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The Trip, un viaggio alla scoperta del Sè
The Trip, un viaggio alla scoperta del Sè
The Trip, un viaggio alla scoperta del Sè
E-book757 pagine9 ore

The Trip, un viaggio alla scoperta del Sè

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Info su questo ebook

Perché viviamo un continuo senso di inadeguatezza? Perché pur seguendo la maggioranza delle regole sociali insegnate, e impegnandoci con tutte le nostre forze ci sembra di essere fuori posto? Cosa ci manca per poter condurre un'esistenza degna di essere chiamata vita? Queste sono le domande che mi sono posta quando iniziai la mia ricerca. È così che mi sono resa conto che tutti viviamo con mezze verità; possiamo dire che tutti noi conosciamo un insieme di informazioni verosimili. Esiste una Verità assoluta? Penso di si ma dobbiamo impegnarci a fondo per ritornare ad essere coloro che erano creazioni divine. Caparbietà, perseveranza, pazienza e apertura mentale sono doti imprescindibili e il premio finale che attende il vero cercatore di Verità sarà incommensurabile.
LinguaItaliano
Data di uscita19 giu 2017
ISBN9788826457451
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    Anteprima del libro

    The Trip, un viaggio alla scoperta del Sè - Marta Patrizia Saponaro

    The Trip

    Un Viaggio alla scoperta del Sè

    Volume

    Primo

    Marta Patrizia Saponaro

    Prima edizione

    The Trip

    Un Viaggio alla scoperta del Sè

    Volume Primo

    Marta Patrizia Saponaro

    Prefazione

    CAPITOLO 1

    About me

    Perché si manifesta il bisogno di cambiare?

    Lo scorrere della vita è abitudine

    Può essere indotta l’abitudinarietà nella vita?

    La felicità

    La felicità è SENTIRSI BENE

    Il boicottaggio: analisi di Chomsky

    Come funzionano i media: il modello della propaganda

    I cinque filtri

    I dieci punti

    Discorso all’umanità6

    Argomenti del libro

    CAPITOLO 2

    Non è solo New Age

    Come fu conquistato il Giappone e la storia segreta del Reiki

    Il Progetto della Coscienza Globale6

    La Noosfera

    CAPITOLO 3

    Etnologia e Consapevolezza

    Etnologia e consapevolezza

    CAPITOLO 4

    Corpo umano ed esoterismo

    Il linguaggio del corpo

    Anatomia esoterica

    Medicina Quantistica

    La Nuova Medicina Germanica

    CAPITOLO 5

    Dissertazione sull'etere

    CAPITOLO 6

    Il linguaggio dei numeri

    Cabala

    Le tre piramidi dell’Altopiano di Giza

    Le profezie di Nostradamus

    La numerologia

    Il Creatore Primo è un matematico?

    Breve storia del numero

    Significato esoterico dei numeri

    CAPITOLO 7

    Fisica e psiche: Pauli e Jung

    Che cos'è la sincronicità?

    CAPITOLO 8

    Spunti di riflessione - cosa dice la scienza

    L'uomo è figlio dell'universo e l'universo è figlio dell'uomo

    CAPITOLO 9

    Le onde cerebrali

    Cambiare le onde cerebrali

    La Paura

    La Ruota del Controllo

    La risonanza e il cervello

    Ricerca russa sul linguaggio e il DNA

    HAARP

    Come possiamo agire su noi stessi

    CAPITOLO 10

    I condizionamenti

    CAPITOLO 11

    L’umanità è sotto controllo - Il Progetto Tavistock

    Tavistock oggi

    Rammollire l'individuo

    La paura e il condizionamento

    Il Cambiamento

    Il governo mondiale invisibile

    L'Energia di Punto Zero

    Le Torri Gemelle, New York 11 Settembre 2001

    CAPITOLO 12

    I condizionamenti subliminali

    La storia del biologo Olson

    I luoghi della manipolazione6

    Bill Gates e Monsanto

    Il mondo è delle banche

    Il Signoraggio Bancario

    CAPITOLO 13

    Philosophia, Sapienza esoterica e Scienza

    Il Progetto Blue Beam

    I Piani del NOM

    Fasi della realizzazione

    Cos’è il sapere?

    L’esoterismo

    ESOTERISMO E QUANTISTICA

    CAPITOLO 14

    Esoterismo e presa di coscienza

    Gnostici e illuminati

    CAPITOLO 15

    L'armonia delle Sfere

    Anima e Spirito

    L’energia e la materia oscura

    La materia bianca

    La conoscenza vedica

    Lambdona o TavolaPitagorica

    CAPITOLO 16

    La cimatica, l’universo è suono è vibrazione in un fluido

    I solidi platonici nella cimatica

    Perché è importante il femminino nella società?

    Chi si nasconde dietro al movimento femminista?

    CAPITOLO 17

    Platone

    CAPITOLO 18

    Leggi nella fisica, leggi nella vita

    Come funziona nella fisica la legge di risonanza?

    CAPITOLO 19

    L'energia toroidale

    La Teoria del tutto di Nassim Haramein

    La Geometria sacra universale

    La simbologia della Geometria sacra

    Il Fiore della Vita

    Il fiore della Vita in forma estesa I sei giorni della Genesi

    Gli studi di Nassim sulle antiche civiltà

    CAPITOLO 20

    Il toroide umano e l’Orgone

    L’Energia Orgonica

    LA TRASMUTAZIONE DELL’ENERGIA CREATRICE

    CAPITOLO 21

    Psicobiofisica

    La Psicobiofisica

    CAPITOLO 22

    Dio è un matematico binario?

    0 e 1

    Le origini del Tutto

    Matematica Binaria

    La Triade2

    CAPITOLO 23

    Le Leggi Universali

    Chi fu Ermete Trismegisto?

    Le sette Leggi universali

    CAPITOLO 24

    Tutto è uno

    L’essere umano è fatto da Yin e Yang

    CAPITOLO 25

    Astrologia e Astrosofia

    Le costellazioni astrologiche

    Il rituale dell’energia

    I Cicli del Pianeta nelle varie culture

    L’Era dell’Acquario è già iniziata?

