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Ho-oponopono occidentale: Percependo la perfezione miglioro la realtà GUARDA IL BOOKTRAILER!
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E-book265 pagine4 ore

Ho-oponopono occidentale: Percependo la perfezione miglioro la realtà GUARDA IL BOOKTRAILER!

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Info su questo ebook

Ho-oponopono occidentale è un viaggio con un'unica destinazione, un viaggio verso il tuo più naturale Essere. Derivato dalla cultura hawaiana, Ho-oponopono è un modo di vivere in continua evoluzione e ti permette di condurre consapevolmente la vita perfetta che è tua di diritto La visione occidentale di questa filosofia, nel completo rispetto delle sue origini nato da un profondo studio e un'assidua sperimentazione, va a fondo dei perché e ricava ulteriori 'come' che rendono l'Ho-oponopono un modo di essere davvero miracoloso. In queste pagine c'è dunque tutto quello che nessuno ha ancora detto sull'Ho-oponopono e i veri motivi delle sue qualità fondamentali: semplicità, immediatezza ed efficacia estreme. Non è necessario che tu cambi niente di te stesso, non devi diventare qualcuno di diverso da quello che sei e, soprattutto non è necessario che tu impari nulla di più di quello che già sai.
LinguaItaliano
Data di uscita21 ott 2014
ISBN9788868201524
Ho-oponopono occidentale: Percependo la perfezione miglioro la realtà GUARDA IL BOOKTRAILER!

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    Anteprima del libro

    Ho-oponopono occidentale - Giovanna Garbuio

    libero!

    Premessa

    Vorrei davvero che fosse chiaro innanzitutto che io potrei essere una che non ha capito niente degli hawaiani, non sono stata mai alle Hawaii e che quindi quello che ho metabolizzato di questo popolo e della loro filosofia parte dal mio sentire. Perciò non ho assolutamente la pretesa di interpretare la verità degli hawaiani.

    Come potrei mai farmi portavoce della verità di qualcun altro? Meno che mai di quella di un popolo così profondamente spirituale, per il quale nutro un rispetto smisurato (se il rispetto può essere misurato).

    Io al popolo hawaiano sono immensamente grata per avermi dato l’opportunità di fare questo percorso, che anche se fosse lontano anni luce dalla loro verità ha dato così tanto alla mia vita e alla consapevolezza della mia verità ed è solo di quest’ultima che parlo nei miei scritti.

    Allo stesso tempo credo sia vero ciò che ha risposto Aunty Mahealani alla domanda che le veniva posta e cioè se gli insegnamenti hawaiani possono essere utili a chi non è hawaiano e non sa nulla della spiritualità hawaiana:

    "Secondo gli antenati non si può avere nessun beneficio da alcun insegnamento, compresi quelli di ascendenza hawaiana, a meno che non si sia veramente pronti a cambiare la propria vita essendo disposti a diventare volontariamente il proprio maestro, capaci di riconoscere, superare e sostituire i vecchi programmi di autosabotaggio".

    La mia sistah¹ Barbara Hau’oli Okalani Francesca vive sei mesi all’anno alle Hawaii; il suo nome hawaiano Hau’oli Okalani le è stato assegnato da una Kahuna nativa hawaiana qualche tempo fa. Barbara, che lavora e studia con molti nativi Kahuna Kumu, maestri di antiche tradizioni e della saggezza hawaiana, conosce esperienzialmente gli hawaiani certamente più di me e mi riferisce che un hawaiano dice: Non bisogna avere sangue hawaiano per essere hawaiani. Questo sicuramente mi riempie il cuore di luce, ma allo stesso tempo resto consapevole che non basta sentirsi hawaiani perché sia vero.

    Quindi grazie Barbara e grazie Hawaii, ma soprattutto chiedo scusa agli hawaiani per le inesattezze che potrei scrivere, anche se saranno comunque scritte in buona fede dopo un’accurata documentazione e un continuo impegno alla correttezza da parte mia.

    Ciò che scrivo non è quindi la cronaca, la storia, l’interpretazione della cultura hawaiana; al contrario, la cultura hawaiana è diventata (dato il suo ancora altissimo livello di purezza) un espediente per fare dei ragionamenti, per cercare di capire come funzionano le cose, quali sono alcuni strumenti efficaci per gestirle e, in definitiva, qual è la MIA Verità.

