si sentono principianti o che vogliono semplicemente rinfrescare o ripassare le regole e le parole di base. Il mio obiettivo è che alla fine del libro tu sia in grado di sostenere una conversazione semplice usando termini semplici per conoscere persone, parlare di te, del tuo lavoro, delle cose che ami e di quelle che non ti piacciono. Per parlare del tuo passato e delle tua abilità, per fare domande e per scoprire cose sugli altri. Per parlare dei tuoi progetti per il futuro Per viaggiare, per descrivere i posti e gestire in modo EASY alcune situazioni quotidiane, come ordinare al ristorante/bar Per questo ti propongo solo parole e strutture EASY, per poter cominciare a parlare in breve tempo.

    Ti racconterò un po’ di cose divertenti su come sono veramente gli inglesi. Ne sentirai delle belle, mica studiamo e basta! Ricordati: ci piace EASY.

    English Lifestyle

    Abbiamo detto che, per parlare, bisogna iniziare a pensare in inglese. Ma come pensano gli inglesi? Come vedono le cose? Nel libro troverai aneddoti e rivelazioni divertenti sulle loro abitudini e manie.

    Allora che cosa aspettiamo? Let’s start!

    Lesson 1

    A B C… EASY!

    Ok! Prima di affrontare le parole vere e proprie, ripassiamo l’alfabeto che ci può servire per fare lo spelling se dobbiamo dare informazioni al telefono o per scandire il nome alla reception quando facciamo il check-in in albergo e in altre situazioni del genere. In particolare, se abbiamo un nome come Armadillo Croccantino o simili,

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