    L'Astrosofia

    L’antroposofia

    CAPITOLO 26

    L'arcobaleno che è in noi

    CAPITOLO 27

    I sette Chakras

    La leggenda dell’Energia Kundalini

    Storia del serpente sacro

    Ivanovči Georges Gurdijeff e la Kundalini

    CAPITOLO 28

    La pigna del nostro cervello

    I corpi dell’uomo

    La Pineale nel l risveglio della Kundalini

    Sun Gazing

    CAPITOLO 29

    Il nostro cervello

    CAPITOLO 30

    Il cuore

    Il cervello del cuore

    Breve storia della neuro cardiologia

    Armonia cuore e mente

    CAPITOLO 31

    I benefici della meditazione

    CAPITOLO 32

    Come si medita

    CAPITOLO 33

    Fisica quantistica e pensiero

    CAPITOLO 34

    Alcuni suggerimenti

    CAPITOLO 35

    La legge di attrazione o La legge di causa ed effetto

    I dieci ostacoli

    Come cambiare una situazione negativa

    CAPITOLO 36

    Far lavorare il subconscio

    Come cambiare la propria vita

    CAPITOLO 37

    Ho'oponopono

    Joe Vitale e Zero limits

    Il Mantra di Ho'oponopono

    La pulizia delle memorie

    Ho' oponopono e l'Identità del Sé

    CAPITOLO 38

    Persone che conoscevano il segreto

    CAPITOLO 39

    La mia storia

    Il Mio Ho-Ponopono

    Prefazione

    Caro amico lettore, ben venuto.

    Prima di proseguire nella lettura di The Trip, e di quello che ho conosciuto e deciso di condividere nel mio viaggio alla ricerca di una nuova Consapevolezza, vorrei presentarmi e dirti chi sono. Forse quello che leggerai ti sembreranno assurdità, cose impossibili, fantasie, per non dire menzogne, ma ti assicuro che, se a tua volta deciderai di approfondire, scoprirai una nuova realtà che si è sviluppata nell’arco del tempo in parallelo a quella nota a tutti. La vita dell’umanità è stata delineata non da vincitori, come dichiara anche il detto, bensì da individui appartenenti ad una ristretta cerchia che si è tenuto per sé il vero sapere così da assicurarsi nei secoli il potere sui molti. Poiché il tempo verso il raccolto si sta avvicinando, oggi, determinate conoscenze vengono svelate ma non in modo plateale. Infatti sono mescolate in mezzo alle solite millenarie informazioni e mistificazioni e solo un ricercatore attento e desideroso di avvicinarsi alla Verità , e animato di pazienza e amore, con grande fatica, impegno e costanza riuscirà a trovarle e unirle insieme. Questo percorso richiede tempo, anni di letture e di ricerca per raccogliere tutti i pezzi del puzzle, così da ottenere un quadro maestoso che porta a conoscere la Grande Opera del Pensiero Primo che ha creato la vita nostro Universo. Difficile sarà ritrovare le chiavi per accedere al Giardino da dove l’umanità nacque ma, se non si demorde, la possibilità esiste. Il mio desiderio è di aiutare chi, come me, è alla ricerca del vero Padre/Madre così da tornare finalmente a casa.

    Buona lettura.

    CAPITOLO 1

    About me

    L’immagine che vedi è l’avatar del mio blog inaugurato qualche anno fa, il nome che leggi nella nuvoletta è il suo titolo, "lettore non per caso".

    Sono una mamma, una moglie e una blogger. Nel mio angolo di rete scrivo articoli che toccano molte tematiche, per questo è considerato un sito poliedrico.

    Ho pubblicato post che hanno partecipato al "Carnevale della letteratura" e a quello della Chimica, oltre a narrare argomenti sia di cultura generale, classica, sia di genere più vicino alla gnosi. Propongo approfondimenti su argomenti a volte ritenuti scottanti, oppure, che toccano l’etica del cuore come il maltrattamento degli animali, la violenza sulle donne e sui bambini e campagne di sensibilizzazione per combattere la fame nel mondo. Con queste analisi tento di capire come mai ci siano così tanti e gravi problemi che sfociano nella sofferenza e nella morte di un così vasto numero di persone innocenti.

    Sono una dei referenti per AGIRE, un’organizzazione non governativa italiana di pronto intervento per i disastri; per Agenda Pianeta Terra, i cui redattori, Giovanni Peroncini e Laura Girardello, hanno pubblicato a Parigi, presso la sede dell’UNESCO nel 1978, la dichiarazione universale dei diritti dell'animale e, nel 2000, la "Carta 2000" sottoscritta da svariate personalità del mondo della scienza, della cultura e dello spettacolo come Margherita Hack, Lea Massari, Licia Colò, Franco Manco (Presidente del Movimento dell’Amore Universale), Giovanni Peroncini (Presidente LIDA e redattore insieme a Laura Girardello, di Agenda Pianeta Terra) e, infine, sono anche una portavoce dell’Associazione di Consumatori "Avvocato in famiglia". Tutti costoro sono accomunati dal desiderio di diffondere una nuova prospettiva basata sul rispetto verso tutte le forme di vita e tra gli uomini abbattere i pregiudizi che ci dividono.

    Attualmente, sento dire che si è entrati in un periodo di cambiamento e c'è chi afferma che è dovuto al fatto che il sistema solare sembra sia destinato a raggiungere una nuova dimensione, una nuova disposizione dell’energia toroidale e, quindi la Terra con tutte le sue forme viventi ne è partecipe. L’uomo non vede questa trasformazione con la vista esteriore tradizionale (quella degli occhi per intenderci) bensì con quella interiore, associata al cuore. Così, si sente improvvisamente spinto da una forza sconosciuta che lo spinge a cercare un nuovo tipo di cammino esperienziale, il cui fine è l'armonia generale. Frequentando i corsi di gnosi e leggendo testi gnostici, e non solo, si viene a comprendere che questo anelito è presente in quelle persone che, ad un certo punto della loro vita, rispondono ad un appello che proviene dal cuore. Così iniziano ad abbandonare il cammino orizzontale quotidiano, caratterizzato da affanni di varia natura, per inoltrarsi in quello verticale, dove si dà spazio a quella voce interiore che oggi pochi ascoltano. Questo percorso è il viaggio dentro sé stessi, è comprendere chi si è veramente, perché si è vivi, cosa è giusto imparare a lasciar andare e cosa è bene riscoprire per ritrovare quella Strada Maestra che porta l’unione con l’Essenza. Gesù diceva:

    "Conoscete la Verità ed essa vi renderà liberi."

    Solo conoscendo la Grande Realtà ci si libera dal mondo delle apparenze, ossia, il nostro mondo. Anticamente esistevano delle scuole misteriche per tutti coloro che decidevano di rispondere alla chiamata interiore.

    Colui che sentiva il richiamo e rispondeva, abbandonava la vita quotidiana e si incamminava fino a trovare una mastaba. Qui scendeva e bussava per chiedere umilmente di essere accettato. Il guardiano dopo averlo scrutato a lungo lo faceva entrare, lo spogliava e ripuliva per portarlo poi in una stanza dove vi rimaneva fino al superamento delle quattro prove.

    Prova dell’acqua:

    L’aspirante doveva riuscire a superare uno specchio d’acqua dove si trovavano dei grandi coccodrilli affamati. Se riusciva a raggiungere la riva opposta proseguiva al secondo esame. Lui non sapeva che nel frattempo dei sacerdoti scandivano delle preghiere con cui questi animali divenivano mansueti.