    Prefazione

    Qualche tempo fa ho scritto a Barbara, Rudi e Dario:

    "Siete le tre persone che hanno letto in anteprima il mio libro Ho-oponopono occidentale. Sappiamo tutti che su ho-oponopono e sulla cultura hawaiana ormai stanno scrivendo e parlando in moltissimi e tantissimi sono magicamente diventati espertissimi anche se a ben vedere in giro si leggono molte cose prive di fondamento (ma come dice Aunty Mahealani: ‘Se è... anche questo è Pono’). Io so (e voi anche) che voi tre siete in Italia (ma probabilmente non solo in Italia) i maggiori esperti competenti (e sottolineo competenti perché è quello che fa la differenza) della cultura hawaiana, e inoltre ho l’onore di potervi chiamare tutti e tre Amici. Per queste due ragioni ho desiderato che voi leggeste il mio libro prima che fosse dato in mano all’editore, per quanto riguarda Rudi e Barbara addirittura ho avuto ‘bisogno’ della vostra approvazione solo per decidere di pubblicarlo, e sapete tutti che vi sono molto grata di averlo fatto. Ora, dato che la stima e l’affetto che nutro nei vostri confronti ha fatto sì che l’opinione di tutti voi mi stesse così a cuore, veniamo alle mia richiesta. Vi andrebbe di scrivere qualche riga di presentazione del libro? Mi piacerebbe poi metterle insieme e farne la prefazione. Che ne dite? È una delle mie solite idee strampalate? Qualunque cosa decidiate vi ringrazio di esserci e di essere nella mia vita".

    Giò

    Barbara Hau’oli Okalani

    ²

    Attualmente Ho-oponopono suscita grande interesse in gran parte del mondo e viene interpretato come una tecnica efficace per donare armonia tra corpo, mente e spirito.

    Per tutti quelli che non hanno la fortuna di crescere e vivere in terra Hawaiana questo libro fornisce la sottile comprensione sulla dualità della nostra Kuleana (responsabilità) portando all’interno concetti come Pono (armonia) e Lakahi (unità) che rappresentano la distillazione dello Spirito di Aloha.

    Aunty Mahealani Kuomo’o Henry dice: La vita è Pono.

    Giovanna Garbuio con il suo lavoro pieno di amore ha reso un grande servizio per tutti quei Kahuna e na Kapuna i quali hanno dedicato tutta la loro vita al sostegno del popolo Hawaiano.

    Con una ricerca attenta a quello che era Ho’oponopono, l’autrice ha trovato la capacità di non seguire uno schema, ma ha osservato i suoi pensieri, sentimenti, paure che l’hanno portata al di là di tutto.

    Ho’upu’upu Piantare un pensiero nella mente di un altro. – Mary K. Pukui

    Se seguite una pratica state uniformando la mente a un modello stabilito da un altro. Non seguite nessuno, nemmeno chi vi sta parlando. – J. K.

    Parlando di Ho’oponopono, Kumu Dane Kaohelani Silva mi disse: There is a big picture go on here that we don’t see....

    Partendo dall’idea che tutto è in movimento e in cambiamento costante, e che l’evoluzione va sempre più veloce, non credo si possa restare attaccati all’idea di un sistema così potente come Ho-oponopono: la stessa Kahuna Morrnah Nalamaku Simeona ha cercato l’evoluzione di questo sistema, il suo intento era quello di renderlo accessibile e comprensibile a tutti, partiva da credenze innate in lei, processi già scontati che per noi comuni mortali sono lontani anni luce. Lei viveva nell’etere, conosceva le leggi del karma, come Kahuna possedeva un livello evolutivo altissimo, conosceva le verità superiori e ha cercato di metterle al servizio dell’umanità.

    La Kahuna Morrnah Nalamaku Simeona capiva veramente il mondo, l’unico impedimento fu la mancanza di comprensione da parte dei destinatari dell’informazione, è infatti necessario che le persone maturino un senso di responsabilità al 100% e la piena fiducia nell’immediato presente. Questo è veramente necessario se si vuole comprendere il vero potere dell’Ho’oponopono e uscire da quella gabbia del mantra, che altro non è che una limitazione spazio/tempo che frena l’evoluzione, ma che comprendo per qualcuno sia necessaria. Siccome mi è stato chiesto di esprimermi lo faccio liberamente!

    Se capisci, le cose sono così come sono.

    Se non capisci, le cose sono così come sono.

    Bisogna tener presente che sì bisogna allontanare i veli dei ricordi che in ogni istante della vita ci avvolgono la mente, ma questo non significa rinnegare le proprie esperienze.

