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La principessa Fiammarosa e gli elfi delle rose del miele: Le storie degli elfi delle rose - Primo volume
La principessa Fiammarosa e gli elfi delle rose del miele: Le storie degli elfi delle rose - Primo volume
La principessa Fiammarosa e gli elfi delle rose del miele: Le storie degli elfi delle rose - Primo volume
E-book69 pagine39 minuti

La principessa Fiammarosa e gli elfi delle rose del miele: Le storie degli elfi delle rose - Primo volume

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Info su questo ebook

Fiammarosa, la principessa degli elfi delle rose rosse, è molto diversa da come ci si immagina una principessa degli elfi: mangia un po’ troppo e non vola particolarmente bene – ma è piena di grinta e buone idee.

Gli elfi delle rose vivono nei boccioli di un roseto, nel bel mezzo di un grande giardino. Un giorno, Fiammarosa scopre un roseto giallo dall’altra parte del prato. Qui, incontra la principessa Rosamiele e gli elfi delle rose gialle.

Gli elfi delle rose del fuoco e del miele fanno presto amicizia. Insieme, giocheranno alla caccia al tesoro. Inventeranno nuovi giochi. Una piovosa festa, durante la notte di mezza estate, sarà comunque un successo.

Ma soprattutto, Fiammarosa dovrà fare i conti con Petalia, un’ostile elfa delle rose.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita3 mag 2021
ISBN9781071586273
La principessa Fiammarosa e gli elfi delle rose del miele: Le storie degli elfi delle rose - Primo volume

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    Anteprima del libro

    La principessa Fiammarosa e gli elfi delle rose del miele - Eva Markert

    Nascite

    In una calda domenica di maggio, si schiuse il primo bocciolo del roseto: nacque così la principessa Fiammarosa.

    Ancora un po’ assonnata, sbirciò tra i petali rossi. Che meraviglia, il mondo! Gli uccellini cantavano e le nuvole a forma di pecorella la salutavano dal cielo primaverile. I raggi del sole le accarezzavano il viso, gli alberi la salutavano con i loro rami, e sul prato un’infinità di margherite le sorrideva.

    La principessa Fiammarosa uscì dal suo fiore e si guardò intorno. Un altro bocciolo si aprì, e poi un altro, e ancora uno, sempre di più, e da ogni fiore nasceva un elfo delle rose.

    La principessa scosse i suoi ricci neri, si stiracchiò e si sistemò il vestito di tulle, di un bel colore rosso vivo. Aveva lo stesso identico colore dei fiori del roseto. Con un po’ di difficoltà, spiegò le sue ali trasparenti e si alzò in volo, non senza fatica. Voleva semplicemente levitare, come tutti gli elfi. Ma era più facile a dirsi che a farsi. La principessa era piuttosto maldestra nei suoi tentativi di librarsi in aria. Si era appena alzata in volo, quando perse l’equilibrio, si dimenò con ali, braccia e gambe, e cadde in un fiore.

    Oplà!, disse.

    Oplà, disse anche l’elfa delle rose, appena nata da quel fiore. Mi chiamo Profumosa.

    Io sono la principessa Fiammarosa.

    Profumosa stava per fare un inchino.

    Fiammarosa la tenne per un braccio. Sciocchezze, non c’è bisogno.

    Ai tuoi ordini, principessa.

    Vorrei conoscere tutti gli elfi delle rose, disse Fiammarosa. Vieni con me?

    Profumosa esitò. Non so se è possibile. Io sono solo una semplice elfa delle rose, e tu sei la principessa.

    E quindi? E poi non ho nessuna voglia di andarmene in giro da sola. Dai, andiamo! e tese la mano verso Profumosa.

    Lei esitò ancora.

    Ti ordino di venire con me.

    Profumosa afferrò subito la mano di Fiammarosa.

    Non è niente male, in fondo, questa storia degli ordini, pensò Fiammarosa. Di certo si riesce a convincere qualcuno molto più velocemente.

    Volarono via insieme e atterrarono poco dopo su un fiore, nella parte più alta del roseto. Fiammarosa si mostrò di nuovo molto impacciata. Il fiore ondeggiò pericolosamente e l’elfa che sedeva lì dentro le guardò molto infastidita. Squadrò Fiammarosa dall’alto verso il basso. Porti una corona. Cosa sei, una principessa?

    Sì. Mi chiamo Fiammarosa.

    E che principessa, che sei! replicò impertinente l’elfa delle rose. Non sai nemmeno atterrare su un fiore in modo decente!

    Come osi parlare così alla nostra principessa? Profumosa era inorridita.

    Io parlo come mi pare e piace, sbuffò l’elfa. E non me ne importa un fico secco se Fiammarosa è una principessa o no.

    Che le due stessero litigando, e che per di più lo stessero facendo a causa sua, a Fiammarosa non piaceva affatto. Smettetela!, disse lei. Nemmeno per me è importante il fatto che sono una principessa. Guardò l’elfa sconosciuta. Dicci, piuttosto, come ti chiami?.

    Petalia.

    Vieni con noi, Petalia. Vogliamo andare a conoscere tutti gli elfi delle rose.

    Petalia brontolò ancora un po’, ma poi seguì Fiammarosa e Profumosa.

    Subito dopo, incontrarono i due elfi Vellutino e Spino.

    Fiammarosa si presentò loro.

    E quindi, disse Vellutino, vuoi essere la nostra principessa?

    Come sarebbe a dire ‘vuoi’? Non posso farci niente io, se sono nata per prima.

    "E

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