    Prova del fuoco:

    In questa prova era richiesto di camminare senza alcun timore in mezzo a barre di metallo infuocate.

    Prova della terra:

    L’elemento importante per superare questo terzo test era il saper dominare la paura. Un cuore libero da questo sentimento riusciva a rimanere tranquillo e sereno anche se, mentre seduto dentro una caverna, vedeva che le pareti si chiudevano sempre più. Colui che si faceva prendere dal panico, perdendo quindi il proprio equilibrio, sarebbe morto in quanto non si sarebbe accorto che le pareti, ad un certo punto, si sarebbero fermate; chi, invece, rimaneva tranquillo si salvava.

    Prova dell’aria:

    Il candidato veniva portato sull’orlo di un precipizio dal quale si doveva buttare. Se l’orrore si impadroniva di lui, sarebbe morto perché, non mantenendo la lucidità, non avrebbe scorto l’appiglio che sbucava dalla parete.

    Anche se attualmente non esistono più queste dure prove, dove l’aspirante poteva anche morire, sono presenti ostacoli ed esami da superare. Infatti si possono incontrare tante differenti correnti di pensiero che causano la perdita del sentiero.

    Alcuni, che si definiscono maestri, dicono che per arrivare alla Conoscenza si possono percorrere dodici cammini, corrispondenti ai dodici segni zodiacali; altri ne menzionano sette. In realtà la Verità è solo una e il percorso per arrivare ad essa è uno solo.

    Perché si manifesta il bisogno di cambiare?

    Le motivazioni sono differenti: alcuni sono spinti per l’affanno materiale in cui stanno scivolando; altri perché sentono una sensazione di tristezza e vuoto interiore troppo forti, oppure, perché vedono e vivono aggressività ed emarginazione in maniera pressante, pochi perché sono più connessi alla Madre Terra e al loro Sé superiore e agiscono in assonanza.

    Nel momento in cui si dà sfogo a questo bisogno insorgono i primi quesiti e quando l’animo si domanda, inevitabilmente, comincia l’azione. La società a lungo è rimasta ferma consolidando teorie spacciate per verità a cui si è aggrappata senza guardare se potessero essere valide fino in fondo o se fossero eternamente in armonia con l’evoluzione sociale e spirituale della sua specie, con le leggi cosmiche e del suo cammino spirituale.

    Questo momento che stiamo vivendo è molto particolare e tutti coloro che oggi sono presenti qui sul pianeta hanno un compito preciso da compiere. Se si analizza la storia dell’umanità si nota che ogni rivoluzione era tesa a cambiare le forme espressive della materia. Attualmente stiamo vivendo un nuova rivoluzione che non tende a sistemare il dominio delle forme né a sostituire le vecchie con le nuove. Questa rivoluzione è di un diverso grado e riguarda l’Essenza, è la Rivoluzione della Coscienza.

    Per migliaia di anni, infatti, la coscienza è stata prigioniera delle forme e oggi si sta ridestando. C’è sempre più gente che sta rispondendo alla chiamata del Risveglio. Molti sentono l’effetto di questo impulso che porta a svegliarsi dal sogno delle forme della materia. Quelli che sono più consapevoli, stanno aiutando a comprendere che dietro agli affanni materiali, agli insuccessi e al potere c’è altro. Così con la forza interiore, che hanno sviluppato grazie alla presa di coscienza, supportano coloro che hanno più bisogno perché ancora soggiogati dalla paura. C’è solo una porta che conduce fuori da questa Matrix, ed è vivere solo il momento presente. Non esiste un ieri e un domani, c’è solo l’adesso. È necessario spostare il proprio centro di gravità dalle periferie degli ego verso il centro, il Cuore.

    Ci hanno detto sin da bambini che ciò che rende speciale l’uomo è la sua capacità raziocinante, il cervello e la mente. Infatti ci distinguiamo dalle altre bestie terrene grazie alla nostra capacità intellettiva.

    In realtà tutto ciò che proviene dalla mente è lo stato di identificazione con i pensieri e le emozioni che nascono per degli obbiettivi legati alla materia. Motore del mondo odierno è l’ambizione a diventare qualcuno o a realizzare qualcosa.

    Negli studi gnostici si analizza la differenza tra mente e cervello.

    Il cervello è l’organo materiale attraverso cui vengono smistati e resi possibili scelte fatte dalla mente. È un elaboratore di dati, un computer che se non ha l’input della mente è spento.

    La mente di per sé è neutra non ha predilezione di nessun tipo essa ascolta ciò che gli viene comandato di fare, quindi obbedisce o alla Coscienza o agli aggregati psicologici, le vanità materiali.

    La coscienza è quella parte dell’uomo che è in connessione con le leggi dell’Universo, con il Padre/Madre di ciascuno di noi. Se è libera di esprimersi e viene ascoltata, allora, l’uomo è Sveglio, e raggiunge anche il cinquanta per cento di capacità intellettiva. Chi invece è preda degli aggregati psicologici, gli ego inferiori, è un dormiente vive convinto che la sua vita sia reale e trascorre le giornate tra continui salti temporali, ieri e domani, e perde totalmente la concezione del presente; inoltre, è soggiogato dalle forme della materia.

    Avere la Coscienza Risvegliata significa vivere in un silenzio interiore. Non quello stato indotto dalla meditazione, bensì il vuoto interno, l’essere oltre, l’essere senza desideri e ambizioni; scevri dai giudizi e dall’abitudine del controllo sugli eventi, capace di trovare gratitudine di ciò che lo circonda e di dove si trova. Significa vivere sempre l’ora, l’attimo. Come diceva Lao Tzè:

    "Svuota la tua anima e sta dove sei".

    A differenza dalle antiche rivoluzioni, non ci saranno leader tutti saranno eroi perché hanno abbracciato il progresso evolutivo della coscienza e hanno fatto si che si manifestasse in loro.

    Astrologicamente parlando siamo entrati nell’Era dell’Acquario.

    Alcuni gnostici, come Samael Aun Weor, dichiarano che il 4 di Febbraio del 1962 la posizione astrologica del Pianeta cambiò, passando dalla vecchia Era dei Pesci a quella seguente, l’Acquario.

    In questa nuova epoca anche l’onda dominante è mutata, da quella di mammona si è passati alla Dionisiaca.

    La prima, appartenente all’Era dei Pesci, si identificava con l’intellettualismo, il meccanicismo e la bramosia della ricchezza e dell’oro.

    La seconda, si manifesta sotto la reggenza di Urano e si esprime nella Rivoluzione della coscienza. La vibrazione dionisiaca ha due poli: positivo e negativo.