    Kahuna Morrnah Nalamaku Simeona comprese le leggi del karma. E se solo ci fermassimo a pensare che la nostra Anima, perché è di questo che parliamo, anche se non la percepiamo e ne limitiamo l’idea nella nostra mente che è della grandezza di un granello di sabbia (ma questo è un altro discorso) dicevo, se pensiamo che la nostra anima prima ancora di nascere in questo splendido tempio che altro non è che il nostro corpo umano ha già deciso a priori quale tipo di esperienze fare per riallinearsi col tutto, solo allora potremo darci la possibilità di tornare ad AMARCI quindi non possiamo rinnegare le esperienze fatte nella vita, anzi bisogna averle sempre presenti, nel modo migliore possibile, avendo poi la capacità di valutare ogni nuova esperienza per se stessa, senza essere turbati dal ricordo dell’esperienza del passato, in ogni momento devo essere pronto a cogliere il dono che ogni situazione o persona può portarmi. È qui che c’è l’evoluzione; osservando la nuova situazione con il ricordo delle esperienze passate sarò capace di vedere ciò che è nuovo. Stare con quel che c’è si chiama consapevolezza! Se io resto fermo a valutare le nuove esperienze in base al ricordo dell’esperienza di ieri, allora sì, lì c’è l’errore! Il famoso errore delle memorie, ma non è la memoria l’errore siamo noi, la nostra percezione di esso.

    Kahuna Harry Uhane Jim dice sempre: "Quando ti perdi torna con Ha (respiro) quando respiri inala gratitudine ed espira beatitudine".

    Col respiro è più facile stare nel momento, osservando e non giudicando posso comprendere molte cose. Bisogna non soltanto conoscere a livello dell’intelletto ma occorre diventare una cosa sola con la consapevolezza, deve divenire ovvia come il respirare, non deve esserci il bisogno di rifletterci: deve manifestarsi naturalmente, liberi dai dubbi, non è possibile tornare indietro e cambiare il passato, ma possiamo ora nel presente momento modificare i nostri sentimenti a riguardo. Il perdono ha tempi tutti suoi e si verifica lungo la strada della liberazione e della guarigione. Se vi obbligate a perdonare, non avete ancora appreso la lezione dell’accettazione. Ci è stato insegnato a condannare i sentimenti piuttosto che le esperienze sgradevoli; indipendentemente da quanto reprimete i sentimenti, essi sono parte di voi, si fissano nel vostro corpo fisico ed eterico e prima o poi, riemergono.

    Mai ‘imi hala Non cercare l’errore nell’altro.

    I sentimenti spiacevoli sono la vostra salvezza: vi invitano a pre-stare attenzione e vi stimolano ad agire, il vostro corpo conserva il ricordo emozionale dei fatti traumatici, esattamente come la mente conserva le immagini degli eventi. Le cellule designate a tale scopo sono come dei contenitori, bisogna sentirli prendere consapevolezza di ciò che c’è dentro per poi liberarli, finché non avrete il coraggio e il desiderio di fare ciò, l’essenza dei sentimenti bloccati ricreerà la stessa modalità comportamentale, attraendo come un magnete persone e situazioni con le stesse caratteristiche di quelle precedenti. Anche se può sembrare crudele, questo è il più grande DONO della Vita.

    Come dice Kumu Maka’ala Yates: No’ono’o Pono (ci vuole disciplina personale).

    Questo è l’unico modo per tornare ad amarsi, per liberarsi e vedere con chiarezza il cammino dell’integrità. Non è una competizione, non si tratta di essere perfetti: siamo solo esseri umani che imparano a essere divini.

    Che questo libro possa essere un punto di partenza per un viaggio che va oltre la mente guardando con attenzione ciò che strada facendo si rivela a ognuno di noi, che il viaggio sia fatto con pazienza verso se stessi alla ricerca della purezza della propria anima.

    E iho ana ‘o luna

    E pi’i ana ‘o lalo

    E huiana ka honua

    Ikaika ka kakou uhane

    Imua ka lahui na po’e

    Kanaka a pau loa³

    Aloha e

    Aloha e

    Aloha e

    Aloha mai e Sisthà!!!

    Barbara Hau’oli Okalani

    Luglio 2014, Lago di Como

    Dario Canil

    Giovanna Garbuio ti trasmette immediatamente, leggendola, la sua essenza. Cogli all’istante la sua purezza, la sua integrità, la sua presenza sobria, persino mentre sorseggia, divertita, della buona birra da un bicchierone di stazza tedesca. Onesta, vera, di grande profondità d’animo è la tipica bella persona che vorresti annoverare tra i tuoi amici più stretti. Nel libro emerge molto questo carattere personale, intimo. L’autrice sa parlare di sé per trasmettere le proprie esperienze e farle comprendere al lettore e lo fa in modo diretto, senza celarsi in alcun modo. Commovente e straordinaria la sua rievocazione del padre attraverso il racconto di un sogno molto speciale; forte il messaggio che porta con sé: la paura è priva di senso.

