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Riscrivere il Domani
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E-book111 pagine1 ora

Riscrivere il Domani

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Info su questo ebook

Le infinite realtà sensibili, molteplici e divenienti (Ordine Esplicito, Universo Fenomenico) vengono emanate costantemente dall'Uno (l'Essere Trascendentale, Dio), una “matrice” di infinita informazione ed energia, alocale e atemporale, dotata necessariamente di coscienza. Il processo di emanazione della realtà fenomenica avviene grazie alla osservazione e percezione, da parte dell'Uno, del proprio contenuto informativo (Ordine Implicito, Campo di Informazione) nel quale risiede l'immagine e il disegno di tutto ciò che costituisce le infinite realtà sensibili.
Mentre l'Essere Trascendentale è alocale e atemporale, infinito ed eterno, la realtà sensibile è vincolata, dal secondo principio della termodinamica, ad un progressivo incremento di entropia, che crea il tempo e che conduce alla morte per consunzione di energia “utile”.
Il cervello è una macchina neghentropica; l'unica entità in grado di ridurre la propria entropia e quella dell'ambiente circostante, se correttamente impiegata. Molti risultati sperimentali nell’ambito della neurofisiologia ci insegnano che utilizzare correttamente il cervello significa agire lasciandosi guidare da stati d'animo illuminati e gioiosi (ad es la vitalità, la consapevolezza, l'interesse, l'empatia, la calma) ed evitando, per quanto possibile, gli stati d'animo oscurati (ad es la rabbia, la paura, l'avidità, il sadismo, il cinismo, la cupidigia, la volgarità, l'aggressività, l'invidia).
La via più semplice per conquistare stati d'animo illuminati consiste nel seguire la propria singolarità, le proprie Peculiarità Trascendenti ( il coraggio, la resilienza, la creatività, l'intuizione, la compassione, il carisma…), ciò che rende ognuno di noi speciale di per sé. In tale modo, infatti, l'individuo concede libero sfogo alla propria Volontà di Vita e si pone nella condizione di raggiungere l'Eudaimonia; uno Stato di Grazia caratterizzato dalla gioia per la realizzazione del proprio sé.
Dalla continua negazione, repressione o ignoranza della propria singolarità, invece, nascono solo stati d'animo oscurati, sofferenza e caos.
Il Neghentropismo può quindi essere definito come la teoria dell'esaltazione dell'Eudaimonia come fondamento del benessere globale. Ma non ci può essere Eudaimonia se non esiste un sistema sociale che fornisca a ciascun individuo la possibilità di conoscere e valorizzare il proprio potenziale.
La comunità devi farsi garante della possibilità, per ogni individuo, di identificare, perseguire e raggiungere la propria eudaimonia. Ma per potere garantire ciò deve prima essere reingegnerizzata dal punto di vista dell'educazione, dell'economia e della giustizia sociale. Ecco quindi che il paradigma neghentropico, nato dallo studio della mente e dalla ricerca della Realtà Ultima, può di fatto essere fondamento e giustificazione di una nuova rivoluzione sociale.
LinguaItaliano
EditoreFedro
Data di uscita6 dic 2017
ISBN9788827525388
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    Riscrivere il Domani - Fedro Anacoreta

    FONTI

    Riscrivere il Domani

    I fondamenti del Paradigma Neghentropico

    " Dopo che l'esperienza mi ebbe insegnato che tutto ciò che spesso ci si presenta nella vita comune è vano e futile, e vedendo che tutto ciò che temevo direttamente o indirettamente non aveva in sé niente di buono né di cattivo, se non in quanto l'animo ne veniva commosso, decisi infine di ricercare se ci fosse qualcosa di veramente buono e capace di comunicarsi e da cui solo, respinti tutti gli altri falsi beni, l'animo potesse venire affetto; meglio ancora, se ci fosse qualcosa tale che, trovatala ed ottenutala, potessi godere in eterno di continua e grandissima felicità".

    B aruch Spinoza

    " Dedicato a tutti coloro che

    risuonano nell’infinito"

    F.A.

    Preludio

    Sono sempre stato un amante della Scienza, della Filosofia e delle conquiste del pensiero umano.

    Da ragazzo mi nutrivo di racconti di fantascienza, sognavo i viaggi nel tempo, nello spazio, ai confini della realtà, e amavo i racconti visionari e poetici quale Anni senza fine di Clifford D. Simack.

    Ai tempi del Ginnasio la professoressa assegnò, come compito a casa, un tema libero. Decisi quindi di cimentarmi nella descrizione di una probabile società futura, naturalmente ipertecnologica, nella quale gli automi, forti della loro immortalità di macchine, avrebbero di fatto sostituito, in tutto e per tutto, il genere umano (anche nei sentimenti, nei ricordi, nelle aspirazioni e nelle speranze), creando una nuova civiltà più giusta e pacifica.

