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La Casalinga Ideale
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E-book105 pagine1 ora

La Casalinga Ideale

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Info su questo ebook

Tra le tante figure che si possono delineare in questo libro c’è Meggy, la casalinga compulsiva, Doroty quella perfettina oppure Fanny la casalinga titubante…poi c’è Molly, la casalinga disperata: la vita da massaia lei non la voleva proprio. Odia la polvere che s’infila dappertutto. La odia con la stessa intensità con cui si può odiare l’amante del marito. Odia le piante sul terrazzo che non riescono ad arrivare a fine mese come il suo portafogli.

Poi c’è la Casalinga Ideale, sempre in lotta con il tempo, le faccende e i calzini spaiati che ama la sua casa polverosa, la sua pazza famiglia rumorosa, e sì…ama anche il caos e il disordine, sintomo di una casa felice.

Scopriamo insieme, con storie ed aneddoti le diverse fasi che si superano durante il percorso fatto di scelte, rimpianti, soddisfazioni, rinunce e piaceri.
 
LinguaItaliano
Data di uscita29 lug 2014
ISBN9786050314175
La Casalinga Ideale

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    Anteprima del libro

    La Casalinga Ideale - Giorgia Giorgi

    Francesco

    Premessa

    Prima di iniziare vorrei precisare che il titolo di questo libro non è stato scelto a caso. Quando parlo di Casalinga Ideale non pecco di presunzione, né voglio apparire unica e speciale. Per chiarire il concetto prendiamo il vocabolario della lingua italiana e cerchiamo la parola casalinga: donna di casa che si occupa prevalentemente della famiglia e delle faccende domestiche, senza esercitare alcuna professione retribuita.

    Questa definizione rispecchia pienamente la figura di una massaia, ma non spiega esattamente ciò che fa. E lasciatemelo dire tra le due cose non c'è un mare, ma un abisso.

    Ora proviamo a cercare, sempre sul nostro vocabolario, la parola ideale: che esiste sul piano delle idee, e non nella realtà.

    Appunto, casalinga ideale: né perfetta, né eccezionale, piuttosto ideale, fantastica, immaginaria…

    Vi anticipo subito che questo non è un manuale in senso stretto e non saranno trattati argomenti culinari. Le librerie pullulano di ricette light, economiche, senza glutine, senza zucchero, senza lattosio, senza burro o uova, finger food, slow food, fast food, ricette riciclate, ricette veloci, ricette estive, cupcake, pasta di zucchero, cucina a vapore, a pressione, ecc. Né troverete le istruzioni di come si pulisce la casa da cima a fondo senza faticare, o vademecum per smacchiare e candeggiare. Non pratico stregonerie e purtroppo la pozione magica per diventare wonder woman non ce l’ho io, né nessun altro.

    Questa sarà, invece, una guida che vi esorterà a scegliere, tra le tante, una vita fatta di sacrifici e di critiche. E’ altresì probabile, e mi sento in obbligo di avvertirvi fin d’ora, che dopo aver letto questa mia autoanalisi le vostre idee in proposito saranno ancora più confuse, pertanto non mi riterrò responsabile di eventuali fughe verso i Tropici con relativi abbandoni coniugali.

    Ho tre figli maschi. Se ci penso mi viene la pelle d’oca. No, non per loro, sono i figli che ogni mamma vorrebbe avere. Affettuosi, divertenti, amorevoli. Ma immaginate voi a diventare suocera per ben tre volte. Chiudiamo qui questa piccola parentesi e torniamo a loro, i miei tre ragazzi.

    Li vedo crescere e mi domando se saranno mai collaborativi in casa. Si faranno pregare per buttare l'immondizia? Proverò solidarietà per le loro mogli? Domande cui solo il tempo potrà dare una risposta! Per ora la mia missione si concentra sulla sopravvivenza domestica in una casa che spesso sembra quasi animata da dispettosi folletti che spostano le cose, fanno disordine e creano il caos ovunque.

    Il trucco, e l’ho capito troppo tardi purtroppo, è non farsi prendere dal panico. Non lasciarsi travolgere dalle miriadi di cose da fare. E imparare che un mobile polveroso è sintomo di una famiglia serena.

