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Dove curva il vento
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E-book147 pagine46 minuti

Dove curva il vento

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Aurelio Con questa intensa silloge, Aurelio Cazzaniga offre al lettore una visione poetica rara e preziosa, che affronta le più intime tematiche esistenziali con potenza espressiva e limpida schiettezza, mettendosi a nudo nei propri versi. Dove curva il vento è una raccolta nella quale si coglie un fremito forte di vita che emerge dalla ricerca della bellezza e dell’amore. Una raccolta che, forse soprattutto per questa ragione, si fa portatrice di un messaggio universale che ci invita a vedere l’esistenza attraverso un filtro diverso.

Aurelio Cazzaniga nasce 72 anni or sono in provincia di Varese. Si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia e si specializza in Chirurgia Generale e Chirurgia Toracica presso l’Università di Milano.
Lasciata la carriera ospedaliera, esercita come Chirurgo Orale e diviene Presidente del Cenacolo Odontostomatologico Milanese.
All’età di 65 anni gli viene diagnostica la Malattia di Parkinson, che lo costringe ad abbandonare l’attività clinica e culturale. Inizia così la sua “seconda vita”, in cui è preminente la lotta alla malattia, che tuttavia non gli preclude di dedicarsi alla scrittura. Sarà questa sua passione a fargli sentire come degna di essere vissuta anche la sua nuova esistenza. La sua prima pubblicazione, Se solo sapessi volare, narra dell’impatto con la malattia; la presente raccolta di poesie, scritte tra il 2017 e il 2021, è fortemente condizionata dal Parkinson, che lo accompagnerà per il resto della sua vita.
LinguaItaliano
Data di uscita31 dic 2022
ISBN9791220136617
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    Dove curva il vento - Aurelio Cazzaniga

    Prefazione

    Aurelio Cazzaniga, in questa intensa silloge, intitolata Dove curva il vento, offre al lettore una visuale poetica rara e preziosa che affronta le più intime tematiche esistenziali con potenza espressiva e con limpida schiettezza, mettendosi a nudo nei propri versi.

    La chiave d’accesso per entrare nel mondo poetico di Cazzaniga è, senza dubbio, quella della malattia, o meglio di quel tipo di malattia che irrompe improvvisamente nella vita di una persona decretando una specie di cesura tra un primo e un secondo tempo. Se nel primo tempo le cose proseguono secondo la normalità, in un senso stereotipato e comune del termine, nel secondo invece la malattia, incidendo sensibilmente sul proprio corpo, diventa la norma, modificando progressivamente il proprio modo di vivere, i propri gesti quotidiani, ma soprattutto il proprio modo di pensare.

    È proprio la mutazione del proprio modo di pensare il tratto più saliente dei componimenti di Cazzaniga. L’autore, infatti, scopre la poesia durante la malattia ma non la adopera, se così si può dire, come passatempo o come esercizio estetico. Essa è il frutto di una riflessione profonda che il poeta compie attorno alle cose della vita, che è arricchita proprio dal nuovo sguardo che gli offre la malattia.

    In questa nuova ottica, improvvisamente le cose semplici e più comuni della vita, che in tanti siamo portati a non valorizzare, ritenendole scontante, assumono un valore immenso, enorme, inestimabile ovvero quello di ciò che si aveva e non si ha più.

    I componimenti seguono un percorso che riflette gli stati d’animo del poeta. Ci si trova così di fronte, quasi subito, a una dura presa d’atto della realtà:

    A nulla serve il passato

    Allontana il futuro

    Diventa vittima il presente

    Come si evince bene da questi versi pregnanti, la concezione del tempo viene del tutto trasformata. Il passato può diventare inutile, soprattutto se visto con rimorso e amarezza, va da sé del tutto legittimi. Di conseguenza si compromette la possibilità di immaginare un futuro e si rinuncia anche a vivere il presente.

    Questo punto di partenza porta inevitabilmente a una condizione di tristezza:

    Mi guardo dentro gli occhi e non vedo speranza

    Mi guardo nell’anima e non vedo speranze

    Ascolto il mio cuore ma batte invano

    Sono come una piuma al vento

    Non vedo speranze, rimane solo l’oblio

    Eppure, nonostante questa tristezza sia presente in molte liriche, la poesia di Cazzaniga non cede mai al pessimismo. Quello che si apprezza, semmai, è il forte realismo e il carattere meditativo di questi versi. Grazie anche a ciò, Dove curva il vento è una raccolta nella quale si coglie un fremito forte di vita che emerge dalla ricerca della bellezza e dell’amore. Una raccolta che, forse soprattutto per questa ragione, si fa portatrice di un messaggio universale che ci invita a vedere l’esistenza di ciascuno di noi con un filtro diverso.

    Francesco Marchianò

    Meraviglioso è l’amore

    Meraviglioso è l’amore

    Quando penetra nel cuore e nella mente

    E mi espande i confini del tempo

    Quando ogni minuto è l’inizio di una nuova emozione

    Quando ti fa volare con solo un alito di vento

    Quando ti fa toccare il cielo con un dito

    Quando ti accarezza la vita

    Quando te la rende degna di essere vissuta

    Quando ti chiedi perché e hai sempre la risposta giusta

    Quando ti fa tornare bambino

    Quando ti gira intorno e ti mostra la strada

    Quando sazia il tuo corpo

    Quando si fa sentire ma non riesci a vederlo

    Quando diventa un volto ed un sorriso

    Quando non ha mai fine

    Quando attenua ogni tuo dolore ma fa soffrire l’anima

    C’è il mondo intero

    C’è il mondo intero, le tue parole

    Nel sorriso dei tuoi occhi

    Tu, donna, gioia ed amore

    Della mia anima

    Nel tuo cuore mi ritrovo

    Sei il sepolcro dei miei sentimenti

    Dolce creatura, fragile scrigno

    Non venir meno all’uomo che sono

    Pensa, vivi, ascolta, ama

    Il tuo

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