ivigno, Alta Valtellina, Lombardia. Località turistica di primo piano dove si scia, si fa shopping, si mangia bene e si dorme in alberghi di ottimo livello. Da secoli è anche una zona extra-doganale, ovvero non si pagano alcune imposte statali, come l’IVA. Benzina, alcolici, tabacchi e altre cose, quindi, costano meno. Per chi viene da fuori, è minima la quantità acquistabile di questi prodotti, ma sicuramente è un ulteriore motivo di attrazione. Il motivo di questo “privilegio” è l’isolamento che ha lungamente caratterizzato questa località e i suoi, e poi il , che meglio di qualsiasi altra disciplina sembrano incarnare l’anima libera e spigolosa di Livigno. Quando in giro per il mondo avevano già strumenti apposta per creare le piste, noi costruivamo le nostre gobbe a forza di braccia e di badili. Ho vissuto oltre cinquant’anni di avventure sulla neve e di scoperte, di innovazioni e di follie, durante i quali ho sperimentato il più possibile. Abbiamo fatto sciare cinque persone contemporaneamente su un paio di sci, abbiamo fatto sciare un dromedario, provato centinaia di salti diversi e picchiato il sedere almeno il doppio delle volte. E se ripenso ai livignaschi che cento anni fa partirono per andare a St. Moritz a costruire gli alberghi dei ricchi, vorrei poter parlare un minuto con loro e dirgli che quel momento ha segnato l’inizio di un percorso secolare, che continuerà nel futuro, con i Giochi a Livigno (2026)».
Sandro il pioniere di Livigno
Mar 25, 2023
3 minuti
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