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Camminate finché avete la luce: Il magico cammino alla ricerca dell'Essere
Camminate finché avete la luce: Il magico cammino alla ricerca dell'Essere
Camminate finché avete la luce: Il magico cammino alla ricerca dell'Essere
E-book158 pagine1 ora

Camminate finché avete la luce: Il magico cammino alla ricerca dell'Essere

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Info su questo ebook

«L'esistenza è una lunga catena di momenti che dovete vivere coscientemente, gli uni dopo gli altri. Tutti gli sforzi che fate si inscrivono in alto nel Libro della Vita, e grazie a quegli sforzi, quante benedizioni si preparano per voi! Quando le riceverete, alla vostra domanda «Perché questi doni?», vi sentirete rispondere: «Perché, per merito del vostro lavoro, vi siete elevati fino alle regioni della luce e avete anche portato la luce e la pace a esseri che erano nello sconforto e nell'oscurità». Non posso dirvi niente di più. Continuate, proseguite sul cammino della luce! Cosa ci sarà in fondo a quel cammino? Lo scoprirete all'arrivo, e ne sarete abbagliati».
Omraam Mikhaël Aïvanhov
LinguaItaliano
Data di uscita14 giu 2021
ISBN9791220815192
Camminate finché avete la luce: Il magico cammino alla ricerca dell'Essere

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    Anteprima del libro

    Camminate finché avete la luce - Omraam Mikhaël Aïvanhov

    Omraam Mikhaël Aïvanhov

    Camminate finché avete la luce

    Il magico cammino alla ricerca dell'Essere

    UUID: fe143e8e-6e45-41cf-ab93-7b08e368c7ce

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    https://writeapp.io

    Indice dei contenuti

    Cap. I - Per non dover più dire: se avessi saputo!...

    Cap. II - «Che la tua mano sinistra ignori ciò che fa la tua mano destra» 1 e 2

    Cap. III - Programma per la giornata e programma per l'eternità

    Cap. IV - «Non affannatevi per il domani»

    Cap. V - Solo il presente ci appartiene

    Cap. VI - Prima che il sole tramonti

    Cap. VII - Il passaggio nell'aldilà

    Cap. VIII - La vita senza limiti

    Cap. IX - Il significato dei riti funebri

    Cap. X - Le nostre relazioni con gli spiriti familiari

    Cap. XI - Qual è la volontà di Dio?

    Cap. XII - Al servizio del Principio divino

    Cap. XIII - Salire all'altare del Signore

    Cap. XIV - Continuate a camminare!

    Cap. XV - Alle soglie di un nuovo anno

    Ebooks

    – Catalogo Prosveta –

    Collana Opera Omnia

    Collana Izvor

    Collana Brochures

    immagine 1

    Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986), filosofo e pedagogo bulgaro, si trasferì in Francia nel 1937. Benché la sua opera affronti i molteplici aspetti della Scienza iniziatica, egli precisa: Gli interrogativi che ci poniamo saranno sempre gli stessi: come comprendere chi siamo, come scoprire il senso della nostra esistenza e superare gli ostacoli che si trovano sul nostro cammino. Non chiedetemi, allora, di parlarvi di altre cose; io tornerò sempre su questi stessi argomenti: il nostro sviluppo, le nostre difficoltà, il cammino da seguire e i metodi che ci permetteranno di percorrerlo."

    Omraam Mikhaël Aïvanhov

    Camminate finché avete la luce

    Il magico cammino alla ricerca dell'Essere

    Collana Izvor n. 244

    immagine 1

    Edizioni Prosveta

    Il lettore comprenderà meglio certi aspetti dei testi pubblicati in questo volume se terrà presente che il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov ha trasmesso il suo Insegnamento solo oralmente. I curatori e l’editore hanno inteso rispettare il più possibile l’atmosfera e lo stile delle sue conferenze.

    Edizione digitale del libro: Camminate finché avete la luce, Prosveta Edizioni, ISBN 978-8895737102

    Edizione originale in francese: Marchez tant que vous avez la lumière. ©Copyright 1986 Éditions Prosveta S.A., France, ISBN: 978-28566-938-0 ©️Copyright.

