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Le Ricette di Nonna Ines
Le Ricette di Nonna Ines
Le Ricette di Nonna Ines
E-book291 pagine1 ora

Le Ricette di Nonna Ines

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Info su questo ebook

A distanza di più di 15 anni dalla sua scomparsa, ho deciso di rendere omaggio a mia nonna Ines, pubblicando un estratto dei 4 quaderni delle sue ricette, integrandole con qualche mio ricordo d'infanzia. Sono quaderni copiati e ricopiati da mia nonna nel corso degli anni, con passione e pazienza, aggiungendo di volta in volta accorgimenti ed osservazioni utili: sono ricchi di spunti, varianti rispetto alle ricette tradizionali e suggeriscono le migliori modalità di presentazione dei piatti. Uno strano miscuglio di ricette classiche, emiliane e francesi di una cuoca che, a mia memoria, non ha uguali.
LinguaItaliano
Data di uscita18 set 2014
ISBN9786050322323
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    Anteprima del libro

    Le Ricette di Nonna Ines - Fabio Dassisti

    Fabio Dassisti

    LE RICETTE DI NONNA INES

    UUID: 1d91d990-3f2b-11e4-b464-9b5d8de4baaf

    This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)

    by Simplicissimus Book Farm

    Indice dei contenuti

    Introduzione

    Antipasti

    Cocktail di Scampi

    Omelettes (Crepes)

    Pasticcio di fegato

    Burro di Scalogno

    Con il pane raffermo

    Vitello tonnato

    Vol - au - vent ai funghi

    Praline di formaggio

    Involtini tricolore

    Sformato di tonno

    Uova sul prato

    Fagioli e Caviale

    Uova farcite con il tonno

    Pomodori ripieni

    Primi

    Conchiglie alle verdure

    Gnocchi alla romana

    Lasagne pasticciate al forno

    Crocchette di riso

    Minestra di pane

    Pappardelle di prosciutto di cinghiale e funghi

    Riso con rognone trifolato

    Consommé in tazza

    Risotto alla Certosina

    Riso e Cavolfiore

    Risotto alla milanese

    Spaghetti alla carbonara

    Zuppa alla Pavese

    Secondi

    Anatra arrosto ripiena

    Arrosto di maiale con il latte

    Bistecchine alla Svizzera

    Camoscio in civet

    Cassoeula

    Coniglio in tegame

    Cosciotto di agnello

    Costoletta alla milanese

    Costolette d'agnello alla torinese

    Dentice al forno

    Fagiano alla crema

    Filetti di Merluzzo in salsa di acciughe

    Frittata di piselli primaverili

    Frittata di spinaci

    Frittata paesana

    Insalata estiva

    Carni svelte da cuocere

    Mixed Grill (misto alla griglia)

