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Il Libro degli Angeli e degli Astri: Siamo fili annodati tra Angeli e Stelle...
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Il Libro degli Angeli e degli Astri: Siamo fili annodati tra Angeli e Stelle...
E-book294 pagine1 ora

Il Libro degli Angeli e degli Astri: Siamo fili annodati tra Angeli e Stelle...

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Info su questo ebook

“...senza il nostro corpo fisico (cellule, molecole, DNA, ecc.) non potremmo avere accesso ai Piani Evolutivi Superiori. Questo continuo lavoro di connessione è rinforzato dal supporto delle energie degli Arcangeli e degli Angeli che a loro volta operano attraverso gli astri per portare i messaggi dello Spirito nei mondi materiali.”
L’autrice
 
“Quanto e come sconfinare dai territori della razionalità condivisa è infine un fatto di sensibilità e cultura, e richiede di sapersi lasciare sempre alle spalle ogni scala usata per salire un gradino di conoscenza e consapevolezza. Ritengo che si possa estendere a molti approcci simbolico-intuitivi il criterio di “compatibilità” sviluppato in tanti secoli per evitare lo scontro inutile tra scienza e teologia. ”
dalla Prefazione di
Ignazio Licata, fisico teorico
lavora nel campo della cosmologia quantistica
LinguaItaliano
Data di uscita20 apr 2021
ISBN9788869828881
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    Anteprima del libro

    Il Libro degli Angeli e degli Astri - Antonella Screti

    invocazione

    Nota dell’Autrice

    Questo libro è un piccolo prontuario di uso quotidiano, una guida che si scopre a forza di usarla, per ogni occasione in cui ci viene in mente di farlo. È una scoperta continua, perché a forza di usarlo comprendiamo, con una certa sorpresa, quante cose abbiamo da scoprire quando cominciamo a dare attenzione alle date, ai numeri, a certe parole e a certe definizioni.

    Gli angeli ci comunicano. Ci guidano. E ci mettono a disposizione doni, consigli, aiuti, anche grazie alle informazioni veicolate dagli astri con cui cooperano!

    Se noi cominciamo a scoprirli, a scovarli anche attraverso le coincidenze numeriche, di date, di affinità con i transiti planetari, Essi diventano incredibili compagni di viaggio, spontaneamente, in modo sempre più familiare.

    Ed è così che la quotidianità diventa continua manifestazione di coincidenze sorprendenti, scrigno che scopre accadimenti e manifesta informazioni un tempo per noi misteriose…

    Consiglio per questo, vivamente, di prendere l’abitudine di usare un quaderno di appunti, un diario di bordo, perché quando iniziamo a capire che non siamo soli e che vi sono Forme nell’Universo che comunicano con noi, la cosiddetta vita ordinaria cambia completamente.

    Indice

    Nota dell’Autrice

    Ringraziamenti

    Prefazione

    Premessa

    ANGELI E ARCANGELI

    COME SAPERE QUALI SONO I PROPRI TRE ANGELI PRINCIPALI

    ASTRI

    CARATTERISTICHE DEGLI ASTRI DEL NOSTRO SISTEMA SOLARE E ENTITÀ ANGELICHE DI SOSTEGNO

    LE CARTE DEGLI ANGELI E DEGLI ASTRI

    COME SI USANO LE CARTE

    RELAZIONE ASTRI – ARCANGELI                  NEL SISTEMA SOLARE

    Pianeta Terra

    Stella Sole

    Satellite Luna

    Pianeta Nettuno

    Pianeta Marte

    Pianeta Mercurio

    Pianeta Urano

    Pianeta Venere

    Pianeta Giove

    Pianeta Saturno

    Pianeta Plutone

    Pianeta Chirone

    Pianeti Chronos e Sedna

    Pianeta Eris

    Schede degli Angeli

    Benedizioni per la Terra

    Fonti

    Biografia Antonella Screti

    Biografia Patrizia Elia

    Ringraziamenti

    Voglio ringraziare

    Patrizia Elia per gli accuratissimi e preziosissimi disegni su acquerello, dipinti a Servizio con delicato e totale rispetto. Senza di essi questo libro, le sue preziose schede - e le meravigliose Carte¹ - non esisterebbero.

