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Enneagramma in corso: Lezioni semplici per saggi principianti e nevrotici esperti
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E-book423 pagine2 ore

Enneagramma in corso: Lezioni semplici per saggi principianti e nevrotici esperti

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Info su questo ebook

Vuoi determinare che tipo di personalità sei?
Scoprirlo potrebbe agevolare la tua vita, la tua carriera e portarti a uno stato di maggiore consapevolezza.
O, forse, vorresti semplicemente scoprire qual è l’essenza della felicità?

L’enneagramma è uno strumento straordinario alla portata di tutti; l’unica condizione necessaria è quella di essere onesti con se stessi ed esercitare l’epoché, ovvero la “sospensione dell’assenso” o “del giudizio”.

Avere la lungimiranza di percorrere un cammino di crescita personale, nell’idea che cambiando noi stessi possiamo cambiare il mondo, ci regala un grandissimo potere: il potere di scegliere come vivere, sempre, la nostra vita.

L’enneagramma è un viaggio, il viaggio magico di chi scopre il sorprendente acume e la saggezza nascosti esattamente dentro di sé.
Scopri chi sei, scopri la tua indole primaria, scopri la tua forza interiore.

Questo libro, attraverso un percorso dettagliato ma leggero, a tratti ironico e scherzoso, ti spiega esattamente come renderlo possibile.
Mentali, emotivi o istintivi? Liberi o prigionieri delle nostre nevrosi?

Solo voi potete scoprire dove si trovano le chiavi delle vostre gabbie dorate.
Buona caccia al tesoro.

Ecco che cosa troverai in questo libro:
  • I tre macrotipi, una nuova visione del mondo
  • L’enneagramma, lo strumento del cambiamento
  • I tre macrotipi: sentimento, pensiero, istinto
  • I nove enneatipi
  • I 27 sottotipi
  • La sospensione di giudizio
  • Legame d’amore e carattere
  • La via delle virtù
  • Il bambino interiore
  • La profezia che si autoavvera
  • Le ali del carattere
  • Meditazioni ed esercizi
LinguaItaliano
Data di uscita30 mag 2022
ISBN9788868675561
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    Anteprima del libro

    Enneagramma in corso - Giuseppina Tratta

    CAPITOLO 1. I tre macrotipi, una nuova visione del mondo

    Dice il saggio:

    Quando siete in fase di bilancio della vostra

    vita (alle persone adulte a volte capita),

    dovete farvi una sola domanda: Che cosa sto lasciando di utile nel mio mondo?

    Se la risposta vi soddisfa chiudete il bilancio in attivo.

    Se siete in perdita, mi dispiace, ma dovete

    cambiare gli investimenti.

    Giuseppina Tratta

    Paragrafo 1

    Nulla al mondo è più pericoloso

    che un’ignoranza sincera

    e una stupidità coscienziosa.

    Martin Luther King

    L’enneagramma: lo strumento del Cambiamento

    L’Enneagramma delle personalità (chiamato più semplicemente Enneagramma, dal nome del simbolo a nove punti, è una teoria dei caratteri umani che riconduce le persone a nove (in greco ennea = nove, gramma = lettera, punto) tipi fondamentali. Alcune fonti sostengono che si tratti di una teoria esoterica antica di molti secoli o forse millenni, ma le sue prime origini restano tuttora imprecisate. Anche se parte di questa conoscenza, infatti, si può trovare in diverse opere religiose o morali databili al primo millennio avanti Cristo, non sembra che essa sia stata mai elaborata in modo sistemico.

    Quest’opera di sistematizzazione fu prima svolta in ambito cristiano da molti santi e maestri di saggezza delle chiese di oriente, poi, probabilmente, venne più decisamente operata durante il medioevo nell’Islam dai maestri sufi e da allora, per secoli, fu sempre e solo tramandata oralmente agli iniziati all’interno delle loro confraternite, con una segretezza dettata proprio dall’importanza che gli era attribuita come strumento di conoscenza.