    Presentai il lavoro a mio padre (uomo molto intelligente e concreto, poco avvezzo ai voli pindarici) il quale mi fece un'osservazione spiazzante; nessun automa potrà mai sostituire l'uomo se prima non si scopre quel qualcosa che rende un essere umano veramente tale. Se non si comprende l'origine dell'anima questa non potrà mai essere riprodotta né tanto meno consegnata ad una macchina qualsiasi.

    Da allora sono passati quasi trent'anni.

    Per un certo periodo della mia vita sono stato imprigionato negli schemi di una società agonizzante e truffaldina, dove trionfa l'illusione di poter avere tutto con il denaro, il potere e il prestigio sociale.

    Fortunatamente, il mio spirito indipendente e ribelle, unito al continuo contatto con la sofferenza e con la fragilità della forma, mi ha risparmiato, conducendomi a riflettere sempre più profondamente sul significato ultimo della vita e riavvicinandomi a casa e al senso implicito delle parole di mio padre: dove nasce e dove risiede la nostra vera anima?

    Così è nato il Paradigma Neghentropico: un costrutto mentale che, partendo da ben documentate indagini scientifiche, si sforza di proporre una nuova visione etica per una società globale più giusta, meritocratica e libera.

    Avete tra le mani il resoconto di un viaggio iniziato molti anni fa, ma chi io sia non ha importanza.

    Penso che l'essere umano tenda troppo spesso, più o meno consapevolmente, a giudicare le idee e le azioni sulla base di chi le produce o le compie. Se siamo ricchi o poveri, famosi o reietti, di bell'aspetto o ripugnanti, cambia l'effetto del nostro pensiero sulle menti altrui.

    Il paradigma neghentropico deve essere valutato indipendentemente dal suo autore. E la sua sopravvivenza, diffusione o mera scomparsa dovrà essere assolutamente separata dal destino di colui che gli ha dato vita.

    Se questo mio desiderio è incompatibile con la vostra curiosità allora vi consiglio di non procedere oltre.

    Se invece, come spero, l'interesse per il contenuto è superiore a quello per l'autore, sono lieto di darvi il benvenuto.

    PARTE PRIMA

    Dai Neuroni al Nirvana

    " L'incontro con la verità è qualcosa di insolito nella vita dell'uomo; i più vivono nella non verità; e anche quei pochi che tendono verso di essa la incontrano al termine di un laborioso processo, che conduce al di là del comune modo di pensare e di vivere".(E. Severino)

    Il nostro mondo è pregno di sofferenza, distruzione, angoscia.

    In una parola, caos.

    In termini scientifici si parla di entropia per descrivere l'inevitabile incremento di energia inutile al quale ogni sistema isolato è stato incatenato dal secondo principio della termodinamica.

    In termini sociali, penso che il caos possa essere definito come il nutrimento e il prodotto (caos alimenta caos) della principale paura dell'uomo; la paura della non vita. Con questo termine non intendo riferirmi all’assenza di vita, ma all'incapacità di riconoscere il significato del proprio vissuto da cui consegue il timore di giungere impreparati, delusi, spaventati e frustrati di fronte alla morte.

    La riflessione umana sul significato dell'esistenza si è sempre scontrata con un mistero che va oltre le nostre capacità di comprensione logica e razionale.

    E la mancanza di risposte soddisfacenti, nel corso dei secoli, non ha fatto altro che incrementare il disagio e la confusione.

    Sono nati gli idoli, creazioni del fragile ed anelante animo umano per le quali possa avere un senso vivere e lottare; alcuni nobili (la libertà, la difesa della vita), altri meno (il potere, la prevaricazione economica e sociale, l'esaltazione del proprio ego).

    Tali idoli sono poi stati combattuti e umiliati dal nichilismo. Ma questo non ha comunque impedito l'inarrestabile sviluppo di una società arrivista, arrogante, spregiudicata dove la prevaricazione del prossimo, l'indaffaratismo inconcludente e lo sviluppo materiale e tecnologico fine a se stesso la fanno da padrone.

    L'uomo è quindi perso in questo oceano di energia distruttiva, foriera solo di confusione, pazzia e sofferenza.

    Ma nell'essere umano in quanto tale risiede ancora uno spiraglio di speranza.

    La profonda comprensione della mente e dei suoi meccanismi è forse il pilastro fondamentale di quel cambio di paradigma necessario per contrastare il regno del caos.

    Lo stesso David Bohm ha sostenuto che se non facciamo nulla per ciò che concerne il pensiero non arriveremo da nessuna parte. Possiamo solo momentaneamente alleviare i problemi della popolazione, il problema ecologico e così via...ma questi problemi ritorneranno in altro modo.

    Le filosofie orientali affermano che il regno della mente umana, come un corso d’acqua, possieda diversi livelli di profondità, che bisogna saper esplorare, per arrivare alla comprensione di noi stessi e alla libertà

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