Sesso semplicemente buono - storie di sesso ed erotismo: Racconti erotici da 18
Di Ewa Heart
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Racconti erotici
Ebook erotico per donne e uomini
Hai anche fantasie sessuali? Ti immagini segretamente di guardare un'altra coppia fare sesso o hai un trio in mente? Vuoi che questi pensieri diventino realtà o dovrebbero semplicemente rimanere nella tua testa? Dipende interamente da te. Con le storie di sesso puoi metterti in un mondo misterioso e lasciarti sedurre ..
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Un Capodanno Indimenticabile Con Mia Cugina Aurora!
Stavo giocando con il fuoco. Poteva svegliarsi in un momento qualunque. Ma fu piú forte di me. Vederla su quel letto, in tutto il suo splendore, decisi comunque di toccare le tette di mia cugina assumendomi tutti i rischi. Aiutato da qualche bicchiere di vino in piú a tavola, iniziai a palpeggiarla. Nonostante la sua leggera maglietta ed il reggiseno, non potevo non percepire che lí sotto, mia cugina Aurora, aveva due grandi meloni. I suoi seni riempivano completamente le mie mani. Erano belle sode per la loro grandezza, ma allo stesso tempo morbide. Toccarle era un piacere. Sentivo il mio pisello crescere negli slip. Se si fosse svegliata, trovare una scusa per quello che stavo facendo, sarebbe stata dura. Ma erano anni che cercavo di scoparmi mia cugina, anzi, le mie due cugine. Aurora aveva una sorella, Giorgia. La prima volta che mi avvicinai al fisico di loro due, anzi, alla loro fica, fu quando ancora frequentavo le superiori. Era un pomeriggio che andai a trovarle a casa loro e per passare il tempo, decisi di fare uno strano gioco, dove a turno dovevamo toccare le parti intime dell'altra. In altre parole, una masturbazione reciproca. Ma questa storia forse qualcuno di voi l'ha giá letta. Per chi non l'avesse fatto o per chi semplicemente volesse rileggerla, vi rimando ad un mio racconto del passato dal titolo: Le Mie Prime Masturbazioni
. Ma torniamo a quella sera, anzi, partiamo proprio dall'inizio, prima che entrassi nella stanza per toccare il toccabile di quel gran pezzo di fica di mia cugina.
Era la sera di un Capodanno recente, quest'anno, l'anno prima ancora, non importa il tempo. La certezza é che eravamo giá belli che adulti. Sopra gli enta
e molto vicini agli anta
! Come quasi tutti gli anni, a rotazione, trascorrevamo i pranzi e le cene delle festivitá in famiglia, a casa. Quell'anno andammo tutti, compresa mia cugina Aurora, la sorella ed i genitori, per il cenone del 31 Dicembre, da mia nonna. Come sempre passammo la serata a tavola, tra primi, secondi, contorni e bevende a non finire. Per poi trascorrere il tempo, in attesa della mezzanotte del nuovo anno, tra tombole, carte e bevende alcoliche varie. La serata passó velocemente e verso le tre di notte, uno alla volta, iniziammo a prendere la direzione delle nostre rispettive abitazioni. La famiglia di mia cugina, che arrivava dalla Puglia, rimase a dormire a casa di mia nonna. Mentre Aurora e Giorgia, dato che i posti letto erano finiti, vennero rispettivamente a casa mia e di mio fratello.
Durante il tragitto in auto, notai che Aurora era letteralmente distrutta, ma notai anche che aveva due gambe lunghissime ed abbronzate, tipiche delle ragazze del Sud. Anche il suo seno era bello prosperoso, la cintura di sicurezza della mia auto evidenziava le sue grandi forme, passando in mezzo allo spacco delle sue tette, divideva in due
il seno sinistro da quello destro. Bisognava essere onesti, mia cugina era una gran topa, solo guardandola, sentivo il pisello crescere tra le mie gambe. Ne avrá svuotate di palle, pensai. Mentre fantasticavo con la mente, Aurora prese dalla sua borsa delle aspirine per il mal di testa. Durante la serata non aveva fatto altro che mangiare e bere senza freni, cosa che gli causó un fortissimo mal di testa ed una stanchezza senza limiti. Finalmente eravamo arrivati a casa e dato che mia cugina era in uno stato pietoso, cercai di dargli una mano per raggiungere la stanza degli ospiti. Non cercó nemmeno di cambiarsi, di indossare qualcosa per la notte, si buttó sul letto non appena varcammo la soglia di casa mia. Io non stavo tanto meglio, ma trovai comunque la forza di preparare una camomilla per lei e nel frattempo di farmi una doccia. Finalmente rinfres**to e con il bicchiere in mano, andai nella stanza dove si era sdraiata Aurora. Entrai piano e cercai di chiamarla con una voce soft:
- Aurora... Aurora..... ti ho portato una camomilla calda!
