uesto mese ci occupiamo della , la cui origine risale alla notte dei tempi, e intorno alla quale è fiorita una serie di leggende, tra cui quella immancabile che la vuole nata dall’esecuzione sbagliata di una ricetta classica. Cinesi, indiani, arabi, greci, romani, tutte le popolazioni di 2.000, già pronte, che vanno solamente scartate, stese in teglia, farcite e messe in forno; sono mediamente prodotti di buona qualità, che consentono un goloso e raffinato, fatto di accostamenti soprattutto salati (ma anche qualcuno dolce) con formaggi, salumi, carni, pesci, verdure e salse. Avendo così brillantemente superato il primo ostacolo, ovvero la creazione (o meglio l’acquisto) di quell’involucro, leggermente croccante al primo impatto che si rivela poi friabile, burroso e scioglievole, ci è rimasto solo il compito di scegliere le farce di stagione che ci sono sembrate le più indicate per tale nobile tegumento. Dopo questo pro-lisso-logo rimane poco spazio e lo impiego per segnalarvi un bell’excursus tra le ricette delle che, grazie ad esse, può definirsi a buon diritto (e forse soprattutto) la Capitale delle pastasciutte.
Editoriale maggio
May 07, 2024
2 minuti
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