Il mio cammino per Santiago de Compostela

Di Nicola Polverino

Nicola ed Emilio, due amici, protagonisti di un bellissimo viaggio per Santiago de Compostela. Partiti da Valença Portogallo il 22 Giugno del 2015 raggiungono Santiago il giorno 26 venerdì. Percorrono 120 chilometri facendo 5 tappe. Sul cammino giorno dopo giorno incontrano tanti pellegrini che come loro, hanno una sola meta, e cioè quella di raggiungere Santiago de Compostela. La maggior parte dei percorsi è su strade sterrate e in mezzo ai boschi, il silenzio, la natura selvaggia e le proprie motivazioni fanno sì che questo cammino diventerà un’esperienza indimenticabile e che rafforzerà la loro amicizia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint Self-Publishing
• Data di uscita: 3 dic 2015
• ISBN: 9788893218566

Anteprima del libro

Compostela.

Cenni storici sul cammino di Santiago de Compostela

Cos’è?

E’ il ripercorrere a piedi un tratto della strada che porta alla tomba di San Giacomo e che, in oltre un millennio, hanno percorso milioni di persone.

Perché si fa’?

In molti casi per la valenza religiosa del pellegrinaggio e l’ambiente storico in cui si svolge. Spesso sono motivi spirituali, il bisogno di trovarsi soli con se stessi, di poter riflettere, di allontanarsi dallo stress quotidiano, di misurarsi in un’impresa ritenuta notevole sul piano fisico e ancor più su quello mentale e infine anche per il fascino derivante dalla storia del cammino, dai segni d’arte e di storia.

Cenni storici:

Proprio come la tradizione musulmana esige che, almeno una volta nella vita, ogni fedele compia il cammino che Maometto fece alla Mecca a Medina, il primo millennio del Cristianesimo conobbe rotte considerate sacre e chiunque ne percorresse una accedeva a una serie di benedizioni e indulgenze.

La rotta che forse di più è stata percorsa e senz’altro il cammino che conduceva fino ai resti mortali dell’apostolo San Giacomo, sepolti in un luogo della penisola Iberica chiamata Santiago de Compostela (campo della stella).

Si narra che un pastore vide brillare una stella su un campo. San giacomo dopo la morte di cristo si spinse fino a questi luoghi per portare la parola di cristo. Ai viandanti che percorrevano questa rotta sacra, fu imposto il nome di pellegrini, e come simbolo ebbero una conchiglia.

Caro amico pellegrino,

Questa mia testimonianza, anche se ti arriva attraverso una sequenza virtuale d’immagini e parole sarà per te, un punto di partenza affinchè tu possa decidere di intraprendere questo cammino.

Questa esperienza del cammino spero che sia invece per me l’inizio di uno nuovo. Per questo mi è piaciuto scrivere questo diario, esso mi farà da stimolo durante l’anno nella preparazione del successivo.

Attraverso la lettura auspico che tu possa trovare lo stimolo per metterti in gioco e rischiare di scoprire quanto sia bello guardarsi dentro.

Perché essenzialmente di questo si tratta: camminare per strade sconosciute alla ricerca della parte più nascosta di noi stessi. Non è forse il buio, l’incertezza, la solitudine, le difficoltà quotidiane a renderci paurosi e infelici?

Sono convinto che ogni viaggio dentro se stessi valga la pena di essere intrapreso e porti comunque alla sconfitta delle difficolta della vita.

A volte mi piace pensare che anche una sola persona sia partita stimolato dalle mie righe. Se così fosse potrei dire di aver condiviso la grande opportunità che è offerta a tutti e di aver contribuito ad allargare la famiglia dei pellegrini per Santiago de Compostela.

Questo diario da me scritto è una raccolta di emozioni, di fatti realmente accaduti e d’incontri con tante persone di qualsiasi estrazione sociale sul percorso portoghese da Valença a Santiago de Compostela dal 22 al 27 Giugno del 2015.

E’ una cronistoria di un cammino affascinante e nello stesso tempo difficoltoso, fatto, tappa dopo tappa, insieme al mio amico e collega spagnolo Emilio Altolaguirre.

Vuole essere anche una piccola guida per chi, un giorno vorrà cimentarsi in questa bellissima esperienza di vita.

Tutto ebbe inizio in una serata invernale del dicembre 2013. Accesi la tv e vidi che a breve sarebbe iniziato