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Scrivo come un cane
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E-book96 pagine59 minuti

Scrivo come un cane

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Info su questo ebook

Un piccolo cane attaccatissimo alla sua mamy che ricambia amore con amore. Caratterialmente anarchico e indipendente ama la libertà e la vita. Refrattario ad ogni insegnamento che non sia gradito alla sua personalità, a volte eccessivamente esuberante fino a invertire a proprio vantaggio il rapporto di proprietà fra umano e animale.

Dispettoso e permaloso, è sempre pronto alla sua vendetta preferita, alza la coscia e colpisce, nonostante sia consapevole che la punizione non tarderà a venire. Indomabile e temerario in ogni situazione, sa riempire di dolcezza con i suoi atteggiamenti ed uno sguardo che esprime qualunque sentimento umano aiutandosi a volte con ululati di diversa modulazione quando "parla" con madre. Si esprime in una lingua con verbi tutti da decifrare ma "si facesse capire molto bene.

Divertente, ironico e spiritoso, una formula magica che nasce dall'amore tra i due, con avventure da leggere ai bambini, ma adatti a un pubblico di tutte le età.
LinguaItaliano
Data di uscita18 gen 2019
ISBN9788827866245
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    Anteprima del libro

    Scrivo come un cane - Joela C.

    PREFAZIONE

    Ciao a tutti!

    Ciao amici io sono Buck il pissione.

    Per chi ancora non lo sapesse e per coloro che ancora non hanno letto delle mie peripezie, io sono un piccolo cagnolino a metà tra un pinscher e uno yorkshire con una innata voglia di vivere e pissiare ovunque.

    Si, avete letto bene, se oggi potete leggere di me, è perchè madre umana ha iniziato a postare ogni mia pissiata sul quel sito lì che voi chiamate Feisbuck, per lamentarsi con tutto il mondo e le galassie che pissio sul  divano, sulla tv, sulle scale, sulla porta e in ogni possibile dove.

    Lei pensava che una volta  cresciuto, vabbè si fa per dire,  avrei smesso di inondare ogni angolo della casa, ma anzi, a  dir la verità oggi è pure peggio di quando ero piccolo, poichè la faccio di nascosto e in silenzio, lontano dagli occhi rimproveratori di madre e di quel piantagrane del Doggo Sitter, l’essere più buckantipatico con cui ho a  che fare.

    Chi è il Doggo? Il mio badatore saltuario, colui che mi  dice sempre no, fermo, lì no, là no, su no, non abbaiare, non respirare, non rompere… ma non voglio parlare troppo di lui ora …

    Adesso voglio solo occuparmi di dirvi  di me e cosa faccio nel mio tempo libero…

    IO E TE COME NELLE  FAVOLE

    Quando madre alzò il telefono ci dicierono:

    < Ho un belliffimo cuccioletto di gnolino nato da  poco, occhietto sveglio,  zampette veloci, codino sempre in agitazione e promette di diventare un terremoto!

    Vuoi diventare la sciua mamma? Si chiama Ugo, perchè ha una faccia da Ugo e quindi merita  di chiamarsi Ugo, nella foto che ti mando non c’ è scritto il suo nome,  ma sci capisce sciubito qual è il suo nome.

    Non ha nessciun pedigree o sangue di nobilessa stirpe, è picciolo e non crescerà molto, ma è carico  di allegria, curiosità e voglia di vivere!!

    Ti prego, prendilo tu, peffavorepeppiacere, quetto è il tuo cane! >

    Con un pò  di titubantessa, madre ci pensciò e ripensò  gionni prima  di decidersi a dicere di si, e di naccotto da tutti, un pomeriggio mi venne a prendere e mi pottò a cascia sua…. e peffottuna!!! Meno male che arrivasse in tempo, peccchè là c’era una nonna che  dicesse sempre che mi volesse mangiare, io però anche con le sciampette corte ero molto velocissimo e scappettavo da tutte le parti!

    Mi facevo prendere solo quando era l’ora del ciuccetto o  della nanna…. si, nannavo con nonna, ma lei  di notte non mi mangiasse mica!

    Io non sciapessi chi fosse mamy, mi mise in macchina  dentro una cesta e io iniziassi sciubito a piangere e baiare!!! Ma diccio, mi avesse preso per tipo  da cesta?

    Che ci facessi lì tutto solo soletto?

    Avessi all’epoca sciolo sessanta giorni e pesassi pen ottocento grammi, ma già la sapessi lunga eh!

    Così per non rompersi troppo i timpani con i miei baiamenti e per farmi stare  zitto, dovette prendermi in braccio infilandomi dentro il sciuo giumbotto, pecchè all’epoca facesse pure freddo…. mmmh ma forsce non sarebbe stato meglio una canottiera?

    Quella fu la prima volta che l’avessi vinta su madre, ma lei ancora non avesse capito chi avrebbe comandato!

    Facessi il viaggio accucciato li dentro, dommivo e scivolavo giù e lei mi prendesse sempre su per farmi respirare,  scientivo il sciuo cuoricino battere e ci batteva assieme al mio… che emossitudine fu, stessi proprio in paradiso…

    Ottocento grammi di pelo e occhi, con due ricchie da fare individiassione a un lifante, un vero big dog, bello tondarello che quando mi davano la pappa sembrasse che il panciotto mi scoppiasse tipo mongolfiera!

    Dopo mille supplicassioni e supplicassioni di crocche e crocchette, oggi peso ben quattromiladuecento grammi!!! Ne avrò mangiate eh?

    Madre imparò presto puranche che non fossi abituato a  fare le pipì fuori casa.. infatti ogni posto era buono per fare un laghettino e quando invece mi portava fuori per i bisogni… gnente!!!!

    Ma scusate, chiedessi consiglio a voi, fuori fosse inverno, pecchè facere pissia al freddo visto che sci potesse fare in cascia al caldo?

    Non cellò mai capito e infatti continuassi imperterrito a farla in cascia dappettutto per disperrassione di madre e io, invece, a prendere sgridassioni!

    Ma da fubbetto, io poi la guaddassi con i miei occhioni languidi, come sciolo io sapessi fare e le strappassi sempre un sorriso….. ehehe affinavo già le tecniche!

    Madre non fosse troppo convinta nemmeno del nome Ugo che avevo, non le piacesse troppo e poi ci avesse sognato tempo prima, che giocasse al mare con  un gnolino di nome Buck, era un gnolino grande, grosso e nero nel sogno, ma pacciencia, fossi arrivato io e così mi cambiasse il nome con Buck…. segno del destino? In seguito capirete pecchè!

    I gionni intanto passavano e puranche le pissie su pissie fuori posto, non ci fosse gnente  da fare, io pissiavo

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