    Se è comandata dal lato negativo, allora, prevarrà la degenerazione nella sfera sessuale (nella materia si manifesta con l’infrasessualismo, la pedofilia, la zoorastia); in quella sociale (abuso di sostanza psicotrope, farmaci, alcolismo); predominanza di una musica infernale.

    Se invece governa il lato positivo, allora, la sfera sessuale si sublima, la musica è quella trascendentale e nella sfera sociale prevale la ricerca dell’estasi, del Samadhi.

    Negli anni sessanta la gioventù, che cominciò a rispondere alla chiamata del risveglio, iniziò a sentire sempre più fastidio e distacco dalle false e aride forme dell’intellettualismo e del materialismo che svilisce l’Essenza. Questo ripudio produsse una ribellione psicologica alle forme meccanicistiche della cultura generale della forma pensiero che, ancora oggi, sta governando sul Pianeta. Purtroppo anche se hanno iniziato una rivoluzione non sono riusciti ad abbracciare la forma positiva della vibrazione dionisiaca, scivolando man mano in quella negativa. Ed ecco che molti degli Hippy iniziarono ad abusare di alcool e droghe.

    Quando la Terra entrò nell’era dell’acquario di fronte all’omonimo segno si presentava quello del Leone.

    Il significato di questo segno, nell’esoterismo, è la legge, quindi, vuol dire che l’intera umanità è pronta ad affrontare il giudizio finale del suo operato millenario.

    Se riuscirà ad abbandonare gli antichi schemi, allora, seguirà l’evoluzione del pianeta di appartenenza per diritto di nascita.

    Se invece rimane legata alle vecchie abitudini quando si presenterà davanti al tribunale della legge cosmica, presieduto da quarantadue arconti con giudice supremo Anubis, ogni individuo, o meglio anima, verrà giudicata e pesata. Se sul piatto della bilancia prevarranno gli ego inferiori, allora l’anima verrà scomposta e questi andranno verso il lato involutivo e vi rimarranno per tutto il tempo necessario per la pulizia. Così una parte andrà nel mondo minerale involutivo, un’altra in quello vegetale, e l’ultima in quello animale. Una volta ripuliti e divenuti Ego superiori verranno riuniti insieme all’anima che inizierà un nuovo percorso di ritorno. La nuova anima, quindi, passerà attraverso i tre regni evolutivi, minerale, vegetale, animale, per raggiungere nuovamente quello umano. Giunto nel regno evolutivo umano, anima tornerà su una Terra per provare nuovamente l’esperienza della materia cercando di superarla. Avrà a disposizione 108 vite. Se al termine al cospetto di Anubis la positività, il dharma, prevarrà potrà accedere ai mondi superiori. Questo ciclo di ritorni alla vita è detto Samsara.

    Lo scorrere della vita è abitudine

    Quando si decide di avventurarsi in questa nuova esperienza si viene a conoscenza di verità nascoste, di menzogne perpetrate per millenni e di manipolazioni volute. Si scopre che gran parte del sapere dato in pasto all’umanità è stato epurato per il desiderio di supremazia da parte di una piccola casta che ha sempre governato.

    Sono tanti gli studiosi, gli scienziati e gli accademici che ad un certo punto si sono dissociati dal comune sapere.

    Ad esempio, la scuola ha insegnato la Teoria dell’evoluzione di Darwin. Non so quante generazioni siano state indottrinate con questa storiella, però ancora oggi, ai miei figli viene fatto passare che l’uomo si è evoluto dalla scimmia. Dapprima viene raccontato che fino ad un certo periodo la Chiesa appoggiava la teoria creazionista ma grazie agli sforzi e all’illuminazione di alcuni scienziati il vero sapere riuscì a soppiantare il falso. Ed ecco che intere generazioni apprendono la teoria dell’evoluzione, come Verità. Ma come tutte le bugie che hanno le gambe corte, la legge di Darwin dovrà lasciare posto alla verità.

    Non dico che non ci sia l’evoluzione, però dichiarare e pretendere che si accetti come verità galileiana la discendenza umana dalla scimmia, va oltre ogni ragionevole dimostrazione. La selezione naturale esiste in quanto la sopravvivenza di una specie segue la capacità degli organismi ad adattarsi all’ambiente che li ospita, però non dimostra il salto da una specie all’altra. Grazie agli studi sul DNA il genetista James Shapiro ricorda che le mutazioni del genoma, ossia la scrittura della vita, sono assai rare. Il DNA è la struttura più stabile e quindi queste mutazioni accidentali, come vuole l’evoluzionismo, non sono possibili. Ad esempio il moscerino della frutta, la Drosophia Melanogaster, si riproduce ogni mese. Per questo motivo è il soggetto preferito negli studi dei genetisti da oltre ottant’anni. Tutte le mutazioni che ha dovuto subire hanno dimostrato che portano a continue morti e fallimenti, infatti ogni mutante riesce a sopravvivere solo in laboratorio e presenta sempre alcune mancanze che lo portano ad avere seri problemi di sopravvivenza (mancanza di occhi, o di ali o di zampe).

    A lungo nei libri di testo si è letto che il nostro antenato fu l’uomo di Neanderthal, oggi si sa con certezza che non solo non è il nostro progenitore ma non è nemmeno imparentato con l’Homo Sapiens; le due specie non avrebbero potuto unirsi ed avere prole perché i due patrimoni genetici sono differenti.

    La Teoria di Darwin manca di due pilastri su cui si basa la ricerca scientifica, la riproducibilità ed il rigore.

    Cos’è una mutazione? La scienza insegna che una mutazione è l’alterazione di uno o più geni nella cellula e quando avviene nel gamete, la cellula germinale, tale mutazione è trasmessa alla prole. Se avviene questo, per cause traumatiche o per casualità, interviene la natura annullandola e facendo diventare impossibile la trasmissione di tale mutazione. In un articolo apparso sul Figaro Literaire del 1951, Jean Rostand scriveva a proposito dell’evoluzionismo: "Non lo viviamo, nel vero senso della parola. L’abbiamo imparato sui banchi della scuola; abbiamo ripetuto macchinalmente che la vita si evolve, che gli esseri si trasformano gli uni negli altri; ma sappiamo veramente, nella sincerità profonda del nostro io, che, risalendo abbastanza in alto nella nostra ascendenza, incontreremmo dei pesci o dei vermi.

    Ed ecco levarsi contro di noi e contro la libertà quella tabe nefasta del pensiero che è l’abitudine mentale: orribile catena di cui, persino ai più dotati intellettualmente e culturalmente è quasi impossibile svincolarsi, e che, con l’attuale mostruoso sviluppo dei mass-media, è invece facilissimo a chi li controlli diffondere, attraverso la continua ripetizione. Avrebbe dunque essa il potere di mandare in vacanza anche fervidi cervelli? Si direbbe proprio di si. "

    La diatriba tra creazionisti ed evoluzionisti oggi è nuovamente aperta perché i nuovi studi di paleontologia, ad esempio, concordano nell’escludere una derivazione dell’uomo dalle scimmie.

