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Abitare l'amore: Il cuore abita i luoghi in cui può amare
Abitare l'amore: Il cuore abita i luoghi in cui può amare
Abitare l'amore: Il cuore abita i luoghi in cui può amare
E-book290 pagine5 ore

Abitare l'amore: Il cuore abita i luoghi in cui può amare

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Info su questo ebook

Ci sono anime che si stanno cercando e incontrando per perdonarsi e per perdonare. Donne e uomini che sentono di dovere sanare ingiustizie e abusi di vite passate. Anime a cui è data la possibilità di mettere un punto a quanto accaduto in lontani tempi e spazi. Anime che donandosi possono sperimentare l’amore incondizionato. Sono anime che attraverso uno sguardo possono cambiare il destino delle generazioni future annullando i torti fatti dalle generazioni passate. Donne e uomini che possono amarsi totalmente senza aspettativa alcuna. Senza bisogni, richieste, doveri, solo: io ci sono, tu ci sei. Io ti accolgo con il mio femminile sanato e tu mi proteggi con il tuo maschile riconosciuto. Io ti riconosco e tu riconosci me. Io vedo e onoro la tua bellezza e tu vedi e onori la mia. Senza bisogno di aggiungere altro. Un maschile ed un femminile che riconoscono reciprocamente la propria complementarietà e ne celebrano la sacralità verso il ritorno all’Uno. Questo dono oggi è nelle mani di grandi donne e grandi uomini che riconoscono la loro divinità e si permettono di essere guaritori di se stessi e dell’umanità.
LinguaItaliano
Data di uscita27 apr 2021
ISBN9788863656084
Abitare l'amore: Il cuore abita i luoghi in cui può amare

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    Anteprima del libro

    Abitare l'amore - Monica Grando

    Monica

    1 GENNAIO

    Ti chiedo di essere fedele,

    ai tuoi sogni, ai tuoi desideri.

    Alle tue massime aspirazioni.

    Alla tua verità.

    A ciò che ti fa battere il cuore.

    Ai tuoi sorrisi.

    A quello in cui credi e che ti fa sentire vivo.

    Ti chiedo di non tradire il tuo percorso.

    I tuoi ideali.

    Te stesso.

    La tua anima.

    Ti chiedo di amare sempre.

    Il tuo sguardo, il tuo corpo.

    Ogni gesto che compi.

    Lo spazio che ti circonda.

    Il tuo lavoro.

    I tuoi amici.

    La tua casa.

    Te stesso, sopra ogni cosa.

    Ti chiedo di sceglierti sempre.

    E di metterti davanti a tutto e tutti.

    Non rinunciare mai a te stesso.

    Nemmeno per me.

    Conosco un unico modo in cui puoi amarmi:

    Amarti. Esserti fedele. Non tradirti. Sceglierti.

    Indaco

    Oggi è il primo mattino che apro gli occhi e tu non sei qui al mio fianco. In realtà questa notte senza te è stata infinita e gli occhi li ho chiusi solo per piangere. Non è facile riempire gli spazi vuoti senza te, sentire ancora il tuo profumo sul cuscino e sapere che piano piano anche lui sparirà. Proprio come hai fatto tu.

    Provo a prepararmi un caffè ma ci sei tu. Tu mentre mi lasciavi la caffettiera pronta quando uscivi per primo la mattina. Tu che sapevi di caffè quando ti davo il primo bacio della giornata. Tu che prima di uscire mi lasciavi un biglietto su cui c’era scritto: Buongiorno amore. La caffettiera è già pronta, basta che accendi il fuoco. Ti amo infinitamente, tuo Paulo.

    Tu che avevi quel nome straniero perché forse non sei mai stato di nessun luogo. E io che credevo di essere il tuo luogo. Il punto in cui saresti sempre tornato.

    Ricordo una delle prime sere che abbiamo passato insieme nella nostra casa; eravamo distesi sul nostro divano arancione e tu mi hai abbracciata e guardato negli occhi. Mi hai detto: Tu sei la mia famiglia e io ho sentito di appartenerti. Ho sentito che noi potevamo essere quella famiglia speciale che non avevamo avuto e che tanto avevamo segretamente immaginato e desiderato.

    Il giorno dopo mi hai scritto un biglietto che ho trovato vicino alla caffettiera pronta:

    «Famiglia è quell’angolo di mondo che porti con te ovunque tu sia. E non importa ci siano reali legami di sangue. Quando dici a qualcuno tu sei la mia famiglia, gli stai dicendo che insieme a lui ti senti a casa. E che da quando i vostri abbracci sono stati così forti da rendervi un corpo solo, non sarà mai più possibile sciogliere quel legame. Tu sei la mia famiglia vuol dire "ti ho scelto ancora prima di conoscerti.»

