Jessi. Furto al Museo
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Anteprima del libro
Jessi. Furto al Museo - Marco Borgnino
info@youcanprint.it
I.
La Royal High School è una prestigiosa ed esclusiva scuola svizzera sita nelle vicinanze di un piccolo comune montano ad un centinaio di chilometri da Berna. Sorta sulle ceneri di un vecchio monastero, da oltre cento anni, è ormai un punto di riferimento della vecchia e sana educazione europea sapientemente miscelata con le più innovative tecniche moderne. Dopo il periodo buio del dopoguerra è tornata ad essere, da ormai più di trent’anni, la miglior scuola di talenti del vecchio continente e una delle prime nel mondo. I requisiti per accedervi sono concepiti per reclutare solo le eccellenze mondiali, meglio ancora se fornite di un florido conto corrente bancario, e trasformarle nell’arco di cinque durissimi anni, in influenti personalità a livello planetario, in qualsiasi settore la società lo richieda. Ogni anno, dodici maschi e dodici femmine, vengono reclutati dopo un’accurata selezione e benché ultimamente le ricchezze personali delle famiglie degli alunni abbiano giocato un ruolo chiave per ottenere l’iscrizione, la scuola ha comunque mantenuto standard di efficienza eccellenti, continuando a sfornare talenti. E’ in una delle stanze al primo piano dell’ala dedicata alle ragazze che Jessi Caviglia, una studentessa Italiana, figlia di un avvocato Genovese, sta facendo scorrere i suoi occhi azzurri lungo le pagine del quotidiano locale alla ricerca di un evento interessante per occupare il primo pomeriggio libero del nuovo anno scolastico. Come folgorata sulla via di Damasco, si sofferma su quella che per lei è, senza alcun dubbio, l’avvenimento più interessante.
-Bimbe, che ne dite di andare all’inaugurazione del museo africano a Berna, esporranno per la prima volta al pubblico una rarissima moneta d’oro Zambiana-
Dice con entusiasmo alle sue due compagne di stanza.
Isabel Morante, figlia adottiva di un petroliere brasiliano e di una donna italiana, e’ una delle compagne di stanza di Jessi da ormai due anni, sta finendo di resettare per l’ennesima volta il suo personal computer che proprio non ne vuol sapere di ripartire nonostante lei sia un’esperta in materia, cosa che la innervosisce non poco. Lascia passare qualche secondo valutando la proposta di Jessi e infine risponde dopo aver lanciato per l’ennesima volta un antivirus abbandonando il PC al suo destino.
-Troppo lontano e poi che ti importa di vedere una moneta?-
Jessi si passa una mano sui lunghi capelli biondi poi sbuffa.
Il suo ragazzo, Axl, uno studente italo-americano che al suo arrivo alla RHS stava frequentando l’ultimo anno, e che per amore una volta finiti gli studi ha investito la borsa di studio per comprare e gestire il Pub del paese per starle vicino, le ha lasciato la macchina e benché lei sia sempre un po’ restia ad usufruirne, stavolta crede ne valga la pena.
-Be per la lontananza non è un problema Axl mi ha lasciato la Ferrari, per il resto dovreste sapere che io sono una grande collezionista di monete, inoltre non sarà la sola cosa esposta, ci saranno reperti antichi di arte africana e opere più moderne di autori internazionali che richiamano quel continente, il sindaco di Berna, e si potranno addirittura conoscere alcuni collezionisti e artisti, e poi volete mettere con la sagra della gallina?-
-Anche se abbiamo la Ferrari per come guidi tu è sempre troppo distante, inoltre ultimamente sto rivalutando le galline. Sapete che è la più importante sagra dell’intera Svizzera, nel suo genere?.- Interviene Sabri.
Sabri Lavigne, belga, figlia di uno dei più ricchi imprenditori del pianeta, è l’altra compagna di stanza, famosa nella scuola per parlare tutte