La vita è una rima. Volume II

Di Mariana Cinalli

Una volta, non tanto tempo fa, delle rime han cercato di raccontare la vita in tutte le sue sfumature, spiegandole ai più piccoli e ricordandole ai più grandi. Quelle rime volevano lasciare un segno tangibile, desideravano fungere da appiglio e conforto nei momenti di tristezza, aspiravano a trasmettere sempre un messaggio di positività.Con questi intenti nasceva il 4 settembre 2018 "La vita è una rima- concetti grandi per piccoli e non." .Le rime però han capito che la vita è fatta di diverse prospettive, e per ogni realtà c'è ne è un'altra opposta, ugualmente degna di cura, attenzione e tanto altro da rivelare. Così con questo nuovo proposito vengono alla luce altre 30 filastrocche fatte di parole e immagini, da leggere ed osservare con occhi curiosi, cuore attento e da vivere sempre con emozione.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 19 dic 2019
• ISBN: 9788831653428

Anteprima del libro

sem­pre.

PRE­MES­SA

Una vol­ta, non tan­to tem­po fa, al­cu­ne ri­me han cer­ca­to di rac­con­ta­re la vi­ta in tut­te le sue sfu­ma­tu­re, spie­gan­do­le ai più pic­co­li e ri­cor­dan­do­le ai più gran­di. Quel­le ri­me vo­le­va­no la­scia­re un se­gno tan­gi­bi­le, de­si­de­ra­va­no fun­ge­re da ap­pi­glio e con­for­to nei mo­men­ti di tri­stez­za, aspi­ra­va­no a tra­smet­te­re sem­pre un mes­sag­gio di po­si­ti­vi­tà.

Con que­sti in­ten­ti na­sce­va il 4 set­tem­bre 2018 La vi­ta è una ri­ma.

Le ri­me pe­rò han ca­pi­to che la vi­ta è fat­ta di di­ver­se pro­spet­ti­ve, e per ogni real­tà ce n’è sem­pre un’al­tra op­po­sta, ugual­men­te de­gna di cu­ra e at­ten­zio­ne. E co­sì La vi­ta è una ri­ma ini­zia a sen­tir­si a di­sa­gio e in­com­ple­ta… Tan­to al­tro c’era da ri­ve­la­re!

Con que­sto nuo­vo pro­po­si­to ven­go­no al­la lu­ce al­tre pa­gi­ne, fat­te di pa­ro­le e im­ma­gi­ni, da leg­ge­re e os­ser­va­re con oc­chi cu­rio­si, cuo­re at­ten­to e da vi­ve­re con emo­zio­ne.

Ma­ria­na

"Qual è la peg­gio­re scon­fit­ta? Sco­rag­giar­si!

Qua­li i mi­glio­ri in­se­gnan­ti? I bam­bi­ni,"

Ma­dre Te­re­sa di Cal­cut­ta

IL DI­SPREZ­ZO

Non mi guar­do mai al­lo spec­chio,

lo fa­rò for­se da vec­chio.

Per ora mi ba­sta pas­sar­ci da­van­ti,

dar una mez­za oc­chia­ta e su­bi­to vol­tar­mi.

Se pro­vo a ve­de­re co­sa c’è,

mi ac­cor­go che nul­la amo di me.

Quei pun­ti­ni sul­la pel­le,

se­gno di un gio­va­ne ri­bel­le;

quei ca­pel­li an­co­ra trop­po cor­ti

e que­gli oc­chi che mi sem­bra­no stor­ti.

Un na­so a dir po­co pro­nun­cia­to

e un sor­ri­so trop­po im­bron­cia­to.

Di me non c’è nul­la che mi piac­cia

qual­sia­si co­sa io fac­cia.

Que­sto rie­sce a de­mo­ra­liz­zar­mi

e da­van­ti a tut­ti pa­ra­liz­zar­mi.

Vor­rei sen­tir di­re: sei bel­lo co­sì co­me sei!

Per­ché dav­ve­ro cre­der­ci po­trei.

Ma non è