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Le radici dell’Anima: La psicoanalisi energetico vibrazionale o a trifoglio
Le radici dell’Anima: La psicoanalisi energetico vibrazionale o a trifoglio
Le radici dell’Anima: La psicoanalisi energetico vibrazionale o a trifoglio
E-book224 pagine2 ore

Le radici dell’Anima: La psicoanalisi energetico vibrazionale o a trifoglio

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Info su questo ebook

A partire da una solida base scientifica (e, in senso più ampio, culturale) Guizzardi riesce ad intersecare la visione del mondo dell’uomo orientale con quella moderna e occidentale, aiutato dalla conoscenza e dal lavoro di Jung, di Reich, di Pierrakos e di molti altri autori che si sono mossi a loro volta per approfondire la stessa intuizione.

Se è provato (oltre che ‘evidente’) che la vita pulsa in maniera contrattiva-espansiva, centrifuga e centripeta, allora sarà inevitabile affrontare le tematiche relative all’equilibrio organico dell’individuo a partire dal medesimo punto di vista. Occorre anche tenere presente la lezione (offerta tanto dalla saggezza orientale quanto dalla modernissima fisica quantistica) in base alla quale l’individuo, attraverso l’atto di coscienza, crea veramente la ‘realtà’, e che dunque il rapporto fra l’uno e l’altra non ha soluzione di continuità: con tutto ciò che ne deriva sul piano dell’atteggiamento esistenziale migliore.
LinguaItaliano
Data di uscita17 ago 2020
ISBN9788898891528
Le radici dell’Anima: La psicoanalisi energetico vibrazionale o a trifoglio

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    Anteprima del libro

    Le radici dell’Anima - Alfonso Guizzardi

    Le radici dell’Anima

    di Alfonso Guizzardi

    © 2017 Edizioni Sì

    Coedizione digitale (eBook) 2020 a cura di MABED Edizioni Digitali

    Adattamento eBook: Mabed

    ISBN: 9788898891528

    www.edizionisi.com

    www.mabed.it

    info@mabed.it

    Il libro

    A partire da una solida base scientifica (e, in senso più ampio, culturale) Guizzardi riesce ad intersecare la visione del mondo dell’uomo orientale con quella moderna e occidentale, aiutato dalla conoscenza e dal lavoro di Jung, di Reich, di Pierrakos e di molti altri autori che si sono mossi a loro volta per approfondire la stessa intuizione.

    Se è provato (oltre che ‘evidente’) che la vita pulsa in maniera contrattiva-espansiva, centrifuga e centripeta, allora sarà inevitabile affrontare le tematiche relative all’equilibrio organico dell’individuo a partire dal medesimo punto di vista. Occorre anche tenere presente la lezione (offerta tanto dalla saggezza orientale quanto dalla modernissima fisica quantistica) in base alla quale l’individuo, attraverso l’atto di coscienza, crea veramente la ‘realtà’, e che dunque il rapporto fra l’uno e l’altra non ha soluzione di continuità: con tutto ciò che ne deriva sul piano dell’atteggiamento esistenziale migliore.

    Alfonso Guizzardi

    Le radici dell’Anima

    La psicoanalisi energetico vibrazionale o a trifoglio

    _____________

    L’amore, il lavoro e la conoscenza sono le fonti della nostra vita. Lasciamo anche che la governino.

    Wilhelm Reich

    La vera difficoltà sta nel fatto che la fisica è un tipo di metafisica; la fisica descrive la realtà. Ma noi non sappiamo cosa sia la realtà, se non attraverso la descrizione fisica che ne diamo di essa.

    Albert Einstein, in lettera a Schrodinger, 1935

    Introduzione

    Lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Lo sviluppo deve favorire la felicità umana, l’amore per la terra, le relazioni umane, la cura dei figli, l’avere amici, l’avere il giusto, l’elementare. Perché il tesoro più importante che abbiamo è la felicità! quando lottiamo per migliorare la condizione sociale, dobbiamo ricordare che il primo fattore della condizione sociale si chiama felicità umana! Grazie!

    José Mujica, presidente Uruguay

    Ciò che mi interessa non è un corpo flessibile, ma una mente flessibile.

    Moshe Feldenkrais

    Mi è capitato spesso di parlare dei contenuti di questo libro ad amici e colleghi, a pazienti e partecipanti ai vari workshop che tengo in Italia e all’estero, e la loro curiosità mi ha spinto a scrivere questo testo e seguire alcune loro intuizioni (loro e non mie). Altre volte è stata la vita stessa a condurmi esattamente nel posto giusto al momento giusto.