    In tempi più recenti, l’enneagramma ha fatto la sua comparsa in Occidente, anche se in modo segreto, grazie a George Gurdjieff [²] , maestro spirituale e fondatore della Quarta via [³] . Oggi Quarta via è un movimento di sviluppo personale ispirato alla figura del maestro che si avvale di pratiche di attenzione e meditazioni dinamiche finalizzate al risveglio della persona alla propria natura divina. Successivamente ripreso da Oscar Ichatzo e poi da Claudio Naranjo, che lo ha integrato con riferimenti al DSM (Manuale Statistico Diagnostico, utilizzato dagli psichiatri nel mondo per fare diagnosi e prognosi), ha avuto una grande diffusione in tutto il mondo. Oggi è utilizzato soprattutto in psicoterapia come strumento di conoscenza della personalità e modello descrittivo dello sviluppo umano.

    Il metodo da noi proposto è quello di Claudio Naranjo [⁴] .

    Lo scopo dell’enneagramma è quello di fornire gli strumenti affinché l’individuo possa riconoscersi, affinché possa essere libero di scegliere.

    Paragrafo 2

    Regola della vita è che possiamo, e dobbiamo, imparare da tutti.

    Ci sono cose serie della vita che possiamo apprendere da ciarlatani e banditi,

    ci sono filosofie che ci sono impartite da stupidi,

    ci sono lezioni di fermezza e di legge che vengono dal caso

    e da coloro che il caso ha scelto.

    Tutto è in tutto.

    Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine

    L’enneagramma descrive nove diversi tipi di personalità (tre macrostrutture: istinto, sentimento, pensiero; nove tipi e ventisette sottotipi) e il rapporto tra essi.

    Se siamo in grado di riconoscere il tipo a cui apparteniamo, potremo affrontare meglio i nostri problemi, oltre che conoscere meglio i nostri familiari, amici e colleghi. Ma oltre alla descrizione delle varie caratteristiche umane, l’enneagramma conduce a un profondo cambiamento interiore.

    L’enneagramma è più di un’indagine psicologica per la conoscenza di sé: ci dà la possibilità di metterci a confronto col nostro io inconscio, invitandoci a prenderne coscienza.

    Ognuno dei nove tipi di personalità comprende una classe che si estende tra poli estremi:

    irredento – immaturo - nevrotico

    redento – maturo - sano

    Una persona irredenta è imprigionata in se stessa e pensa che il suo punto di vista sia l’unico valido [⁵] .

    I sufi chiamavano l’enneagramma ‘Il volto di Dio’, essi immaginavano che nel cammino di liberazione l’uomo diventasse sempre più capace di abbandonare la propria posizione per osservare la vita da un altro punto di vista.

    Se fossimo capaci di indossare tutte le nove paia di scarpe e osservare la realtà da ognuno dei nove punti di vista, allora osserveremmo il mondo con gli occhi di Dio [⁶] .

    L’enneagramma è uno strumento potente, capace di scavarti dentro, capace di scorgere le vere motivazioni delle tue azioni, capace di scorgere quegli atteggiamenti tipici del carattere che ti portano sempre a commettere gli stessi errori, che ti portano sempre le stesse risposte [⁷] .

    Come criceti nella ruota mettiamo in atto sempre le stesse situazioni, certosini nella precisione con cui muoviamo i passi nel malessere. Un malessere sopito, bieco ma conosciuto e quindi rassicurante, più rassicurante di quella gioia prorompente che potrebbe accecarti di una luce purissima e amorevole qualora decidessi di fare un atto di coraggio e cambiare qualcosa.

    Lo studio sul carattere qui affrontato posa le sue basi su di un approccio gestaltico – fenomenologico. Abbiamo raccolto le esperienze vissute con gli allievi negli ultimi dieci anni raccontando la vita da una posizione privilegiata: la sospensione di giudizio.

