Lady Lù e altri racconti

Di Francesca Luminati

Questo non è un libro per bambini. È per bambini coraggiosi. Solo chi ha il coraggio di osare può leggerlo.

Perché può insegnarti che se vuoi qualcosa a tutti i costi, quella cosa è li che ti aspetta.

Ma anche il contrario.

Qui dentro si nascondono i sogni di Andromeda e di Ghostov Soul, insieme a tutto quello che hanno combinato.

Non solo: chiunque ha il suo scopo, persino la Luna.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 2 feb 2021
• ISBN: 9791220314350

Anteprima del libro

due.

ANDROMEDA

Andromeda

Andromeda, assorta nei suoi pensieri, guardava lontano, oltre il mare.

Aveva un nome bellissimo, piaceva a tutti quanti e lei non perdeva mai occasione per presentarsi.

Era stato frutto di una lunga ricerca della sua mamma, appassionata del cielo e di tutto l’universo e che per questo si era laureata in Astronomia.

L’estate Andromeda si attardava spesso sulla spiaggia. Al tramonto si stendeva sulla sabbia umida e guardava su nella volta immensa, contava i puntini luminosi e cominciava a sognare. Si vedeva sfrecciare nel cielo come su montagne russe celesti, avvolta da polvere d’argento, senza paura e quando le sembrava di essere arrivata alla meta, eccola che si ridestava all’improvviso, vuoi per il freddo della sera, per un languorino allo stomaco o il richiamo della mamma.

La sua casa era proprio sulla spiaggia: era il castello fatato dalle cui finestre ogni giorno osservava il continuo alternarsi di albe e tramonti riflettersi sul mare sotto un unico, splendido cielo.

Promessa

Andromeda era ricca di fantasia e armata di buone intenzioni, e per questo era fermamente intenzionata a cercare una strada che la portasse lassù dove era certa dimorassero gli angeli perché, tra di loro, avrebbe sicuramente ritrovato la nonna amata.

Aveva sempre vissuto con lei e la mamma, e il vuoto che aveva lasciato era difficile da colmare. Nella sua vita era stata una maestra e tutto il giorno lo trascorreva con i suoi scolaretti, ma quando rientrava a casa, anche se stanchissima, dedicava tutto il suo tempo all’adorata nipote che non vedeva l’ora di farsi raccontare storie fantastiche tra un manicaretto e l’altro. Aveva occhi così dolci che ti ci perdevi dentro e Andromeda non ricordava una sola volta che non fosse pronta a coccolarla se avesse avuto voglia di piangere, che la sua punizione non fosse più che meritata e che le sue mani calde non stringessero le sue quando si accingeva a darle la buonanotte. Così le promise, poco prima di volare in cielo, che non avrebbe mai smesso di cercarla, ovunque il vento o il mare l’avessero accompagnata.

Pegaso

Andromeda aveva sempre creduto che ognuno poteva ottenere qualsiasi cosa dalla vita, bastava solo volerlo a tutti i costi. A scuola però non funzionava perché, pur volendo, non riusciva ad impegnarsi più di tanto. Si annoiava e non riusciva a concentrarsi.

E poi, come la sua mamma, era ancora tanto triste!

Per questo al suono della campanella correva via come un fulmine, si rintanava nel suo angoletto di paradiso sulla spiaggia dietro una duna dorata che si snodava parallela alla riva lucente, e cominciava a leggere i suoi libri preferiti, quelli di avventura e di fantasia.

Amava immedesimarsi nelle vesti delle sue eroine preferite, armate di scettri e bacchette magiche, si catapultava con loro nella profondità dei mari insieme a una balena bianca o alla volta del cielo infinito sul dorso di Pegaso, il magico cavallo alato di Zeus.

Si concentrò su di Pegaso: forse lui sì che avrebbe potuto aiutarla, insieme avrebbero ritrovato la nonna tra le stelle