    I diritti d’autore sono riservati alla Prosveta S.A. per tutti i paesi. Qualsiasi riproduzione, traduzione, adattamento, rappresentazione o edizione non potranno essere fatti senza l’autorizzazione degli autori e degli editori. Parimenti non potranno essere eseguite copie private, riproduzioni audiovisive o con l’ausilio di qualsiasi altra tecnica senza l’autorizzazione degli autori e degli editori (Legge dell’11 marzo 1957). Éditions Prosveta S.A. – ZI du Capitou – 1277 avenue Lachenaud – 83600 Fréjus (France)

    Cap. I - Per non dover più dire: se avessi saputo!...

    Gli esseri umani sono perfettamente in grado di capire intellettualmente dove si trovano il bene e il male, sia per loro che per gli altri, ma continuano a commettere gli stessi errori. È difficile da accettare, ma è così. Ricevono spiegazioni, capiscono, approvano, ma fanno il contrario di ciò che assicurano di aver capito. Perché? Perché rivolgersi all'intelletto degli esseri umani non basta: si devono toccare altre corde in loro. Non ci si può fidare troppo di qualcuno che dice: «Sì, capisco», perché se i suoi sentimenti e i suoi desideri lo spingono in una direzione diversa, è lì che andrà.

    Dunque, non mi faccio illusioni. So che le possibilità di un Maestro spirituale sono limitate: il suo compito è quello di illuminare gli esseri, di far loro comprendere in che modo possono uscire dagli acquitrini in cui sono sprofondati, e di descrivere loro le regioni magnifiche che li attendono se riescono a raggiungerle; il Maestro, però, non può cambiare i loro gusti e i loro bisogni. Questo, solo i discepoli hanno il potere di farlo, intuendo che è così che troveranno la propria salvezza! [1] In realtà, anche se riescono a intuirlo, questo non è ancora sufficiente. Sì, anche quando desiderano con tutto il cuore intraprendere il cammino della luce, ecco emergere una terza difficoltà, la più terribile: qualcosa in loro, che viene chiamata abitudine, si oppone a questo cambiamento di rotta.

    Vi farò un esempio semplicissimo. Alla televisione viene trasmesso un programma sulla fame in Africa: tutti i telespettatori capiscono che bisognerebbe fare qualcosa, perché è disumano lasciar soffrire così intere popolazioni. Molti saranno addirittura sconvolti, e la visione di quelle sofferenze farà venire le lacrime agli occhi. Ma poi, se qualcuno dice: «Ecco cosa potreste fare affinché queste popolazioni abbiano di che nutrirsi», quanti accetteranno di rinunciare alla propria tranquillità e alle proprie abitudini? Quanti si deciderebbero a utilizzare, anche solo in parte, il denaro che spendono per il proprio benessere e piacere, per alleviare invece quelle sofferenze? Ebbene, la stessa cosa si verifica quando si tratta di cambiare vita: il pensiero e il sentimento possono anche essere d’accordo, ma prima che la volontà riesca a vincere le cattive abitudini, come la pigrizia e l’egoismo, ne rimane di strada da fare!...

    Sentendomi parlare o leggendo i miei libri, so che alcuni pensano: «Oh, poveretto! Come può credere che sia facile trascinare gli esseri umani sulla via della saggezza, della giustizia e dell’amore?...» No, io non credo sia facile, non sono così ingenuo. Parlo per illuminare quelli che sono venuti ad ascoltarmi, poiché qualsiasi cambiamento interiore inizia dalla comprensione, ma so benissimo che tutto il resto non dipende da me: io non posso far amare la verità a chi preferisce le illusioni.

    E anche per chi scopre la verità, per chi ama la verità, si può dire che è proprio a partire da quel momento che iniziano realmente le difficoltà. Queste difficoltà le ho scoperte dapprima in me stesso. Ho compreso che si può ricevere la luce, si può amare la luce, ma quanto a far piegare la materia psichica davanti alla luce affinché se ne impregni, Dio mio, quanto tempo è necessario e quanto è difficile! Per un momento, questa materia è docile e si lascia plasmare, poi all'improvviso resiste, si ribella e riprende il sopravvento. E allora, tutto è da ricominciare. Ma non bisogna scoraggiarsi perché, a poco a poco, tale materia finisce col cedere. Dal momento che la comprensione è presente ed è presente anche l’amore, un giorno dovrà avvenire anche la realizzazione. In ogni caso, la cosa certa è che senza comprensione né amore è inutile sperare nella pur minima realizzazione.