    Anna Maria Negro per le essenziali, importantissime indicazioni, conferme, chiarimenti.

    Luciano Pagano per il suo esserci, accompagnarmi e per i suoi preziosissimi contributi, e con lui sua moglie.

    Monica Manta per alcuni importanti suggerimenti bibliografici e le informazioni, oltre che per avermi aiutata a risolvere un’impasse.

    Luigi Panico che si è messo a Servizio con creatività ed esperienza contribuendo in modo determinante alla ripresa di questo progetto in un momento storico difficile e in cui io ero in affanno.

    Rossella De Benedetto e Silvana Leone per le consulenze astronomiche che hanno messo ordine in alcune informazioni e fugato dubbi.

    Adele Zecca per avere assecondato in modo pratico e necessario le mie fisse da scrittrice holdstyle.

    Ignazio Licata per l’accuratissima prefazione, che già essa provoca spunti per scrivere almeno due altri libri! E per il titolo della stessa Have You Seen the Stars Tonite..un pezzo dei Jefferson Airplane in un album-concept in cui si invitano fisici, astrologi, biotecnologi etc. a salire su una Starship e fondare una nuova civiltà tra le stelle.

    L’editore Cristian Cavinato e la grafica Silvia Mezzanotte perché nel loro lavoro oltre alla professionalità ho respirato umanità!

    Ed anche per questo, al di sopra di tutto e tutti esprimo totale gratitudine agli Esseri di Luce e in particolare alle Entità Angeliche che con generosità e costanza hanno indicato il percorso da seguire e modellato la struttura delle informazioni da riportare nel libro e nelle Carte.

    Infine ringrazio me stessa, per aver messo d’accordo tutte le parti di me sull’accettare di vivere questa esperienza, pur non avendo inizialmente conoscenze in materia di angeli, di astri e dei collegamenti fra di essi. Grazie a questo laborioso, timido, coraggioso lavoro di ricerca, la mia vita si è immensamente arricchita di conoscenze e di capacità di vedere la Bellezza molto più di prima.

    Prefazione

    di Ignazio Licata

    Have You Seen the Stars Tonite

    L’amica Antonella Screti mi ha chiesto una prefazione al libro che avete tra le mani. Come fisico teorico dovrei considerarla una provocazione e prendere le distanze dal contenuto new age di questo libro. Viviamo in tempi in cui si esaltano dubbio, curiosità e ironia ma si pretendono devozioni monomaniache e scelte prive di sorriso.

    Sono diversi i motivi per cui accetto la sfida, e tutti hanno a che fare non tanto con la fisica teorica come disciplina quanto con quel modo di stare al mondo che deriva dal coltivare la scienza come abito.

    I fisici hanno sempre avuto tentazioni di confine e di deriva. Pensiamo alla famosa collaborazione tra Gustav Jung e Wolfgang Pauli sulla sincronicità (si vedano per una riflessione contemporanea i bei libri del filosofo Silvano Tagliagambe, Tempo e sincronicità. Tessere il tempo,2018, con Angelo Malinconico, e Come in uno Specchio,2020, entrambi per Mimesis); all’interesse di Erwin Schrödinger per la filosofia indiana o ai cicli di seminari tenuti negli anni ‘70 all’ Esalen Institute (il nome deriva da una tribù pellerossa della California settentrionale) da fisici del calibro di David Finkelstein, Henry Stapp e Richard Feynman. Una vivida testimonianza di quel singolare incontro tra i fondamenti della fisica quantistica e la controcultura è offerta dal libro di Gary Zukav La danza dei maestri Wu Li. Un pranzo a Esalen è un'esperienza multidimensionale. Gli elementi sono lume di candela, cibo biologico e una contagiosa naturalezza che costituisce l'essenza dello spirito del luogo. Sarfatti ed io ci sedemmo accanto a due uomini che stavano già mangiando. Uno era David Finkelstein, un fisico della Yeshiva University di NY, che era lì per una conferenza. L’altro era Al Chung-liang Huang, un maestro T'ai Chi che stava conducendo un seminario a Esalen. Non avremmo potuto scegliere compagnia migliore. La conversazione si spostò presto sulla fisica. Quando ho studiato fisica a Taiwan, disse Huang, "la chiamavamo Wu Li. Significa ‘Patterns di Energia organica’.

