Cinquanta Sfumature di Beagle

Di Serena Pellegrini

Ciao Lettore, siamo Mistral, Ginevra, Onofrio, Susanna, Cierzo, Garulf e Rocco Imperatore.

Siamo i protagonisti di questo libretto scritto da Serena.

Siamo una Ohana: Ohana significa famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 20 lug 2020
• ISBN: 9788831685832

Anteprima del libro

LESSON NUMBER ONE

Vi serve un ottimo sistema per convincere i vostri canidi a NON divorarvi il pasto o qualsiasi cosa di mangereccio stiate per addentare?

Ho scovato la formula perfetta, Demi Carla lo sa, ne abbiamo discusso a lungo al telefono.

Qui si tratta di fine addestramento rinco-cinofilo, ma potete sempre provare.

Fase uno:

tirate fuori la vocina più cerebrostanca che potete tirar fuori dalle vostre ugole, io di solito vado di Lisa Simpson, la figlia media dell’allegra famigliola che a me viene particolarmente bene, con convinzione, mi raccomando.

Fase due:

assumete un’aria gravosa mentre vi avvinghiate al vostro pasto sotto gli occhi pallati delle vostre altrettanto pallate palle di pelo.

Fase tre:

ho inventato questa formula, memorizzate bene;

"e no eeehhhh... non posso darvene!

C’è una legge, sapete, si rischia la galera!

Non si possono dare (tenete conto del cibo che avete di fronte) queste cose da mangiare ai cagnolini e alle cagnoline con le orecchie lunghe a bistecca!!! No no c’è una legge! Uhhh ci danno le trippe così, sapete??? Queste cose fanno malissimo ai cagnolini con le orecchie così grosse, ci sono misure precise, ai cani con le orecchie così assolutamente no!"

Inventate, chiaro se avete dei pincher nani o dei molossi dovete cambiare il soggetto delle orecchie, o del colore del manto.

Loro subito vi guarderanno compassionevoli (questa/o sta molto male) poi via via si convinceranno.

Funziona, potrete mangiare senza avere dei condor privi di ali ma dotati di un bel po’ di zampe che si aggirano sul vostro pasto del momento.

O tipo stalker, vedete voi.

Giuro.

LA TEMPESTA PERFETTA

A Millesimo c’è la Festa del Tartufo.

Veniteci in tanti, veniteci tutti, perché merita, acquisisce ancor di più non solo il sapore del tartufo, ma il profumo dell’antico borgo che è, modestamente, uno dei Borghi più belli d’Italia.

Mica pizza e fichi, ragazzi.

Tutto bellissimo, fa tornare alla mente San Martino, la poesia di Carducci da cui ho tratto anche il nome del mio cagnastro, Mistral.

Le bancarelle, i negozi apertissimi, l’affluenza della gente, gli stand gastronomici con effluvi parecchio invitanti e decisamente odorosi di cose buone...

GLI STAND GASTRONOMIIIICIIIIIIII?????!!!!!!!

Provate una festa simile con due cani da caccia, nel nostro caso, già sappiamo, due beagles, che ALL’IMPROVVISO si rendono conto di avere un fiuto infallibile e di essere VERI segugi; li vedrete trasformarsi in due velociraptor forti e possenti come Godzilla e mentre loro cercano di avanzare invasati in uno dei tanti stand gastronomici, voi verrete miseramente ed indegnamente trascinati, sballottati tra

"per le vie del borgo

dal ribollir de’ tini

va l’aspro odor dei vini

l’anime a rallegrar."

Per dindirindina.

Tre giorni così, 72 ore di passione e nel caso specifico, in balia delle onde emo-nasute dei tuoi SEGUGI, si viene flagellati da due guinzagli impazziti, che per magia ti legano, ti frustano, ti squartano mezza mano nel tentativo di portarti dove aggrada loro: a mangiarsi mezzo paese profumosissimo di robbba bonaaaa!

Quando riuscirete a guadagnare casa, dopo circa 30 minuti in cui vi sembrerà di essere finiti direttamente sulla nave di Love Boat in pieno tsunami, verrete quasi sicuramente costretti ad ingurgitare un antistaminico e a bere acqua e zucchero per fermare il vortice che sta al centro della vostra fronte per un abbassamento di pressione arteriosa.

La tempesta perfetta:

Clooney, tu ed il tuo filmetto mi fate fresco all’ascella sinistra, tu reciti ma questa...

GLI STAND GASTRONOMIIIICIIIIIIII?????!!!!!!!

Provate una festa simile con due cani da caccia, nel nostro caso, già sappiamo, due beagles, che ALL’IMPROVVISO si rendono conto di avere un fiuto infallibile e di essere VERI segugi;

li vedrete trasformarsi in due velociraptor forti e possenti come Godzilla

e mentre loro cercano di avanzare invasati in uno dei tanti stand

gastronomici, voi verrete miseramente ed indegnamente trascinati,

sballottati tra

"per le vie del borgo

dal ribollir de’ tini

va l’aspro odor dei vini

l’anime a rallegrar."

Per dindirindina.

Tre giorni così, 72 ore di passione e nel caso specifico, in balia delle onde emo-nasute dei tuoi SEGUGI, si viene flagellati da due guinzagli impazziti, che per magia ti legano, ti frustano, ti squartano mezza mano nel tentativo di portarti dove aggrada loro: a mangiarsi mezzo paese profumosissimo di robbba bonaaaa!

Quando riuscirete a guadagnare casa, dopo circa 30 minuti in cui vi sembrerà di essere finiti direttamente sulla nave di Love Boat in pieno tsunami, verrete quasi sicuramente costretti ad ingurgitare un antistaminico e a bere acqua e zucchero per fermare il vortice che sta al centro della vostra fronte per un abbassamento di pressione arteriosa.

La tempesta perfetta:

Clooney, tu ed il tuo filmetto mi fate fresco all’ascella sinistra, tu reciti ma questa...

QUESTA È VITA VERA.

GINEVRA CHE AMA I CUSCINI

I lieto fine del Beagle Rescue.

Il Beagle Rescue chiede sempre di raccontare gli happy end dei cani che riescono a far adottare, Ginevra è parte di questo.

Ginevra ed io ci siamo incontrate qui, poco più di 7 mesi fa, su un pc, su questo social network, un sabato mattina.

Ginevra era uno di quei cani che io condivido ogni giorno, sperando ferocemente di dare ausilio nel trovare casa ed amore alle centinaia di cani che ogni giorno incrocio qui sopra.

Ma su Ginevra, quel sabato mattina, mi sono dovuta proprio fermare.

Senza pensare, ascoltando e basta.

E poi ancora il giorno dopo, di nuovo Ginevra che mi guardava da quelle sue foto, piccola, dolce.

Ho finito di ascoltare e ho lasciato che le mie mani componessero il numero della volontaria che se ne occupava, con la scusa di volere maggiori informazioni, ma la verità è che avevo già deciso o meglio, Ginevra aveva già deciso.

L’arrivo di Ginevra nelle nostre vite ha modificato un bel po’ di cose: per quanto ci si prepari e ci si attrezzi all’arrivo di un nuovo animale domestico l’unica cosa che conta è la conoscenza reciproca che avanza insieme ai giorni che passano.

Ginevra non è stata un cane facilissimo:

Mistral ha sofferto di depressione (come puoi spiegare ad un cane che non è amore che gli verrà tolto ma amore che riceverà?) e mi sono dovuta inventare qualche escamotage per far sì che lui capisse che sarebbe rimasta con noi per sempre, che sarebbe stato amato esattamente come prima, sono stata fortunata, le quadre che mi sono inventata hanno