    E ora mi ritrovo qui, in una casa che non è la nostra, dove sei passato per darmi l’ultimo abbraccio mentre io piangendo ti dicevo: Non cercarmi però nella prossima vita e tu mi hai risposto: Non lo farò, te lo prometto. Basta così. Troppo dolore tra noi.

    Ti ho guardato chiudere la porta dietro di te e scendere le scale e ho pregato che ti voltassi almeno un’altra volta. In realtà, ho pregato perché ti fermassi un istante e in quell’istante tu potessi sentire che io sono ancora casa per te.

    Sai Paulo a volte la vita cambia in un secondo e nulla è più come prima. Basta un soffio di vento e la realtà per come la conoscevi non esiste più. Siamo così fragili in questo mondo; cerchiamo certezze quando l’unica certezza è che nulla resta mai uguale.

    Ieri mattina ho davvero pregato che un istante potesse cambiare tutto in meglio. Ed è cambiato tutto, in effetti: tu non ci sei più. E oggi io preparo il caffè da sola, non ho nessun biglietto sul tavolo accanto alla tazzina vuota. Di vuota ora c’è questa casa e la mia vita senza te.

    Con amore,

    tua Viola

    1 gennaio

    Lo so Viola che sei sfinita. Ti sento. Sento la donna e la bambina che sono in te litigare e domandarsi quale sia la via giusta da percorrere. Sento che il tuo corpo non sta più dietro a tutti i tuoi ragionamenti.

    Ti sta chiedendo di fermarti, di fare spazio, di rallentare lo scorrere delle immagini nella tua testa.

    Sento il tuo cuore battere forte, a tratti la rabbia aumentare. E sento quel dolore antico che si affaccia alla gola e punge negli occhi. Ma è lì per curarti.

    Sento le tue mani stringersi nel tentativo di trattenere.

    E invece aprile e acchiappa la vita. Sii felice e respira a pieni polmoni.

    Non cercare di capire, ora non lo puoi vedere.

    Ma il cerchio si amplia e nuove prospettive sono proprio lì davanti a te.

    E io abbraccio quella bimba rannicchiata e sorrido a quella donna che avanza fiera.

    Ricordati che la vita non è una battaglia ma un gioco in cui comunque vada si vince sempre. Chi ama non perde mai.

    Un sorriso,

    Leo

    2 GENNAIO

    Ciao Paulo, sappi che io resto. Io resto anche quando mi dici di no. Anche quando ti chiudi nei tuoi silenzi.

    Io resto anche quando mi sputi addosso la tua rabbia. Anche quando non vedi più la mia bellezza.

    Sappi che io resto. Che non mi muoverò di un centimetro. Starò lì ad osservarti.

    Sappi che io resto anche se hai preso un’altra strada, un’altra donna, un’altra vita.

    Sappi che io resto mentre tu stai cercando te stesso e ti stai impegnando per diventare quell’uomo che hai sempre immaginato di essere mentre cerchi parti di te lasciate tra altre braccia da altre vite.

    Aspetterò che tu chiuda i tuoi cicli. Che tu accarezzi le tue ferite. Che tu prenda per mano il tuo bambino per mostrargli l’adulto che sei diventato.

    Sappi che resto, che resterò qua esattamente dove mi hai lasciata. Nel punto esatto in cui i tuoi occhi mi hanno detto addio. Sappi che mi troverai qua. E non perché senza te non sono niente.

    Se ho la forza di restare è perché in me c’è tutto. Perché sono una donna che sta combattendo le sue battaglie. Che ha pianto, riso, perdonato e danzato.

    Perché sono una donna che vede oltre il manifesto. Che vede quello che tu ti ostini a non vedere ma che la tua anima mi sussurra ogni notte quando mi viene a cercare. Resto perché ho la forza di aspettare e di credere a quello che la mia anima sente oltre ogni ragionevole certezza.

    Resto perché non ho più nulla da perdere; so bastare a me stessa. Resto perché l’amore ha illuminato ogni anfratto della mia anima.

    E se resto non è perché non ho un altro posto in cui andare ma perché ovunque vada è sempre qui che voglio tornare.

    Resto perché son sempre stata brava a scappare ma l’amore mi ha insegnato a rimanere. Resto perché in questo spazio tempo infinito in realtà tu non mi ha mai lasciata.