    Così da diverso tempo mi limito ad osservare le donne intorno a me, cercando un filo conduttore, e scopro che quasi sempre le accomuna l’insoddisfazione della propria scelta o non scelta.

    E' un dato di fatto: le donne in carriera vorrebbero avere più tempo da dedicare alla propria casa e famiglia. Le casalinghe vorrebbero uscire dalle mura domestiche e scappare per lidi lontani e sconosciuti. Eppure, in entrambi i casi, nessuna di loro vorrebbe cambiare la propria situazione. Esiste il giusto compromesso?

    Scopriamo insieme, con storie ed aneddoti le diverse fasi che si superano durante il percorso fatto di scelte, rimpianti, soddisfazioni, rinunce e piaceri.

    Casalinga, what else?

    La cosa peggiore del lavoro di casa è che qualunque cosa tu fai viene distrutta, buttata via o mangiata entro ventiquattr'ore.

    Alexandra Hasluck

    Non mi sembra che da bambina sognassi di diventare una casalinga. Ricordo che il mio desiderio ricorrente era quello di:

    STEP 1 Trovare un uomo innamorato e possibilmente facoltoso. Che poi, a pensarci bene, forse dovrei dire un uomo ricco e magari innamorato. Beh, la sostanza non cambia.

    STEP 2 Trovare un lavoro stupendissimo, da darmi tante soddisfazioni, sia sul piano personale, sia su quello economico.

    Avendo deciso che questi due passaggi sarebbero dovuti diventare essenziali e complementari per vivere una vita serena, mi chiedo ora quando esattamente è balenata nella mia testa l'idea di voler fare la casalinga. Sarà forse stato un pensiero affiorato dal mio inconscio col passare degli anni.

    A cinque anni volevo fare la modella, a nove la hostess di volo, poi ancora la giornalista e l'archeologa.

    In seguito, durante gli studi delle superiori, pensavo ancora più in grande. Avrei aperto uno studio tutto mio, un negozio di intimo, un'impresa di catering.

    Lavoro, lavoro, lavoro. Eh sì, perché detto così, sembrava tutto molto fattibile. All'atto pratico però vediamo cosa è successo dopo questi pochi anni d'inconsapevole spensieratezza…

    Dopo la scuola, fortunatissima, trovo subito l’altra metà della mela e mi sposo.

    Primo STEP dei progetti realizzato! Evvai!

    In men che non si dica comincio a lavorare, un lavoro vero, di quelli che a fine mese poi ti pagano, mica chiacchiere!

    Secondo STEP, realizzato! Urca! Così facile? Non posso crederci!!

    Secondo i miei calcoli le mie aspettative si sono realizzate, e adesso che faccio? Se la storia finisse qui le altre 100 pagine di questo libro cosa ci stanno a fare? Infatti una serie di circostanze fortuite e volute sconvolgeranno da subito l’equilibrio così facilmente ambito e trovato.

    Eravamo rimaste al matrimonio con il mio pompiere e al lavoro che, per alcuni versi, pur non sapendolo in quel momento, mi sarebbe tornato molto utile in seguito.

    Da quell'istante in poi è stato tutto un susseguirsi di eventi: la casa, il mutuo, le bollette da pagare, la spesa, l'auto. Certo, con l'entusiasmo di giovane donna, sembravano piccoli dettagli superabili. "L'importante è organizzarsi bene e imparare a cucinare presto" pensavo tra me, ignara di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco.

    Mi sono, infatti, resa immediatamente conto che non potevo permettermi di restare in casa a godermi i divani, le tende, i regali di nozze. No no, dovevo contribuire attivamente e soprattutto far quadrare il bilancio familiare.

    Ricordo ancora con un sorriso imbarazzato la prima spesa fatta al supermercato. Quella per riempire la credenza nella cucina ancora profumata di vernice fresca alle pareti, la spesa che si fa appena tornati dal viaggio di nozze, per capirci. La scena resterà memorabile per anni.

    Mio marito ed io sembravamo due bimbi alle giostre. Presi ormai dall'entusiasmo di riempire la dispensa ci rincorrevamo da un reparto all'altro del negozio e con enfasi io

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