    Lo studio, cosi affrontato, porta alla scoperta di sé.

    L’intento è quello di dare gli strumenti necessari affinché la persona giunga allo scopo liberamente, scegliendo la modalità che gli è più consona, senza forzature, fino al raggiungimento del benessere.

    L’appartenenza a una determinata struttura caratteriale non è né un pregio né un demerito, ma una sfida ad accettarsi, per portare alla luce le proprie potenzialità.

    La prima tappa che affronteremo ci porterà a scoprire una miniera di informazioni e consapevolezze personali; la seconda tappa ci porterà a relazionarci con gli altri con maggiore sensibilità ed empatia, rispettandone le differenze.

    La vera sfida è entrare nella terza tappa, che comporta l’integrazione delle conoscenze e delle intuizioni fornite dall’enneagramma per calarle in processi di trasformazione mentale, emotiva e comportamentale. Riconoscere la propria attuale modalità esistenziale di base significa cominciare a superarla: imparare a vedere al di là della abituale ripetitività, familiarizzare con punti di vista complementari, sperimentare una maggiore fluidità.

    Paragrafo 3

    Ti avverto, chiunque tu sia. Oh, tu che desideri

    sondare gli arcani della natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che

    cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori.

    Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il tesoro degli dei. Uomo, conosci te stesso e

    conoscerai l’universo degli dei.

    Messaggio dell’oracolo al pellegrino, Santuario di Delfi [⁸]

    L’Enneagramma è probabilmente la teoria della personalità più antica al mondo, si ritiene che abbia almeno duemila anni e che sia stato tramandato oralmente, come insegnamento esoterico, secolo dopo secolo, dai maestri sufi ai propri iniziati.

    La teoria di base è che, in funzione delle difficoltà incontrate durante l’infanzia, ciascuno di noi sviluppi specifiche risposte che poi tende a fissare in uno schema comportamentale.

    Ogni tipo dell’Enneagramma ha un suo sistema di valori, un suo modo di relazionarsi, presenta limiti e punti di forza. [⁹]

    Paragrafo 4

    Domani continuerò ad essere.

    Ma dovrai essere molto attento per vedermi.

    Sarò un fiore o una foglia.

    Sarò in quelle forme e ti manderò un saluto.

    Se sarai abbastanza consapevole,

    mi riconoscerai e potrai sorridermi.

    Ne sarò molto felice .

    Thich Nhat Hanh

    Teoria e dintorni

    La nevrosi nel carattere

    Possiamo immaginare la nevrosi nel carattere come un’abilità che ha preso il sopravvento sulle altre.

    Una strategia adattiva che abbiamo assimilato nel tempo così da poter sopravvivere al mondo che ci circonda.

    La nevrosi è vista come una passione che ci regge e che prende tutto il nostro spazio nei momenti di stress.

    Imparata da bambini e affinata negli anni così da emergere sempre come una reazione definita spontanea [¹⁰] .

    Paolo Quattrini, uno dei massimi esponenti viventi della Psicologia delle Gestalt e delle teorie enneagrammatiche, ha definito la spontaneità la bufala del ventesimo secolo, solo i bambini che non hanno ancora radicato i meccanismi di difesa possono essere spontanei, tutto il resto non sono che gli automatismi messi in atto dalla struttura caratteriale per proteggerci dai fantomatici attacchi che la vita ci riserva ogniqualvolta siamo in presenza di situazioni stressogene.

    La spontaneità non ha che fare con l’essere della persona. Viene intesa come qualcosa che è dentro di noi, quindi come un automatismo, saper guidare un’automobile è un insieme di automatismi. Il carattere è l’insieme di automatismi più potente e più coeso che si conosca in psicologia. Gli automatismi a volte sono utili a volte no. Quindi è molto importante saperli riconoscere per poterli utilizzare al meglio. [¹¹] Gli automatismi formano il carattere.