    Tua Viola

    3 gennaio

    Viola io lo so che ti senti persa. Che senti che manca qualcosa, che il tuo cuore non è in pace.

    Sento che percepisci molto altro là fuori eppure ti ostini a rimanere dentro. Come se osservassi il mondo dalle fessure di una porta.

    Eppure la luce è entrata, l’hai vista e ha squarciato il tuo buio. E hai visto la polvere della tua anima.

    È come se il mondo là fuori ti stesse aspettando ma tu te ne resti lì, sorseggiando una tazza di caffè per prendere tempo.

    Come se aspettassi che qualcuno venisse a bussare a quella porta per portati via.

    E ti dico che non ti manca nulla, che se osservi bene ogni cosa è già dentro di te.

    Il tuo maschile e il tuo femminile fanno di te un intero a cui non serve altro. Dall’incontro di queste energie dentro di te nascerà una nuova vita che non sarà altro che la tua essenza pronta a manifestarsi nel mondo.

    Dall’incontro del tuo maschile con il tuo femminile nascerai tu. Quella meravigliosa opera d’arte che il mondo sta chiamando a gran voce.

    Leo

    4 GENNAIO

    La prima volta pensavo fosse uno scherzo, tra l’altro di pessimo gusto. Io non so chi tu sia Leo e sinceramente non mi interessa.

    Dopo che Paulo mi ha lasciata ho fatto un patto con me stessa, mi sono promessa che avrei scritto una lettera al giorno destinata a lui e che le avrei lasciate tutte nel luogo in cui ci siamo guardati profondamente e abbiamo capito di amarci da sempre. In quell’istante il tempo si è fermato; nello sfiorarsi quasi furtivo delle nostre mani ci siamo ritrovati come se per tutta la vita, o per chissà quante vite, non avessimo fatto altro che cercarci.

    So che lui passerà di lì prima o poi e sono sicura che le troverà. Per un animo malinconico ogni cosa parla; ci sono luoghi che raccontano storie, emozionano ed incantano. Luoghi apparentemente senza significato eppure quando ci torni riemergono antiche vibrazioni. Luoghi che sono poesie incise nell’anima, che profumano di sogni e speranze. Che gridano nomi e passioni. Che si tingono di inizi. Luoghi in cui rivedi occhi e senti respiri. Luoghi che profumano di vissuto, in cui vorresti che il tempo si fosse fermato. Luoghi in cui le anime hanno lasciato il loro segno indelebile. Luoghi pieni di vita. Luoghi pieni di vite.

    So che tornerà.

    Quindi ti prego Leo, chiunque tu sia, di lasciarmi in pace, di non toccare le mie lettere e di sparire.

    4 gennaio

    Viola, ci sono amori che vanno oltre le parole, oltre ai fatti, oltre a ciò che è manifesto.

    Ci sono amori che arrivano da un altrove e provano a misurarsi con la realtà. E a volte non ce la fanno.

    Perché tutto quell’amore brucia in questa dimensione. A volte disintegra, distrugge e la personalità non regge quella luminosità. Sono amori accecanti. Talvolta intolleranti per la loro intensità.

    Il corpo fisico, se non è pronto, non regge e deve trovare il modo per difendersi, per proteggersi. Sono amori di cui è difficile persino parlare perché anche le parole sono limitate ad una realtà troppo densa. Sono amori donati per guarire. Ma richiedono la giusta maturità, la giusta forza; se non sei pronto rischi di impazzire.

    Vibrano su frequenze troppo elevate perché è a quell’altezza che vogliono portare.

    Richiedono talvolta una lenta preparazione per permettere al corpo di reggere ad un urto così forte. È come chiedere ad una lampadina di illuminare un’intera città.

    Sono amori al servizio per il bene dell’intera umanità ma non è detto che possano effettivamente viversi nella materia; già il solo incontrarsi apre a dimensioni d’amore prima sconosciute e a volte quella è la loro unica funzione.

    Leo

    5 GENNAIO

    Che cosa ho io da offrire ad un uomo? Mi sono chiesta in questi giorni che trascorrono lenti senza di te.

    Un bagaglio di paure e di attaccamenti. Una valigia di tristezza e uno zaino di insicurezza. Un borsone di rigidità e di non si può. Una borsa di aspettative. Una tracolla di silenzi. Un fardello enorme da sopportare per me. Figuriamoci per te.

    Ho affrontato ogni relazione difendendo i miei bagagli con la forza di una guardia che difende il suo castello, convinta che l’amore dovesse essere talmente grande da contenere tutto. Ogni parte di me, ogni più piccolo frammento.

