Matematica a Squadre: Speciale Conteggio & Statistica

Di Andrea Macco

L’idea di una gara di matematica a squadre è bella perché è la realizzazione ludica di quello che è veramente la matematica: una collaborazione intellettuale tra tutti gli appassionati con l'unico scopo di trovare la soluzione al problema.In questo volume insegnanti e studenti potranno sperimentarsi in una sfida a carattere matematico e statistico capace di garantire apprendimento e soddisfazione ai lettori che optano per affrontare l’ignoto armati solo del proprio coraggio e della propria conoscenza, cogliendo lo spirito di cosa vuol dire imparare divertendosi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 4 mar 2019
• ISBN: 9788831608404

Anteprima del libro

INDICE

TESTI DEI PRIMI 91 PROBLEMI

PROBLEMI DI CONTEGGIO

PROBLEMI DI STATISTICA & PROBABILITÀ

TESTI DEI NUOVI 24 PROBLEMI

PROBLEMI DI CONTEGGIO

PROBLEMI DI STATISTICA & PROBABILITÀ

SOLUZIONI SOLO NUMERICHE

Primi 91

Nuovi 24

SOLUZIONI PIÙ DETTAGLIATE – primi 91

PROBLEMI DI CONTEGGIO

PROBLEMI DI STATISTICA & PROBABILITÀ

SOLUZIONI piÙ DETTAGLIATE – nuovi 24

PROBLEMI DI CONTEGGIO

PROBLEMI DI STATISTICA & PROBABILITÀ

INDICE

VOLUMI DELLA COLLANA MATEMATICA A SQUADRE

MATEMATICA A SQUADRE:

SPECIALE

CONTEGGIO & STATISTICA

91 + 24 NUOVI PROBLEMI

TRATTI DALLE GARE DI MATEMATICA A SQUADRE

PER LE SCUOLE MEDIE E IL PRIMO BIENNIO

ANDREA MACCO

Copyright © 2018 Blue Monkey Studio (pubblicato tramite la linea editoriale Zenith Books)

Tutti i diritti riservati

«C’era una volta un tale

che voleva trovare

il numero più grande del mondo.

Comincia a contare e mai si stanca:

gli viene la barba grigia,

gli viene la barba bianca,

ma lui conta, conta sempre

milioni di milioni

di miliardi di miliardi

di strabilioni

di meraviglioni

di meravigliardi...

In punto di morte scrisse un numero lungo

dalla Terra a Nettuno.

Ma un bimbo gridò – Più uno!

E il grande calcolatore

ammise, un poco triste,

che il numero più grande del mondo non esiste.»

Gianni Rodari

A mio fratello Paolo,

l’informatico di famiglia:

saper contare è importante,

saperlo fare in maniera rapida ed efficiente ancora di più:

questo fa (in minima parte) l’informatica.

Questa dedica esprime (in minima parte) tutto ciò che ci lega

anche quando rimane inespresso:

grazie di esserci!

A chi farà uso di questo fascicolo, per allenarsi alle gare, per passione verso i problemi di conteggio, di statistica, di probabilità e verso la matematica, per sperare di migliorare o per semplice diletto:

non arrendersi al primo tentativo!

Le soluzioni commentate possono far comprendere qualche formula e qualche procedimento sottostante i problemi proposti, ma poi la sfida è quella di smuovere qualcosa dentro la mente, per fare proprie le tecniche di conteggio, affinandole sempre di più. Ma

non esitate a sperimentare vie nuove!

Contare può sembrare cosa semplice ma, in verità, è molto facile perdere il conto. Lo ricorda Lewis Carroll (che oltre a scrittore fu matematico!) attraverso un simpatico dialogo tra Alice e la Regina di Cuori: Sai contare? chiese la Regina Bianca. Quanto fa uno più uno più uno più uno più uno più uno più uno più uno più uno più uno più uno? Non so, disse Alice, ho perso il conto.

Nei problemi di conteggio è statisticamente molto probabile arrivare vicino alla soluzione giusta ma… sbagliarla di poco! E dunque,

ritornare al consiglio n.1 e… riconteggiare!

.

L’AUTORE

PREFAZIONE

Dire che tutti provino piacere nell’affrontare una buona sfida rischia di distogliere la giusta attenzione, che dovrebbe invece ricadere sul perché.

La soddisfazione di risolvere un enigma, mistero o indovinello è gratificante, ma è ancor più necessario considerare il motivo per cui decidiamo di mettere o di non mettere alla prova noi stessi in tutte le circostanze della vita, dai rapporti sociali, al lavoro, alla scelta dell’indirizzo di studio che conta e ci fa progredire.

Spesso sono la prospettiva intimidatoria di avventurarsi nell'ignoto, unitamente al rischio di fallire che tende a trattenerci, costringendoci poi a porci domande sulle scelte fatte o non fatte.

I giochi, dal loro canto, offrono, invece, un ambiente sicuro per affrontare con piacere il processo di scoperta di ciò che ancora non abbiamo imparato e l'opportunità di esplorare la nostra immaginazione nella conquista di un obiettivo, fissando poi nella nostra mente i risultati ottenuti ed anche gli errori commessi, come esperienze veritiere che interiorizzate vengono a far parte del nostro bagaglio personale.

In definitiva, il perché accettiamo le sfide dei giochi non è mero divertimento, anche se ciò rimane parte essenziale della sfida, quanto godere della soddisfazione del successo, in maniera divertente e costruttiva che ci offre inoltre un modo per misurare noi stessi in relazione alle nostre abilità e a quelle degli altri, a volte cooperando a volte invece in antagonismo.