    La biologia molecolare, dai primi anni sessanta, ha consentito il confronto tra le specie attraverso il criterio di vicinanza biochimica tra le specie. Una delle più sconcertanti risultanze fu la divergenza tra uomini e scimpanzé. Tali scoperte erano quindi in contrasto con la teoria dell’evoluzionismo e non solo gli ominidi non derivano dalle scimmie ma le modifiche molecolari sono molto più numerose negli scimpanzé che negli umani. Anatomicamente e molecolarmente sembra che l’uomo sia una specie che non si trasforma nel tempo. Anche i citologi, gli studiosi dei cromosomi, comparando le mappe cromosomiche di uomo, scimpanzé e gorilla giunsero alla stessa conclusione, ossia, che l’ascendente comune ha virtualmente cromosomi uguali a quelli dell’uomo moderno; questo significa che la specie umana ha preceduto quella scimmiesca. I caratteri delle scimmie africane, sono secondari rispetto a quelli umani e non viceversa. Tutti i miti e le storie sacre descrivono tale caduta. Ci sono cinque prove a dimostrare che l’uomo è più antico rispetto alle scimmie:

    I fossili degli ominidi (bipedi con stazione eretta) risalgono a sei milioni di anni, quelli delle scimmie a non oltre un milione

    La struttura scheletrica umana presenta il cranio ampio e tondo, una fossa occipitale centrale e mano a ventaglio, quella delle scimmie presenta derivazioni e specializzazioni

    il feto umano e quello della scimmia si somigliano e non presentano fattezze scimmiesche

    La struttura molecolare (DNA e proteine) e cromosomica del comune ascendente di uomini e scimmie assomiglia a quella umana

    L’aspetto umano è giovanile (fetale), quello della scimmia è derivato e specializzato (senile)

    Anche se scimmia e uomo hanno comune radice…questa è però…non la forma scimmiesca ma quella umana.

    L’espressione volgare, se si devono usare queste formule, dovrebbe suonare così: "la scimmia deriva dall’uomo…",Max Westenöfer (1926) Heidelberg 1948

    "Gli ominidi non discendono dalle scimmie antropoidi, piuttosto gli scimmioni possono essere derivati dagli Ominidi…", Bjorn Kurtén, Einaudi 1972

    "Il venerabile antenato aveva si un cervello piccolo e una faccia grande, ma camminava in posizione eretta e le sue membra avevano le proporzioni a noi note nell’uomo", André Leroi-Gourhan (1964) Einaudi 1977

    "Quale fanciullo di primati viventi è più simile, nella forma, agli stadi giovanili dei nostri antenati? La risposta deve essere: la nostra stessa forma infantile", Stephen Jay Gould, Cambridge Mass. 1977

    "Noi pensiamo che la derivazione degli Ominidi dal ceppo comune a tutti i Primati ha più probabilità di essere vera della filiazione dalla linea scimmiesca", Pierre-P. Grassé, Adelphi 1979

    "Che tra i discendenti più elevati e lontani da un presunto modello umano originario possa trovarsi anche una scimmia antropomorfa è idea che non può sorprendere chi come me aderisce alle vedute di un’antropologia tradizionale", Emilio Servadio Il Tempo 1983

    "Sarei fiero di essere un antenato dello scimmione che a differenza di certi esseri umani è nobile e dignitoso, Alberto Bevilacqua Il Tempo" 1983

    "E’ giusto e logico che da un essere perfetto come l’uomo…possa scaturire uno scimpanzé…Non mi disturba affatto essere l’antenato di uno scimpanzé, mi disturberebbe invece esserne un discendente, Pietro Chiara Il Tempo " 1983

    Altri specialisti…si son detti: "se a detta della paleontologia gli ominidi risalgono a ben cinque milioni di anni, allora per spiegare la nostra stretta parentela con lo scimpanzé o rivediamo la classificazione dei fossili smembrando la famiglia degli Ominidi, o facciamo derivare lo scimpanzé (per il quale mancano fossili) da questa famiglia…Io preferisco la buona biologia che offre poche certezze e tanti dubbi, Pietro Omodeo L’Espresso" 1983

    "Potremmo anche formulare la nostra ipotesi dicendo che le scimmie derivano dall’uomo…",J. Gribbin, J. Charfas, Mondadori 1984

    "L’assenza di fossili di gorilla e scimpanzé conferma la probabilità di una loro derivazione molto recente in seno alla linea Ominide (bipede)", Francesco Fedele, Le Scienze, Quaderni 1984

    "Le prove cardiologiche indicano che tra gli scimmioni africani viventi e gli uomini, il miglior modello cromosomico per la condizione proto-ominide è Homo Sapiens",R. Stanyon, B. Chiarelli, K. Gottlieb, W. H. Patton, 1985

    Arriverà il giorno in cui l’onestà e la verità dichiareranno che, le attuali scimmie derivano dall’uomo, mentre l’umano è stato concepito così sin dagli arbori del tempo? Attualmente sono pochi coloro che stanno aprendosi alla nuova cultura che sta facendo cadere molti principi teorici accademici consolidati.

    Giuseppe Sermonti¹ è da quarantadue anni oggetto di vilipendio da parte di colleghi accademici che considerano la scienza non un metodo di conoscenza umana, bensì, una conoscenza che chiude in sé il suo scopo. Il sapere moderno è congelato nei suoi traguardi ed è incapace di rendersi conto che osserva il mondo attraverso sé stesso tralasciando il fatto che lui è il prodotto storico degli studi. La realtà viene studiata attraverso il sapere preformato e se non vi si adegua viene denigrata e messa a tacere.

    Il biologo italiano, considerato padre della genetica dei microorganismi, che ha collaborato con le più grandi case farmaceutiche del pianeta e che dirige la International School for General Genetics, ha dimostrato la fallacia della teoria darviniana, eppure molti suoi colleghi continuano a denigrarlo perché stanno mantenendo vivo un sapere obsoleto, parziale e il più delle volte errato. Sto incontrando parecchi studiosi che denunciano il fatto che l’ideale della ricerca scientifica non è la Conoscenza. Oggi la scienza è uno strumento per il dominio tecnico ed è alla costante ricerca dell’utile economico, dell’oppressione e dello sterminio. Sermonti, inoltre, ha affermato che il sapere scientifico-accademico si è impadronito di conoscenze derivate dalla saggezza popolare. Ad esempio, gli antichi conoscevano il principio attivo derivante dal salice, appropriandosene le case farmaceutiche hanno inventato l’aspirina, mettendola al soldo del mondo capitalistico. Il biologo ha invitato apertamente all’esodo dalla forma mentis degli scienziati odierni considerati uomini in carriera, una specie di miscuglio tra l’uomo in affari e il sacerdote dell’ordine capitalistico che difende a spada tratta.