    Ho-oponopono occidentale è un gran bel libro, molto diverso da quanto è stato scritto fino a ora sull’argomento. L’integrazione di validi elementi di crescita di matrice occidentale nel sistema hawaiano, ben lungi dall’essere in qualche modo una forma di contaminazione dell’originale, si configura piuttosto come una prova pratica e altamente fruibile del sincretismo della visione Huna delle Hawaii. Ho-oponopono occidentale funziona? Sì! E a buon diritto diviene parte di Huna. Ho-oponopono occidentale funziona alla grande? Sì! Il frutto della lunga esperienza sul campo di Giovanna Garbuio si rende davvero palpabile e Huna si arricchisce di validi e innovativi elementi di crescita personale.

    Leggendo il testo risulta subito evidente che il substrato originario di Ho-oponopono quale parte della visione Huna delle Hawaii diviene estremamente accessibile e praticabile per l’uomo occidentale e ancor più per quell’occidentale che non abbia mai masticato nulla di esotico fino a ora. Una traduzione comoda, semplice, completa, efficace e pratica di un metodo che viene da una cultura molto lontana sia nello spazio che nel tempo. Giovanna Garbuio bypassa il rischio di etnocentrismo saltando a piè pari il fossato che divide due diverse culture. E lo fa a piedi nudi, mettendoci sempre del suo, riproponendo al lettore la vividezza e la passione della sua continua sperimentazione.

    Questo è un libro che fa comprendere cosa davvero è l’Hooponopono, ovvero conduce il lettore all’anima dell’Ho-oponopono e lo guida ad applicarne pienamente il potenziale nel quotidiano, facendolo diventare non solo un costruttivo atteggiamento di vita, ma addirittura uno straordinario stato di coscienza.

    Il lettore più smaliziato potrà fare una scorpacciata di informazioni interessantissime sulla cultura hawaiana e sugli insegnamenti che essa ha da offrirci. L’autrice condensa una mole impressionante di notizie, aneddoti e frasi ad alto potenziale spirituale all’interno di un contesto di lettura ad alta scorrevolezza, oltretutto davvero gradevole.

    A parer mio il meglio di sé l’autrice lo dà nelle parti del libro in cui spiega magistralmente le principali basi operative di Ho-oponopono: non esiste nulla là fuori, sono responsabile al 100% della mia realtà, tutto è Amore, tutto è perfetto, tutto ciò che è è sempre il meglio. Concetti straordinari espressi all’inter-no di un accorato mix di consapevolezza, entusiasmo, presenza, fiducia e autorevolezza. Ho-oponopono occidentale è una lettura da gustarsi appieno e di cui fare tesoro. Da leggere e rileggere!

    Dario Canil

    Luglio 2014

    Padova

    Rodolfo Carone

    Una storia di origine sufi, racconta che tanto tempo fa, esisteva un grande saggio, con una conoscenza vastissima, così ricca da permettergli di conoscere tutti i nomi segreti di Dio, alcuni dei quali se pronunciati correttamente avrebbero potuto realizzare qualsiasi prodigio.

    Una mattina, il grande saggio, stava camminando lungo le sponde di un lago, rapito dai suoi pensieri e improvvisamene udì un canto provenire da un piccolo isolotto situato al centro del lago.

    Il saggio ascoltò con attenzione il canto, e riconobbe subito che veniva intonato il nome più sacro e potente di Dio! Ne rimase sorpreso, ma provò anche del disappunto constatando che il nome non venisse pronunciato correttamente.

    Allora decise che fosse suo preciso compito andare dalla persona che stava così evidentemente sbagliando e correggerla. In fondo la sua conoscenza lo poneva al di sopra della maggior parte della gente, e ben pochi potevano essere in grado di sapere ciò che lui in una vita di studi aveva appreso.

    Il saggio prese quindi una barca e si diresse verso il piccolo isolotto, pieno di buoni propositi.

    Una volta approdato, vide un giovane uomo intento a pe-scare e mentre lanciava la sua lenza in acqua, intonava il nome segreto di Dio. Il saggio riconobbe immediatamente la voce che aveva catturato la sua attenzione poco prima, e andò dal pescatore presentandosi.

