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“No. Non vengo, se no tu mi convinci”. A proposito di comunicazione.
“No. Non vengo, se no tu mi convinci”. A proposito di comunicazione.
“No. Non vengo, se no tu mi convinci”. A proposito di comunicazione.
E-book89 pagine1 ora

“No. Non vengo, se no tu mi convinci”. A proposito di comunicazione.

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Info su questo ebook

Comunicare...comunicare. Si usa spesso questa parola, a volte se ne

abusa. Ma, conosciamo davvero l'importanza di una buona comunicazione e,

soprattutto, sappiamo davvero comunicare bene? Questo libro propone una

riflessione sul nostro modo di interagire al fine di acquisire una

consapevolezza dell'agire indispensabile per migliorare le nostre

relazioni. Acquisire o recuperare? Già, forse da bambini, la curiosità,

la voglia di conoscere e di scoprire il mondo ci aiutavano ad utilizzare

le nostre capacità comunicative innate per imparare e crescere. Perché

smettere? Perché non continuare ad immaginare, ad esplorare... per

migliorare noi stessi e l'ambiente in cui viviamo... Possiamo farlo...

basta capirne l'utilità ed agire di conseguenza, con la consapevolezza

che l'incontro con l'altro è sempre fonte di conoscenza e di

arricchimento.
LinguaItaliano
Data di uscita4 ago 2021
ISBN9788831624428
“No. Non vengo, se no tu mi convinci”. A proposito di comunicazione.

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    Anteprima del libro

    “No. Non vengo, se no tu mi convinci”. A proposito di comunicazione. - Graziana Canessa

    Premessa

    Non sono una scrittrice.

    Ho conseguito la laurea triennale in Comunicazione pubblica, sociale e d’impresa presso l’Università di Pisa; ho un innato interesse per i rapporti umani e la comunicazione e, ormai da qualche anno, una buona esperienza lavorativa a diretto contatto con il pubblico.

    Quel Corso di laurea che io ho frequentato con tanto impegno e dedizione e che mi ha dato tanto, sia dal punto di vista umano che professionale, è , ahimé, scomparso con la Riforma Gelmini.

    Era un Corso interfacoltà e, dicono che, a seguito degli intenti di razionalizzazione della spesa pubblica, sia approdato – con un altro nome – nell’ambìto salotto della Facoltà di lettere.

    Io temo, invece, che abbia perso quelle caratteristiche che, a mio avviso, lo rendevano unico nel suo genere: la capacità di fornire una visione d’insieme dello stesso problema, presentandolo da diversi punti di vista - insegnamento indispensabile per chi, in ogni ambito, si voglia occupare di comunicazione; l’opportunità di coniugare teoria e pratica che, come diceva il grande Aristotele, mai devono separarsi se si vogliono ottenere buoni risultati e, soprattutto la cultura di una comunicazione volta all’intesa e non alla persuasione e alla manipolazione.

    Durante la mia attività lavorativa ho avuto modo di tenere un Corso di comunicazione in ambito aziendale, che, credo, abbia ottenuto un discreto successo.

    Ho anche avuto l’onore di essere invitata dal mio professore di Università a raccontare come avevo gestito ed elaborato l’informazione al fine di costruire il Corso di comunicazione tenuto in azienda e, con mia grande soddisfazione, ho ricevuto il suo plauso per il lavoro svolto.

    Ebbene, è da un po’ di tempo che sto pensando di trasformare le mie lezioni del Corso di Comunicazione in un breve libro che, senza pretese, vuole essere il resoconto di ciò che ho imparato dalla rielaborazione delle nozioni teoriche e pratiche acquisite durante il mio Corso di studi.

    Dopo che il Corso di laurea è stato trasformato in qualcosa di altro, il mio intento è che non vengano persi quegli insegnamenti che io stessa ho trovato assai utili sia in ambito privato che lavorativo.

    In questo libretto vi voglio parlare, quindi, della comunicazione in modo semplice e diretto, nella speranza di suscitare in voi riflessioni che possono esservi utili in qualsiasi campo.

    Non esiste una ricetta per comunicare bene ma, se la volontà è quella di cercare il dialogo e l’intesa, è possibile seguire un sentiero che porti all’incontro – e non allo scontro – con l’altro, nella convinzione che la cooperazione e la condivisione siano condizioni indispensabili per risolvere i problemi a qualsiasi livello.

    La comunicazione non è una tecnica.

    La comunicazione non è un’arte.

    La comunicazione umana così strutturata e complessa è ciò che maggiormente distingue l’uomo dagli altri esseri viventi.

    C’è chi ha la capacità di volare veloce ed in alto.

    C’è chi ha la capacità di mangiare cose poste molto in alto.

    C’è chi ha la capacità di correre davvero veloce.

    C’è chi ha la capacità di vedere bene al buio.

    C’è l’uomo che, solo al mondo, ha la capacità di comunicare in modo così articolato e complesso.

    La comunicazione è la specialità dell’uomo che, affinandosi sempre di più, ha consentito all’essere umano di evolversi fino a progettare strumenti sempre più complessi che trovano applicazione proprio nella tecnologia della comunicazione che si conferma essere il settore che maggiormente favorisce l’evoluzione della specie umana verso nuovi spazi del sapere.

    Eppure, nonostante ciò, quante volte avete avuto la sensazione di non essere capiti, di essere fraintesi?

    Quante volte vi siete sentiti frustrati perché le vostre intenzioni sono state interpretate male?.

    Quante volte il vostro agire in buona fede è stato scambiato per egoismo ed opportunismo.?

    Quante volte avete detto sono un incompreso! o vi siete chiesti perché sia così difficile capirsi!

    La risposta, a mio avviso, è che noi essere umani comunichiamo in modo inconsapevole.

    Abbiamo imparato a comunicare da piccoli…e quanta fatica abbiamo fatto!! Ma, da adulti lo facciamo in modo così automatico da non essere consapevoli dei meccanismi che adottiamo per svolgere questa importante e difficilissima attività.

    E’ tutto cosi semplice e meccanico. E la fatica che fa il bambino ad imparare a comunicare per soddisfare i suoi bisogni vitali, dapprima con il linguaggio del corpo e poi, finalmente, con la parola ….ce la siamo dimenticata?! Si..ce la siamo proprio dimenticata!

    Allora il mio intento, con questo lavoro, è quello di riportare la comunicazione a livello di consapevolezza.

    Sarà faticoso – come per il bambino alla scoperta del mondo- ma necessario se vogliamo avere una qualche speranza di intenderci. E, proprio come il bambino, andremo ad esplorare gli elementi della comunicazione e ad imparare a gestire quei meccanismi inconsci che rendono il nostro modo di comunicare così complesso ed affascinante.

    Giochiamo

    Ho intitolato questo primo capitolo Giochiamo perché, nella prima parte di questo mio libretto proporrò alcuni giochi che serviranno per analizzare alcuni importanti aspetti del processo comunicativo. Saranno esercizi di gruppo dal momento che la comunicazione presuppone la relazione e lo scambio con gli altri.

    Allora. Iniziamo con un esercizio che fu proposto a noi studenti del Corso universitario all’interno del Laboratorio di Comunicazione, un interessante spazio di simulazione introdotto nell’intelligente ottica di unire teoria e prassi.

    Mettetevi in cerchio e prendete una

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