Ma lei sembrava non sentirmi.
- Aurora... Aurora... cerca di berne un pó
Continuai a sussurrarle, mentre con una mano gli toccai una spalla nel tentativo di svegliarla.
Niente. Era completamente andata. Era in un sonno profondo. Il mix aspirina piú alcolici non era stata una buona idea. Per qualche secondo pensai che stesse poco bene, ma vedendo il suo petto fare su e giú, mi tranquillizzai. Se non altro respirava. Tornai in cucina, rovesciai la camomilla nel lavandino e spensi tutte le luci. Mentre prendevo la direzione della mia stanza da letto, mi fermai ancora qualche secondo davanti alla porta dove dormiva mia cugina. Che gambe. Che tette. Che fica. Me la scoperei anche cosí, nel sonno!
Pensai osservandola. Rimasi qualche secondo sulla soglia, ad ammirare le sue lunghe gambe, cercando uno spiraglio tra le sue cosce per intravedere il suo posto piú intimo. Alla fine feci l'impensabile, entrai dentro la camera con intenzioni che definirei non proprio da cavaliere. Inizialmente la osservai solamente, poi cercai di toccarla. Stavo giocando con il fuoco. Poteva svegliarsi in un momento qualunque. Ma fu piú forte di me. Vederla su quel letto, in tutto il suo splendore, decisi comunque di toccare le tette di Aurora assumendomi tutti i rischi. Aiutato da qualche bicchiere di vino in piú a tavola, iniziai a palpeggiarla. Giá carico dal tragitto in auto, il mio pisello inizió ad indurirsi quasi subito. Per fortuna gli slip lo tenevano a bada, in gabbia. Iniziai a palpeggiarla, Aurora era davvero gonfia. Che misura di reggiseno portava? Una terza? Una quarta? Non lo so. Ma le mie mie mani erano piene delle sue tette. Poi ne feci scivolare delicatamente una verso il basso, direzione fica. Infilai la mano dentro/sotto la gonna e sempre molto lentamente, mi feci strada tra le sue mutandine. Ero eccitato ed allo stesso tempo sentivo l'adrenalina/paura nel mio corpo. Giunto alla sua fica, rimasi fermo ad assaporare quel soffice posto. Aurora apparteneva alla categoria di quelle che tenevano la topa al naturale, pelosa! Il cazzo mi stava esplodendo.
Non mi stavo masturbando, ma toccando mia cugina, era come se lo stessi facendo. Sentivo il mio uccello pulsare. Continuai a massaggiare
la fica di mia cugina, ma senza forzare la mano, se avessi provato ad infilargli un dito dentro, per quanto fosse in un sonno profondo, un ditalino sarebbe stato rischioso. Poi sfilai la mano dalle sue mutandine e decisi di abbassarmi i pantaloni del pigiama. Volevo farmi una sega su di lei, o meglio, volevo masturbarmi con una mano, mentre con l'altra avrei continuato a toccarla. Non appena avessi sentito la sborra salire lungo il mio cazzo, mi sarei fermato ed avrei preso la direzione del bagno per svuotarmi le palle. Stavo davvero rischiando alla grande, ma se si fosse svegliata, gli avrei rifilato la scusa che volevo rivivere
il vecchio gioco che facevamo da adolescenti. Ormai a cazzo dritto e di fronte a lei, inizia a farmi una sega. Mentre con l'altra mano gli toccai le tette, ma stavolta passando da sotto la maglietta. Ora le sentivo dal vivo, in tutta la loro morbidezza e consistenza. Porca miseria che bombe! Il mio cazzo stava per eruttare, sentivo lo sperma salire lungo l'asta. Allora tolsi la mano dalle tette di mia cugina, dovevo immediatamente correre in bagno prima di sporcare tutto con il mio sperma.
Ma prima volevo che mia cugina toccasse
il mio pisello. Afferrai la sua mano morta
e la guidai lungo il mio cazzo. Che stupenda sensazione, quella sua mano cosí fredda! Ma non appena la misi sul mio uccello, quel semplice tocco cosí leggero, mi provocó un immeddiata sborrata che non fui in grado di controllare. Una lunga schizzata partí verso Aurora, finendo sulle sue gambe. In una frazione di secondo mollai la sua mano, cercavo un