    Per il lettore appassionato di storia della fisica il Sarfatti citato è uno dei protagonisti del libro di David Kaiser Come gli hippie hanno salvato la fisica (Castelvecchi, 2013. Il sottotitolo inglese recita: Science, Counterculture, and the Quantum Revival).

    Intendo suggerire che tutte queste ibridazioni hanno portato a risultati significativi? No di certo. Personalmente, ad esempio, ritengo che la sincronicità non sia un ponte tra la mente e la materia ma una riflessione sui processi di significazione. E credo che la non località avrebbe acquisito il ruolo esplicito e centrale che ha oggi anche senza le open minds del Fundamental Fysiks Group con il suo mix di bong, LSD e misticismo orientale.

    Il punto essenziale è un altro. Uno scienziato non è la mera manipolazione impersonale delle sue nozioni. Una rappresentazione del mondo, una teoria o un modello, risponde innanzitutto ai criteri operativi imposti dai vincoli sperimentali, ma ci interroga anche sul senso di quella struttura. E per sua natura la ricerca di senso è un processo smisurato che abbatte ogni tipo di confine. Quando si entra in quel fiume in piena ogni cultura, stile di vita, tradizione (ri)diventa un archivio di possibilità.

    E questo, che piaccia o meno alle nostre dichiarazioni ufficiali sulla conoscenza e su ciò che dovrebbe essere, accade continuamente, da sempre. Ad espressioni come new age ho sempre preferito – per una duplice ragione anagrafica e politica- il termine underground perché suggerisce l’idea di qualcosa che si agita in profondità, sotto gli ordini del mondo nutrito dai conflitti taciuti e dalle contraddizioni celate nei massimi sistemi globali. Qualcosa di simile ad una ferita che rischia perennemente l’infezione ma il cui dolore mantiene viva una soglia di reazione. Tra i frutti dell’underground ci sono i sistemi simbolici, alcuni antichissimi altri variazioni su tema, che rispondono al bisogno di senso utilizzando quelle che potremmo definire catene semantiche.

    Una prefazione di questo tipo non avrebbe valore senza almeno un racconto personale. Molti anni fa ho aiutato mia sorella con la sua tesi sull’I Ching, il libro dei mutamenti per la sua tesi in semiotica. Il mio non era certo un contributo culturale, mi limitavo a disegnare gli esagrammi e fotocopiarli (si era ancora in epoca preweb). Maneggiando quei simboli mi resi conto di una loro forte coerenza interna, e da un certo punto in poi non ebbi alcun bisogno di leggere i commentari. Non si trattava di divinazione nel senso comune, ma di una costellazione di situazioni archetipali in ognuna delle quali si individuava il miglior comportamento da tenere (in una logica più o meno confuciana). In questo caso il ruolo del caso è quello di superare il normale bias attentivo in modo da stimolare una diversa consapevolezza del proprio stato e delle decisioni possibili. Qualcosa che si potrebbe dire anche dei sistemi astrologici e del test di Rorschach.

    Si potrebbe obiettare: ma queste cose sono vere? La risposta è che non esistono cose vere se non all’interno di un dominio semantico predefinito.

    I fisici in generale prediligono un impegno ontologico

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