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Cul In Aria
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E-book72 pagine15 minuti

Cul In Aria

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«Il culo è la fica del Duemila», sostengono alcuni saggi e alcuni omosessuali. Questi ultimi però non vanno presi in considerazione in quanto il loro è un giudizio di parte. Il problema è di chi sta sotto, che potrebbe non gradire l’operazione in quanto - com’è notorio - in primetime è piuttosto dolorosa. Specie se condotta da giovanotti inesperti che pensano basti infilare il «salamino» per concludere in bellezza la giornata.

Viceversa, la deflorazione anale è cosa assai delicata e nient’affatto semplice, che va eseguita da persone rodate secondo una ben precisa tecnica.

Tecnica di cui tratterà questo tomo, dedicato a tutte quelle fanciulle che desiderano essere furiosamente trapanate nelle retrovie senza essere costrette a svegliare il vicinato urlando di dolore. Nonché ai ragazzotti ansiosi di correre la cavallina anche tra un magnifico paio di terga senza trasformare la «prima volta» nell’«ultima».
LinguaItaliano
Data di uscita17 mag 2016
ISBN9786050440348
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    Anteprima del libro

    Cul In Aria - Amabile De Retano

    contemporanei.

    INTRODUZIONE (sic!)

    LA FICA DEL DUEMILA

    «Il culo è la fica del Duemila», sostengono alcuni saggi e alcuni finocchi. Questi ultimi però non vanno presi in considerazione in quanto il loro è un giudizio di parte.

    Vero è, che fin dall’antichità, l’amore per la perlustrazione virile dei sacri lombi (ribattezzato in epoca giudaica e cristiana «l’immondo vizio», in quanto non portava prole e quindi, pure crescendo, si veniva meno al comandamento di moltiplicarsi[1]) ha conosciuto torme di estimatori. Gli unici a parlarne apertamente male erano gli ebrei della Bibbia (quelli extra libro no, ne conosco un sacco che la praticano!), del resto, i termini «sodomia», «sodomita», «sodomizzare», indicativi dell’atto di penetrare analmente qualcuno, derivano da Sodoma, città biblica che - secondo la leggenda - venne distrutta dalla collera di Dio per l’empietà dei suoi abitanti, dediti per l’appunto al trastullo dell’«inchiapparella»[2]. Talmente irrecuperabili da tentare di fare il «servizietto» anche agli angeli messaggeri del Signore[3].

    Nella stessa area sorgeva anche la città di Gomorra, anch’essa distrutta dalla medesima collera di cui sopra. Tuttavia, le cronache non ci hanno tramandato a quali peccati erano dediti i «gomorriti»… Evidentemente nulla di piccante. In compenso alcuni figli di puttana, nel corso dei secoli, ci hanno tramandato la «gonorrea»[4], ma oggi è facilmente curabile con gli antibiotici.

    Nonostante le condanne millenarie dei rabbini e dei padri della Chiesa, primo fra tutti San Paolo nella prima lettera ai Romani[5], si è andati e si continua ad andare in culo allegramente. Il problema è di chi sta sotto, che potrebbe non gradire l’operazione in quanto - com’è notorio - in primetime è piuttosto dolorosa. Specie se condotta da giovanotti inesperti che pensano basti infilare il «salamino» per concludere in bellezza la giornata.

    Viceversa, la deflorazione anale (vulg. la rottura del culo) è cosa assai delicata e nient’affatto semplice, che va eseguita da persone rodate secondo una ben precisa tecnica.

    Tecnica di cui tratterà questo tomo, dedicato a tutte quelle fanciulle che desiderano essere furiosamente trapanate nelle retrovie senza essere costrette a svegliare il vicinato urlando di dolore. Nonché ai ragazzotti ansiosi di correre la cavallina anche tra un magnifico paio di terga senza trasformare la «prima volta» nell’«ultima».

    Procederemo quindi per

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