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Come sono finita gratis su un giornale
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E-book39 pagine27 minuti

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Sono passati alcuni giorni da quando mi sono vista sul retrocopertina di uno dei quotidiani più importanti della Spagna, e adesso capisco cosa voglia dire aver raggiunto questo traguardo essendo una scrittrice AUTOPUBBLICATA (senza un appoggio editoriale).

Sebbene non sia ancora molto ben visto nel mondo editoriale il lancio di un libro sul mercato senza un marchio che lo promuova, ho cercato di crearmi uno spazio nello stesso, studiando le strategie che usano le case editrici. Se io per prima non credo nel mio libro, chi lo farà?

«Né tutti i libri che hanno un marchio editoriale sono buoni, né tutti quelli che non ce l’hanno devono essere di basso livello».

Quando ho deciso di scrivere il mio primo romanzo La joven funcionaria de prisiones (La giovane funzionaria delle carceri), contemporaneamente ho cominciato a indagare sul modo in cui lo avrei venduto. In questa fase ho scoperto che le percentuali che guadagnano le case editrici —e ancor più, i distributori— sono molto alte, lasciando all’autore una commissione minima, nonostante egli abbia creato l’opera, e aggiungendo che dopo la pubblicazione l’autore continua anche a lavorare gomito a gomito con la casa editrice affinché si vendano i suoi libri. Ho notato che i viaggi e le ore che uno scrittore investe sono interminabili —anche se necessari—, e ho potuto inoltre constatare che la stessa casa editrice lancia simultaneamente più libri affinché la sua attività sia redditizia. Tutto ciò accade quando hanno già deciso di pubblicarti, ma da quando invii il manoscritto fino al momento in cui ti dicono «sì» o «no» può trascorrere un anno.

D’altra parte, ho osservato la quantità di case editrici che sono apparse recentemente, il cui numero è cresciuto come i funghi, e la quantità di denunce che molti autori hanno dovuto fare per difendere i loro diritti di fronte alle stesse, per questioni come la cifra che pagano loro ogni anno, il motivo per cui li ingannano sul numero di copie che sono state vendute o la ragione per cui ci sono collane editoriali che, semplicemente, spariscono dalla faccia della Terra, portando con sé le royalties che spettano allo scrittore.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita1 mar 2020
ISBN9781071533109
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    Anteprima del libro

    Come sono finita gratis su un giornale - Claudia Giron bermudez

    «COME SONO FINITA GRATIS SU UN GIORNALE»

    di:

    Claudia Girón Bermúdez

    Copyright © 2019 Claudia Girón Bermúdez

    Tutti i diritti sono riservati.

    Registro della proprietà intellettuale B07TN1P8NS

    Codice di registrazione: 1907021335854

    INDICE DEI CONTENUTI

    INTRODUZIONE

    COSA È CAMBIATO DA QUANDO SONO APPARSA SU UN GIORNALE?

    COME RIUSCIRCI?

    1. CREARE QUALCOSA O SCRIVERE UN ROMANZO «DIFFERENTE»

    2. LANCIARE IL LIBRO SUL MERCATO

    3. CREARE UN FEEDBACK CON BLOG SPECIALIZZATI

    4. PRESENTARE IL ROMANZO IN LUOGHI «PARTICOLARI» O DOVE NON LO FANNO I «CONCORRENTI»

    5. PREPARARE UN COMUNICATO STAMPA CONVINCENTE

    ELEMENTI DEL COMUNICATO STAMPA

    TITOLO:

    L’INTESTAZIONE:

    L’INTRODUZIONE:

    CORPO DELLA NOTIZIA:

    TESTO STANDARD:

    DATI DI CONTATTO:

    DISEGNO E LAYOUT:

    6. RIUSCIRE A CONTATTARE DEI GIORNALISTI CHE ABBIANO UNA RUBRICA IN CUI INSERIRE IL TUO PRODOTTO.

    ––––––––

    INTRODUZIONE

    ––––––––

    Sono passati alcuni giorni da quando mi sono vista sul retrocopertina di uno dei quotidiani più importanti della Spagna, e adesso capisco cosa voglia dire aver raggiunto questo traguardo essendo una scrittrice AUTOPUBBLICATA (senza un appoggio editoriale).

    Sebbene non sia ancora molto ben visto nel mondo editoriale il lancio di un libro sul mercato senza un marchio che lo promuova, ho cercato di crearmi uno spazio nello stesso, studiando le strategie che usano le case editrici. Se io per prima non credo nel mio libro, chi lo farà?

    «Né tutti i libri che hanno un marchio editoriale sono buoni, né tutti quelli che non ce l’hanno devono essere di basso livello».

    Quando ho deciso di scrivere il mio primo romanzo La joven funcionaria de prisiones (La giovane funzionaria delle carceri), contemporaneamente ho cominciato a indagare sul modo in cui lo avrei venduto. In questa fase ho scoperto che le percentuali che guadagnano le case editrici —e ancor più, i distributori— sono molto alte, lasciando all’autore una commissione minima, nonostante egli abbia creato l’opera, e aggiungendo che dopo la pubblicazione l’autore continua anche a lavorare gomito a gomito con la casa editrice affinché si vendano i suoi libri. Ho notato che i viaggi e le ore che uno scrittore investe sono interminabili —anche se necessari—, e ho potuto inoltre constatare che la stessa casa editrice lancia simultaneamente più libri affinché la sua attività sia redditizia. Tutto ciò accade quando hanno già deciso di pubblicarti, ma da quando invii il manoscritto fino al momento in cui ti dicono «sì»

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