    In verità la teoria dell’evoluzione è un’ideologia eredita dallo scientismo dell’economista Malthus piuttosto che una visione scientifica basata su dati oggettivi. Il problema è che, da almeno un secolo e più,la si spaccia per Verità.

    Woodgehr e Waddington dichiararono conformità allo studio dell’origine dinamica della forma proposto dal biologo italiano Sermonti in comunione ad altri ricercatori come Dave Lambert, Brian C. Goodwin, Athurio Sibatani e anche Stephen Jay Gould. La televisione nei programmi scientifici continua a divulgare l’evoluzionismo e molti studiosi del mondo accademico arrivano anche a diffamare quei colleghi che hanno deciso di non appoggiare più la menzogna.

    Di esempi di questo tipo i libri scolastici e la cultura in genere, ne sono pieni. Quando la grande menzogna cadrà sarà sempre ora.

    Come diceva Gothe:

    "Non dovremmo chiederci il perché ma il come delle cose. Nel chiedere il perché c’è un tacito presupposto che dietro ogni cosa ci sia un’intenzione, un proposito (appunto, un perché) e quindi che ogni cosa sia scomposta o scomponibile in fini e strumenti, o mezzi di produzione, come un’azienda umana. Sotto tutto questo c’è una sottile mentalità ottimistica, economicistica, produttivistica. No. Il mondo opera su un’altra dimensione, galleggia nell’eterno, è sospeso nell’infinito, ed è per l’appunto questo spostarci nelle sue dimensioni incantate il più raffinato e prezioso risultato della conoscenza, e non, al contrario, quello di rovesciare il mondo ai nostri piedi. Comprendere la realtà per rappresentazioni e per riferimenti a tipologie, vuol dire riceverla per simboli. (...) [Ma] una scienza che riceve la natura per simboli, che la interpreta attraverso archetipi, si dispone ad offrirci una immagine delle cose che stranamente richiama quella di un’antica ermeneutica, oppure quella di una sacra rappresentazione. (...) Gli scienziati hanno esplorato il mondo per innumerevoli ragioni e ispirazioni, con amore o con odio, con rispetto od arroganza, al servizio della verità o della menzogna. Ciò che semmai si può rimproverare loro è quello d’aver consentito (ma non tutti l’hanno fatto, specie tra i maggiori) a farsi rappresentare dai cavalieri dell’apocalisse, di aver accettato l’invito alla tavola del lupo, o anche d’essersi fatti commuovere dalle omelie di profeti travestiti. Non voglio processare l’umanità o me stesso, ma proporre una strada in cui trovo più senso, più garbo, più saggezza che nelle piste della scienza ufficiale. E non sono certo io il primo a suggerirla. Io non faccio che ricercare un sentiero che piedi sapienti hanno percorso molto prima di me, e non ho mai ambito né pensato, né preteso, di saper fare qualcosa di più di questo."

    Costoro sono i depositari di antichissime conoscenze e capacità che renderebbero ogni uomo consapevole e libero. Purtroppo a monte venne compiuta una scelta, il comando dei pochi sui molti. La maggioranza degli individui ha subito una manipolazione fortissima, e oggi, ne raccogliamo i frutti. Infatti molti di noi hanno sentito dire che l’uomo è dotato del tre per cento del potere intellettuale. Questo dato non è correlato alla capacità intellettiva cerebrale, come vorrebbero farci credere con le teorie psicologiche, bensì al grado di consapevolezza spirituale. Chi arriva ad avere il cinquanta per cento attivo è colui che possiede poteri che, generalmente, sono ritenuti paranormali. All’inizio dei tempi l’essere umano possedeva la poliveggenza ma più l’uomo veniva spinto a staccarsi dal suo spirito per rivolgersi alla materialità, più perdeva tali capacità e il suo cuore si inaridiva sempre più. Ecco perché attualmente abbiamo una società menefreghista, individualista e opportunista. Ho compreso che è inutile denunciare i continui abusi, le violenze, la fame nel mondo e la devastazione sempre più dilagante se pochi sono coloro che decidono di staccarsi dalla meccanicità e dall’egocentrismo per andare incontro ad un diverso tipo di esistenza. Da quando ho iniziato a cercare la Verità Oggettiva ho costantemente incontrato un’affermazione sconcertante ma vera: l’uomo moderno è un fantasma, è un dormiente.

    Come ben dichiarava Morpheus nel film Matrix:

    "Hai mai fatto un sogno così reale da sembrarti vero? E se da quel sogno non dovessi mai più risvegliarti, come distingueresti il mondo dei sogni da quello della realtà?"

    Gli esseri umani DORMONO, pensano di essere svegli perché si svegliano la mattina, ma in realtà stanno solo passando da un sonno orizzontale ad un sonno verticale che permette azioni di movimento. Sono prigionieri della loro personalità e non hanno occhi per vedere la vera realtà che li circonda. La maggior parte di essi non si accorge nemmeno che possiede una coscienza totalmente addormentata, e vive (o meglio, sopravvive) solo attraverso l’immagine di sé, del proprio ego inferiore.

    Ecco l’inganno più grande: le persone sono addormentate ma non lo sanno, quindi, come dice Morpheus, non riescono a distinguere il loro mondo fatto di illusioni da quello della realtà. Una realtà meccanica dove l’uomo sta diventando una macchina. Tutto è programmato, è abitudine e se si ama la vita avventurosa, se non si è inclini a progettare, allora, si è considerati superficiali e immaturi.

    Può essere indotta l’abitudinarietà nella vita?

    L’esperimento delle cinque scimmie dimostra come si tramandano le regole e le abitudini.