    Lo so Paulo, ti ho chiesto molto. Ti ho chiesto di accogliere tutte le mie paure e le mie insicurezze senza rendermi conto che non spettava a te. So che quelle richieste erano quelle di una bambina ferita che aspettava da sempre certezze dal suo papà. Lo vedo ora che tu non ci sei, ora che abbiamo abbandonato l’ascia di guerra per fare spazio a questo silenzio.

    Sai, a dire il vero, io preferivo il rumore delle nostre litigate. Tu che eri così geloso e io che un po’ giocavo a farti innervosire perché in fondo la tua gelosia mi faceva sentire amata. Solo che poi smettevamo di ascoltarci e ognuno rovesciava sull’altro le sue ragioni. Tu che uscivi di casa e io che ti aspettavo per ore. Perché sapevo che saresti tornato. E al tuo ritorno ci abbracciavamo piangendo perché avevamo paura di perderci.

    Eravamo due bambini in cerca di attenzioni, ognuno con i suoi bisogni e le sue ferite. Eravamo due bambini capricciosi convinti di sapere che cosa è l’amore.

    6 gennaio

    Ma quello Viola non è amore. L’amore ti insegna a lasciare andare le tue paure. Ti insegna a mollare la presa. A stare semplicemente nell’essere amore. L’amore non ti accetta per come credi di essere, l’amore ti insegna ad essere come sei davvero. L’amore non accoglie tutto se quel tutto in realtà non ti appartiene. L’amore si affronta con un bagaglio leggero. Ora è giunta l’ora di abbandonare quella valigia e tutti i no che contiene. E dire sì a te stessa, dire sì alla vita, dire sì all’Amore.

    Leo

    9 GENNAIO

    Non sai quante volte ho pensato

    A quanto bello sarebbe

    Avere una seconda opportunità

    Di incontrarti per la prima volta.

    Vedresti una donna diversa

    Con tutte le cicatrici sull’anima

    Che l’han resa più bella, non so.

    Di sicuro più vera.

    Vedresti una donna che

    Sa amare E non ne ha paura.

    Una donna che ama Con tutta se stessa

    E te lo dimostra.

    Non sai quante volte ho pensato

    A quanto bello sarebbe

    Avere una seconda opportunità

    Di incontrarti per la prima volta.

    Ci guarderemmo negli occhi

    Come se ci fossimo già incontrati.

    Ma con la curiosità di conoscerci.

    E di spogliarci.

    E faremmo l’amore come se

    Potessimo morire lì

    Uniti nella carne,

    Ma ancor prima nell’anima.

    E non avrei paura di dirti

    Che stavo bene prima di te

    Che starò bene dopo di te

    Ma che il mio meglio

    È accanto a te.

    Non sai quante volte ho pensato

    A quanto bello sarebbe

    Avere una seconda opportunità

    Di incontrarti per la prima volta.

    Sarei pronta alla fine

    Ma non permetterei che arrivasse.

    Indaco

    Amore mio non sono riuscita a scrivere in questi giorni, non ho fatto fede alla promessa ma sei stato presente in tutti i miei respiri. Ogni volta che prendevo la penna in mano cominciavo a piangere. Non so descriverti il mio dolore; è qualcosa che a tratti definisco disumano perché sembra non avere origine né fine. È un dolore che mi sconquassa le viscere, mi fa tremare dalla testa ai piedi e a volte crollo letteralmente a terra sfinita. In quei momenti vorrei davvero lasciarmi andare perché mi sembra di non trovare un senso ad una vita in cui tu non ci sei. Con te hai portato via i mei sogni, la mia forza e il mio sorriso. Solo a volte riesco ancora a sorridere, quando Prem arriva guardandomi con i suoi occhioni e si avvicina per leccarmi il viso rigato dalle lacrime.

    Non so come faccia a sapere che sto piangendo; lei comodamente distesa sul letto in camera e io rannicchiata in salotto sulla mia poltrona come una bambina spaesata.

    Eppure, anche se è dall’altra parte della casa, appena i miei occhi si riempiono di lacrime, lei arriva scodinzolando, mi salta in braccio e appoggia la sua morbida lingua sul mio viso.

    A volte credo che lei sia l’unica mia ragione di vita in questo momento. Credo che gli animali arrivino sempre nelle nostre vite per una ragione; in realtà, credo anche che ogni persona arrivi nella nostra vita per un motivo. Adesso Paulo mi spieghi perché sei entrato nella mia se quella vita alla fine la stai distruggendo?