    Purtroppo a me non piacciono le risposte, mentre adoro le domande e questo libro vuole appunto essere un testo che pone delle domande rispetto ad un modo di fare psicoterapia e, nello specifico, psicoanalisi.

    In oltre trent’anni di ricerca nel campo della coscienza umana, delle neuroscienze e della psicologia, mi sono imbattuto in personaggi di ogni genere, alcuni dei quali veramente meravigliosi che facevano cose magiche o talvolta banali, ma in loro vi era qualcosa di sovrannaturale, qualcosa di magico, appunto, che operava miracoli. Altre volte ho trovato modelli di lavoro sul paziente molto puliti e logici, eleganti e funzionali che però erano molto lontano da quello che stavo cercando.

    In verità per tutta la vita mi ha guidato un episodio che ho raccontato molto raramente, ma che devo riportare per spiegare la direzione su cui mi sono spinto tutta la vita e che continuerò a seguire ovviamente anche dopo la pubblicazione di questo libro.

    Mia madre aveva un piccolo laboratorio in cui lavorava, producendo borse. Il laboratorio era ricavato in una parte della casa che abitavamo, e c’era una sola entrata. Un giorno, mio nonno mi regalò un piccolo sgabello di legno, che lui stesso aveva realizzato, ed io mi ci sedevo fra la terrazza e il laboratorio, giocando con un furgoncino e alcuni oggetti del lavoro che mia madre usava. Era un’abitudine ed io avrò avuto circa quattro o cinque anni. Quel giorno, eravamo soli, mia madre, che lavorava, ed io, che giocavo come sempre, quando udii chiaramente una voce femminile che mi chiamava. Alzai lo sguardo e vidi un’ombra enorme, almeno così mi parve, oltre la porta dalla parte opposta della stanza. Non mi stupii, come qualunque bambino mi alzai e mi spostai. Il fragore fu la sola cosa che ricordo e l’abbraccio di mia madre. In quell’istante si era rotto il meccanismo che teneva alzata la saracinesca e questa, cadendo, aveva spezzato di netto lo sgabello su cui, un istante prima ero seduto con i miei giochi. Se fossi rimasto seduto sullo sgabello sarei morto. Dissi della donna che avevo appena visto e che mi aveva chiamato e mia madre, ancora lo ricordo, ispezionò ogni stanza: nessuno!

    Mi sono sempre chiesto che cosa sia successo o chi fosse quell’ombra.

    Non ho mai trovato una risposta, però la domanda mi ha sostenuto a cercare sempre qualcosa oltre il visibile e a proporre un’integrazione fra la dimensione psicoanalitica a radicamento corporeo e le energie sottili. Il modello della psicoanalisi energetico vibrazionale può essere rappresentato graficamente con l’immagine del nodo a trifoglio. Dove Corpo, Psiche e Campi energetici si intersecano in canali, porte, luoghi, punti o nodi.

    Facciamo un esempio che potrebbe essere chiarificatore. Immaginiamo un paziente che ha un tratto caratteriale fallico, autorevole, narcisista, rigido.

    A livello corpo, molto probabilmente avrà un torace tronfio, un collo rigido, un certo tono muscolare, una fisicità che ricorda il guerriero pronto alla lotta o un gorilla che mostra che bel torace potente egli ha.

    A livello psichico, molto difficilmente potrà avere relazioni autentiche, orientate all’apertura del cuore, e all’incontro con l’Altro da Sé amorevole.

    A livello di campi energetici, è facile che abbia un campo forte, aggressivo, dominante e capace di sfidare il mondo intero.

    I canali potrebbero essere meridiani affaticati, chakra eccessivamente aperti (4°) o chiusi (3°), eccetera.

    L’integrazione delle tre dimensioni consente di lavorare molto più velocemente sul paziente attraverso un approccio orientato a creare un’armonica alternanza delle due direzioni presenti in natura, quella centripeta e quella centrifuga, quella contrattiva e quella espansiva.

    Comunque la pensiate, vi auguro buona lettura,

    Roma, 6 maggio 2017

    Premessa: i concetti fondamentali

    Energia

    In questo testo per energia si intende una forza vitale cosmica presente ovunque, ubiqua, sia dentro di noi che fuori di noi; in Oriente, spesso chiamata prana o chi o ki o kundalini; in Occidente, chiamata energia bioplasmica, bioenergetica o orgonica (Reich mutuò il termine dalle parole organismo e orgasmo). La vita stessa possiede energia. Anzi, osservando che la vita si muove, vibra, cerca, pulsa, eccetera. potremmo dire che la vita è energia!