    Nel 1967 un gruppo di ricercatori ha condotto un esperimento che ha coinvolto 10 scimmie. Uno degli studiosi rinchiuse 5 primati in una gabbia dove, dall’alto, pendeva un bel casco di banane succulento raggiungibile salendo su una scala. Quando gli animali si accorsero delle banane, a turno, cominciarono ad arrampicarsi ma lo sperimentatore, ad ogni loro tentativo, li innaffiava con un getto d’acqua fredda. Tutti, alla fine, si ritrovavano seduti sul fondo della gabbia intirizziti dal freddo e sconcertati per l’accaduto. Poiché la tentazione era troppo forte, appena si riprendevano, si arrischiavano nuovamente. Dopo svariati tentativi, , quando due scimmie diedero segnali di voler provare, le compagne, stufe di essere bagnate, si avventarono sulle sventurate bloccandole. Da questo momento più nessuna si avvicinò alle banane. Appurata questa situazione gli studiosi decisero di cambiare uno per volta i membri del gruppo per vedere se qualcosa mutava. Effettivamente quando venne introdotta una nuova scimmia al posto di una del vecchio gruppo e questa iniziò ad arrampicarsi, le quattro rimaste non lo permisero obbligandola a scendere e fermarsi. La stessa situazione accadde a ogni sostituzione. Anche quando le scimmie presenti nella gabbia erano tutte nuove, nessuna tentò di raggiungere la frutta che penzolava incolume dall’alto perché avevano accettato l’obbligo di non avvicinarsi senza sapere il vero motivo del divieto. Un ricercatore annotò che l’ultima arrivata tentò di ribellarsi, sembrando quasi che volesse comprendere il motivo del divieto. Non avrebbe trovato alcuna risposta dalle altre in quanto non erano in grado di darla poiché avevano solo ereditato il divieto, imposto dal gruppo iniziale, senza conoscerne il motivo. Ciò che risaltò fu che una nuova regola era stata tramandata alla generazione successiva che accettò senza domande.

    Spesso anche nella nostra società accade come nell’esperimento sopra descritto! Il modo di agire umano non è solo definito dalla nostra essenza è, soprattutto, il frutto di azioni che si ripetono per abitudine e conformità al comportamento della maggioranza diventando consuetudine. L’uomo è una macchina, un robot. Grazie alla scoperta della struttura del Genoma umano, una nuova branca della medicina, l’epigenetica, studia quanto influiscono genotipo e fenotipo² nella struttura del DNA. Sembra, infatti, che tutti i costrutti sociali creati dagli uomini vengano registrati nei cromosomi cambiandone la struttura: ciascuno di noi è il frutto delle interazioni sociali delle generazioni precedenti. Il problema che si sta manifestando è che sempre più persone non riescono più a vivere uno stato di serenità, di tranquillità e felicità sia con sé stessi sia con chi le circonda; non per nulla disturbi fisici come gastroduodeniti, disordini alimentari o malattie legate allo stress sono sempre più diffuse. Ogni essere umano nel mondo odierno non risponde più al cuore, agisce meccanicamente agli impulsi cerebrali che sono partoriti da una mente corrotta, da una legione di aggregati psicologici potentissimi.

    Oggi, per fortuna, qualcosa ha iniziato a mutare e alcune persone cominciano a sentire che le proprie conoscenze e certezze sembrano incomplete e, a volte, non consone con la vita stessa. Una vocina innesca il ragionevole dubbio, che stimola a intraprendere un percorso di ricerca animica che porti a raggiungere nuova armonia tra il nostro io interiore e la realtà circostante. Non dico che quest’esplorazione sia veloce e tanto meno facile, anzi, spesso mi sono ritrovata a scontrarmi con un sapere contrario al buon senso. Indagando si scopre un nuovo tipo di verità, una nuova storia che accettarla come realtà possibile non è semplice. Ho dovuto mettere in discussione molte se non tutte le mie certezze, quindi me stessa, perché ho compreso che solo creandomi un vuoto avrei potuto intraprendere questa strada; in poche parole mi sono messa in gioco. Cosa sarebbe accaduto, mi sarei persa o avrei trovato quell’armonia e quella pace che, penso, ogni essere umano desidera? All’inizio ho anche avuto timore, è assai difficile lasciare la strada vecchia per quella nuova perché, anche se imperfetta e piena di avvallamenti e rotture è, ad ogni modo, nota. Però sentivo che non mi calzava, che non mi appagava e non riuscivo più a vivere con questo senso d’inadeguatezza. Sarei riuscita a trovare la felicità?

    La felicità

    In un post, "La felicità può diventare virale, parlai dell’importanza della felicità. L’animo umano ha bisogno di questo sentimento è una fonte alla quale ci rechiamo spesso per rigenerarci. Persino nel mondo virtuale abbiamo inventato piccole immagini, le icone (il famoso ok del like di Facebook o la notissima faccina felice, emoticons), per descrivere il nostro stato d’animo e condividerlo con i nostri simili e ho notato che molti si sentono appagati se ricevono approvazione e condivisione. Perché è così essenziale questo desiderio che porta addirittura a determinare alcuni nostri stati d’animo? L’uomo ha bisogno e cerca felicità, perché? Scrivendo questa domanda in internet, si trovano altri suggerimenti non la domanda diretta, il Perché/Come. Quel classico interrogativo che procura il ragionamento interiore, che sfocia verso la consapevolezza, non è presente. Quando si è bambini il Perché/Come" è dentro di noi, poi, qualcosa cambia, ci si adegua e si accetta tutto senza più usare spirito critico. Facciamo quello che ha dimostrato l’esperimento delle scimmie diventando uomo animale. Perché, Come mai? Forse per il fatto che la società odierna preferisce omettere certi meccanismi che portano al ragionamento e procurano una costruzione interiore differente da quella vigente?

    Partendo dal presupposto che la società non è un’entità astratta, è fatta dagli uomini, è spontaneo e giusto chiedersi perché e chi ha voluto questo? Il non sentirsi in armonia con il proprio io interiore e con i nostri simili dimostra che l’umanità ha problemi strutturali nella sua parte più segreta, perciò, un’indagine per capire questo vizio di forma mi sembra doverosa. Inoltre, se l’uomo desidera proseguire la sua esistenza, oltre a una rivoluzione delle sue attività materiali, deve affrontare un esame interiore e lavorare per il suo riequilibrio. Urge una rivoluzione interiore; come dicono gli gnostici, bisogna saper affrontare la morte delle personalità egocentriche, dominate dagli ego, per rinascere. Per duemila anni abbiamo seguito una Fede senza comprendere che tutto ciò che veniva divulgato era la metafora di quello che avremmo dovuto in realtà fare nella vita, cioè, la morte degli Ego inferiori puramente materiali, delle false verità per rinascere nella Coscienza come Essenze. In realtà tutto il nostro mondo, sotto un certo aspetto, è simbolico e solo quando inizieremo a comprenderlo e a viverlo in ogni istante, allora, saremo pronti a morire e rinascere a nuova esistenza. Ricordo che inizialmente lessi che tutti, qui sulla Terra, siamo Avatar. Non riuscivo a comprendere cosa volesse dire l’autore, ma ora ho capito. Che si analizzi il bene o il male, bisogna capire che in realtà tutto quanto si sta vivendo, materialmente o in astratto, appartiene al mondo del pensiero, alle apparenze. Gli individui stanno soffrendo, amando, odiando e lavorando in una irrealtà. A ben vedere nessuno ha veramente dimostrato l’esistenza della materia perché essa non esiste è solo energia che vibra ad una determinata lunghezza d’onda che, però, poiché non ne siamo consapevoli viene vissuta in maniera errata al punto che sembra reale. Ho notato che il percorso verso la consapevolezza, pian piano, fa scaturire nell’animo felicità perché il cercare la conoscenza fa si che ci si stacchi sempre più dai meccanismi egoici inferiori che inaridiscono l’animo fino a portarlo vicino alla morte.

