Frammenti: Parole e pensieri di Indomita

Di Sara Coppini

Il testo presentato si compone di alcune poetiche che risiedono al principio di una lunga e fervida evoluzione. Come la vita, la quale propone giorno dopo giorno con tenacia azioni e reazioni, ma prima di tutte loro zampillano emozioni, il vero cibo dell’anima. Ben assimilate da una mente ricettiva e attenta finiscono per ottenere forme un po’ fantastiche, sempre e comunque voce di pensieri nata da una visione soggettiva.

È questa a tracciare le varie tappe di “Frammenti”, raccolta dal linguaggio giovane che desidera elargire un caloroso invito, e chissà che non possa, oltre che affascinare, persino accompagnare il lettore nel suo tragitto d’esistenza, apparentemente ripetitivo ma in realtà impreziosito delle più piccole cose che lo compongono, ed è esattamente a queste che lo sguardo del poeta si rivolge.

• Lingua: Italiano
• Editore: Temperino Rosso Edizioni
• Data di uscita: 27 ott 2016
• ISBN: 9788899819101

Anteprima del libro

Indice

INTRODUZIONE

BRIVIDO

CAMMINO

COGLI

DELUSIONE

DIMENTICA

DIVA

EREMITA

FRAZIONI

IL BAMBINO

IL MIO ATTIMO DI PACE

IN VIAGGIO

LA DANZA DEL CIGNO

LA DEA DEL SILENZIO

L’ANGELO DELLA MORTE

LA RUOTA DEL TEMPO

LE MIE LACRIME

LIBERTÁ

LONTANANZA

MALE DI VIVERE

M’ILLUDO

NOTTE RANDAGIA

QUESTA MUSICA

RICORDI

RUGIADA

SPECCHIO DELLE MIE BRAME

STELLA

STRISCE DI MEMORIA

TACI

VITA DI PACCHI

Frammenti

Parole e pensieri di Indomita

Sara Coppini 

Temperino rosso edizioni

Prima edizione 2016

Grafica Afo-TR designer

© 2016 Temperino Rosso Edizioni Fortini

ISBN 978-88-99819-10-1

FRAMMENTI

Parole e pensieri di Indomita

INTRODUZIONE

Ho pensato a cosa sia ciò che mi ribolle dentro, e per quale motivo non esistono catene che mi sappiano trattenere. Forse perché sono una grazia ribelle, pallida sulla superficie che confluisce a labbra insaziabili. Io la percepisco e la trattengo con fervore… l’arte sta in tutte le cose ed è una forza incontenibile. 

Ho pensato a come sia difficile concepire il niente, comprendere realmente che esso non abbia spigoli o voce. Assurdo rendersene conto e concepire che nonostante tutto lo udiamo e lo cantiamo, con isteria, o con paura. Perché esiste! 

Mi sono chiesta se anche l’anima sia niente, se faccia parte di quel che non si tasta e non si delinea chiaramente con prova inconfutabile. Eppure, essenzialmente, è l’immensità di una persona.

Allora l’ho ideato così, il niente: tanti frammenti. Frammenti di sé che volano e si disperdono, ovunque, che bussano a ogni porta e a ogni finestra. Se sanno di buono si moltiplicano e lasciano traccia,