    L’anima è dentro di noi, il carattere è solo una corazza, un’armatura ben costruita.

    Nella psicoterapia della gestalt Fritz Perls [¹²] parla di autoregolazione organismica, un sistema articolato sul principio dei bisogni. Nell’enneagramma si possono vedere le alterazioni dell’equilibrio organismico come esagerazioni di funzioni in sé normali [¹³] .

    Nella psicologia junghiana la personalità è vista come il risultato di varie strutture di base, gli archetipi, attraverso cui l’energia scorre liberamente. Con una metafora la si rappresenta come una collana di perle: se una perla assorbe troppa energia si gonfia, mentre le altre avvizziscono [¹⁴] , questo è ciò che viene definito passione nello studio dei caratteri.

    Non è facile riconoscersi nel proprio carattere, tanti sono gli elementi da prendere in considerazione per cercare di mettere chiarezza.

    In questo manuale cercheremo di fornirvi gli strumenti necessari affinché possiate ritrovarvi.

    Il legame d’amore

    Il legame d’amore nasce quando lasciamo il luogo sicuro in cui ci siamo cullati per circa quaranta settimane, protetti, amati e certi che ogni nostra necessità sarebbe stata soddisfatta da un’entità tanto sconosciuta quanto rassicurante.

    Dall’evento dell’ abbandono , inevitabile con la nascita, si aprono le tre tipologie del carattere.

    Tre modi di operare, vedere, percepire il mondo.

    I tre macrotipi: sentimento, pensiero, istinto

    Tre mondi affascinanti che hanno bisogno l’uno dell’altro [¹⁵] .

    Freud chiamava queste tre categorie i caratteri centrati sull’amore (emotivi), sull’indipendenza (mentali), e sul potere (istintivi).

    Le tipologie di transfert generate da queste tipologie delineano con grande precisione le caratteristiche di ogni essenza.

    Il transfer nei macrogruppi

    TRANSFER SPECULARE

    Il transfert speculare è caratteristico del macrotipo di pensiero ed è all’insegna dell’indipendenza: la persona si specchia nell’altro ma rimane a distanza, al sicuro.

    TRANSFER IDEALIZZANTE

    Il transfert idealizzante caratterizza il macrotipo di sentimento: la persona si vuole fondere amorosamente con l’oggetto della proiezione, memore della sensazione di amorevolezza e di sicurezza dell’utero materno.

    TRANSFER GEMELLARE

    Il transfert gemellare che caratterizza il macrotipo istintivo, infine, pone l’individuo nella pretesa di una adesione acritica, che è segnata del tema del controllo del comportamento dell’altro.

    Sigmund Freud descrive i caratteri centrati:

    sull’azione (8-9-1)

    sulle reazioni emotive (2-3-4)

    sull’autosufficienza (5-6-7)

    Karen Horney [¹⁶] a sua volta definisce i tre tipi rispettivamente:

    caratteri di azione (8-9-1)  potere

    caratteri di sentimento (2-3-4)  amore

    caratteri di pensiero (5-6-7)  indipendenza

    Nel corso del libro definiremo i tre macrotipi rispettivamente mentali (pensiero), emotivi (sentimento) e istintivi (istinto o azione), vedi figura 1.

    immagine 1

    Figura 1 = I tre macrogruppi suddivisi nello schema classico dell’enneagramma. La triade degli istinti 8-9-1. La triade dei sentimenti 2-3-4. La triade di pensiero 5-6-7.

    Paragrafo 5

    Di’ un po’: com’è che tu misuri il cosmo e i limiti della terra,

    tu che porti un piccolo corpo formato da poca terra?

    Misura prima te stesso e conosci te stesso,

    e poi calcolerai l’infinita estensione della terra.

    Se non riesci a calcolare il poco fango del tuo corpo,

    come puoi conoscere la misura dell’incommensurabile?

