Sfiorando il tramonto

Di Vincenzo Cosenza

Inizio questa lettera pur non nutrendo alcuna intenzione di scriverti. Non susciti in me sentimenti nobili, non conosco e concepisco il verbo cedere e trascino ancora nel vento la croce. Non trovo fogli per scriverti, ogni negazione potrebbe sembrare surreale.

Avverto un mancamento, un peso che atroce si libera e va, riesce a dislocarsi nella consapevolezza di una soluzione come niente, quel nulla che riempie ogni asserzione, discussione di una comunicazione non comunicante, inadempiente a codesto attimo.

Prova ad immaginare il corpo, l’immagine mia, persona svestita da ogni gioco reale verso la verità, persino il tuo corpo ne avvertirebbe l’ironia e la nudità di una bugia sminuita, smorta da un senso pulsionale, quale potrebbe essere la metamorfosi stereotipata di un contesto armonico, perfettamente stonato immaginandoci vicini. Vorrei trasmetterti ogni realtà oggettiva ma in una lettera non ne avvertiresti il corpo ed il peso, la materia impressa con inchiostro non trasporta alcun respiro ed il mio corpo in pensiero non pesa se disteso in parole su di un foglio.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 5 apr 2019
• ISBN: 9788831607391

Anteprima del libro

tramonto

Prefazione

Scrivere una prefazione di un libro, non è altro che il ricercare un confine tra l’essere soggetto impresso su dei fogli e l’essere comunicante in forma fisica e amichevole. Non si è mai troppo pronti oppure semplicemente troppo decisi. Conosco l’autore da anni, abbiamo dialogato spesso su varie tematiche sociali e quando mi ha presentato questo manoscritto, ultimato anni fa chiedendomi di visionarlo e di curarne la prefazione, rimasi affascinata e come si dice in gergo, prescelta.

Il Cosenza è un ragazzo che si lascia apprezzare per l’umiltà e quel senso ironico ed allegro di esporre i fatti, ponendo sempre le ragioni del cuore prima di ogni concretezza. Dietro alle sue parole, e dietro al suo tramonto c’è tutto un universo, un’aura che ti prende e ti travolge oltre quegli orizzonti nei quali abbiamo sempre un po’ timore di varcare ed atterrare. Il Cosenza è così, semplice ma mistico, chiaro e avvolgente. Quando le parole sfiorano e toccano l’anima, si fa fatica a non restare spiazzati, disorientati ma soprattutto si fa fatica a non cogliere l’immensità assoluta del poeta. Parlare di sé stessi non è mai stato semplice, il comunicare, il fornire ed offrire i propri vissuti in parole ma Cosenza in ogni riga, in ogni espressione, sta raccontando un po’ del suo frammento di vita ma soprattutto un po’ della tua storia. Sfiorare il tramonto per l’autore vale come quella felicità che ognuno di noi rincorre giorno dopo giorno, attimo dopo attimo. Può sembrarci semplicemente uno svincolarsi, un alternarsi tra i meandri dei momenti, parentesi di nostalgie e riordini di vita. Tra lasciati e persi, tra pianti e disperazioni, tra attimi bui e giorni pieni di luce raggiante, l’autore cerca quel tramonto, quella pace e quell’eterno stato divino che non è concesso a tutti assaporare. Chissà, se è un tramonto la meta da raggiungere o il traguardo che non si vorrebbe mai toccare? Non spetta a noi decifrare e codificare i vari riordini sentimentali e concretezze di vita ma, trasfigurando la complessità di venirne a capo, possiamo tranquillamente non esimerci nell’affermare che, i tramonti appartengono a tutti, a ognuno i propri.  Il coraggio di guardare avanti o guardare oltre quel panorama, ma quando si parla di sentimenti ed emozioni, tutto diventa più difficile e complicato, tutto diventa un enorme punto interrogativo che riusciamo a raddrizzare solo con la piena consapevolezza delle cose. Ci sono anche interrogativi in una vita coi quali impariamo a convivere e di cui impariamo ad amare gli atti segreti e mistici degli stessi. Sfiorando il Tramonto non è un manuale,