Nato dal coraggio di osare
la storia de che nel 1992 ha aperto in una splendida location al centro della città di Orvieto, con tanto di giardino, a un passo dal Duomo. Tutto è nato dalla coraggiosa scelta dell’allora ventiseienne Mauro Stopponi, che ha deciso di abbandonare il lavoro in banca per realizzare, insieme alla moglie Anna Rita Simoncini, il sogno di aprire un ristorante. «La tradizione della mia famiglia è sempre stata legata alla cucina: i miei genitori avevano una pizzeria-rosticceria molto famosa in città, si rifà ai sette signori del Medioevo, a cui è dedicato il Palazzo dei sette di Orvieto, che gestivano la città ed è un omaggio alla storia orvietana esattamente come la cucina del ristorante è un omaggio alle materie prime del territorio, nella chiave dei tempi moderni. «Qui c’è una forte tradizione di animali da cortile, come pollo coniglio, maiale, faraona e piccione. Per questo il nostro piatto simbolo è il piccione che, a seconda della stagione, viene declinato in diverse ricette». Oltre alla carne, anche le paste (sia ripiene che non) fatte a mano sono il fiore all’occhiello de . Da appassionato di vini, Mauro cura molto la cantina del ristorante che vanta tra le 700 e 800 etichette di vini locali, nazionali e internazionali, che le sue figlie, Serena e Chiara, da sommelier sono pronte a consigliare ai propri ospiti: «In questo periodo i vini delle nostre zone sono stati molto rivalutati, a partire dall’Orvieto un bianco che, soprattutto se si scelgono alcune annate, ha una complessità che si adatta bene alla cucina locale. Tra i rossi, quelli a base di Sangiovese sono ottimi».
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