    Questa energia si differenzia da tutte le altre energie conosciute, che, derivando dalla materia, sono pertanto definite energie secondarie: meccanica, termica, elettrica, magnetica, nucleare, eccetera. Le principali considerazioni a tal proposito che possiamo fare sono quelle che seguono.

    La scienza tradizionale considera l’atomo come il costituente base della natura, mentre l’approccio proposto, in primis da Reich, considera questo già come il prodotto di una specifica funzione dell’energia primordiale e cioè della Superimposizione, in cui due o più flussi di energia si uniscono generando, solo allora, materia.

    Una seconda funzione dell’energia è la Pulsazione, che si può facilmente osservare in qualunque essere vivente (pulsazione cardiaca, respirazione, ritmo cranio sacrale, eccetera). Gli esseri umani hanno in comune con tutti gli altri esseri viventi il ruolo della pulsazione.

    La vita è un continuo espandersi e contrarsi, allungarsi e ritirarsi in risposta ai bisogni interni e agli influssi esterni. Anche la Terra, Gaia, pulsa confermandoci che viviamo su un essere vivente.

    Altra funzione è la Convulsione Orgastica. Con l’assunzione di alimenti, di liquidi, attraverso la respirazione e l’assorbimento diretto dell’energia cosmica, in luoghi maggiormente puri come montagna e mare, gli esseri viventi e l’essere umano accumulano energia che, se non completamente utilizzata per il suo normale funzionamento, si concentra nei genitali. Là dove, poi, questa energia in eccesso supera una certa soglia, i genitali si caricano energeticamente, e questo viene percepito come eccitazione sessuale (in termini energetici, l’organismo ha raggiunto il punto di luminazione).

    In breve potremmo dire che le proprietà dell’energia sono le seguenti:

    - si trova ovunque nel senso che è ubiqua;

    - in quanto è energia primaria non ha una massa;

    - penetra tutta la materia anche se a velocità differenti;

    - pulsa spontaneamente e fluisce come un’onda;

    - è direttamente osservabile e misurabile;

    - possiede una forte affinità con l’elemento acqua;

    - è negativamente entropica;

    - viene accumulata naturalmente da organismi viventi;

    - eccitabile da parte di energie secondarie (meccanica, termica, magnetica,

    nucleare, eccetera).

    Teoria della Complessità

    Una psicologia coerente con i principi della scienza ha senso solo se nella storia del paziente si prendono in esame intervalli discreti di misura.

    Ciò ci consente di ridurre al minimo (ma non di escludere, ahinoi) gli errori di osservazione: osservare l’intera storia del soggetto, dal momento del suo concepimento ad oggi, davanti a noi, nel nostro studio psicoterapeutico o psichiatrico. Un’osservazione accurata che prenda in considerazione tutte le possibili manifestazioni dell’energia, del campo relazionale, dei momenti di passaggio da una fase evolutiva all’altra (es. da intrauterino a extrauterino), da un luogo ad un altro (es. traslochi, passaggi scolastici), da una relazione ad un’altra (es. dalla madre al padre, da un partner ad un altro), le condizioni della storia individuale (l’Altro da Sé e il proprio Super-Io).

    Voglio sottolineare l’importanza della vita intrauterina vissuta dal soggetto nella strutturazione del suo carattere.

    Grazie a tecniche di indagine come l’ecografia del feto si è arrivati a considerarlo in relazione attiva con l’utero e con la madre; ciò significa che il feto invia alla madre e riceve dalla madre costantemente messaggi attraverso una placenta che è filtro e modulatore della comunicazione.( 1 )

    Comunicazione che avviene in maniera importante attraverso il movimento senso-motorio fetale, già riscontrabile alla settima settimana, quando un primo abbozzo di sistema cardiocircolatorio comincia a rendere evidente una pulsazione.( 2 ) Ma, attenzione, non sto dicendo che la strutturazione del carattere del soggetto inizia alla settima settimana: questa in verità avviene assolutamente da subito, al concepimento, se addirittura non prima; poi il vissuto psichico si manifesta anche nei movimenti vermicolari di un embrione di sette settimane, ma la relazione con l’ambiente circostante (utero) avviene da subito!

