Due Racconti Dei Miei Amici Fedeli In Ebook

Di Nunzia Castaldo

Questo Ebook include due racconti pubblicati su Smashwords.com:
Ottavia Vita Da Boxer
Afrodite Storia Della Gatta Bianca
Nel tempo di mezzo della mia esistenza, la vita s'incrociò con quella di Afrodite e di Ottavia

• Lingua: Italiano
• Editore: Nunzia Castaldo
• Data di uscita: 20 ott 2021
• ISBN: 9781005890605

Nunzia Castaldo

Sono nata a Bologna in Italia. Mi sono laureata in Pedagogia con indirizzo psicologico, sono stata docente per molti anni. Amo leggere e scrivere di poesia e racconti, amo fotografare dettagli di realtà e rielaborarli al computer. Amo scrivere per Smashwords, molti miei testi sono passati negli anni attraverso il suo catalogo che aggiorno. Grazie Smashwords.

Anteprima del libro

Due Racconti Dei Miei Amici Fedeli In Ebook

By Nunzia Castaldo

SMASHWORDS EDITION

PUBLISHED BY

Nunzia Castaldo on Smashwords

Copyright © 2021 by Nunzia Castaldo

Cover design Nunzia Castaldo

Questo Ebook include due racconti pubblicati su Smashwords.com:

Ottavia Vita Da Boxer

Afrodite Storia Della Gatta Bianca

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Ottavia Vita Da Boxer

PRESENTAZIONE

Mi capitò di leggere che il cane di razza Boxer è un cane non cane. Questa affermazione non la capii a pieno fino a quando il caso non ci fece conoscere Ottavia. Il Boxer è un cane affettuoso anche se apparentemente non lo dimostra più di tanto, mentre mostra la sua dolcezza e la gelosia per i membri della sua famiglia umana e animale che si esplica nella coraggiosa e impavida capacità di difendere chi ama.

Premessa

Ti alzi la mattina come d'abitudine, ma la tua giornata si trasforma in un attimo. Ottavia non si solleva, non muove un labbro, con la coda alzata, debolmente, ti dice che lei c’è, non sa cosa le sia accaduto, ma c’è. Ieri sera l’avevi lasciata tranquilla, dopo la crocchetta premio è il buffetto sulla testolina tonda come una boccia e stamattina te la ritrovi così.

Spavento, preoccupazione, pensieri neri agitano la mente, ricordandoti che non sei onnipotente e forse non sei nemmeno quel buon padrone che pensi, perché hai permesso al tuo cane, cui hai dato amore e cure, di ammalarsi. Frughi nel libretto sanitario e chiami il veterinario. Prendi il fagotto di trenta chili, lo carichi in auto e vai. Ora sei in sospensione tra forse e perché.

Ecco, se volete un cane, documentatevi scrupolosamente, come se doveste saper fare il genitore, intraprendere la professione di veterinario, di dietologo, di psicologo. Poi mettete tutto da parte e iniziate l’avventura che vi cambierà la vita. Sì ho proprio detto: Vi cambierà la vita. E’ successo a me. Lui.

Ottavia, vieni andiamo a spasso le dico. Lei scende dal suo divanetto trascinandosi dietro la coperta, si stiracchia, allunga le zampe anteriori e solleva il posteriore, poi fa una piroetta, con la coda come un batacchio, colpisce stipiti e porte. Seduta, ti metto la pettorina le comando. Lei fa un’altra piroetta, agita la testa, volano le orecchie, si solleva sulle zampe posteriori, posa le anteriori sulle mie spalle e il muso sul mio viso. Mi annusa. Giù, giù le dico. Lei siede composta. Io mi piego fino a terra con la pettorina in posizione, le sollevo una zampa e la passo dentro, poi sollevo l’altra ed eseguo la stessa manovra, ma lei si è mossa e tutto è da rifare. Ora ho un po’ della sua bava nei capelli e sto sudando.

Intanto lei annusa: dall’abito, alle scarpe, alla borsa, per sapere se andremo in spiaggia o a fare la spesa. I segni del suo passaggio mi rimangono addosso. Non ho tempo per cambiarmi, mi ripulisco alla svelta ed esco accaldata e piena di aloni sugli abiti. 'Perché non ho preso un cane di piccola taglia' dico. Lei.

Chi ha fatto esperienza di aver un cane ha sicuramente vissuto una relazione che comprendeva forme di comunicazione molto simili al dialogo. Quante volte abbiamo sentito affermare: Gli manca solo la parola. Anch’io mi sono domandata: Che cosa direbbe il mio amico fedele se potesse raccontare le sue esperienze di vita? Perciò è Ottavi che racconta.

Buona lettura.

Il giorno in cui sono arrivata a casa. Mentre lui guidava l’auto, adagio, come chi ha un trasporto eccezionale, ogni tanto mi allungava una carezza; lei, mi teneva sulle sue gambe stringendomi ai fianchi. Sentivo solamente il rumore del motore. Io ero molto spaventata, forse anche perché avvertivo nel loro silenzio una specie di turbamento, adesso posso dire che