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La Terza Rivoluzione Copernicana
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E-book120 pagine1 ora

La Terza Rivoluzione Copernicana

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Info su questo ebook

Vi siete mai chiesti che cos'è lo Stato, che cos'è la democrazia, che cosa sono i partiti e tante, tante altre domande fatte da chi è dall'altra parte dalla barricata, da chi, come me, si scontra ogni giorno col potere e lo osserva e lo subisce.
LinguaItaliano
Data di uscita23 lug 2014
ISBN9786050314410
La Terza Rivoluzione Copernicana

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    Anteprima del libro

    La Terza Rivoluzione Copernicana - Renata D'agostino

    Ringraziamenti

    Libro primo

    Breve sintesi

    Vi siete mai chiesti che cos'è lo Stato, che cos'è la Democrazia, che cosa sono i partiti e tante, tante altre domande fatte da chi è dall'altra parte della barricata, da chi, come me si scontra ogni giorno col potere e l'osserva e lo subisce. Come me deve sapere, essere partecipe, attento per poter realizzare quelle che al momento ci sembrano utopie. L'utopia di Papa Francesco, l'utopia  da La Terza Rivoluzione Copernicana

    Solo la consapevolezza ci trasformerà da soggetti passivi in soggetti attivi, se vogliamo passare a quelli che verranno una vita migliore

    Dedica

    Dedico a Papa Francesco questo lavoro. Lo stimolo allo studio di una trasformazione del futuro, proviene anche da lui. Le sue parole inducono ad una presa di coscienza, a cercare, a guardare dentro se stessi. La sua Utopia mi ha esortata a pensare a una trasformazione della società, uno stimolo a trovare il bandolo della matassa, una carica per ciascuno di noi, la spinta a fare un tuffo nella Terza Rivoluzione Copernicana.

    A parlare di Rivoluzione però, ci vuole coraggio, occorre un cambiamento di mentalità e un ricordo va a Margherita Hack che dice: Difficile è il cammino per rendere la mente veramente libera.

    Renata d’Agostino               

    Prefazione

    Lo scritto si compone di due libri. Il Secondo è affidato a Roberto Paura dell’Istituto Italiano per il Futuro che sta curando la stesura di una proiezione verso il futuro.

    Il lavoro di questa persona si concentrerà su come cultura, studio, lavoro e tecnologia si propongano di affiancare l’essere umano e prepararlo ad affrontare una vita dignitosa.

    Non esiste bene che non sia alienabile

    Non esiste idea che non sia modificabile

    Non esiste governo che non sia sostituibile

    Introduzione

    Mamma, noi lasceremo un mondo migliore di come l’abbiamo trovato.

    Raccolgo questa frase con un senso di tenerezza. Di piacere. La pronuncia con molta convinzione, mia figlia, una ragazzina di dodici anni al rientro dal campo estivo fatto con le guide scout. Da allora è passata molta acqua sotto i ponti. Sono trascorsi molti anni. Noi genitori andavamo a trovarle, ed era, anche per noi, un’esperienza interessante, un piacere, anche noi imparavamo qualcosa.

    Le ragazze facevano vita spartana, all’aria aperta, occupatissime a montare strutture, smontarle, accendere il fuoco, raccogliere erbe particolari, studiare e vivere nella natura e quando finalmente si fermavano, formavano un gran cerchio e cantavano accompagnandosi con la chitarra. Canti molto belli, intonati. Ragazze gioiose, felici sorridenti, buone. Avevano negli occhi, nel cuore, la convinzione che tutto sarebbe andato per il meglio. Per loro, molte di loro, le cose sono andate bene perché vivono con quell’equilibrio impostato dall’apprezzamento di una vita semplice. Ha prevalso l’impegno, la serietà dei loro principi.

    Mediamente però ho visto abbassarsi il tono dei nostri giovani; più disincantati, meno sorridenti, meno ottimisti. L’avvenire per loro si è incupito, hanno perso il sorriso, tanto da sentir dire da un ventenne in una trasmissione io ormai

    Che cosa è successo?