    10 gennaio

    Non cercare l’uomo perfetto, trova la migliore versione di te stessa. Non aspettare l’uomo dei tuoi sogni, cerca di essere la migliore realtà che puoi manifestare.

    L’uomo che troverai rifletterà il grado di amore che tu sei in grado di darti. Arriverà esattamente la persona più giusta per amare quelle parti di te che sei in grado di vedere e di esprimere.

    Non chiederti che qualità deve avere l’uomo giusto ma cerca di essere il più possibile vera con te. Togli tutte le barriere che metti davanti a te stessa per vedere la tua verità e, così facendo, toglierai le barriere che impediscono all’altro di toccarti il cuore.

    Ama, sopra ogni cosa, ogni angolo del tuo corpo e troverai mani sapienti che ti accarezzeranno.

    Ama ogni ruga del tuo volto e scoprirai occhi che ti guardano come fossi la cosa più bella.

    Venerati come una dea e troverai l’uomo che difenderà la tua sacralità. Non dimenticarti mai di te stessa e arriverà chi non si scorderà facilmente di te.

    Fatti un regalo inaspettato perché meriti il meglio e riceverai doni inaspettati.

    Cerca di essere il centro del tuo cerchio e troverai braccia che avvolgeranno i perimetri della tua anima.

    Non avere paura di mostrare il tuo potere e lui vorrà imparare da te.

    L’amore arriva quando tu sei fonte d’amore, non arriva perché qualcuno te lo porta in dono.

    Non è l’altro che può riempire un vuoto; sei tu che lasciando le aspettative, fai spazio all’amore.

    Mantieni il tuo mistero e troverai un uomo che vuole scoprirti ma sii onesta nel mostrare ciò che sei.

    Quando tu Viola sarai pronta per l’amore, l’amore arriverà da te.

    Non esiste altro richiamo. L’uomo che cerchi è dentro di te. L’uomo che arriverà è già nato nel tuo cuore.

    11 GENNAIO

    Leo io ho provato ad ignorarti e non capisco perché tu non abbia assecondato la mia richiesta di sparire. Stai violando la mia intimità, leggendo delle lettere che non sono indirizzate a te. Ti prego con il cuore di smetterla di leggere i miei biglietti che sono destinati a Paulo e di lasciarmi in pace.

    12 gennaio

    Viola se tu lasci dei biglietti sotto un albero, per quanto ben protetti, non puoi pretendere che nessuno li legga. Forse dovresti trovare un altro modo per comunicare con il tuo Paulo. Che poi sei davvero sicura che lui abbia voglia di comunicare con te?

    Ogni volta che ti ostini a fare andare le cose come vuoi tu anziché come stanno andando, stai dicendo no alla vita. Ogni volta che combatti contro ciò che stai provando stai dicendo no alla vita. Ogni volta che fai resistenza all’andamento degli eventi, stai dicendo no alla vita. Ogni volta che trattieni qualcosa o qualcuno stai dicendo no alla vita. Per dire sì alla vita devi comprendere che fai parte di un disegno più grande di cui non hai il controllo ma in cui è già dipinto il meglio per te. Per dire sì alla vita devi affidarti a lei ed essere convinta che ovunque ti trovi e qualunque cosa stai affrontando è la cosa più giusta per te.

    Ma tu lo senti l’amore?

    13 GENNAIO

    Nella forma più dolorosa possibile, sì lo sento.

    In realtà non so nemmeno perché ti sto rispondendo Leo. Mi sembra tutto così assurdo. Io non posso trovare un altro modo per comunicare con Paulo perché lui è sparito. Se n’è andato l’ultimo giorno dell’anno. Capisci? L’ultimo giorno! L’ultimo giorno si dovrebbe festeggiare insieme, passarlo abbracciati, augurarsi cose belle per l’anno nuovo e ringraziare quello passato.

    E invece no! Lui mi ha lasciata. Il mio mondo è crollato. Ancora non ci posso credere e spero sia solo un brutto sogno da cui non vedo l’ora di svegliarmi.

    Quella notte ho fatto una promessa a me stessa; mi sono detta che se gli avessi scritto una lettera al giorno, lui sarebbe tornato. E ora non posso non farlo perché io voglio che torni, noi siamo una cosa sola e sono sicura che lui lo capirà presto. Gli mancherò, ne sono certa.

    Quindi, ora che sai come stanno le cose, ti chiedo di non scrivermi più.

    14 gennaio

    Quello che senti non è amore. L’amore non è sofferenza. Ciò che tu senti è la mancanza di amore.

    Ora devi

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