Le radici nello specchio

Di Enrica Giannelli

Una silloge raffinata che ambisce a fare del linguaggio poetico un laser conoscitivo capace di sciogliere il dolore e proiettare il soggetto verso un percorso di conoscenza consapevole di sé e del mondo.
Enrica Giannelli si occupa da sempre di poesia, sia in ambito critico sia in ambito creativo. La poesia, intesa come forma artistica per curare il dolore interiore e condurre la persona al Ben-Essere, disgrega il significato concettuale attribuito alle parole ed enfatizza l’integrazione di elementi emotivi, mentali e spirituali diversi fra loro finalmente in dialogo. Le parole in questo senso allora descrivono, trasformano, creano suggestioni, indagano, evocano, colpiscono e disvelano strade inusitate. Avviluppano la sensibilità e marchiano l’anima.
Leggersi dentro con spietata sincerità, riprendere contatto con le proprie radici consente di ampliare il significato e la portata dell’identità personale e di osservare, attraverso uno specchio, la caverna di emozioni che sopravvive nel cuore dei poeti. Amore, gioia, dolore, solitudine, paura, è tutto lì, mischiato insieme come un colore così forte e intenso da non trovare una collocazione sulla tavolozza, come un grido così forte da non essere quasi udibile. Liriche nate dall’ascolto interiore che emergono nel mondo con energia ardente e impetuosa, forti di una metrica libera ben orchestrata.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giovane Holden Edizioni
• Data di uscita: 15 nov 2018
• ISBN: 9788832923643

Anteprima del libro

Bibliografia

Le radici nello specchio

Scrivere

come volare

realizzare un’incursione

nel territorio sottopelle.

Scrivere storie,

fermare emozioni,

rievocare lampi di ricordi, attimi.

E poi scrivere

di getto o centellinare la parola…

scrivere

come ascoltare la voce del fiume

…conoscersi, manifestarsi

alla meravigliosa o terrifica

presenza della divinità

celata

fra le pieghe del mattino

o nelle ombre della sera.

Attraverso la serratura

Guardare

attraverso il buco

uno specchio

filtra

un bisbiglio

della mente tra il passato e il futuro

e non sapere.

Ascoltare

la risonanza sulla pelle

osservare un volo

e scorgere

sul tuo viso il mio sorriso.

Incidere

nelle radici

il mio nome accanto al tuo

accorgersi

che eravamo e siamo uniti,

spediti

dalla velocità della luce

come lettera infinita all’universo.

Qui, vicini, compagni di banco,

ascoltiamo

stretti

il battito del cuore,

annusiamo il nostro pudore,

giochiamo ad andare

allo stesso ritmo di respiro.

Prima sessione

Il mio Daimon

Il mio Daimon gioca

alla destabilizzazione,

il satiro…

L’ho riconosciuto complice

amante

innocente, originario

non addomesticato

fanciullino di pascoliana memoria.

Il mio Daimon stuzzica

l’immaginazione,

mi invita

a sconfinare

i limiti

del certo e del possibile.

Rispecchiamento

sublime

essenza

materiale di libertà...

Il senso del sesso

Come essere malati di Alzheimer

quando si sceglie di scindere la coscienza

quando si sceglie di scindere

dico si sceglie

perché spesso in epoche innocenti

si scinde senza saperlo...

Resta muto istinto,

involve

senza senso

tutta la cultura

involve

senza speranza

e la funzione riflessiva, la bellezza,

l’arte, tutto ciò che fa di una vita il senso

si perde

e resta il guscio,

l’involucro,

pelle smessa del serpente.

Allora la scelta

di essere senza amore

è pagata cara

ma la paga cara

solo chi resta

testimone

dell’insensatezza

e del poco senso che resta nel sesso.

La linea delle conchiglie

Quando si decide

si decide

non vale la pena affannarsi

si scende

si lascia il treno alla sua corsa

si ferma il giro

una