Procida tutto trascorre con estrema tranquillità, ogni momento qui diventa un rito. A partire dalle prime luci dell’alba, godendosi la colazione con la famosa farcita con crema di limone, fino all’imbrunire, quando le luci cominciano a calare e i piatti di pesce diventano i protagonisti. Impossibile resistere a un assaggio di al sale o a un piatto di spaghetti ai ricci di mare o con le canocchie., un pesce tipico delle acque di Procida. Procida è famosa poi per i crostacei, le alici fritte e i limoni, di grandi dimensioni e profumatissimi, spesso serviti in insalata, bolliti e conditi con olio, sale e menta fresca. Gli agrumi danno vita anche al limoncello, crema al limone e dolci freschi, mentre nell’orto spiccano i carciofi, di una varietà particolarmente pregiata e gustosa, insieme a melanzane e zucchine. Invece per gli amanti della carne si può assaggiare il coniglio alla procidana, fatto con pomodoro ed erbe aromatiche e cucinato a fuoco lentissimo, da accompagnare a un vino tipico locale, falanghina per il bianco, aglianico per il rosso: ecco cosa mangiare a Procida se cercate un piatto tradizionale, antico, cucinato a fuoco lentissimo. Pomodorini ed erbe aromatiche accompagnano il gusto della carne, per un piatto profumato e autentico. Per concludere non può mancare il babà, soffice e spugnoso, accompagnato con una crema al limone, con fragole e panna e con un bicchierino di limoncello. Un’altra preparazione tipica sul versante dolce è quella del procidano: molto diverso da quello napoletano, è un pane alto e lievitato, ricoperto con il naspro e con i , zuccherini dolci colorati. Tipico del periodo pasquale, a volte viene chiamato anche “panettone” dagli abitanti dell’isola, in particolare quelli dell’entroterra.
