Komorebi. Altri 100 pensieri con un pizzico di poesia.

Di Edoardo Scarpa

I Komorebi sono brevi poesie figlie della contemplazione del circostante e, talvolta, di quella interiore. La scelta di questa parola giapponese come titolo dell'opera è il frutto della ricerca di un termine che andasse oltre il suo significato intrinseco. Con Komorebi i giapponesi indicano la luce del sole che filtra attraverso le fitte foglie degli alberi. Proprio come fanno i nostri pensieri che, valicando la nostra foresta interiore, vengono filtrati fino ad illuminare, secondo la nostra coscienza il cammino. Con questo volume viene pubblicata la seconda raccolta che comprende i Komorebi dal 101 al 200.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 30 dic 2021
• ISBN: 9791220379434

Anteprima del libro

101

Entro nelle viscere

Il buio si dipana al ritmo

Delle fioche lampade ad olio

Piccone e carello seguendo binari

Che portano a tesori da scoprire

Una picconata alla volta

Talvolta anche le tenebre

Serbano dei tesori

102

Bigliettini colorati

Appesi alle pareti, del cuore

Fruscio lieve

Come di neve

Eppure farfalle volano

Assecondate dal tepore dell’alba Formando

arcobaleni vibranti

Che uniscono con ponti variopinti

Le isole popolate solamente

Dei nostri sogni più grandi

103

Con le mani nude

un poco alla volta

scosto la natura che limita il mio orizzonte

scorgendo che non è lussureggiante

ma è semplicemente la mia essenza

che oscura il sole mentre

mi si staglia innanzi

dunque tante volte

mentre camminiamo nella vita interpretiamo la nostra

ombra anziché la nostra figura reale

104

A piedi nudi

Cammino sopra il cielo

Che trapunto di stelle

Si specchia su di un bagnasciuga

Oso anche calpestare la luna

Ed ogni suo riverbero

Scrivo un messaggio sulla sabbia

Lo faccio apposta per te

Trovandomi a maledire ogni onda

Che tenta in ogni istante

Di cancellare ció che provo per te

105

Un battito

Poi un rintocco, lontano

L’onda si propaga

Vedo un carro lontano nella notte cupa

Poi strepitio di fiamme

Lambiscono le gote. che rosse e nude

Si sporcano di luna

Fa freddo dentro, nevica fuori

Mentre china e calamaio

Accompagnano i miei versi

Che una onomatopea dopo l’altra Principiano a fare

rima col mare

106

Ho fatto un sogno e

Son certo non fosse

Destinato a me

Ho fatto un sogno che

Parlava di anime e

Ho scoperto poi

Parlasse solo di noi

Ed ora canto già

L’amore mio per te

107

Una luce fioca

Giunge sulfureo

Del fumo alle narici

Respiro di nuovo

Mentre il cerino muore

In