    Chi pose la questione sulla felicità fu Platone nello scritto Il discorso intorno al perché si dovrebbe essere felici dell’opera Filebo.

    Il filosofo dice che la giustizia è il bene supremo dell’anima perché è salute e coloro che vivono giusti, vivono meglio e felici. Platone ripone nella felicità il Bene Supremo, fine naturale della vita umana.

    La felicità è SENTIRSI BENE

    L’uomo cerca la Felicità perché di sua natura vuole sentirsi bene e felice.

    Chi ha l’anima pervasa da serenità e positività, chi si sente stabilmente lieto, significa che ha in se il bene, ossia, è giusto e vive da giusto e, quando l’anima è intrisa da questi sentimenti, si sente in armonia e questa viene trasmessa anche nella materia in cui si esprime. Ne consegue che, quando l’anima è serena, la materia non si corrompe perciò rimane in salute. Vivendo con questo sentimento l’uomo non si ammala, non subisce strappi e rotture che avvicinano alla sofferenza e alla morte.

    Una ricerca alla Harvard Medical School ha dimostrato che la felicità non viaggia nella solitudine e viene recepita con estrema facilità. L’esperimento ha delineato una vera MAPPA DEL CONTAGIO su un campione di cinque mila soggetti.

    Al test hanno partecipato gruppi di persone tra loro imparentate dov’è stato chiesto un resoconto dei loro ultimi vent’anni e quante occasioni felici hanno vissuto. A ciascun volontario è stato assegnato un punteggio proporzionato allo stato d'animo. Incrociando le risposte, con le parentele, il risultato ottenuto è sorprendente: rivela, infatti, una specie di pandemia della felicità.

    Ogni stato di gioia parte da un punto e si dirama in tre braccia di connessione sociale provocando un vero contagio.

    L'uomo, si sa, è un animale sociale che agisce anche attraverso i neuroni specchio, perciò, lo stato emotivo di colui che sta in fianco riesce a influenzare quello del vicino o, per meglio dire, poiché chi sta difronte a ciascuno di noi è lo specchio del nostro vero io, se siamo felici s’incontrano solo altri io felici (legge di risonanza).

    Ciò che può portare minor risonanza dell'emozione è la lontananza fisica, basta che due persone siano distanti un chilometro e mezzo e la trasmissibilità dello stato emozionale scema sempre più.

    La trasferibilità di questo stato d’animo appare impossibile in due precise situazioni: nel luogo di lavoro e in internet. Sembra che queste siano come membrane impermeabili. Se seguiamo il concetto che il fuori non è altro che la trasposizione del nostro interiore vediamo che un individuo, generalmente, vive il suo stato lavorativo non come un momento di accrescimento interiore e gradevole. Nella maggioranza dei casi si è costretti a lavorare perciò il lavoro è sentito come un qualcosa di estraneo dalla propria essenza, un arco temporale non voluto ma imposto dal quale tutti ci esimeremmo, perciò infelice o, quando va bene, neutro. Non c’è dunque da stupirsi se la felicità non riesce a penetrare tale realtà! Per quanto riguarda il rapporto virtuale penso che alla base ci sia la paura che colui con il quale ci si relazioni possa non essere come si dichiari. In un legame di amicizia virtuale entra in gioco la propria esigua capacità di fiducia nel prossimo, perciò siamo riluttanti ad avere un rapporto sincero e fiducioso e questa parziale negatività si riflette nello stato d’animo che rimane distaccato e le emozioni vissute sono conseguenti e in armonia a tali pensieri.

    Per essere felice l’uomo ha bisogno di stare a contatto con le persone e interagire perché non è tanto la comunicazione verbale che influenza, quanto la postura e la mimica che sono alla base dell'empatia.

    Come ogni medaglia ha il suo rovescio, anche la felicità ha come controparte la tristezza, e questo discorso vale per l'infelicità e per tutte le altre emozioni. In ogni caso sembra che sia più facile diffondere il senso di felicità. Le ricerche hanno dimostrato che le possibilità di trasmissione della gioia sono intorno al quindici per cento in più rispetto al malumore.

    Questa ricerca della consapevolezza mi sta aiutando tantissimo: mi sento più positiva, più appagata e vivo ogni esperienza con più interesse. Sono ancora molto lontana dal traguardo ma inizio a comprendere tanti punti oscuri e, soprattutto, molti tasselli che rimanevano inspiegabili e scollegati tra loro, cominciano a trovare una collocazione.

    Quando decidiamo d’intraprendere il cammino della Consapevolezza, diventa molto importante abbandonare ogni pregiudizio e disporre la mente ad ascoltare, vagliare e accettare nuove riflessioni e nuove possibili realtà.

    Mi sono resa conto che la pazienza e l’onestà di ammettere che si è ignoranti, (non si può pretendere di sapere tutto, molti avvenimenti e concetti sono ignoti) e, soprattutto, la curiosità aiutano tantissimo nel cammino della consapevolezza.

    La psicologia afferma che gli esseri viventi possiedono il grande dono della curiosità. Essere curiosi è positivo e benefico perché il fatto di apprendere e colmare una mancanza porta gioia e poiché la felicità è il bene principale, si ha più probabilità di avere un corpo sano. Secondo Einstein la curiosità è il Principio della conoscenza e il fisico Carlo Rovelli afferma che "I passi avanti nella scienza nascono sempre dalla curiosità di qualcuno!"

    Sorge una domanda a questo punto, se l’uomo è propenso alla felicità, sentimento più facile da trasmettere e condividere, come mai nel mondo c’è così tanta tristezza? Perché per strada di visi sereni se ne vedono pochissimi?

    Grazie al blog dove, inizialmente, volevo analizzare gli eventi storici per capire in quale direzione l’uomo fosse protratto, sono venuta a conoscenza di perché molto ben nascosti e che chiunque s’incamminerà verso la ricerca del suo vero Sé incontrerà. Ho sempre condiviso l'idea espressa da Vico, la storia si ripete, allora, perché l'uomo è cocciuto e non impara dai suoi errori pur studiandoli? Nei primi articoli ho parlato delle giornate mondiali e mentre scrivevo e spiegavo, la vocina interiore chiedeva, stupita, come fosse possibile che si fosse arrivati al punto di dover organizzare giornate mondiali per ricordare all'intera umanità certi assunti che dovrebbero essere innati, partendo dal presupposto che certi orrori li si studia e li si conosce.

    In quei momenti la rabbia si è espressa con vigore, perché mi sono resa conto che è tutta solo teoria, bei propositi, belle parole buttate al vento e ne

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