Coincidenze

Di Cristian Odoardi

“Coincidenze” è una raccolta di poesie scritte tra il 1990 e il 2000. Poesie per lo più testimonianza di sprazzi di vita, tra l’alternanza di gioie e dolori, affreschi di stati d’animo spesso troppo intimi per essere condivisi subito ma necessariamente da far maturare dentro un cassetto. Le coincidenze, giorno per giorno, ci costringono a scelte che spesso appaiono libere e incondizionate e che invece, aggrappandosi a casualità più o meno fortunate, formano un percorso obbligato, dove il nostro volere non riesce a far altro che dettare tempi di salita e discesa. Siamo un treno che ha un percorso assegnato con delle fermate predeterminate e che solo tirando il freno d’emergenza possiamo far sostare in un luogo diverso dalle stazioni prestabilite. Tirare il freno, ogni tanto, è fondamentale, perché il bello del nostro viaggio non è nel punto di arrivo e neppure nelle fermate, ma in quelle soste impreviste che ci fanno sentire davvero liberi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 15 nov 2011
• ISBN: 9788866183990

Anteprima del libro

Fenice

Valori

Una carezza,

un fiore

che dolcemente scorre

sul tuo viso,

senza un motivo,

per un sorriso.

Un sorriso,

un raggio di luce,

abbastanza forte per

illuminare la notte,

troppo debole per

trasformarla in giorno.

Un sorriso può valere tanto.

Tanto può non valere un sorriso.

Illusioni

Illusioni, sono quelle

che ti fanno vivere la vita.

Illusioni, sono quelle

che ti fanno vincere la noia.

Tu sognavi tante cose,

lune piene e labbra da accarezzare,

nuovi amori pronti per scoppiare,

degli occhi da incrociare.

Illusioni, sono quelle

che hai la notte a letto.

Illusioni, sono quelle

che prendi e chiudi in un tiretto.

Tu sognavi tante cose,

lettere d’amore mai arrivate,

dolci parole sussurrate,

piccoli gesti, grandi significati.

Utopia

Ombra sì fugace,

che appari e scompari,

avanti i miei occhi

increduli di tanta grazia,

or che tu illumini,

il terren mio passare,

perché fuggi l’animo

di beltà innamorato?

Ch’io non sia degno,

nel tempestoso ed agitato cuore,

di ricever il primaveril

bocciolo del tuo amore?

Or dimmi, la mia speme

un giorno, avrà il giorno

della vittoria?

O l’utopia della vita

sarà per l’eternità?

Chimera

Ti guardo e tu sei lì

pensierosa e misteriosa.

Ti guardo e tu sei lì

rosa sbocciata a primavera.

Senza nome, mia chimera.

Silenzio

Tu eri lì,

non dicevi una parola,

bastava forse quello

per capir che non eri sola?

Perché uccidere un sogno?

Ed io sognavo,

le tue labbra da accarezzare,

dolci parole da sussurrare,

le tue mani da incrociare,

il tuo corpo da baciare.

Sei svanita in un momento,

finito il sogno,

il cuore in ombra,

Amore ti prego, Amore torna.

Grigio

Seduto davanti ad un

bicchiere di matite,

mi confondo

in un unico colore,

il grigio

della noia che mi

avvolge.

Scogli

I miei