    Il pescatore fu felicissimo di poter parlare con un uomo di tale importanza! Disse subito al saggio che si scusava per la sua ignoranza, lui conosceva poche cose della vita, ma amava tanto Dio, per tutta la bellezza di cui il mondo era pieno, e per dimostrarglielo cantava per lui il suo nome meglio che poteva!

    In breve tempo il saggio istruì il giovane sul nome corretto e sulla corretta intonazione da pronunciare, e assicuratosi che il suo insegnamento fosse stato recepito, riprese la barca indirizzandosi verso terra.

    Quando aveva coperto circa la metà della distanza che lo separava dalla riva, il saggio udì nuovamente la voce del giovane pescatore, e con grande frustrazione constatò che il ragazzo stava nuovamente pronunciando in modo scorretto il nome segreto di Dio. Pensò allora che in fondo non valesse la pena di prodigarsi affinché le giuste informazioni venissero insegnate, perché la gente poi non le avrebbe apprezzate. Mentre rifletteva sulla miseria della condizione umana, con sua grande sorpresa si trovò ad assistere a un fatto miracoloso! Qualcuno si stava avvicinando a grandi passi verso di lui, camminando sull’acqua!

    Il saggio non poté che restare interdetto quando riconobbe il pescatore nell’uomo che stava in piedi sull’acqua, e si trovò senza parole quando questi con grande gentilezza e umiltà gli chiese se poteva ripetergli nuovamente la giusta dicitura del nome di Dio, perché lui lo aveva nuovamente dimenticato!

    Trovo perfetta questa storia per introdurre il nuovo meraviglioso libro di Giovanna, che a parer mio è il più completo e onesto su quel vasto e controverso argomento che è l’ho’oponopono. La sua grande coerenza e il suo essere "pono" cioè corretta, giusta, allineata al movimento armonico della vita, le ha ispirato il titolo, Ho-oponopono occidentale, per poter parlare e condividere la sua esperienza e il suo straordinario vissuto con quella che è a tutti gli effetti una filosofia di vita, una direzione, uno stato di coscienza, senza che tutto questo potesse in alcun modo creare confusione con tutte le realtà tradizionali o meno dell’ho’oponopono.

    Non serve essere hawaiani per parlare di ho’oponopono, non serve neppure conoscere perfettamente le diverse tecniche insegnate dai nativi polinesiani o dagli esperti a vario titolo del tema. Ciò che serve è l’Amore, l’Amore come atteggiamento verso la vita, l’Amore inteso come la gioia della connessione, Amore come l’informazione di base dell’esistenza, la coscienza dell’unità.

    L’Amore non è una relazione, ma è la coscienza di tutte le nostre relazioni, di tutte le nostre connessioni, con tutto ciò che esiste.

    Esistono molti principi e proverbi hawaiani che descrivono bene questi concetti e questo libro ne è davvero ricco. A me tra i tanti che ho incontrato piacciono questi, di cui si ignorano le origini, ma restano davvero molto significativi:

    "Tutto è parte della mia famiglia;

    La famiglia dev’essere trattata in modo regale;

    Tutto è parte di me;

    Io sono parte di tutto".

    Se tutto è parte della mia famiglia, non c’è nulla che non lo sia, nulla che posso ignorare o rinnegare, devo portare attenzione e rispetto a tutto ciò che esiste, alla vita in tutte le sue forme.

    Se tutto è parte di me, sono responsabile di tutto ciò che vedo e sento. Responsabile, ma non colpevole beninteso, responsabile di come sentirmi a riguardo, di come riportare l’armonia nell’unico posto al mondo in cui io possa farlo, nell’unico posto al mondo in cui tutto è percepito: dentro di me.

    Un giorno Maui, semidio e grande eroe di tutte le storie hawaiane, morì dopo una vita ricca di avventure.

    Giunse quindi al cospetto di Kane, la grande divinità, in un luogo dove tutto era luce.

    Guardandosi attorno Maui fu colpito dalla bellezza del posto ma non poté esimersi dal porre una domanda a Kane: Grande divinità, qui è tutto molto bello e non fraintendermi, sono felicissimo di trovarmi in questo posto alla tua presenza, ma ti prego dimmi, dove sono tutti gli altri? Tutti i miei amici e tutti i miei avversari, tutti coloro che ho amato e tutti coloro che mi hanno ostacolato o anche semplicemente coloro che ho conosciuto superficialmente?.

    Kane allora rispose: Maui, davvero non lo hai capito? Non c’è mai stato nessun altro.

    Giovanna ha intriso ogni pagina di questo libro con il suo amore, con la giusta coscienza e il rispetto per la tradizione da cui questa via nasce, percorrendone gli insegnamenti e portandoli a una

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