    Mozzarella appetitosa

    Nidi di carne tritata e funghi

    Ossi buchi

    Patate e uova in salsa tonnata

    Pesce lesso

    Pesce Sanpietro alla maionese

    Petti di pollo rosolati con peperoni, pomodori e acciughe

    Petti di pollo al Grand Marnier

    Polpette

    Polpettone al forno

    Polpettone all'emiliana

    Polpettone classico

    Rissoles à la viande

    Quaglie al brandy

    Rosti – ricetta classica & suggerimenti

    Triglie al cartoccio

    Tournedos Rossini

    Scaloppine di maiale all'alloro

    Sogliole glassate al limone

    Pollo alla Marengo

    Sogliola alla normanna

    Coniglio alla castellana

    Anatra Bexon

    Filetti di pesce persico ripieni

    Orata alla Bercy

    Spezzatino con patate

    Stracotto

    Tortino di patate e carne trita

    Zampone con lenticchie e purè di patate

    Tordi o Quaglie sul crostone

    Contorni

    Zucchine gratinate

    Canapés di asparagi

    Crocchette di patate con purè

    Zucchine trifolate

    Carciofi alla lasciami stare

    Cavolfiore alla besciamella

    Carciofi in fricassea

    Fagiolini alla crema

    Contorno di carciofi fritti

    Indivia di Bruxelles

    Zucchini in pastella

    Salse

    Salsa Mornay

    Finanziera per guarnire gli sformati

    La Besciamella

    Salsa bretonne

    Salsa Alsaziana

    Le Pastelle

    Salsa Madera

    Salsa Bastarda

    Maionese veloce

    Fonduta Svizzera

    Salsina per patate lesse

    DOLCI

    Banane al cioccolato

    Biscotto arrotolato con gelatina di albicocche

    Budini

    Coppe di castagne

    Crema al cioccolato

    Crema Inglese

    Dolce al mascarpone

    Dolce delle 4 parti

    Dolce delle 4 parti con Glasè al cioccolato

    Frittatine Dolci

    Frittelle di mele

    Le glasse

    Marmellata

    Mele cotte al forno

    Plum Cake

    Strudel

    Torta al burro e caffè

    Torta classica

    Torta di ciliege in bella vista

    Torta di fragole di bosco

    Profiterolles al cioccolato

    Torta di mele

    Gelato Mystére

    Torta Nuziale

    Torta Scacciapensieri

    UTILITA'

    Caffè Turco

    Cottura Uova

    Frullati e Frappè

    Pasta all'uovo fatta in casa

    Pasta Brisèe

    Pasta frolla

    Ricetta per la polenta

    V.O.V.

    Gli arrosti di carne

    Pesce

    Conserva di peperoni

    Bicarbonato

    Menù delle Feste

    Introduzione

    La storia di una vita

    Ho vissuto quasi tutta la mia infanzia con mia nonna Ines, una donna, anzi una nonna, di una volta: paziente, solare, attenta alla famiglia e soprattutto una cuoca eccezionale.

    Classe 1925, nata e cresciuta in emilia romagna, mia nonna Ines si è trasferita, una volta sposata, a Torino. Città nella quale ha vissuto il resto della sua vita come casalinga sviluppando una straordinaria professionalità nell'arte culinaria mescolando ricette emiliane, piemontesi, tradizionali ma anche lombarde e francesi: la famiglia di mio nonno era infatti svizzero – francese da anni residente nel comasco.

    Nella Torino degli anni '60 e '70 le materie prime erano molto diverse da quelle di oggi: carne, pesce, frutta e verdura si acquistavano freschissimi al mercato di Porta Palazzo, mentre i prodotti più ricercati si trovavano nelle gastronomie del centro. Alcuni ingredienti poi, venivano portati da mio nonno direttamente dalla Svizzera. Un universo di profumi e sapori oggi ormai dimenticati che rendevano i suoi piatti ancora più speciali.

    Suo marito (mio nonno Jacques) era un dirigente d'azienda impegnato in costanti viaggi intorno al mondo che gli permettevano degustazioni culinarie di ogni genere nei migliori ristoranti.

    La sua famiglia, come detto Svizzera, era una delle classiche famiglie abbastanza benestanti per l'epoca: soprattutto particolarmente attenta all'etichetta.

    Questo contesto obbligava mia nonna Ines, in occasioni speciali, come feste o visite di parenti, non solo alla preparazione di manicaretti indimenticabili, ma anche ad una presentazione impeccabile in tavola degli stessi, rendendo il pranzo un evento da ricordare.

    A distanza di più di 15 anni dalla sua scomparsa, ho deciso di rendergli omaggio pubblicando un estratto dei 4 quaderni delle sue ricette, integrandole con qualche mio ricordo d'infanzia.

    Sono quaderni copiati e ricopiati da mia nonna nel corso degli anni, con passione e pazienza, aggiungendo di volta in volta accorgimenti ed osservazioni utili: sono ricchi di spunti, varianti rispetto alle ricette tradizionali e suggeriscono le migliori modalità di presentazione dei piatti.

    Antipasti

    Gli antipasti sono sempre stati un elemento fondamentale dei grandi pranzi o delle grandi cene nella mia famiglia.

    E' dall'antipasto, in fondo, che si caratterizza l'evento speciale: più sono ricchi e fantasiosi, migliore è la figura che si fa e si faceva con gli ospiti.