    Pallada, Antologia Palatina , XI 349 [¹⁷]

    Le triadi o macrotipi: istintivi-mentali-emotivi

    Il carattere è una strategia adattiva che interferisce con la saggezza dell’organismo [¹⁸] . L’enneagramma è una possibilità che ci permette di ritrovare questa saggezza.

    Un’accurata osservazione di sé è indispensabile per arrivare a riconoscere il proprio Tipo Psicologico, dato che solitamente tendiamo a nascondere a noi stessi i nostri tratti negativi mediante un sistema di ammortizzatori interni [¹⁹] (meccanismi di difesa) che ci impediscono di vedere le forze che agiscono all’interno della nostra personalità. Essi ci mantengono in uno stato di veglia apparente, in realtà prossima al sonno che ci impedisce di essere pienamente consapevoli di come siamo e che fa sì che le nostre percezioni siano distorte dalle nostre difese psicologiche.

    Istintivi

    I caratteri d’azione, che da ora in avanti definiremo istintivi, sono definiti caratteri epilettoidi, questo perché le loro azioni sono connotate da movimenti velocissimi e apparentemente incontrollati [²⁰] .

    I caratteri epilettoidi 8-9-1 sono centrati sul fare , tendono ad accentuare il movimento e a reagire con eccessiva immediatezza a ogni stimolo senza alcun filtro.

    Questo accade per allontanare la sensazione di vulnerabilità che li accompagna da sempre.

    Mentali

    Definiti caratteri schizoidi [²¹] per la distanza che frappongono tra sé e gli altri e la difficoltà a mettersi in contatto con i propri stati emotivi.

    I caratteri schizoidi 5-6-7 sono centrati sul pensiero , convogliano tutte le loro energie nel pensiero a discapito del sentire emotivo e dell’azione; quando avvertono un desiderio si bloccano, si immobilizzano e fuggono nella fantasia.

    Emotivi

    Definiti caratteri isteroidi [²²] per la modalità con cui filtrano la realtà attraverso la costante amplificazione degli stati emotivi.

    I caratteri isteroidi 2-3-4 sono centrati sul sentimento e sul corpo, hanno come aspetto dominante un super funzionamento dell’espressione emotiva che nasconde il significato della motivazione interna.

    Paragrafo 6

    Gli Stili di attaccamento [²³]

    A mano a mano che il bambino cresce, i legami di attaccamento non dipendono più dalla vicinanza fisica, ma da qualità astratte del rapporto con la figura di riferimento [²⁴] che vengono interiorizzate.

    Attraverso i continui scambi affettivi e sociali con la propria figura di riferimento il bambino costruisce una rappresentazione interna della relazione che fa da filtro nell’interpretazione delle informazioni che provengono dal mondo esterno.

    Nel corso della vita, gli individui assimilano le informazioni relative alle nuove relazioni ai modelli mentali preesistenti, estendendo le loro aspettative alle figure affettive che incontrano, orientando così il loro comportamento sociale. [²⁵]

    Solo l’attenta analisi di sé e la sperimentazione ci possono permettere la scoperta del nostro carattere [²⁶] .

    Interagire con gli altri è uno strumento importante, in sospensione di giudizio .

    Tutti abbiamo in noi parti di tutte le funzioni caratteriali, ma una prevale in modo spontaneo sulle altre nelle situazioni di stress.

    Siamo tutti specializzati in qualche cosa

    Gli stili di attaccamento in qualche modo determinano una parte della nostra specializzazione, la base su cui poi il carattere poggia le radici per trionfare, sontuoso, nelle situazioni in cui la difficoltà ci porta ad avere paura.

    Istintivi

    AZIONE-DISILLUSIONE 8/9/1

    Legame insicuro di tipo disorganizzato

    Gli istintivi adulti che hanno sperimentato un attaccamento insicuro disorganizzato fanno molta fatica a entrare in relazione con l’altro , questo perché spesso hanno episodi traumatici

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