    L’esistenza del soggetto si sviluppa attraverso una linea del tempo che attraversa fasi evolutive (vita intrauterina, allattamento, muscolarità, adolescenza, maturità, anzianità) con momenti di passaggio da una fase all’altra (concepimento, annidamento, nascita, svezzamento, controllo della muscolarità, eccetera, fino alla morte). Ogni fase e passaggio richiede una dotazione energetica propria del soggetto ed è condizionata dalla presenza o assenza, nonché dal modo di essere presente ed assente dell’Altro da Sé (madre, padre, fratelli, sorelle, caregivens). Ed in generale potremmo sostenere che più è stata precoce l’alterazione di una di queste variabili, più è profondo, antico, doloroso il trauma che la persona cerca di sostenere e di farvi fronte.

    1 Reda e Costa, L’ontogenesi psicobiologia nella vita prenatale, Psichiatria e medicina, 3.

    2 Il feto misura ancora solo 16-18 mm e i movimenti seppur vermicolari ci sono, eccome!

    Parte I

    La fisica dell’Anima

    Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? venite voi stessi. Coraggio! E’ proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva.

    Robin Williams in L’attimo fuggente

    Lei disse: dimmi qualcosa di bello.

    Lui rispose: +m) ψ = 0"

    L’equazione sopra è quella di Dirac( 3 ), ed è la più bella equazione conosciuta dalla fisica; grazie a questa si descrive il fenomeno dell’entanglement quantistico: Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma, in qualche modo sottile, diventano un unico sistema. Quello che accade ad uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce. Ciò significa essenzialmente che si è creato un legame energetico per lo scambio rapidissimo di informazioni fra i due sistemi che modifica il comportamento e, direi, anche l’essenza stessa dei due sistemi in questione, in quanto questi si comportano in ragione del proprio know how e quello che si è ottenuto è un know how diverso dal precedente che li lega profondamente e che condiziona la vita stessa di entrambi.

    1.1 Energia

    Le più recenti ricerche scientifiche dimostrano infatti che l’Energia:

    - contiene informazioni, ossia dati che dicono ad un atomo di occupare un rene o il fegato o un osso. Oppure alla banconota da 10 € di rimanere nel nostro portafoglio piuttosto che acquistare una centrifuga rinfrescante e depurativa o uno snack biologico al gusto di cartone o viceversa. Nel senso che l’energia fisica è di ordine inferiore rispetto ad una matrice energetica più sottile, di livello più alto, con la E maiuscola (Energia, come la chiamerò in questo lavoro);

    - vibra o pulsa. Ogni cosa nell’Universo intero vibra o pulsa ad una propria velocità, detta frequenza, unica ed identificativa. Certi organismi simili vibrano o pulsano in maniera simile, ma simile non vuol dire identico.

    Così come tutti gli esseri umani hanno impronte digitali, ma poi quelle del sottoscritto sono diverse da quelle di chiunque altro;

    - genera un’onda pulsatoria, che, determinata da una ampiezza o escursione unica e da una frequenza specifica, acquisisce ancora altra energia dalla stessa onda che ha appena generato. È come dire che il serbatoio di un veicolo si riempie mano a mano che guido: e più velocemente e ampiamente io guido più il serbatoio si riempie… difficile da credere? però è proprio così che funzionano le cose…

    Tutta la vita è pulsazione ed informazione!!!

    1.2 Il principio di indeterminazione di Heisenberg

    Werner Heisenberg è nato a Wurzburg, in Bavaria nel 1901 ed, oltre ad essere stato un eminente ricercatore nel campo della fisica teorica, insignito addirittura del premio Nobel nel 1932 (a soli 31 anni) e della medaglia Max Planck nel 1033, è ricordato per varie scoperte, prima fra tutte: il principio di indeterminazione del 1927. Con esso Heisenberg dimostra che non è possibile conoscere un fenomeno attraverso la semplice osservazione del fenomeno stesso, in quanto proprio l’osservazione dell’osservatore modifica il fenomeno oggetto di osservazione. Nel 1927 è stato un terremoto pazzesco… poiché la scoperta sensazionale dimostra, in modo assolutamente inequivocabile, che la possibilità di utilizzare la sola osservazione di un fenomeno per poterlo conoscere e anche solo dichiarare che esso è vero ed esiste ovvero è falso e non esiste non è affidabile! Ma come… non è possibile… era una

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