    Il numero degli antipasti non deve tuttavia essere eccessivo per non rovinare il resto del pranzo e non portare l'ospite a sentirsi strapieno prima ancora di cominciare il pranzo vero e proprio.

    Devono essere vari, condizione necessaria per venire incontro ai gusti di tutti i commensali, ma omogenei: sconsiglio dunque di mischiare carne e pesce per lo stesso pranzo (a meno che non si tratti di crostacei).

    Molto importante è anche la presentazione della tavola. Un pranzo delle feste esige che l'antipasto abbia uno o più piatti e posate dedicate, per permetterne la degustazione senza che poi i residui vadano ad influenzare il primo.

    Ricordarsi che l'ospite, anche se a voi dice il contrario, non trova mai bello mangiare tutto nello stesso piatto e che, allo stesso tempo, servire le portate facendo utilizzare piatti diversi è non solo simbolo dell'eccezionalità dell'evento, ma anche un segno di rispetto verso l'ospite a cui si dimostra di mettere in campo tutte le proprie risorse per celebrare degnamente l'occasione della visita.

    L'antipasto, insieme alla tavola apparecchiata, sono insomma, la prima impressione che l'ospite avrà della giornata da voi offerta....e spesso la prima impressione è già metà dell'opera.

    Ricordo che mia nonna Ines dava una grande importanza agli antipasti cercando sempre di mescolare alcune portate classiche con piatti più ricercati o sperimentazioni, di modo da creare un giusto mix in grado di soddisfare tutti i palati.

    Un altro elemento fondamentale dell'antipasto era il vino: quasi sempre diverso rispetto a quello che si sarebbe bevuto nel corso del pranzo vero e proprio. Anche questo elemento è importante per far percepire all'ospite che in quell'occasione non si baderà a spese pur di farlo sentire speciale.

    E' buona norma presentare gli antipasti su vassoi e non per singole portate: deve essere l'ospite a definire la porzione della sua degustazione e trattandosi di più piatti diversi tra loro, non deve sentirsi a disagio mostrando di non gradire alcune portate lasciandole nel piatto già preconfezionato.

    Cocktail di Scampi

    per 4 persone

    Ingredienti:

    1 lattuga, 600 gr di scampi

    Per la salsa: 1/4 di litro di panna liquida, 1 cucchiaio di salsa Ketchup o rubra, 1 cucchiaio di salsa inglese Worchestershire, 1 cucchiaio di succo di limone, sale, pepe, paprika o pepe rosso. 

    Preparazione:

    Lessare gli scampi in acqua salata e aromatizzata con un po' di aceto, lasciarli raffreddare e sgusciarli (cuocerli 10 minuti).

    In una piccola terrina unire tutti gli ingredienti (la panna dev'essere tenuta in frigo), mescolare bene, lavare la lattuga, scegliere le foglie più bianche, disporle in fondo alle 4 coppette. Accomodare gli scampi sulle foglie di lattuga e versarvi sopra la salsa. 

    Tenere le coppe in frigo fino al momento di servire, presentare ogni coppetta su un piattino coperto da un centrino o un dischetto di carta pizzettata. 

    Vino da antipasto bianco secco, Orvieto o Corvo bianco.

    Utilizzare sempre coppe particolari possibilmente su vassoio di metallo

    RICORDO:

    In casa di mia nonna Ines ogni pranzo festività era accompagnata da Scampi o Gamberoni come primo degli antipasti.

    Un'alternativa a questo classico Cocktail era costituita da un'altra semplice ricetta: friggere le code di Gamberoni (devono essere grandi) in olio bollente per 4 minuti (diventano più pallidi), metterli in un vassoio cosparso di pangrattato che assorba l'olio e salarli cospargendoli poi nuovamente di pangrattato. 

    Bisogna avere cura di mettere in tavola anche delle ciotoline con acqua e limone per pulirsi le mani: la coda di Gamberone si sbuccia infatti con le mani (con le posate è complicato) una volta cotti. 

    Omelettes (Crepes)

    per 4 persone

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