    In questo scritto ho cercato di capire la provenienza, i perché, le cause e le colpe di questa decadenza, della perdita di aspettative, di tale rovesciamento di situazioni. E nel fare questo, non avendo fatto parte di coloro che si buttano nella mischia, mi sono sentita spettatrice più che partecipe. Inoltre non avendo una cultura politica, come si evince dal primo capitolo di questo scritto, ho riesaminato tutto. Cosa è lo Stato, la Democrazia, la Politica, i Partiti, le Tasse e a cosa servono, e l’evasione fiscale e chi gestisce il denaro e chi fa le leggi e le Camere, il Presidente della Repubblica e la dimora che gli si mette a disposizione quando viene nominato. Come ci poniamo noi di fronte ai quesiti, chi siamo e come venir fuori da certe regole che abbiamo sottoscritto e approvato senza capire nulla.

    Dopo aver studiato e capito, non mi sono fatta sopraffare da una critica sterile ma ho cercato soluzioni. Chi siamo noi rispetto allo Stato, dov’è l’errore della nostra Democrazia, e come correggerlo.

    I perché dei bambiniesigono risposte e soluzioni e io le ho cercate e esposte nel secondo capitolo.

    A pensarci bene le rivoluzioni copernicane vengono fuori ogni due, tre secoli e cambiano il modo di pensare, stravolgono teorie consolidate. Così deve essere questa che si immette nella scia, nell’utopia di papa Francesco. Per questo, nel mio libro, le utopie sono due: la prima è quella del Papa, la seconda, è La terza rivoluzione copernicanache dà il titolo al libro stesso.

    E’ logico però chiedersi: le scoperte scientifiche del ‘900 non sono state rivoluzionarie? Certamente sì ma hanno messo in moto il consumismo, aperto fabbriche e ridotto l’artigianato. Nulla a che vedere con il valore, la centralità della persona che sono rimaste sempre uguali. La persona usata come un oggetto. Oggetto che consumi, oggetto da spremere quando c'è da pagare le tasse, oggetto della carità nei momenti in cui cade nell’indigenza, oggetto nel momento del voto.

    Nel secondo capitolo affronto il cambiamento. Come passare dalla carità alla dignità della persona. Dalla persona oggetto alla persona soggetto. Questo passaggio richiede una rivoluzione, la semplificazione dello Stato, che argutamente viene chiamata, in maniera snob banalizzazione. Mi sono chiesta come ripartire dal basso, come conservare e difendere le conquiste ottenute.

    Lo scritto si prefigge e conta su un cambiamento per il futuro, il futuro dei giovani, il futuro della persona, il ridimensionamento delle esigenze reali e il rispetto, la difesa la manutenzione del nostro pianeta, sempre più piccolo, sempre più indifeso.

    Capitolo primo

    Questo testo non vuole essere un trattato. Chi scrive, ha osservato e memorizzato via, via l’evolversi della politica, è la memoria storica di una persona che ha cercato di capire il perché delle storture che vanno avanti da sempre e di trovare i correttivi necessari per passare a coloro che verranno, uno Stato e forse un mondo più giusto. E’ un tentativo di fare il punto della situazione attuale; dove ci siamo cacciati e come uscirne. Lasciarci alle spalle ciò che è stato, che è, che vediamo che ha bisogno di correttivi, di cambiamenti, augurandoci di essere capaci di impegnarci a spazzare via, a eliminare incrostazioni e accrocchi che si sono accumulati sulla nostra Democrazia.

    Abbiamo bisogno di una cura shock che guarisca l’ammalato, come l’acqua fredda per la febbre alta; siamo in una situazione del genere.

    Navighiamo a vista e la situazione mondiale è tale che i sistemi traballano, sono incerti; siamo alla ricerca di qualcosa di nuovo, di diverso.

    La politica è inconsistente, senza programmi, ripiegata su se stessa alla ricerca di un’ancora di salvezza...

    Lo Stato

    Siamo forse di fronte ad una riduzione dello Stato? Recentissima è la proposta del Presidente del Consiglio che intende eliminare il Senato nel senso che non ci saranno più le doppie votazioni per l’approvazione delle varie leggi, ma questa Camera

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