    Capire dove sta il bene e desiderarlo può non essere facile, ma è sempre meno difficile della terza tappa: l’applicazione. Ciascuno può facilmente ammettere che è preferibile essere sobri, rimanere fedeli al marito o alla moglie, dominare gli scatti di collera, agire onestamente e desiderare sinceramente riuscirci; ma ecco, quando la tentazione si presenta, come si fa a non soccombere? Per resistere, occorre che la questione sia chiara sui tre piani – quello dell’intelletto, del cuore e della volontà – e la cosa più difficile è trascinare la volontà per indurla a cambiare le sue abitudini.

    Una cattiva abitudine è come un'impronta che si fissa sui nostri corpi sottili. [2] Una volta che si è fissata, si riproduce all’infinito. Anche se in seguito ci si pente del proprio errore, ciò non serve a gran che: si torna a ripetere l'errore… e poi ci si pente di nuovo… È un concatenarsi senza fine di errori e rimorsi. Il più delle volte, lottare, piangere e pentirsi è inutile, poiché anche il rimorso ha registrato la propria impronta: così, ricompare dopo l'errore ma non aiuta a correggerlo. È come se errore e rimorso fossero due entità tra le quali non esiste alcun contatto. Si susseguono, tutto qui. Direte: «Ma questo accade perché l’uomo è debole!» Sì, è debole: è debole perché è ignorante. Il giorno in cui avrà la luce, riuscirà a trionfare sulle sue cattive abitudini.

    Cosa si deve fare allora? Sostituire le impronte, ossia sostituire le cattive abitudini impegnandosi, a poco a poco e coscientemente, ad avere altri pensieri, altri sentimenti, e soprattutto a compiere altri gesti. Questi ultimi rappresentano nuove registrazioni, nuove impronte che riusciranno a neutralizzare le impronte precedenti. Non potranno cancellarle, perché in natura niente si cancella, ma si sovrapporranno alle prime e saranno queste ultime ad agire.

    Un uomo mi confidò un giorno di essere irresistibilmente attratto da tutte le ragazze giovani; si rendeva conto di quanto fosse pericoloso, ma non sapeva come lottare contro questa sua tendenza e mi chiedeva consiglio. Ed ecco il consiglio che gli diedi: «Cerchi di incontrare una giovane che la lasci piuttosto indifferente: in quel caso, le sarà più facile controllarsi e potrà abituarsi coscientemente a tenere le distanze. Poi ne incontrerà un’altra e un’altra ancora, e continuerà ad agire correttamente. Così, a poco a poco, registrerà in lei stesso un nuovo atteggiamento che finirà per avere il sopravvento, e quando si troverà di fronte a una di quelle ragazze che prima le facevano perdere la testa, rimarrà irreprensibile. Ma stia molto attento, continui a esercitarsi con quelle che non la tentano».

    E invece, cosa si fa in genere? Esattamente il contrario: ci si precipita verso le persone e le cose che si trovano piacevoli e si evitano le altre. Per vincere una tentazione o una debolezza, dovete cercare di sostituire l’oggetto pericoloso con un altro che sia per voi inoffensivo; le nuove impronte, che in questo modo registrerete, vi proteggeranno. Ma anche senza essere esposti a tentazioni che potrebbe rovinarvi se vi lasciaste andare, dovete sempre cercare di creare nuove impronte migliori per poter progredire.

    E sapete che è il diavolo – diciamo il diavolo! – che spesso spinge gli esseri al pentimento affinché proseguano sempre meglio sulla strada sbagliata, con energie fresche e ardore rinnovato? Sicuramente non lo sapevate. Pentendosi e piangendo, si rinforza il desiderio dell’altra parte; è come se nelle lacrime e nel pentimento i desideri attingessero delle forze per scatenarsi di nuovo. Eh sì, la natura umana è questa, e chi non conosce i suoi sotterfugi e le sue trappole, continua a commettere errori.

    Quante persone credono di agire in conformità al bene che comprendono e

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